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IV Municipio, la difesa del verde§la ricetta dei candidati minisindaci

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La salvaguardia e la tutela degli spazi verdi come priorità dell’azione di governo. Questo, almeno a parole, sembra essere uno dei punti cardini dei candidati alla poltrona di “minisindaco” del IV Municipio (ex V). Le idee su come proteggere le aree verdi del municipio, sono state esposte da quattro “aspiranti” presidenti (Emiliano Sciascia del Pd, Giovanni Ottaviano candidato del Pdl, Danilo Barbuto del M5S e Antonio Sansalone della lista “Alfio Marchini sindaco”) durante un’assemblea pubblica organizzata nei giorni scorsi all’interno di villa Fassini, dal comitato che tutela l’area. Proprio questo spazio verde è stato a rischio “privatizzazione”; scongiurato, almeno per il momento, questo pericolo, l’area resta comunque priva di adeguata protezione e di una manutenzione accurata.

Un “no” secco all’ulteriore cementificazione dell’area della Tiburtina a discapito dell’ambiente arriva da Emiliano Sciascia, che ha spiegato anche che «la prossima giunta municipale deve proteggere e riqualificare le aree verdi e, in questo percorso, deve avvalersi di un confronto quotidiano con le realtà associative del luogo. Non sono contrario a priori – ha proseguito Sciascia – alla gestione degli spazi pubblici da parte dei privati, ma l’amministrazione comunale e municipale deve monitorare con attenzione ed evitare l’insorgere di fenomeni di speculazione».

Ottaviano, invece, si è concentrato molto sul progetto del Punto verde ristoro che doveva interessare anche villa Fassini. «Il progetto – ha ammesso Ottaviano – era sbagliato, in quanto fin troppo invasivo e non teneva minimamente conto della storia di questa villa. Detto questo, i punti verdi qualità possono avere una valenza positiva, ma purtroppo sono sbagliati nella forma. Di certo, la tutela del verde – ha poi spiegato Ottaviano – deve essere una risorsa per la cittadinanza e noi punteremo a migliorare le oasi ambientali presenti in questo Municipio».

Salvaguardia degli spazi pubblici e coinvolgimento della cittadinanza per tutelare il verde sono, invece, gli ingredienti proposti dal “cittadino” Danilo Barbuto. «La difesa dell’ambiente è tra le priorità del programma del Movimento 5 Stelle. Per farlo, dobbiamo anche e soprattutto coinvolgere attivamente la cittadinanza, mediante dei tavoli di confronto». Spara alto, invece, il candidato della lista “Alfio Marchini sindaco” Sansalone, che ha parlato di “rigenerazione” di villa Fassini e di tante aree verdi del territorio della Tiburtina. «Nel caso venissi scelto come guida di questo Municipio – ha annunciato Sansalone – la prima giunta si riunirà in questa area e decideremo insieme a voi il futuro di villa Fassini».

L’appuntamento è stata anche l’occasione per toccare anche altri temi, come la destinazione delle caserme militari dismesse “Gandin” e “Ruffo”, entrambe situate nel IV Municipio. Per Sciascia «anche se la competenza dei Municipi è limitata per questo tipo di argomento, il centrosinistra è favorevole all’uso pubblico di queste due caserme. Magari, realizzando all’interno un teatro o uno spazio di utilità sociale». Mezza apertura sul tema anche da parte di Ottaviano che ha parlato di «realizzare qualcosa di funzionale alle esigenze del cittadino in alcuni spazi delle caserme» mentre per Sansalone «occorre ricorrere all’istituto del  referendum e far scegliere alla popolazione come destinare gli spazi militari». I cittadini, intanto, hanno preso nota delle dichiarazioni proferite dai candidati e di certo il prossimo presidente del IV Municipio dovrà render conto delle promesse fatte in un giorno di maggio a villa Fassini.


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