C’è chi il candidato sindaco che frequenta tutte le trasmissioni tv, quello che preferisce evitare i confronti nei talk-show, chi chiede ai suoi militanti se concedersi alle telecamere. Così ieri sera nella puntata di Ballarò, su RaiTre, erano presenti solo l’imprenditore Marchini e il primo cittadino uscente Alemanno, come già successo a Porta a Porta. Il senatore dem Marino preferisce i teatri; mentre il portavoce dei Cinquestelle, De Vito, si affida a un referendum per capire se andare in televisione. E si scatena la polemica su chi “fugge dai dibattiti”.
BALLARO' SI' O NO? A meno di 20 giorni dal voto, c’è chi si domanda ancora se dire “sì” o “no” al confronto. Ignazio Marino sfugge al programma di Floris, mentre i suoi principali sfidanti preferiscono duellare anche negli studi Rai, dopo il dibattito sulla cultura in mattinata (a cui però il chirurgo ligure decide di partecipare).
MARCHINI - L'imprenditore 'dal cuore spezzato', da giorni, invita Marino a confrontarsi e “ad essere umile - afferma - e a venire nei salotti televisivi”. La sensazione per l’ingegnere, in corsa con una lista civica, definisce “ignobile che questo signore, eletto e creato dal Pd, si nasconda”.
IL SINDACO - Accuse delle stesso tenore, nei confronti del senatore democratico, arrivano dal sindaco uscente. “C’è una politica di fuga dai confronti televisivi e pubblici - attacca Alemanno -. Marino viene soltanto nei luoghi dove ritiene di poter essere, in qualche modo, supportato”. Un atteggiamento che definisce “scorretto verso i cittadini romani”.
IL SENATORE DEM - Marino però non cade nella trappola e si giustifica dicendo di credere “nei dibattiti su temi concreti, non nei talk show”. E passa al contrattacco: “Al confronto vero loro danno forfait. Una cosa e' quello televisivo con una scaletta già preparata. Un conto è una platea di persone preparate, un’ora e mezza di question time davanti a specialisti della materia”.
M5S- Intanto il candidato del M5S cambia tattica e lancia una 'strategia mediatica globale'. Con l’assenso dei militanti Cinquestelle, consultati ovviamente on line. Il sì alla proposta di De Vito arriva dall’80 per cento degli attivisti. Via libera, per il 38enne avvocato, ai confronti tv con gli avversari. Esclusi solo i talk show, “ad esempio quello di Barbara D’Urso”, fatale al senatore Marino Mastrangeli. Che riceve il cartellino rosso dal Movimento per le sue apparizioni a Pomeriggio 5 su Mediaset. Ma anche Ballarò resta nella black-list “se mantiene la formula attuale”.