"Ho votato Stefano Rodotà come avevo annunciato e come i militanti del Pd si aspettano dai nostri grandi elettori del Presidente della Repubblica. È una figura che unisce e rappresenta il paese". Lo ha detto il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma Ignazio Marino, lasciando Montecitorio dopo aver partecipato alla prima votazione per l'elezione del Capo dello Stato.
Sull'elezione del presidente della Repubblica, "credo che quella trovata sia una soluzione giusta e dignitosa: Marini, l'ho conosciuto, è una persona molto seria, con grande senso delle istituzioni e spirito popolare. Se questa è la scelta unitaria del Parlamento, credo debba essere rispettata e debba aprire una nuova fase, con una personalità che è in grado perfettamente di ricoprire una carica così importante". Cosi', il sindaco Gianni Alemanno, interpellato a margine di un evento alla Camilluccia.
"Ignazio Marino, ancora senatore Pd, dopo aver copiato il programma del M5S Roma vota per Rodotà presidente. Romani alle urne votate per voi" scrive il candidato sindaco per M5S Marcello De Vito su twitter. - "Assolutamente nulla contro Marini e Marino, due degnissime persone, ma si denota ancora la voglia della sinistra di perdere. C'e' sempre la sensazione che si faccia di tutto per perdere senza capirne, soprattutto, il metodo. Credo che il primo ad avere un danno da questa operazione sia lo stesso Marini che secondo me non si meritava questa esposizione senza essere tutelato adeguatamente" dice il candidato sindaco Alfio Marchini, ospite di Radio Ies, commentando il tweet pubblicato da Marchini sul proprio profilo in merito al voto di oggi per il Quirinale. "La battuta fatta su 'Marino-Marini' serve a dire che il Pd ha perso il contatto con la gente, basti pensare al modo in cui hanno fatto le primarie a Roma", ha aggiunto Marchini.
A MONTECITORIO CORI DEL POPOLO VIOLA: "RODOTÀ, RODOTÀ" - "Non fatelo, non vi votiamo più". "Rodotà, Rodotà". Monta la protesta inscenata davanti piazza di Montecitorio, dove un centinaio di persone tra militanti del Pd e Popolo Viola si sono date appuntamento nel giorno in cui sono iniziate le votazioni per il Capo dello Stato. "Non votatelo, non votate Marini", e' il grido che scandisce la piazza. Tra i cartelloni: "Io elettrice Pd, il mio presidente è Rodotà", e "no all'abbraccio col Caimano", riferito all'accordo Bersani-Berlusconi sul nome dell'ex segretario della Cisl, in pole per il Quirinale.