Fischi e proteste ieri in piazza Montecitorio dopo la notizia della rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica. "Vergogna, vergogna", gridano dalla piazza. Piazza Montecitorio e vie limitrofe sono state letteralmente prese d'assalto da centinaia di manifestanti del M5S. "Da qui non ce ne andiamo", "Siamo pronti a restare tutta la notte". I manifestanti non ci stanno a sciogliere la manifestazione. Anche il capogruppo M5S al Senato Vito Crimi, parlando con la stampa ha confermato questa ipotesi: "Questa è la loro intenzione".
GRILLO - I palazzi del potere sono sorvegliati speciali con un ingente spiegamento di forze dell'ordine. La situazione appare tranquilla anche se resta alta l'attenzione per via del costante arrivo di persone. Via del Corso è stata chiusa al traffico. Intanto, è confermato l'arrivo di Beppe Grillo a piazza del Popolo. "Arriverò a Roma durante la notte e non potrò essere presente in piazza. Domani mattina organizzeremo un incontro con la stampa e con i simpatizzanti".
IL CORTEO - Un corteo spontaneo di circa un centinaio di persone aderenti ai movimenti Ha attraversaTo il centro, in via del Tritone. Il corteo è partito da Montecitorio, dove i manifestanti nel pomeriggio avevano protestato contro l'elezione di Napolitano. In via del Corso sono stati accesi dei fumogeni: "Non vogliamo Napolitano", "a noi non ci rappresenta nessuno", questi i cori scanditi. Alla testa del corteo uno striscione con la scritta "One solution: revolution". Al momento il serpentone è nel sottopassaggio di via Milano. I manifestanti gridano in coro anche "Occupiamo il Quirinale". E alcuni manifestanti si sono diretti sotto la Presidenza della Repubblica in via del Quirinale. Il corteo è bloccato dalle forze dell'ordine, e partono i cori: "Napolitano non ti vogliamo". A Largo Goldoni anche un gruppo di militanti di Forza nuova.
DURANTE IL VOTO - Nelle prime file dietro le transenne c'erano gruppi di cittadini con cartelli pro Rodotà: "Contro l'inciucio". E poi gli slogan: "Noi italiani, voi inciucioni", "Il Pd che cosa fa, perché non vota Rodotà", "Noi che siamo italiani, abbiamo un grande sogno: Rodotà al Quirinale", "Napolitano non ve lo perdoniamo". Alcune centinaia di manifestanti hanno continuato a gridare il nome di Rodotà come prossimo presidente della Repubblica e hanno atteso i risultati del sesto scrutinio in corso alla Camera.
Mentre, il gruppo Fratelli d’Italia, "dopo aver espresso il proprio sincero apprezzamento per il presidente Giorgio Napolitano e per come in questi sette anni ha onorato il suo altissimo incarico, ha analizzato la attuale situazione prima del voto del sesto scrutinio. Al termine della riunione è emersa la decisione, pur confermando la stima per il Presidente Napolitano, di non aderire coerentemente ad un percorso che appare finalizzato nei prossimi giorni, alla nascita di un governo che accomuni il centrodestra alla sinistra, con effetti che potrebbero essere simili a quelli nefasti del governo Monti".