Nel dossier pieno di cifre ma anche di proposte, presentato oggi in conferenza stampa, i consiglieri comunali del Partito democratico descrivono il bilancio del sindaco Alemanno "in ritardo e inadeguato". Per il capogruppo democratico in Campidoglio, Umberto Marroni, "Alemanno attacca l'opposizione per il ritardo sull'approvazione del bilancio. Rispediamo al mittente tutte le accuse, se a ottobre stiamo ancora discutendo un bilancio di previsione la colpa è solo ed esclusivamente del sindaco e della sua maggioranza, non della battaglia giusta che abbiamo fatto contro la vendita di Acea. La verità è che il bilancio ancora non è pronto visto che deve essere adeguato alla nuova normativa nazionale prodotta dal governo".
IL PD - I democratici descrivono una città "paralizzata" e che rischia di rimanere in ginocchio "per colpa di un sindaco che sembra preoccuparsi di più della sua collocazione politica nazionale, che non a governare la città", come incalza ancora Marroni sottolineando che "l'unico vero ostruzionismo l'ha fatto la maggioranza stessa del sindaco disertando i lavori dell'aula e delle commissioni. Una maggioranza che di fatto non esiste più".
Un bilancio quello in approvazione che vede un aumento delle entrate dalle tasse, li dove l'imu è più alta che in altre grandi città italiane come Milano, l'irpef è al massimo dell'imponibile e le tasse sui rifiuti in quattro anni sono lievitate di ben il 50%. Una città dove i cittadini che pagano le tasse, le più alte in tutta Italia, rischiano di non vedersi tornare indietro servizi adeguati, il Pd non a caso sottolinea "l'empasse nell'approvazione del bilancio paralizza i municipi - spiega Daniele Ozzimo - e servizi fondamentali come l'assistenza domiciliare ad anziani e portatori d'handicap rischiano di chiudere già nelle prossime settimane. Noi chiediamo invece di rafforzare il sociale investendo subito cinque milioni di euro almeno perché i tagli sono drammatici". Sono proprio i municipi ad essere particolarmente sotto l'attenzione del Pd che denuncia tagli per più di tre milioni di euro che metterebbero in ginocchio i servizi, in particolare quelli legati ai servizi sociali, e renderebbero del tutto inutile il loro ruolo.
Massimiliano Valeriani denuncia come "l'assenza di una commissione paritetica sul tema della spending review sia estremamente grave. Se non si rimette mano alla riforma e al riordino delle aziende del comune, così come previsto dal governo, rischiamo infatti che queste importanti aziende vengano chiuse o vendute. In ballo c'è solo un'importante patrimonio pubblico, ma anche il destino di migliaia di lavoratori ed è incredibile che Alemanno e i suoi assessori non se ne occupino".
I democratici lanciano poi un messaggio chiaro al sindaco: "Il 31 ottobre si avvicina e la speranza che Roma veda il bilancio approvato sono sempre più lontane mentre il comportamento della giunta è sempre più irresponsabile. Se Alemanno non ha la maggioranza si deve dimettere. Dal canto nostro siamo pronti a discutere le nostre proposte per evitare che la città vada verso il disastro".
LISTA CIVICA - In tema di tagli e austerità nelle spese interviene Gianluca Quadrana della lista civica "la nostra proposta è chiarissima: nessuno, che sia un consulente un dirigente della pubblica amministrazione o di un'azienda municipalizzata può guadagnare più del sindaco. Non si possono accettare maxi consulenze e stipendi d'oro per i manager a fronte di un bilancio lacrime e sangue come quello che abbiamo di fronte".