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Idi, lavoratori sul tetto da 5 giorni§Montino (Pd): "Intervenga il prefetto"

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Da cinque giorni sei lavoratori dell’ospedale Idi, in rappresentanza anche dei lavoratori di Villa Paola (Capranica) e dell’ospedale San Carlo di Nancy  occupano il tetto dell’Istituto dermopatico per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. "Hanno trascorso quattro notti all’addiaccio - spiega in una nota la Fp Cgil - con l’intenzione di resistere stoicamente fino a quando non sarà aperta una trattativa seria che veda il coinvolgimento del Ministero del Lavoro, quello della Salute e del Commissario alla Sanità della Regione Lazio".

L'APPELLO ALLA POLITICA - "Realtà come quelle dell’Idi, Villa Paola e del San Carlo di Nancy non possono essere sottovalutate - continua la nota - la ricerca e la cura che si svolge presso le strutture è di interesse nazionale e come tale va trattata. Sia chiaro a tutte le istituzioni che non ci saranno cedimenti e che porteremo la protesta ad ogni livello. Chiediamo a tutte le forze politiche di farsi carico della nostra vertenza e di aiutarci nel cercare di risolvere la controversia che, ricordiamo, riguarda circa 1800 lavoratori e le loro famiglie".

MUNICIPIO XVIII, DOMANI PRESIDIO - Intanto il presidente del Municipio 18, Daniele Giannini, fa sapere che domani si svolgerà una manifestazione in largo Boccea (stazione metro Cornelia) dalle 9 alle 12, organizzata dalla Presidenza del Municipio, "in segno di solidarietà a tutti i lavoratori delle strutture ospedaliere, che da tre mesi non percepiscono lo stipendio". Giannini spiega: "Per noi queste strutture rappresentano non solo un presidio sanitario d’avanguardia ma anche un punto di riferimento e una risorsa economica dei quartieri in cui sorgono. È vergognoso che una malagestione di pochi manager a dir poco incompetenti, indipendentemente dai risultati ottenuti dal personale sanitario, sia riuscita in pochi anni a mettere in ginocchio uno dei rari esempi di sanità d’eccellenza del nostro paese.”

SOSPENDERE LA COMPENSAZIONE - Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Esterino Montino (Pd). "Ormai questa vertenza sindacale rischia di diventare un problema di ordine pubblico. Per questo chiedo l’intervento del Prefetto che può ordinare agli organi regionali, fino a oggi latitanti e indifferenti, di procedere all’immediato pagamento degli emolumenti in favore dei lavoratori, scomputando tale spesa dalla somma totale che deve essere riconosciuta alla struttura". Secondo Montino "in questa vicenda le responsabilità della Giunta dimissionaria sono squisitamente politiche più che amministrative". E spiega: "Dal punto di vista dei conti, infatti, la Regione ha dato anche più del previsto ma il suo ruolo, come al solito, è stato notarile. Ha delegato tutto il problema alla Asl, mentre la Giunta si è disinteressata completamente del destino di 1800 famiglie e non ha intrapreso alcuna iniziativa volta a salvaguardare i posti di lavoro". Il punto, secondo Montino, è che "In questi mesi la Asl sta dando le risorse previste (complessivamente si tratta di 47 milioni per il 2012) applicando però il meccanismo della compensazione, cioè togliendo dalla rimessa mensile parte dell’eccedenza già data anche perché c’è il concordato fallimentare che blocca l’uso delle risorse. Questa procedura prosciuga il fondo per gli stipendi e quello deputato al pagamento delle forniture". Il consigliere attacca la giunta: "Non può stare in carica solo per curare gli interessi dei propri partiti, delle proprie fondazioni, delle proprie carriere". E invita il Commissario Bondi "ad aprire subito un tavolo di confronto con i lavoratori e con la proprietà del Gruppo Idi S. Carlo e chiedo con grande determinazione che la Asl sospenda per alcuni mesi il meccanismo della compensazione. Solo così si potranno pagare gli stipendi e non far scontare il malgoverno del complesso ospedaliero ai lavoratori”.

ALEMANNO - Al fianco dei lavoratori si schiera anche il sindaco Alemanno che promette di incontrarli in settimana per ascoltarne i problemi: "L'Idi è un grandissimo istituto che arricchisce l'offerta sanitaria nella nostra città. Se qualcuno ha sbagliato nella dirigenza non devono essere i lavoratori e l'istituto a pagare. Quindi noi siamo assolutamente a favore della prosecuzione dell'attività e al fianco dei lavoratori".

LE PROSSIME INIZIATIVE - Intanto sono programmate le seguenti iniziative di protesta: domenica 25 novembre dalle ore 9 alle 12 presidio a Vicolo del Conte (Via Bravetta) sede della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione; dal mattino del 26 novembre al mattino del 27 novembre - I lavoratori per protesta e in segno di solidarietà con gli occupanti, daranno vita a una veglia per lo stipendio che si terrà dentro l’ospedale Idi: nessun lavoratore lascerà l'azienda", continua la nota.


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