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Comunali, Alemanno e Marchini in tv§A Ballarò scambio di accuse e offese

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La prima parte della polemica c’è stata sull’assenza al dibattito tv del loro avversario per il Campidoglio, Ignazio Marino. La seconda parte va in onda ieri su RaiTre, negli studi di Ballarò. Dove tra stoccate, attacchi e urla, duellano l’imprenditore Marchini e il sindaco uscente Alemanno, in vista delle elezioni del 26 e 27 maggio. Con gli animi che si scaldano su tutti gli argomenti: dall’Imu a Equitalia, passando per gli scandali che hanno colpito gli uomini vicini al primo cittadino. Uniti solo nel colpire il candidato del centrosinistra, che “fugge dal confronto”.

CAPITOLO IMU - Si parte dall’Imposta sulla casa. In questi primi giorni di vita del governo delle larghe intese, guidato da Enrico Letta, è al primo punto dell’agenda politica. Alemanno ripete il refrain di Berlusconi. Da mesi il leader del Pdl spiega che la tassa incide solo per 4 miliardi di euro su una spesa totale dello Stato di oltre 800 miliardi. Per questo si può eliminare. Come? La soluzione la indica il sindaco: “Si fa una revisione dalla rendite catastali: trasformando le case fatiscenti in quello di lusso, dove avvenuto questo cambio, e si toglie l’Imu a 376mila famiglie romane, come fatto dalla nostra giunta. L’abbiamo fatto per il 36 per cento delle prime abitazioni”.

IL PRIMO ROUND DEL MATCH - Poche frasi, il dibattito appena iniziato, che danno il la al primo dei tre round dialettici della serata. “È una mossa elettorale”, attacca Marchini. Alemanno non ci sta e gli chiede: “Sì, ma è buona o cattiva?”. Gli animi si surriscaldano, il primo cittadino incalza con il quesito l’imprenditore. Che contrattacca: “Buona se fatta due anni fa”. E soprattutto se l’aliquota non fosse stata alzata al massimo dall’amministrazione attuale. Poi l’affondo del candidato dal “cuore spezzato”: “Oltre 100milioni di euro arrivano dagli estimi, ma i 40 milioni di evasione Ama ancora non ci sono”. Lo scontro, ora, è frontale. “Stai zitto, non sai di cosa parli”, risponde stizzito il primo cittadino.

EQUITALIA - L’altro grande tema, nazionale e locale, è quello che riguarda Equitalia. Il Campidoglio, dopo un sondaggio on line, ha cancellato l’agenzia per il recupero crediti. Ed è a questo punto che arriva il soccorso del viceministro Fassina: “Ma allora così come risolvi il problema evasione?” Il dibattito è oramai saltato ed è un susseguirsi di offese. “Fassina – grida Alemanno – stai facendo una figura pessima”. Con sé ha il suo libro “Cinque anni per Roma”, presentato nei giorni scorsi, e che consegna in favor di telecamera al conduttore Floris. Per dare i suoi numeri sugli anni al governo della Capitale.

LO SCANDALO MANCINI - Dei programmi ancora poco o nulla. Ma c’è spazio per il match sugli scandali che hanno colpito le persone, come l’ex ad di Eur Spa Mancini (arrestato per una mazzetta sui filobus), fedelissime di Alemanno. Che però sottolinea come “la sua giunta sia uscita pulita dalle indagini”. Anche se “non c’è ancora stato il processo”. Stavolta è il giornalista Rai ad andare allo scontro con il sindaco, che per la terza volta alza la voce: “Floris non ti permetto di dire questo”.

LE IDEE PER ROMA? SOLO SFIORATE - L’assist lo coglie al volo Marchini per ricordare al suo avversario che Mancini è stato il suo tesoriere nella campagna elettorale del 2008. E che bastava dire: “Hanno tradito la mia fiducia. Dillo, altrimenti sei ambiguo”. Alemanno si limita ad affermare che “chi sbaglia paga”. E cala il sipario su un dibattito che, alla fine dei conti, ha solo sfiorato il confronto sulle idee per un’altra Roma.


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