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San Lorenzo, Communia occupa§ex fonderia: "No a speculazione"

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Il progetto Communia occupa lo stabile delle ex fonderie di via dei Sabelli. "Abbiamo scelto di spostarci dal capannone di via dei Peligni 3 - raccontano gli occupanti - dove la nostra occupazione del 7 Aprile ha fatto venir fuori un enorme problema, nascosto per oltre 40 anni: la tettoia del capannone, di circa 600mq, è infatti in eternit, costituisce quindi un grande pericolo per gli abitanti delle case limitrofe, aggravato ulteriormente dalla vicinanza della scuola elementare e media nella stessa via a poche decine di metri". Non solo. "Il capannone adiacente - spiegano ancora - con cui condivide la tettoia, presenta evidenti lesioni,  il che, come noto, ne aumenta esponenzialmente la pericolosità.Per questo abbiamo chiesto alle istituzioni cittadine, a partire dal proprietario dello stabile, ossia il Comune di Roma, di intervenire urgentemente per attuare in tempi brevissimi una bonifica del capannone"

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ETERNIT - Il progetto di Communia, basato sulla creazione di servizi per il quartiere destinati ai bambini, agli studenti e a tutti i cittadini non poteva essere compatibile con la presenza dell’eternit. Gli occupanti fanno sapere che terranno d'occhio la situazione e continueranno comunque a vigilare e a portare avanti la vertenza per lo smaltimento dell’eternit di via dei Peligni.

UN CENTRO PER IL QUARTIERE - L'avventura di Communia, quindi, va avanti. L'idea è di realizzare un centro di servizi per il quartiere in cui si possano sviluppare progetti di mutuo soccorso come un laboratorio gratuito per bambini e uno sportello legale (attivati da Communia già da una settimana), progetti di scuola e sport popolare, aula studio e copisteria gratuita aperta fino a sera, laboratori di riciclo e riuso, ciclofficine. "Solo la mobilitazione della cittadinanza ha fino a questo momento impedito che la struttura di archeologia industriale (1908) venisse distrutta per far posto all’ennesimo palazzone. Un patrimonio del genere deve essere valorizzato e siamo convinti che il modo migliore sia metterlo a disposizione di tutta la cittadinanza".

LE REAZIONI - Il destino dello stabile sarebbe stato tutt'altro. "Il progetto del Campidoglio - dichiara Gianluca Peciola, capolista di Sinistra Ecologia e Libertà all’elezione dell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale - prevede la demolizione delle due palazzine da un piano dei primi del Novecento e di un vecchio capannone a uso garage, e la costruzione di un palazzo di cinque piani (54 appartamenti in tutto), più due interrati per il parcheggio, in cambio di un’area verde e di uno spazio pubblico per la cittadinanza. Roma non ha bisogno di nuovi immobili da mettere sul mercato, sono circa 200mila gli alloggi di nuova costruzione che risultano invenduti. E’ necessario dare ascolto alla richiesta dei cittadini di scongiurare l’ennesima colata di cemento. Chiediamo alle Istituzioni di scegliere la strada del dialogo e non quella della forza”.

Solidarietà agli occupanti dello stabile anche dall'assessore Del Bello e dal consigliere municipale Rino Fabiano dell'ex III Municipio: "Riteniamo opportuno solidarizzare con queste forme di mobilitazione,  per permettere una ricostruzione  e un rilancio nell' ambito della valorizzazione del terriorio. Auspichiamo la nascita di un tavolodi trattativa tra le istituzioni, i cittadini e i costruttori, affinchè si attui un cambiamento completo delle regole vigenti relative alle concessioni edilizie sul quartiere di S.Lorenzo".


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