La questura dice no. Il corteo contro il femminicidio, in contestazione alla “Marcia per la vita” e per ricordare Giorgiana Masi, la studentessa uccisa durante una manifestazione nel 1977, non potrà svolgersi, come programmato da associazioni e comitati, il 12 maggio. "Dopo 2 giorni di trattativa con la Questura di Roma - fanno sapere i promotori dell'iniziativa - abbiamo avuto il divieto di manifestare in qualsiasi luogo adiacente al percorso della marcia". Il motivo ufficiale è "motivi di ordine pubblico".
"Giorgiana Masi - dicono ancora i comitati - come centinaia di persone il 12 maggio del 1977 erano in strada sfidando, anche quella volta, il divieto di manifestare". Per questo fanno sapere che "Oggi come ieri saremo nelle strade del centro di Roma, partendo da Piazza Campo de Fiori fino ad arrivare a Ponte Garibaldi. Con o senza autorizzazioni noi costruiremo la nostra giornata. La nostre vite sono autodeterminate e la nostra rabbia non si placa. Giovedì 9 maggio ore 18 assemblea pubblica a piazza Sonnino".
(Nella foto la targa in memoria di Giorgiana Masi)