Macabra scoperta per i carabinieri di Subiaco, che in una casa isolata di contrada La Maina n.17 hanno trovato il cadavere di un uomo di 85 anni murato in una stanza. Dai primi accertamenti sarebbero emerse responsabilità a carico del figlio, di 44 anni, tossicodipendente e con precedenti per stupefacenti, che è stato fermato dai carabinieri per omicidio. Avrebbe occultato il cadavere per continuare a riscuotere la sua pensione. Sono in corso indagini a cura dei Carabinieri delle Compagnie di Tivoli e Subiaco. E' atteso l'arrivo del medico legale.
MUMMIFICATO NEL CELLOPHANE E NELLO SCOTCH - I dettagli della vicenda, poi, sono ancora più inquietanti. Il 44enne aveva prima avvolto il cadavere con dello scotch da pacchi, poi con del cellophane, quasi a farne una mummia, quindi l'aveva chiuso in una nicchia in una stanza di casa sigillata con mattoni e cemento. Non solo, aveva anche sigillato con del silicone la porta della stanza in cui si trovava il genitore, ex tipografo presso il Vaticano. Un tentativo occultamento che sarebbe andato avanti da un paio di anni. La scoperta dei militari è avvenuta praticamente per caso: i carabinieri infatti si erano recati presso l'abitazione che il 44enne condivideva con il genitore in seguito a una segnalazione di presunta presenza di sostanza stupefacente nell'immobile a Subiaco. Nel corso della perquisizione però i militari si sono trovati di fronte a una porta sigillata. Chieste spiegazioni al 44enne, si sono sentiti replicare di non "aprire perché dentro c'è mio padre che sta male". L'uomo, però non è riuscito a resistere a lungo alle domande degli investigatori, sempre più insospettiti, e ha confessato. Quindi la macabra scoperta del genitore, ormai praticamente mummificato. Il 44enne aveva nascosto la morte del padre per poter continuare a percepirne la pensione, circa 1.400 euro al mese, che gli veniva accreditata su un conto corrente dove il figlio aveva la delega e di cui deteneva il bancomat. L'uomo, un nullafacente tossicodipendente con precedenti per detenzione e spaccio di droga, è stato quindi fermato dai carabinieri. Omicidio volontario e occultamento di cadavere i reati che si apprestano ad essergli contestati. Il cadavere è ora a disposizione del medico legale per l'autopsia e verificare se quanto riferito dal fermato corrisponda al vero, ossia che il genitore sia morto nell'agosto 2011.
(Ultimo aggiornamento il 26 aprile alle 18.08)