Uscire dalla crisi economica, rispondere all'emergenza abitativa, ridurre le emissioni di anidride carbonica per risollevare Roma dal traffico che la strangola. Sono le linee guida del programma per il Campidoglio del sindaco Alemanno, presentato questa mattina nel suo comitato elettorale di via Giano della Bella. Un'agenda di governo che nei primi 100 giorni promette lo sblocco delle delibere rimaste in aula Giulio Cesare, per rilanciare gli investimenti, e tre commissioni di garanzia su trasparenza, appalti e nomine per le municipalizzate.
PIANO DI SVILUPPO - Il titolo è “Insieme per Roma” e riprende lo slogan principale del primo cittadino: “Continuiamo insieme”. Che per i detrattori del Pd è più una minaccia che un auspicio. Il vero nodo è la crisi economica: per questo l'obiettivo è la continuità del Piano strategico di sviluppo (Pss), garantendo disciplina di bilancio e lotta all'evasione. Il tutto da coniugare con investimenti pubblici e privati per rilanciare il Prodotto interno lordo. A partire dalle delibere bloccate in Campidoglio che garantiscono “il segno più nel Pil”, assicura Alemanno.
LE DELIBERE PER LA CRESCITA - Altri 4 miliardi, ipotizza il centrodestra, dovrebbero arrivare dall'approvazione delle delibere urbanistiche. Oltre 400milioni sono invece stimati per il fondo immobiliare, che avrà il compito di vendere il patrimonio pubblico. Mentre per il piano investimenti assicura che sono già pronti assegni per un miliardo e mezzo di euro (650 milioni per le opere in corso).
LA SUPERHOLDING - Torna in campo anche l'ipotesi della holding per tutte le aziende del Comune, che darà, per il primo cittadino, “un risparmio di 60 milioni di euro”. Alla revisione degli estimi catastali, che porta nelle casse comunali oltre 100 milioni e cancella l'Imu per il 36% delle famiglie, è affiancato il quoziente familiare. Ma soprattutto, tema caro alle destre, l'estromissioni dal 1 luglio di Equitalia dalla riscossione delle tasse non pagate.
IL NODO DEL CREDITO - Ma la crisi economica si combatte con l'accesso al credito e il lavoro. Sul primo punto è indispensabile, per la coalizione Alemanno, creare un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Ma è necessario anche sbloccare i pagamenti alle aziende, mettendo nel circuito oltre mezzo miliardo di euro.
CANTIERI E OCCUPAZIONE GIOVANILE - I cantieri sono il chiodo fisso del centrodestra. A partire da quelli della Metro C, da chiudere con i fondi del Cipe, e del raddoppio dell'aeroporto di Fiumicino. Senza dimenticare un fondo per l'occupazione giovanile. Si tratta così di integrare il salario, al massimo al 50%, del costo lordo di ogni assunzione a tempo indeterminato (fino a 12mila euro). Un aiuto concesso anche come compensazione degli oneri fiscali. Un altro tesoretto sarà usato per le star up di aziende dei giovani.
LOTTA ALLA POVERTA' - Il sindaco promette di non dimenticare le vittime della crisi, le fasce più deboli della società che hanno pagato il prezzo più alto della crisi. E assicura che potenzierà la Carta Roma per la lotta alla povertà. Una social card capitolina, nata nel dicembre 2012, per garantire agevolazioni ai cittadini in 50 gruppi commerciali.
CASA E AMBIENTE - Altro capitolo quello dell'emergenza abitativa. La promessa è di 7mila alloggi di housing sociale da vendere agli assegnatari e la creazione di 2400 appartamenti di edilizia residenziale per la “densificazione dei piani di zona”. Non solo. Tra le altre proposte anche quella di un piano energetico sostenibile, per ridurre le emissioni di co2 e Pm10 entro il 2020. Con l'obbligo di inserire il risparmio energetico nel regolamento edilizio, mobilità con auto elettriche,, recupero aree abusive. Con l'ambizione di guardare alle Olimpiadi del 2024 e al Giubileo del 2025. Passando prima per il voto del 26 e 27 maggio. Alla ricerca della riconferma.