Pollice verso per tutte le discriminazioni. Il giudizio è unanime e arriva da consiglieri regionali e comunali, ma soprattutto dai candidati sindaco. Nella giornata mondiale contro l'omofobia è tutta una pioggia di dichiarazioni contro le violenze di genere. C'è chi parla di diritti violati e chi chiede una legge. Chi parla di una rivoluzione culturale non più rinviabile e chi, semplicemente si schiera contro.
IL SINDACO CONTRO I MATRIMONI GAY - Alemanno però ci tiene a chiarire: “Io sono contro il matrimonio gay e il riconoscimento delle coppie omosessuali, ma sono contrario all'omofobia: una parola che odio”. E, intervenendo alla trasmissione radiofonica 28Minuti, ricorda di aver dato il suo “sì” all'emendamento per l''aggravante omofoba.
MARINO: "STOP ALLE DISCRIMINAZIONI" - La fine di ogni discriminazione è la promessa che arriva dal suo avversario per palazzo Senatorio. Il senatore Marino sottolinea come non si tratti “solo di una ricorrenza per riflettere, ma per ribadire il nostro impegno affinché le persone omossessuali e transessuali siano riconosciuti pari diritti e dignità. Una sfida che Roma deve accettare”. Per questo, se eletto sindaco, pensa a campagne di sensibilizzazione, partendo “dall'educazione e informando sulla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale”. E assicura che tra i primi atti ci sarà quello “del certificato di unione, che riconosca amministrativamente le coppie di fatto”.
IL PIANO REGIONALE - Michele Meta, deputato Pd e presidente della commissione Trasporti, però sottolinea la mancanza di una legge in materia: “Fino a quando il nostro Paese non si sarà dotato di una legislazione avanzata non potremo parlare di democrazia matura”. La consigliera regionale Marta Bonafoni (Per il Lazio) punta subito all'approvazione del piano contro l'omofobia, “con l'attivazione di sportelli e servizi nei Comuni, favorendo un percorso di sensibilizzazione”.
LA PROMESSA DI ZINGARETTI - Dell'iniziativa della Pisana torna a parlare anche il governatore Zingaretti. “Il piano – assicura il presidente della Regione – sarà approvato la prossima settimana dalla giunta”. Per partire con “una nuova strategia, per non lasciare solo chi è discriminato”. Inevitabile iniziare dall'informazione. E tutelare chi, vittima della crisi, non ha accesso ai servizi. Una mossa da fare “al di la' dell'orientameno sessuale”, conclude.