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Comune, la lunga notte delle delibere§Pd: "Un golpe sull'urbanistica"

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Quarantasei delibere da approvare in due giorni, prima che il consiglio si sciolga. La media degli ultimi tre mesi  non è incoraggiante: solo 18 delibere approvate negli ultimi 28 consigli. A questi ritmi, per approvare  le rimanenti 46 ne servirebbero altri 76 di consigli. Ma si sa, messi alle strette si possono fare miracoli o danni irreperabili. Questioni di punti di vista, che sono sempre di meno. Basteranno, infatti, solo 11 voti favorevoli per approvare le delibere, dato che la convocazione in seconda seduta prevede  un numero legale di soli 20 consiglieri.

L'ipotesi più probabile è che i lavori si protraggano per 32 ore consecutive. Per evitare defezioni il capogruppo Pdl Luca Gramazio ha già allertato tutti i suoi.  “Questa notte – si legge nel sms diramato a tutti i membri del Pdl - andremo ad oltranza. La seduta durerà ininterrottamente dalle 16 di oggi alle 24 di domani notte, ovvero 32 ore!!! E l'ultima seduta di questa consiliatura, dovremmo disdire tutti gli impegni di oggi e domani. Cortesemente accordatevi con i referenti dei gruppi nel direttivo per la presenza in aula! E' da matti, infatti noi siamo i più matti! Gramazio".

DE LUCA (PD): “UN GOLPE” - Il “delibera night”, però, non piace all'opposizione. Il consigliere Pd Athos de Luca lo definisce un golpe, in quanto violerebbe l’articolo 27 del Regolamento secondo il quale  la durata della seduta consiliare non può superare le 7 ore, salvo scadenze di legge . “La maggioranza – afferma il consigliere Pd  - ha avuto 5 anni per affrontare le proposte urbanistiche da portare all'esame del consiglio comunale ma non avendo mai avuto la presenza in aula dei propri consiglieri cerca oggi, con dei veri e propri ‘agguati da cecchini’, di portare a casa qualche delibera per salvare la faccia con qualche impresa amica alla quale avevano assicurato inopinatamente l'approvazione dei provvedimenti richiesti”.

ECCO SU COSA SI DECIDERA’ - Urbanistica e non solo. Nel mare delle delibere che l'assemblea potrebbe votare fino a tarda notte c'è veramente di tutto. Nuove cubature, compensazioni e deroghe al piano regolatore. 17 delle delibere riguardano la riqualificazione dei toponimi, ossia le ex zone abusive. In questo caso l'appoggio dell'opposizione pare essere scontato: a redarre i piani, infatti,  sono stati anche  consorzi storicamente vicini al centrosinistra. Difficile invece che altri provvedimenti, come la demolizione e ricostruzione di Tor Bella Monaca o la realizzazione del comprensorio “Piccola Palocco”, possano passare col sostegno dell'opposizione. Sul sociale oltre alla nascita della “Fondazione Roma Capitale Welfare  Onlus”, “un doppione della  fondazione Roma Solidale” come l'ha definita il consigliere Pd Daniele Ozzimo, il comune prevede la cessione gratuita a favore dell'Opera Romana di aree comunali  per la realizzazione di nuove chiese: Tor Pagnotta 2, Boccea (Collina delle Muse), Bufalotta (Porta di Roma), Nuova Palocco e Piazza Casati.

IL PRESIDIO DI ‘CARTE IN REGOLA’ - Il laboratorio cittadino Carte in regola, che racchiude oltre cento comitati, ormai da tre mesi segue i lavori dell'aula Giulio Cesare, fornendo report accurati sul proprio sito. A vigilare su quella che chiamano la “notte delle delibere” ci saranno anche loro, sempre presenti insieme agli attivisti dei Cinque Stelle. “Dalla politica  i comitati si aspettano un segnale importante – scrivono nell'invito fatto a tutti i comitati e i cittadini a presidiare l'aula per tutta la notte - da parte dei consiglieri della maggioranza che non condividono la manovra urbanistica di Alemanno (alcune delibere sono state messe all’Odg nonostante  il parere contrario dell’Avvocatura Comunale) e, a maggior ragione,  da parte dei consiglieri dell’opposizione.  Sarebbe un importante  segnale simbolico che anche i candidati e le candidate al Campidoglio e alla Presidenza dei Municipi venissero a portare la loro solidarietà, dimostrando che l’impegno a ripensare la città sulla base delle reali esigenze e della partecipazione dei cittadini non è solo un facile slogan elettorale”.


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