"Auspico che la decisione venga maturata e adottata dal presidente" della Regione dimissionario Renata Polverini "che ne ha piena ed esclusiva competenza" a seguito di "un pacato e sereno confronto che sia alieno da ogni strumentalizzazione". Così il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, rispondendo ad un question time, primo firmatario il parlamentare e segretario regionale del Pd Enrico Gasbarra, su come "intenda agire per far sì che le elezioni del nuovo consiglio della Regione Lazio e del presidente della Regione avvengano entro e non oltre il 28 dicembre 2012".
LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE - Cancellieri ha sottolineato che tale impostazione "potrebbe trovare conforto in una sentenza della Corte costituzionale del 2003, che ebbe ad esprimersi in tal senso per analogo caso della legge regionale dell'Abruzzo. Anche l'avvocatura dello Stato ha dato evidenza a questo precedente". Ma, ha avvertito Cancellieri "la legge regionale della Regione Lazio, comunque successiva alla pronuncia della Consulta, per la sua formulazione letterale può prestarsi anche ad altre opzioni interpretative, come segnalato dalla stessa avvocatura generale. Infatti le stesse elezioni del 2010 vennero celebrate oltre i 90 giorni dallo scioglimento". "Desidero ribadire inoltre - ha concluso - la disponibilità del governo e mia personale a valutare con leale spirito collaborativo ogni aspetto della questione, anche per le sue possibili interferenze con i processi di riforma in atto".
L'APPELLO A NAPOLITANO - Il Pd Lazio non perde tempo e chiede l'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "La invito a ipotizzare il ricorso a quanto previsto dall'articolo 126 della Costituzione per il rispetto sacrosanto del diritto al voto e quindi per il rispetto della sovranità popolare", ha detto il parlamentare, dopo avere ascoltato il discorso della ministra. La prima parte dell'articolo 126 della Costituzione recita: "Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale. Il decreto è adottato sentita una Commissione di deputati e senatori costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica".
Secondo Gasbarra, "la condizione in cui sta vivendo la comunità del Lazio non può sfuggire all'azione intrapresa dal governo, un taglio radicale, che condividiamo e che le mancate elezioni ritarderebbero. Inoltre abbiamo un'azione della magistratura che va avanti e che il ritardo del voto rallenterebbe. Abbiamo poi una comunità piegata dalla crisi che ha bisogno di un'istituzione accanto al fine di limitare possibili tensioni sociali. Questa vicenda va al di là normale dialettica pur accesa tra maggioranza e opposizione" ed è per questo che il segretario regionale auspica che il governo "verifichi con più attenzione le norme".
ZINGARETTI - “Il ministro Cancellieri ha offerto tutti gli elementi che rendono possibile il voto entro dicembre" commenta il presidente della Provincia Nicola Zingaretti candidato alla elezioni regionali. E aggiunge: "Mi auguro che anche Polverini, in una situazione come questa, saprà muoversi con un grande senso di responsabilità, aiutando la Regione ad uscire in fretta da questo stallo".
CIOCCHETTI (UDC) - "E' stata fatta luce sulla verità" dice il vicepresidente del Lazio Ciocchetti (Udc), dal momenti che il governo "non ha nessuna intenzione di forzare la mano". E torna a parlare dei costi delle elezioni: "Un' elezione del Consiglio regionale da sola staccata dalle altre elezioni costerebbe 28 milioni di euro alla Regione - spiega - diversamente avremmo un costo di 5 milioni di euro. Quindi 23 milioni di euro che sarebbero mantenuti ai servizi e non destinati alle spese elettorali. Le polemiche di questi giorni fatte in particolare dal partito democratico, dal candidato Zingaretti sono fuori luogo".