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Cattolici, monarchici e destra§Gli 'altri' 12 candidati sindaco

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C'è la lista del partito che non si è mai cimentato con una competizione elettorale, come Militia Christi. E quella di chi invece, come Forza nuova, da quando è nato non si è mai perso una sfida nelle urne. Non manca all’appello chi, come Italia Reale, si richiama alla monarchia con tanto di simbolo con giglio e corona. O chi, dopo un’esperienza nella Fiamma tricolore, sceglie la candidatura civica ed è il più giovane in corsa, come Stefano Tersigni con “Roma Capitale è tua”. Sono 12 gli altri candidati sindaco che compongono la griglia di partenza per le elezioni amministrative del 26 e 27 maggio.

I CATTOLICI - La galassia cattolica è rappresentata da due aspiranti primo cittadino. Fabrizio Verduchi corre con “Italia cristiana”, che rivendica la supremazia della dottrina sociale della chiesa. Lo slogan: “Portare il vangelo nella politica, per servire”. Lo stop ai pignoramenti di Equitalia non è negoziabile, come l’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Tema a cuore anche per Militia Christi che, tra Dio e destra, con Armando Manduano, propone un mutuo con rata fissa da 500 euro, assistenza sanitaria domiciliare e bonus bebè. L’estrema destra schiera tre nomi.

LA DESTRA - Gianguido Saletnich guida Forza nuova, la formazione fondata da Roberto Fiore. Casapound ci prova con Simone Di Stefano, che alle regionali di febbraio era candidato alla presidenza della Pisana. Tra le proposte la creazione di due nuovi quartieri, servizi per la famiglia, rigorosa- mente per gli italiani; massima libertà per il commercio e un piano regolatore per lo sport. La galassia alla destra dell’uscente Alemanno si completa con la Fiamma tricolore di Luca Romagnoli. La promessa è quella di fare “pulizia morale e urbana per maggiore sicurezza sociale”.

TERSIGNI E MARRA - Dodici i punti per rilanciare la Capitale con cui si presenta Stefano Tersigni, a partire dall’abolizione dell’Imu. Tra le novità un trasporto pubblico da sviluppare sul Tevere, diminuzione del costo di biglietti per metro e bus, consulta cittadini - sindaco per un confronto diretto con gli amministratori e stop di cinque anni per i nuovi centri commerciali. Il record per numero di liste, tra gli outsider, spetta ad Alfonso Luigi Marra che ha raccolto sei movimenti di protesta, tra cui “No alla chiusura degli ospedali”. Con lui anche la “Lega italica”, “La zampa” e “Forza Roma”, lista giallorossa immancabile sulle schede capitoline. Il nome del Paese, invece, è al centro di altre tre liste depositate il 27 aprile nell’ufficio elettorale di piazza Marconi: “Nuova Italia” con Valerio De Masi, “Movimento cantiere Italia” con Gerardo Valentini e “Italia reale” con Angelo Novellino. Quest’ultimo nostalgico della monarchia, con tanto di simbolo con giglio e corona. La testimonial è la principessa Lavinia Massimo.

PALLADINO E DE BLASIO - Lo slogan dei “Popolari liberi e forti” è “servire, non servirsi”: Giovanni Palladino punta sulla politica al servizio dei cittadini, non il contrario. Abolizione dell’Imu e dei consigli municipali, snellimento della macchina amministrativa, assegno di 3mila euro per ogni neonato, agevolazioni alle famiglie con anziani e disabili e un canone per gli alloggi e le utenze nei campi nomadi: queste le linee guida del suo programma. Chiude la griglia Edoardo de Blasio con “Liberiamo Roma”. È il nome di una lista, ma anche una frase che per qualcuno è un auspicio. E per altri un imperativo.


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