Istituire una assistenza domiciliare ai pazienti non gravi, per evitare l’intasamento negli ospedali. Più trasparenza in Campidoglio e meritocrazia. Solo alcuni dei punti del suo programma che Ignazio Marino, il candidato sindaco del centrosinistra ha illustrato ieri al ristorante Opena Colonna, la palazzo delle Esposizioni, durante l’incontro con il gotha dell’imprenditore della Capitale.
ZINGARETTI - Con lui anche il presidente della Regione, e suo grande sponsor dalle primarie di coalizione, Nicola Zingaretti. Il governatore coglie l’occasione per un altro endorsment, dopo quello di lunedì al residence di Ripetta per la presentazione del programma del sentore. “Sostengo con forza la candidatura di Marino perché penso che sia la persona giusta nel momento giusto per Roma”, spiega il governatore. “Oltre alle sue qualità professionali- aggiunge – ha anche delle qualità umane e credo che la sua trasparenza, la sua schiettezza e la sua linearità possano essere utili per una città che vuole recuperare il senso di giustizia e di legalità”.
"ROMA CAPITALE MONDIALE" - La sfida insomma è comune. L’obiettivo è quello di rilanciare “il ruolo di Roma quale grande capitale mondiale. Per questo - continua - dovremo fare un grande sistema tra il Comune e la Regione, un sistema capace di competere con le grandi capitali europee come Parigi, Londra e Berlino”. La promessa è quella di una “collaborazione fortissima con la Regione e questo consentirà di trovare le soluzioni ai tanti problemi della città come quello della mobilità”. Per voltare pagina, come alla Pisana.
IL GOTHA DELL'ECONOMIA - Nella suggestiva cornice del ristorante Open Colonna del palazzo delle Esposizioni, il candidato del centrosinistra inizia ad incontrare i poteri forti della Capitale. Molti gli imprenditori e i manager romani: dal presidente della Camera di Commercio e dell'Acea, Giancarlo Cremonesi, al presidente di Lega Coop Lazio, Stefano Venditti, dal direttore della Confederazione Nazionale Artiginato Roma, Lorenzo Tagliavanti, al presidente di Federlazio, Maurizio Flammini, passando per il presidente della fondazione Campus Biomedico, Paolo Arullani e per i costruttori Navarra, Armellini, Santarelli, Cerasi. Smentito il presunto patto con il M5s, per il ballottaggio, Marino incontra il gotha dell’economia della Capitale.