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Rifiuti, il mini sindaco Paris: "Ribadiamo§il nostro 'no' al progetto Colari"

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“Dopo aver visionato attentamente le controdeduzioni che la Colari ha presentato al commissario Sottile e pervenute agli enti coinvolti, Il Municipio XV conferma con nettezza la sua valutazione tecnica, assolutamente negativa, sul progetto di una discarica a Monti dell’Ortaccio". Così in una nota il presidente del Municipio XV, Gianni Paris, che prosegue: "Gli argomenti che avevano composto il nostro parere in Conferenza dei Servizi, non hanno trovato alcuna soddisfazione nelle motivazioni e nelle soluzioni proposte dalla Colari".

LE SPIEGAZIONI DELLA COLARI - La società che fa capo a Manlio Cerroni ha inviato agli enti interessati le spiegazioni in merito al progetto della discarica provvisoria che dovrebbe sostituire Malagrotta, verso la chiusura il 31 dicembre, anche se sembra sempre più probabile la proroga. Comune, Regione e Provincia hanno tempo fino a venerdì per ribadire il loro no, o prendere per buoni i chiarimenti della Colari.

"MOTIVAZIONI INACCETTABILI" - Paris spiega nello specifico le ragioni del municipio XV. "In ordine alla mancanza di autorizzazioni riscontrata dal XV Gruppo di Polizia Locale per le attività di preparazione dell’invaso, emerse ad agosto, quanto dichiarato nelle controdeduzioni non risulta rispondente alla realtà. Infatti, risultano inaccettabili le due motivazioni per cui si sarebbero dichiarati autorizzati i lavori di sistemazione del bacino di Monti dell’Ortaccio, con escavazione e movimentazione di terra. La prima, già nota e confutata, è legata al Decreto Commissariale n. 36 del 2008, dato che questo atto non aveva alcuna attinenza con il bacino di Monti dell’Ortaccio, luogo degli abusi. La seconda e nuova argomentazione attiene al Decreto n. 123 del 2002. Anche in questo caso il tema è fuori luogo. Infatti, questo Decreto riguarda un altro sito, limitrofo a Monti dell’Ortaccio, che doveva essere utilizzato per la messa in riserva del Combustibile Derivato da Rifiuti (CDR). Comunque il provvedimento prevedeva un periodo non superiore ai cinque anni dalla data di adozione e, tra l’altro, quell’impianto non è mai partito. Quindi, si conferma il dato clamoroso di una proposta avanzata da una società che, per i suoi interventi a Monti dell’Ortaccio, non ha saputo o potuto dimostrare né liceità né regolarità al XV Municipio, che ha compiuto tutti gli atti amministrativi conseguenti: il blocco di qualsiasi lavoro sull’area e il ripristino dello stato dei luoghi. E non ci risulta che documenti validi di autorizzazione siano stati forniti al Magistrato che ha avviato l’indagine sulla questione".

"CONVOCARE NUOVA CONFERENZA DEI SERVIZI" - Nel merito delle controdeduzioni presentate dalla Colari, poi precisa: "La discarica di Monti dell’Ortaccio non durerebbe il tempo che ci è stato detto. Come si legge nella stessa proposta progettuale, sarebbe solo il primo lotto della nuova discarica di dimensioni finali ben più ampie degli attuali 20 ettari considerati, con una durata assai più lunga dei tre anni previsti per questo primo passo". Per questo il mini sindaco  chiede "che il Commissario Sottile convochi una nuova riunione della Conferenza dei Servizi, dove tutti gli enti coinvolti possano condividere pareri e argomentazioni, su una questione che interessa tutta la città”.

LA PROTESTA - Intanto mercoledì mattina i comitati si sono dati appuntamento sotto Palazzo Chigi per protestare contro la discarica provvisoria.


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