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Falcognana, catena umana contro§la discarica al Divino amore

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Sulle note di "Another brick in the wall" dei Pink Floyd, è partito il corteo organizzato dal presidio No discarica Divino Amore: "Er trio monnezza: Marino, Zingaretti e Sottile", un manifestante tiene alto il cartello con i tre primi piani del sindaco, il presidente della Regione ed il commissario straordinario. Diversi gruppi più piccoli di manifestanti stanno aspettando lungo i 3 chilometri della via Ardeatina interessati dal corteo.

"Mamma, papà voi potete fermarli per la mia vita", anche i bambini, insieme ai loro genitori, partecipano al corteo contro la discarica di Falcognana. Due camionette della polizia e una decina di uomini, in testa al corteo, monitorano la situazione e bloccano il passaggio alle autovetture. Tra le canzoni scelte per fare da sottofondo al corteo, anche una famosa canzone di Marco Masini. "Questa la dedichiamo al Commissario Sottile", si sente urlare dal megafono.

Un corteo che sembra non avere fine, "circa duemila persone", sono entrate al Santuario del Divino amore. Lo afferma Alessandro Lepidini, coordinatore del presidio No Discarica Divino Amore. La meta è stata raggiunta dopo due ore di pellegrinaggio. Ad attendere i manifestanti, Don Fernando, il parroco del Santuario, che dal primo giorno ha sposato la causa e lotta contro la discarica di Falcognana: "E' significativo che voi abbiate chiesto di concludere qui il corteo. Siamo davanti alla torre del primo miracolo, dove è iniziata la storia di questo santuario. Essere qui significa sperare che quello che gli uomini non possono, può accadere grazie all'intercessione di Maria. Oggi chiediamo un nuovo miracolo: che non ci sia la discarica al Divino Amore, questa è una terra sacra. Quando ci rassegniamo - ha continuato Don Fernando - è il momento in cui abbiamo perso, invece noi dobbiamo continuare. È importante concludere con una preghiera che accomuna tutti, anche chi non crede". Dopodiché, tenendosi per mano, i manifestanti hanno formato una catena umana e recitato un Ave Maria ed un Padre Nostro. "Liberaci Signore da tutti i mali - ha concluso il parroco - specialmente da quello della discarica". Don Fernando ha quindi invitato tutti all'appuntamento del 21 settembre. Inizia ora il ritorno verso il presidio, in testa al corteo, un furgoncino con delle fiaccole.


Biblioteche, a rischio chiusura circa venti sedi§Sit-in al Comune: “Salvare cultura e lavoratori”

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“Nessuna biblioteca sia chiusa”. E’ l’appello dei lavoratori delle Biblioteche di Roma Capitale che oggi, dalle 11 alle 14, saranno in Campidoglio per chiedere di ripristinare le risorse tagliate dalla Giunta Alemanno, scongiurando la chiusura di circa venti sedi, dal centro alla periferia.

“L'Istituzione Biblioteche di Roma svolge un ruolo che non è solo culturale, ma anche sociale, informativo, aggregativo – scrive in una nota Fp Cgil -  ha sempre gestito responsabilmente  il proprio bilancio” e “senza mai registrare un passivo, dal 1996 a oggi”. “Il bilancio dell’Istituzione è già stato tagliato di oltre 1 milione di euro due anni fa”, insiste il sindaco.

“La situazione  non è più sostenibile - spiega Giorgio Salerno Rsu della lista Isa (intesa sindacato autonomo) che aderisce alla protesta - già da gennaio riceviamo un terzo dei soldi, se continua così si rischia di chiudere 15/20 biblioteche o licenziare  i lavoratori.  Lo scorso giugno avevamo scritto all'assessora alla Cultura, ma non ci ha mai risposto. La responsabilità di questa situazione è di Alemanno ma se Marino, che dice di avere a cuore la cultura, non dovesse fare nulla, sarebbe parimenti responsabile”. “Il numero delle biblioteche a rischio, naturalmente, dipenderà dai tagli – spiega la Cgil – si parla di 13 o forse 18 o magari 24 sedi del sistema bibliotecario più importante d'Italia”.

I FONDI - Da 21 milioni annui a 14. Nonostante il bilancio non sia stato ancora approvato, già dallo scorso gennaio la scure dei tagli si era abbattuta su Biblioteche per Roma. Su decisione del Campidoglio viene ridotto lo stanziamento mensile:  che passa da 1/12 di 21 milioni a 1/12 di 14 milioni, circa il 30% in meno. "Il risultato è che i soldi sono già finiti e non si può più andare avanti. Secondo uno studio della Sapienza - prosegue Salerno - il sistema delle biblioteche di Roma è il più apprezzato, fra i servizi offerti dal comune. Stiamo parlando di un servizio di eccellenza completamente gratuito e smantellarlo sarebbe un crimine".

"L’assessore alla Cultura  è stata informata che non è possibile scendere al di sotto degli attuali 21 milioni di euro, senza conseguenze sui servizi bibliotecari – aggiunge la Cgil - e non vogliamo neppure prendere in considerazione l'ipotesi di riduzioni di personale,  sia capitolini che Zètema , che è già ben al di sotto del necessario”.

I LAVORATORI - Ad oggi lavorano per le 37 sedi di Biblioteche di Roma, circa 287 unità di ruolo e altre 90 della società Zetema. Rispetto al 2008 il numero dei lavoratori è diminuito di circa 50 unità, in quanto il personale andato in pensione non è mai stato sostituito.  A fronte di questo, però negli ultimi anni sono aumentati i servizi offerti: dall'orario di apertura, alle attività legate alle nuove tecnologie. “Già da otto mesi siamo in sofferenza economica” continua la Cgil e l'allarme è ancora più giustificato “da prossimi pensionamenti in costanza del blocco del turn over”.

IL CASO ZETEMA -  Impiegati presso una società a capitale pubbliche che "affitta" i lavoratori all'amministrazione come una vera e propria agenzia interinale. Ogni anno sono 4 milioni, i soldi che biblioteche di Roma spendono per usufruire dei  90 lavoratori Zetema. "A parità di stipendio, un lavoratore Zetema costa circa il 24%, in più rispetto a un lavoratore interno – dice Salerno - questa parte dei soldi va interamente nelle casse di Zetema e non dei lavoratori, che qualora il Comune non dovesse ripristinare i fondi, rischiano seriamente di essere licenziati. Paradossalmente, se fossero integrati al personale di ruolo l'amministrazione risparmierebbe".

IL COMUNE  -  “Ci aspettiamo un'imminente convocazione da parte dell'assessora Barca che, nonostante le nostre richieste, non ha ancora aperto un confronto con il sindacato, auspicando di avere assicurazioni sul fronte economico e, magari, anche progetti innovativi per dare nuovo slancio all'Istituzione Biblioteche di Roma Capitale” conclude la Cgil.

Sulla questione interviene la presidente della commissione Cultura di Roma Capitale, Michela Di Biase (Pd): "Ho convocato per la settimana prossima settimana una riunione della commissione per fare il punto sulla situazione delle Biblioteche di Roma Capitale e sulle problematiche connesse che tanta preoccupazione suscitano tra i suoi operatori e dipendenti – dichiara in una nota - saranno affrontate, alla presenza della direzione dell’Istituzione Biblioteche, le ricadute negative causate dal pesante taglio di risorse operato dalla precedente giunta, con lo scopo di pianificare tutte le iniziative in grado di assicurare la continuità di un servizio che negli anni è diventato sempre più capillare e prezioso nella vita sociale e culturale di tutti i quartieri della Capitale, ma anche al fine di restituire la dovuta serenità a tutto il personale impiegato nelle sue strutture".

Metro C, la denuncia dei sindacati: "Operai§senza stipendio e a San Giovanni tutto fermo"

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Trecento operai senza lo stipendio di agosto, oltre 150 ancora in cassa integrazione, alcune imprese in grossa difficoltà se non prossime al fallimento, e una tratta, la T3, che non riesce "a muoversi". La denuncia arriva dalla Fenea-Uil. A una settimana dall'accordo del 9 settembre che ha sbloccato circa 230 milioni di fondi, la guerra che ha opposto Campidoglio e Roma Metropolitane al consorzio Metro C ha lasciato morti e feriti sul campo.

"SENZA STIPENDIO" - "Abbiamo trecento operai che non hanno ricevuto lo stipendio ad agosto, tra i 150 e i 180 che sono ancora in cassa integrazione, mentre alcune imprese non ce l'hanno fatta e ci risulta che qualcuno stia anche per dichiarare fallimento - dichiara Remo Vernile della Feneal Uil - Stiamo preparando una lettera da inviare al consorzio affinché venga affrontato al più presto il problema di questi lavoratori". Secondo Vernile, attualmente è stato riattivato l'80% dei cantieri, "e dalla prossima settimana dovremmo essere a pieno regime".

LA T3 FERMA - La conferma arriva anche dalle imprese. "I cantieri man mano vengono riattivati - dice Nicola Franco, portavoce delle imprese affidatarie - credo che la prossima settimana saremo in piena attività". Intanto, denuncia il sindacato, resta ferma la tratta T3 San Giovanni-Colosseo: "Dovevano essere operative le imprese che si occupano dei lavori di consolidamento del terreno e di quelli propedeutici all'avvio del cantiere vero e proprio - dice Vernile - invece ci risulta che sia tutto bloccato".

'Romics' alla nuova Fiera di Roma§Quattro giorni dedicati ai fumetti

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Torna da giovedi 3 a domenica 6 ottobre l'appuntamento con Romics. Alla nuova Fiera di Roma, la rassegna internazionale sul fumetto, l’animazione, i games, il cinema e l’entertainment organizzata dalla Fiera di Roma e da I Castelli Animati – Festival Internazionale del Cinema di Animazione.

Quattro giorni di kermesse ininterrotta con eventi, spettacoli, proiezioni per tutti i gusti, gli incontri con i grandi protagonisti del fumetto internazionale, gli autori, tutte le novità, le mostre. Una edizione che celebra due grandi autrici provenienti da mondi molto diversi, le Romics D’Oro Francesca Ghermandi, grande illustratrice italiana e Akemi Takada, character designer giapponese. A entrambe Romics dedica una mostra che sarà affiancata da ulteriori protagoniste femminili, le eroine della mostra “Donne degli altri mondi”, dedicata alle molteplici raffigurazioni femminili nei Pulps fantascientifici e fantasy americani in un’ ampia panoramica che parte dagli anni ’30. E poi l’appuntamento con il grande cinema, con il Movie Village, le presentazioni dei grandi film dell’anno, e ancora, gli ospiti speciali, gli eventi e i concerti, gli incontri dell’Officina del Fumetto, il cosplay Kids e l’attesissima Gara Cosplay.

"La manifestazione si avvale, oltre che dei diversi padiglioni commerciali dove trovare proprio tutto sul settore, di una grande sala per eventi e proiezioni, il Pala BCC, con posti a sedere per circa 3.000 persone, un grande palco e tutte le migliori attrezzature per la proiezione di film, concerti, spettacoli e dove si tengono tutti i grandi eventi di Romics - si spiega in una nota - visitando i numerosissimi stand all’interno dei padiglioni della Fiera si potranno trovare tutte le novità, le grandi case editrici, le fumetterie, i collezionisti, i videogiochi, i gadget e incontrare tantissimi autori ed editori".

Film Fest, a poche settimane dal via§mancano i finanziamenti pubblici

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Fondi ancora da erogare, sponsor che latitano e mille dubbi sul futuro. A poche settimane dall'inizio del Festival del cinema di Roma, previsto per il prossimo 7 novembre, si è riunito questo pomeriggio il cda della Fondazione Cinema per Roma. Un'occasione per fare un punto sul presente e iniziare a programmare le prossime edizioni della kermesse. Che, fra tagli e crisi degli sponsor, si annunciano decisamente nebulosi.

IL PRESENTE - "Ci sono problemi economici superiori agli 800mila euro di cui si parla, - ha spiegato Andrea Mondello, rappresentante della Camera di Commercio, al termine della riunione - soldi che non sono più arrivati dal Comune e anche il contributo del Miur non e' ancora arrivato". La situazione economica pero' sembra non preoccupare gli altri componenti del consiglio di amministrazione. "E' una situazione abbastanza in linea, - ha detto Michele Lo Foco, rappresentante del Comune - gli sponsor rispondono con un po' di lentezza ma stanno arrivando. Mancano le quote annuali da versare, in particolare quelle della Regione e tranne la Camera di Commercio che ha pagato la sua".

IL FUTURO - Nelle circa due ore di incontro, i componenti non hanno discusso solo dell'edizione 2013 ma anche di quella del prossimo anno. "Abbiamo cominciato ad esaminare il futuro" ha spiegato Lo Foco. Un futuro che potrebbe anche essere senza Marco Muller? "Questo non lo sappiamo, alcune cose potrebbero restare ma molte cambieranno. - ha assicurato Mondello - Noi dobbiamo guardare al futuro con occhio innvativo tornando allo spirito della festa del cinema". Una nuova edizione che potrebbe accorpare il FictionFestival. "Questo deve deciderlo l'assessore Barca - ha risposto Lo Foco - e probabimente ci saranno degli accorpamenti". "Unire i due festival? - ha smentito Ghini - No no, questo e' il paese noto per essere quello dei 'si dice'. Non credo siano questi i problemi, io penserei al fatto che anche quest'anno ci siamo, all'attenzione sulla qualita' di questo festival. Noi siamo una finestra sul mondo. Il mio sogno e' di ritirami un giorno dal cda sapendo che il festival va avanti da solo con le proprie gambe".

Sottile: "Sito indicato dalla Regione"§Comitati e Pdl accusano Zingaretti

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Dall'emergenza rifiuti al tutti contro tutti. I comitati contro il prefetto-commissario Sottile, il centrodestra contro il governatore Zingaretti, il centrosinistra contro gli esponenti di Pdl. Al centro delle polemiche sempre la discarica di Falcognana, che dovrebbe aprire il prossimo primo ottobre, e la chiusura di Malagrotta che forse sarà rinviata di qualche giorno. Succede di tutto oggi, nella giornata della commissione regionale all'Ambiente. Con la Pisana che convoca un consiglio straordinario sul tema e i cittadini che si preparano per la conferenza stampa di domani e la manifestazione di sabato.

FALCOGNANA INDICATA DA ZINGARETTI - Neanche il tempo di voltare pagina con le dichiarazioni di ieri del ministro alla Cultura Bray, che riparte il braccio di ferro. Il rush finale per mettere alle spalle il mega impianto dell'avvocato Cerroni è combattuto. La battaglia inzia di prima mattina nella sede della Regione Lazio. Tutto pronto per l'intervento di Sottile. Che esordisce e accende gli animi, rivelando che la scelta di Falcognana è stata fatta dalla Pisana. Tradotto: dal presidente Nicola Zingaretti e dall'assessore Michele Civita, su cui pende la mozione di sfiducia del Pdl (lunedì prossimo). “La provincia ha indicato alcuni siti, la Regione Falcognana”, spiega il prefetto-commissario. Che aggiunge: “Ci ha fatto una cortesia”.

Una frase che però serve solo ad accendere gli animi. Dal centrodestra è gara a chi colpisce per primo l'avversario di sinistra. “Sottile smaschera Zinagaretti, Civita e Santoro (presidente del Municipio IX, ndr)”, attacca Fabrizio Santori. Il consigliere regionale de La Destra è convinto che “la scelta sia chiaramente politica”. Il dettaglio tecnico che avrebbe colpito la Ecofer, la ditta che già smaltisce rifiuti sul chilometro 15 dell'Ardeatina, invece, è superato: non c'è bisogno di proseguire con un esproprio, dice Sottile, perché “costerebbe una tombola”.

PDL: SOTTILE SMENTISCE CIVITA - Il fuoco nemico così può solo concentrarsi “sulla decisione politica”. Che, secondo Antonello Aurigemma (Pdl), “manda in confusione il Pd”. Perché “Sottile ha smentito Civita”, l'assessore “colpevole” per il centrodestra di aver attribuito la scelta al commissario. Sorvolando sull'invito dello stesso prefetto: “I politici non influenzino negativamente la popolazione”. Troppo tardi, i cittadini e i comitati in questa battaglia vedono solo nemici.Tra questi, ancora una volta, l'assessore Civita. Lui, per cercare di riportare la calma, propone un comitato con la partecipazione del presidente del IX municipio, Andrea Santoro, e dei comitati dei cittadini, “che possa verificare quotidianamente il quantitativo e la quantità dei rifiuti conferiti a Falcognana”. Proposta rispedita al mittente senza nessun dubbio: “Non lo permetteremo mai”, tuonano i No-discarica. Perché “non esiste risarcimento ambientale: interrare i rifiuti è una violenza all'ecosistema”.

IL FUTURO - Troppo da sopportare per sei mesi, anche se c'è già chi parla di due anni di vita per il sito che succederà a Malagrotta. Che Sottile spera di “chiudere dal primo ottobre”. Resta il problema dei bandi Ama per il trasporto della “munnezza”, scaduti oggi. Ma l'assessore capitolina all'Ambiente rassicura. L'iter è iniziato, giura Estella Marino. “Nel caso ci sia bisogno di qualche giorno in più – aggiunge – non si tratterebbe di una proroga, ma solo del tempo necessario per mettere in piedi il sistema”. A rispondere alle critiche del centrodestra ci pensa Massimiliano Valeriani. Per il consigliere dem si sta uscendo dalla fase dell'emergenza, “mentre il Pdl continua nella sua sterile polemica, invece di congratularsi per lo storico risultato”. “Non è che vogliono loro tenere aperto il sito della Valle galeria?” Una proroga che non sarà necessaria per Sottile.

Il prefetto-commissario poi snocciola numeri: “I costi di conferimento vanno da 75 euro a 103 euro a tonnellata, in totale 300. A fine anno viene comunque una bella cifra".L'unica che interessa ai comitato, però, è “zero”: zero rifiuti vicino le loro case e il Divino Amore. E passano al contrattacco: le stoccate sono sui compensi per Sottile. Ma lui precisa: “Dal 7 gennaio non prende un euro”. A rincarare la dose ci pensano i Radicali. Puntano anche loro sui dati: “I rifiuti di Roma da smaltire sono molti di più delle 230.000 t/a presentate dalla stampa”, si legge sul sito Notizieradicali.it. Più del doppio le loro previsioni, sottolineando come “il bando Ama parli proprio di 230.000 t/a da portare fuori regione”. Tutto questo a poche ore dalla firma, insieme al ministro Orlando, per il via libera alla discarica.

Minturno, spara a genero e si rifugia§in casa: arrestato 61enne

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Ha sparato al genero e poi si è rifugiato nella sua casa estiva  a Tufo, frazione di Minturno. E' stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio Giovanni Civita, 61 anni residente a Giugliano (Ce), che la scorsa domenica, all’ennesimo caso di maltrattamento della figlia, da parte del fidanzato, il 25enne CMA, si è armato di una pistola e lo ha raggiunto e ferito gravemente nei pressi del Lago Patria nel casertano. 

 LE RICERCHE -  Civita, che annoverava sul suo conto  importanti precedenti per associazione a delinquere, evasione, rapina impropria, reati in tema di armi, furto, ricettazione, atti di libidine violenta, dopo aver sparato si era dato alla fuga e sulle sue tracce si erano subito posti gli uomini della questura Casertana. Si sapeva che l’uomo aveva una proprietà a Minturno e li si sono concentrate anche le attenzioni degli uomini del commissariato di Formia diretti dal vice questore Paolo Di Francia. Dopo lunghe ore di appostamenti, l’uomo è stato visto arrivare con una macchina non sua nella speranza vana di non attirare l’attenzione. Fermato, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e tradotto in carcere a Cassino a disposizione della Procura della Città Martire.

L'odissea dei disabili senza bus§Comune: "Servizio tornerà regolare"

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"Agnese doveva salire sul pulmino alle ora 8.17 così come previsto dall'Agenzia per la mobilità. Alle 9.55 Agnese, che soffre di autismo, attendeva in mezzo alla strada il bus che non è mai passato. Alla fine ho dovuto accompagnare mia figlia con la macchina, sono arrivata a scuola alle ore 10.20 e ho dovuto prendere due ore e mezza di permesso personale. Io personalmente spendo circa 600 euro di terapia al mese e Agnese per tutte le attese sul pullman, in strada e a scuola, ha ricominciato a colpirsi. Non lo faceva da tempo. Non posso permettere che Agnese abbia una regressione di questo tipo dopo tanti sacrifici".

IL TAGLIO SUI BUS - La lettera di Emanuela Paoletti, madre di Agnese, è una delle tante testimonianze dei genitori di bambini disabili, che in questi giorni stanno vivendo un vero e proprio calvario per portare i figli a scuola. Il taglio dei bus comunali per gli oltre 1000 studenti disabili, da 207 a 190, ha imposto una rimodulazione del servizio, che di fatto sta impedendo a tanti bambini di arrivare in orario alle lezioni e a tanti genitori di lavorare. La pianificazione delle corse che non viene più effettuata dai singoli municipi, come in passato, sta trasformando ogni giornata in un'incognità: capita di aspettare in fermata il bus invano come ad Agnese, o di salire e rimanere sul pullman anche tre ore, nell'attesa che il pulmino compia il giro (im)previsto. Nella migliore delle ipotesi, le famiglie vengono avvisate dei possibili disagi tramite sms dall'agenzia della mobilità. E di solito le comunicazioni arrivano in piena notte.

CAMPIDOGLIO: COLPA DI ALEMANNO In queste condizioni le famiglie dei disabili hanno vissuto l'inizio della scuola. Ora, però, il Campidoglio assicura di aver risolto la situazione attraverso un accordo con la Multiservizi, che gestisce il trasporto. E promette: entro una settimana tutto tornerà alla normalità e, soprattutto per l'immediato presente, si tornerà ad utilizzare la pianificazione dello scorso anno, così da evitare attese e tour inutili."Stiamo scontando l’attuazione di un bando che ha previsto il taglio di circa 20 linee per il trasporto e modalità di pianificazione dei percorsi che non tengono conto dell’utenza disagiata - spiegano in una nota il vice sindaco, Luigi Nieri, l’assessora alla Scuola, Alessandra Cattoi e l’assessore alla Mobilità, Guido Improta. Che aggiungono:"l’inefficienza del servizio che circa mille bambini stanno vivendo sulla propria pelle è il frutto di una politica dissennata della precedente Giunta che ha scelto di risparmiare in un settore, come quello della disabilità".

DE PALO: BASTA BUGIE - La colpa dei disservizi, quindi, è tutta di Alemanno e lo scaricabarile ovviamente non piace all'ex assessore alla scuola Gianluigi De Palo, attuale consigliere di CXR, che replica: "Questa inefficienza sommata al trattamento disumano riservato ai disabili per l'erogazione dei fondi AEC - afferma De Palo - caratterizzano la disastrosa gestione da parte del Comune di un problema delicato come quello della disabilità. Senza contare che mai, a Roma, si ricorda un'apertura delle scuole così disastrosa. O il sindaco Marino e gli assessori trovano, indipendentemente dai tagli del Governo che sempre ci sono stati e sempre ci saranno, le necessarie risorse per il sociale, la famiglia e la scuola - conclude De Palo - o farebbero meglio a dimettersi. A volte si fa più bella figura a chiedere scusa ai cittadini invece di dire bugie".


Regione, Corte dei Conti indaga su§nomine dirigenti dopo esposto M5S

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La Corte dei Conti indaga su un esposto presentato dal M5s della Regione Lazio in merito ''a violazioni di legge riguardo alle nomine dei dirigenti''. A via Cristoforo Colombo pero' non si scompongono: ''Si tratta - hanno fatto sapere - solo di un atto dovuto''. Ad annunciare ''il via a una procedura di istruttoria che coinvolge il presidente Nicola Zingaretti'' e' stato il capogruppo M5s al Consiglio regionale Davide Barillari: ''La Procura presso la Corte dei Conti - ha detto - ha accolto il nostro esposto del primo luglio''.

Davide Barillari

LA DENUNCIA - Nell'esposto  i consiglieri 'grillini' avevano portato all'attenzione della magistratura alcune presunte irregolarita': si va da ''una delibera segreta, in barba alla legge - parole di Barillari - in cui si moltiplicano le posizioni di ruoli dirigenziali senza selezione e senza requisiti'', all'istituzione di ''un Comitato per la Legislazione, che costa 320 mila euro, e che svolge lo stesso ruolo di una struttura che già esiste''. E poi, ha elencato il capogruppo M5s, ''incarichi di direttori regionali dati a varie persone, in violazione dei limiti di legge e la violazione della spending review nei limiti di spesa per gli incarichi dirigenziali.

"Noi - ha aggiunto Barillari - spesso facciamo battaglie e molti ci prendono per quelli che vogliono solo far rumore, ma noi valutiamo, studiamo e poi saltano fuori fatti concreti. Combattiamo la vecchia politica: non e' cambiato molto da quando c'era la Polverini''. A suo tempo, ricorda Barillari, Zingaretti minacciò querela: ''Fu una reazione esagerata. Ma è la prova che noi abbiamo ragione: lui alla fine non ci querelò e ora la Corte sta indagando''.

LA REPLICA - La Regione pero' non sembra affatto preoccupata: ''In riferimento alla notizia diffusa dal consigliere Barillari sull'apertura di un procedimento di istruttoria della Procura della Corte dei Conti sulle nomine avvenute in Regione - la replica diffusa in serata - si precisa che tale atto, del quale la Regione non ha ancora formalmente ricevuto notifica, non sarebbe nient'altro che dovuto e conseguente all'esposto presentato a luglio dal Movimento 5 Stelle e relativo e all'accertamento dei fatti''.

Sociale, il Campidoglio assicura§"Presto riforma del settore"

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Una riforma del settore sociale a partire dalle esigenze dei territori. E' questo l'obiettivo dell'assessore al sostegno sociale e sussidiarietà di Roma Capitale, Rita Cutini, che oggi pomeriggio ha annunciato un vero e proprio cambio di rotta soprattutto nell'assistenza alle fasce deboli."In merito alle difficoltà che riguardano l’assistenza ai disabili e agli anziani non autosufficienti, abbiamo avviato un percorso verso la completa riforma del settore"

NO ALLE RIDUZIONI DI ORARIO - Rivedere i provvedimenti adottati da Alemanno, che avevano comportato per gli utenti una diminuzione del servizio offerto,  è una delle prima priorità del neo assessore."Attualmente stiamo pagando i gravi disagi che molti cittadini ci stanno segnalando - afferma Cutini - causati da un servizio domiciliare il cui impianto è stato modificato da una deliberazione della giunta precedente. Nel corso della campagna elettorale, il sindaco Marino ha sempre detto che le riduzioni di orario nell’assistenza, disposte dalla giunta Alemanno, erano inaccettabili e creavano disagi intollerabili agli assistiti".

DIALOGO CON I MUNICIPI - "Per questa ragione -  prosegue Cutini pur nelle difficoltà dovute alla mancata approvazione del bilancio comunale, stiamo già studiando le necessarie e urgenti modifiche e a reperire i fondi necessari. Questa giunta si impegna a garantire l’assistenza per coloro sui quali ricadono le conseguenze della situazione che si è venuta a creare. Per fare un buon lavoro - conclude l’assessore Cutini - chiediamo la collaborazione dei municipi, affinché ci segnalino le emergenze, sui cui ci impegnamo a intervenire immediatamente". 

L'AdiR rischia il commissariamento§Disertata l'audizione in Campidoglio

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Non si placano le polemiche su Assicurazioni di Roma, la partecipata al 74% del Comune di Roma, al centro di una bufera in questi giorni per la riorganizzazione aziendale decisa senza consultare la Commissione Bilancio. Il primo agosto scorso in un’audizione in Campidoglio era stato concordato che ogni disposizione sarebbe stata presa solo dopo il confronto con l’amministrazione. Ma così non è stato. Salvo poi una marcia indietro dell’azienda che, con un ordine di servizio, datato 17 settembre,  ha posticipato l’efficacia del provvedimento al 27 settembre.

DISERTATA COMMISSIONE BILANCIO - I vertici di Adir avrebbero dovuto presentarsi di nuovo in commissione Bilancio, domani 19 settembre, “per fare chiarezza" sulla questione, ha spiegato il presidente della commissione Arturo Ferrari. Ma ieri è arrivata la notizia della defezione, “con cui non solo si avvisava dell’indisponibilità del Presidente (Marco Cardia ndr), dei componenti del Cda (Pietro Di Tosto , Luigi Ciniglio, Gianluca Contaldi, Giuseppe Locoratolo ndr) e del Direttore Generale (Luigi Alker ndr) di essere presenti domani (oggi ndr) ma si chiedeva anche la dilazione dell’audizione in data successiva al 25 settembre”, spiega la vice presidente della commissione Gemma Azuni.

IL RISCHIO DI COMMISSARIAMENTO - Alla luce degli ultimi fatti lo spettro del commissariamento aleggia sempre più minaccioso sull’Adir. Un’impressione confermata da alcuni esponenti della maggioranza capitolina. Parliamo di un’azienda che rischia di collassare, poiché i premi non pagati (tra cui quelli delle municipalizzate), una cifra che si aggira intorno ai 50 milioni, “aumentano in maniera consistente”, secondo la Cgil Fisac che aveva già denunciato le irregolarità sulla riorganizzazione aziendale. Tanto che, secondo fonti dell’Adir, l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) avrebbe chiesto alle Assicurazioni di non emettere i contrassegni assicurativi. Richiesta che se venisse accordata getterebbe nel caos aziende come Atac, Cotral e Ama.

I PRECEDENTI - Non è la prima volta che l’Adir finisce sotto accusa. A luglio i sindacati, Gianluca Peciola (capogruppo Sel in Campidoglio) e Mirko Coratti (presidente dell’assemblea capitolina)  avevano denunciato l’assunzione, con uno stipendio di 130mila euro circa, di un nuovo dirigente nell’area sinistri, nonostante lo stesso Cda dell’azienda avesse più volte sottolineato di dovere stringere la cinghia. E bypassando la lettera del sindaco Marino che subito dopo l’insediamento chiese alle municipalizzate “di astenersi da scelte aziendali e organizzative, senza avere prima informato il primo cittadino".

LE REAZIONI - Oggi sono in molti a chiedere al sindaco Marino di intervenire sulla vicenda Adir. “Per far luce, una volta per tutte – dichiara la Azuni - sulle modalità operative, sulle scelte aziendali e organizzative di una delle più importanti aziende controllate dal Comune di Roma nella quale da troppo tempo incombono nubi nere che vanno diradate. Occorre chiarezza a garanzia di una gestione corretta e trasparente nell’interesse generale dell’azienda e dei lavoratori". Marcello De Vito, capogruppo del M5S in Campidoglio, invita a “monitorare con urgenza la situazione ed assumere, se del caso, i conseguenti provvedimenti ai fini della tutela dell'azienda e dei suoi lavoratori”. Il capogruppo del Pd in Campidoglio Francesco D'Ausilio nei giorni scorsi aveva chiesto ai vertici dell'Adir "trasparenza e il rispetto delle regole, per garantire lavoratori, utenti e il Comune di Roma". E aveva aggiunto: "Comportamenti che ignorino i nuovi indirizzi in fatto di gestione delle aziende partecipate non sono più giustificabili”.

Rosi in tour sul "Sacro Gra" per§incontrare il palmologo e l'anguillaro

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In tour in pullman sul Grande Raccordo Anulare di Roma con tutto il cast. Destinazione: il Barcone sul Tevere dove vive Cesare l'anguillaro, uno dei protagonisti. Per Sacro GRA di Gianfranco Rosi, Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia, in sala in 45 copie da domani, ieri conferenza stampa on the road per mostrare i luoghi e i paesaggi del set. Da oggi invece sullo stesso raccordo sarà il turno dei cartelloni con il prestigioso premio.

Intorno alla mastodontica struttura che racchiude Roma, Rosi ha studiato l'elemento umano, come sempre avviene nei suoi documentari che partono da un paesaggio per indagare i suoi abitanti. Lo stesso Rosi parlando del suo film spiega: ''Il raccordo anulare e' un pretesto narrativo, il paesaggio si deve riflettere all'interno dei personaggi''. In Sacro Gra tutti i personaggi interpretano se stessi: è una forma narrativa del cinema del reale e ne garantisce l'autenticità.

L'ANGUILLARO -  Cesare è un pescatore di anguille che vive su una zattera sul Tevere all'ombra di un cavalcavia del Gra. Romano da sette generazioni, pesca anguille dal 1972 e fa questo mestiere per passione e per l'amore che ha nei confronti del Tevere. ''Non mi e' cambiata la vita con questo film e non intendo cambiarla'' spiega Cesare. ''Non sono andato a Venezia e ancora non ho visto il film, continua, lo andro' a vedere domani al cinema''.

IL BARELLIERE - Roberto ha 47 anni e lavora nelle ambulanze del 118 da 25. ''Dopo aver lavorato due anni e mezzo con Gianfranco, sottolinea Roberto, mi è entrato nel cuore: da questa esperienza ho guadagnato un amico''. 'Nel film si racconta anche del rapporto con mia madre, continua Roberto, perche' penso che questo sia un argomento che possa toccare le persone''. IL NOBILE PIEMONTESE: Paolo è un ''aristocratico'' piemontese che si e' trasferito a Roma con la moglie, ormai scomparsa. Ora vive con la figlia in un monolocale all'interno di un residence ai bordi del raccordo. Non sa se lo sfratteranno a fine mese. ''Grazie a Rosi continuero' a lottare a tutela del diritto all'abitazione'' afferma Paolo.

IL PALMOLOGO - Francesco e' un botanico con la passione per le palme. Armato di pozioni chimiche e sonde sonore, cerca il rimedio per liberare le palme dall'invasione delle larve divoratrici che sta minacciando la sua oasi adagiata ai bordi del raccordo. ''Sono nato sotto una palma - spiega Francesco - vengo dal sud profondo, e' da qui che nasce questa passione''

Terrorismo, due anarchici arrestati§La procura: "Autori degli attentati"

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Hanno lavorato in coppia Per undici attentati contro 13 obiettivi in poco più di due anni. Per loro stamane è scattato l'arresto. Gli atti criminali sono attribuiti dai carabinieri alla componente anarchica individuata con il blitz di stamane, componente che aderiva, a partire dal 14 dicembre 2011, al progetto rivoluzionario della "Federazione Anarchica Informale", prima con il solo acronimo FAI e poi con le sigle "Federazione Anarchica Informale Individualità Sovversive Anticivilizzazione" e "Federazione Anarchica Informale - Fronte Rivoluzionario Internazionale. Individualita' Sovversive Anticivilizzazione". I destinatari delle misure cautelari in carcere eseguite dai carabinieri nell'ambito dell'operazione sono Gianluca Iacovacci, 29 anni, nato e residente a Frascati, e Adriano Antonacci, 26 anni, nato a Genzano e residente ad Albano Laziale. Sono entrambi incensurati.

GLI SLOGAN - Le perquisizioni avrebbero invece riguardato un 22enne moldavo, un 29enne romano e una 26enne di Albano, tutti residenti nella zona dei Castelli Obiettivo della prima azione, il 9 novembre 2010, la pellicceria "Alban Pelle" di Albano Laziale. I responsabili scrivono "Pellicce = Morte", "Fronte liberazione animale" e disegnano la lettera "A" iscritta in un cerchio (simbolo dell'anarchia) per poi imbrattare di vernice le imposte.

GLI ARRESTI - Dalle prime ore del mattino il Ros e il Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica Capitolina, stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di soggetti appartenenti alla struttura eversiva Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale, ritenuti responsabili di una serie di attentati e danneggiamenti ai danni di istituti di credito, esercizi commerciali e sedi periferiche di Enel ed Eni, compiuti in provincia di Roma negli ultimi tre anni. La conferenza stampa si terrà alle ore 11.00 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Roma, alla presenza del procuratore aggiunti Giancarlo Capaldo, coordinatore del Pool Antiterrorismo e dal generale Mario Parente, Comandante del Ros. 

GLI ATTENTATI - Il 21 dicembre 2010, vengono infranti il monitor dello sportello bancomat e la vetrina blindata dell'ingresso della filiale della Banca di Roma di Corso Matteotti ad Albano Laziale: le telecamere di videosorveglianza vengono imbrattate con vernice nera. Oltre alla solita "A" iscritta nel cerchio, appaiono espressioni di "solidarieta'" nei confronti degli anarchici Costantino Ragusa, Luca Christos Bernasconi e Silvia Guerini, arrestati in Svizzera con degli esplosivi. L'8 marzo 2011 nel mirino finisce la sede dell'Eni di Albano Laziale: ancora scritte "in difesa della terra" e di "solidarieta' agli insorti". L'azione viene rivendicata su siti web d'area. Il successivo 6 aprile all'interno della discarica di Cecchina viene attaccato a un escavatore uno striscione con la scritta "Azione diretta in difesa della terra", seguita dalla immancabile "A" iscritta in un cerchio: su internet vengono diffuse foto che documentano il danneggiamento di due escavatori, un rullo compressore e un autocarro. Tutti mezzi di una ditta incaricata di alcuni lavori dalla Regione Lazio. Il 25 maggio , in un'area di servizio Agip di Marino, vengono tagliati 6 erogatori di benzina, danneggiato il distributore self service e incendiato il locale adibito ad ufficio-magazzino. Il 14 dicembre 2011 gli attentatori mandano in pezzi il monitor del bancomat dell'Agenzia Unicredit di Frascati e tentano di sfondare la vetrina blidata della porta d'ingresso. Tra le scritte, compare per la prima volta l'acronimo FAI ma l'azione viene ulteriormente rivendicata on line "in solidarieta' con i fratelli greci e i compagni colpiti, processati e imprigionati dalla repressione di Stato".

IL SALTO DI QUALITA' - Il "salto di qualità" si è ormai consumato. Otto giorni dopo, il 22 dicembre, la sede della Banca Popolare di Sondrio di Frascati subisce un attentato incendiario mentre la Deutsche Bank lamenta danni ai vetri blindati. Solo l'intervento dei vigili del fuoco evita pericoli per l'incolumita' pubblica visto che "la banca e' sita al pian terreno di un palazzo popolare sito nel centro storico e che l'incendio avrebbe devastato diverse abitazioni". Il 15 marzo 2012 viene data alle fiamme il portone in legno della sede di "Enel Green Power" di Frascati, in via del Castello: viene danneggiata anche la porta blindata a vetri. Una mano anonima verga sulle mura esterne dell'edificio "Enel domina e distrugge" e il simbolo dell'anarchia. La firma e' di nuovo quella della FAI. Il 19 luglio 2012 i bersagli sono le filiali della Unicredit Banca di Roma e della Banca Nazionale del Lavoro, ancora a Frascati: vengono lanciate due bottiglie incendiarie mentre su un muro appare lo slogan "La terra vale + del vostro denaro". L'attentato viene rivendicato il giorno dopo. L'11 dicembre 2012, contro la sede della Banca di Credito Cooperativo Giuseppe Toniolo di Genzano vengono scagliati due ordigni incendiari: stavolta nessuna rivendicazione, pero', perche' gli ordigni, seppur attivati e idonei ad esplodere, non scoppiano.

Equitalia, blitz della Finanza a Roma e Tivoli§Ipotesi corruzione: "Vantaggi a imprenditori"

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Cinque indagati e 29 perquisizioni. E' il bilancio del blitz della Guardia di Finanza su Equitalia, che stamane ha portato gli uomini delle Fiamme Gialle negli uffici dell'agenzia di riscossione a Roma, Latina, Genova, Napoli e Venezia. Tra destinatari del provvedimento di perquisizione anche l'ex direttore regionale Equitalia del Lazio e l'attuale Direttore Regionale Liguria. Secondo le indagini, gli indagati avrebbero garantito vantaggi finanziari a imprenditori e professionisti, accogliendo istanze di rateizzazione di cartelle esattoriali anche in assenza dei requisiti.

L'INCHIESTA - I pm di Roma titolari dell'inchiesta e finanzieri ipotizzano diversi episodi di corruzione: in alcuni casi i debiti di alcuni imprenditori sono stati fittiziamente ridotti, in modo da consentirne la rateizzazione; in altri casi sono state evitate esecuzioni immobiliari; in altri casi ancora sono state fatte risultare come pagate alcune cartelle esattoriali senza che da parte dei debitori sia avvenuto alcun versamento.

I VERSAMENTI ALTERATI - Non solo. I cinque avrebbero anche interferito nelle procedure di versamento dei contributi previdenziali alterando così sia la correttezza dei dati relativi ai pagamenti, sia la loro visibilità, con l'obiettivo di ottenere la rinuncia, da parte dell'ente di riscossione, ad adottare procedure di esecuzione immobiliare. Le indagini e le perquisizioni su dirigenti e funzionari di Equitalia sono state svolte dai militari del Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza.  

L'AGENZIA - "Equitalia sta già collaborando con gli inquirenti" dopo le perquisizioni negli uffici della società perché venga fatta piena luce sui fatti e sulle eventuali responsabilità. A tal fine, si legge in una nota, "rimarrà a disposizione per fornire tutti i documenti e le informazioni necessari".

LE REAZIONI - "Un fatto grave, ma che non sorprende. Quanto accaduto getta ombra sulle procedure di riscossione e sul principio di discrezionalità" scrive il Codici in una nota. "Si legge che tra gli indagati ci sia anche l’ex direttore generale del Lazio - continua la nota - La battaglia dell’associazione contro i metodi vessatori applicati dalla società di riscossione è ormai nota e tali metodi potrebbero, a quanto pare, dare adito anche a fenomeni di corruzione proprio come ipotizzato dagli stessi inquirenti. L’associazione invita a fare chiarezza su quanto accaduto e ad informare costantemente i cittadini. Intanto, annuncia che si costituirà parte civile in caso di processo". 

Lazio formato europeo§Fuori Klose dentro Hernanes

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Il cammino europeo della Lazio ripartirà questa sera da quel sogno interrotto ai quarti di finale dal Fenerbahce. Un partita sbagliata nella testa prima che nel campo che molti rimpianti ha lasciato, ai tifosi ma soprattutto a Petkovic. L’appuntamento è alle 21 allo stadio Olimpico.

IL MODULO- Il mister sembra intenzionato a varare una sorta di 4-3-3 con Ederson e Keita (sarebbe l'esordio per lui dal primo minuto) al fianco di Sergio Floccari. A centrocampo, torna Hernanes a fare da play a tutto campo affiancato da Onazi e Gonzalez. Dall'altra parte, il tecnico Jan Urban conferma il 4-2-3-1 con Saganowski e Dvalishvili in ballottaggio per il ruolo di unica punta.

MAURI- Alle 17, il capitano della Lazio Stefano Mauri si presenterà davanti alla Corte di Giustizia Federale. Assente nella prima udienza di appello perché impegnato con il ritiro della squadra ad Auronzo di Cadore, Mauri probabilmente sarà presente insieme al grande accusatore Gervasoni.

LE FORMAZIONI
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Cavanda, Ciani, Cana, Konko; Gonzalez, Onazi, Hernanes; Ederson, Floccari, keita. In panchina: Berisha, Novaretti, Ledesma, Candreva, Lulic, Perea, Klose. Allenatore: Petkovic
LEGIA VARSAVIA (4-2-3-1): Skaba; Rzezniczak, Junior, Jodlowiec, Brzyski; Furman, Pinto; Ojamaa, Kosecki, Radovic; Dvalishvili. In panchina: Wienczatek, Broz, Cichocki, Vrdoljak, Lukasik, Kucharczyk, Saganowski. Allenatore: Urban


Garcia studia il derby§Confermati gli uomini di Parma

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La Roma è tornata in campo dopo il giorno di riposo concesso da Garcia al rientro dal successo di Parma. Allenamento pomeridiano, con partitella in famiglia finale, al quale non hanno preso parte solo gli infortunati Bradley e Destro, oltre a Balzaretti che ha rimediato una botta al Tardini. Garcia non sembra intenzionato a cambiare e per il derby in programma domenica pomeriggio all'Olimpico, sembra deciso a mandare in campo gli stessi undici visti a Parma. Unico dubbio legato a Balzaretti che, oltre alla botta rimediata nel finale al Tardini, non sempre ha pienamente convinto. Possibile comunque che il tecnico francese conceda al terzino azzurro un'altra chance e lo schieri nell'11 anti-Lazio.

SINDACO ROMANISTA-   Ad animare il pre-derby della Capitale ci ha pensato anche il primo cittadino, ignazio Marino che ha confessato la sua "vocazione" giallorossa. Confessione che non è passata inosservata  tra i tifosi della Lazio e per tutto il giorno su internet e nelle radio si sono susseguite battute dei supporter biancocelesti nei confronti del primo cittadino. ''È normale non sei romano", scrive un supporter su uno dei tanti forum laziali riferendosi alle origini genovesi del sindaco. ''Nun c'hai un pregio... Pure della Roma sei!'', è il pensiero di un tifoso. ''Tifi Roma pè integrattè', commenta un altro. Ma sono in molti a puntare sulla non romanità di Marino, così come quella della Roma.''Marino tifa As Corropoli 1927'', scrive qualcuno. E ancora: ''Questo è genovese: è convinto che a Tor Bella Monaca c'è il mare". C'è chi invece fa riferimento alla vittoria della Lazio nella finale di Coppa Italia proprio contro la Roma:''È il primo sindaco con la coppa in faccia"

L'Eccellenza è pronta a partire§Gavazzi: "Torneo in crescita"

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Undici squadre al via, in palio l'ottantaquattresimo titolo di campione d'Italia di rugby: sabato alle 16.00 calcio d'inizio del campionato italiano d'Eccellenza, inizia la caccia allo scudetto cucito sul petto del Marchiol Mogliano, protagonista l'anno passato di una sorprendente ed inattesa cavalcata.

LA PRESENTAZIONE- Al Westin Palace di Milano il presidente federale Alfredo Gavazzi ha presentato la stagione ed augurato in bocca al lupo ai Presidenti, ai tecnici ed ai capitani delle Società che si contenderanno il tricolore. "Faccio un in bocca al lupo sincero ai presidenti, ai tecnici ed ai capitani che da sabato saranno impegnati nell'Eccellenza - ha dichiarato il Presidente della Fir, Alfredo Gavazzi - un torneo in crescita, che riveste un ruolo importantissimo per il rugby italiano. Da una settimana ha preso il via l'attività delle nuove accademie federali, un percorso che permetterà ai migliori giovani espressi dal nostro movimento di continuare ad alimentare le Società di Eccellenza, che diventerà insieme alla Nazionale U20 ed alla Nazionale Emergenti l'ultimo passo verso il RaboDirect PRO12 e la scena internazionale. Mantenere la centralità del campionato d'Eccellenza è doveroso e strategico per il nostro movimento".

ATTENZIONE MEDIATICA- Gavazzi ha anche annunciato il rinnovo dell'accordo per la trasmissione in diretta del massimo campionato 2013/2014: "Siamo felici di poter confermare Rai Sport quale partner televisivo del nostro più prestigioso torneo nazionale, completando così con la televisione di stato un panel dei broadcaster italiani mai così ampio".  "Oltre all'Eccellenza su Rai Sport - ha aggiunto - i nostri appassionati potranno assistere all'RBS 6 Nazioni su DMax e da due settimane il RaboDirect PRO12 è approdato sulla piattaforma Mediaset, con le dirette su Italia2. La copertura del rugby italiano non è mai stata così ampia, a testimonianza del crescente interesse del pubblico italiano per il nostro Sport".

IL PROGRAMMA
 Questo il programma della prima giornata, interamente in calendario sabato 21 settembre alle ore 16.00: Rugby Reggio-Rugby Viadana arb. Iordanescu (Frr) Vea-FemiCZ Rovigo-Fiamme Oro Roma arb. Mitrea (Treviso) Marchiol Mogliano-UR Capitolina arb. Rizzo (Ferrara) Estra I Cavalieri Prato-Petrarca Padova arb. Tomò (Roma) Cammi Calvisano-M-Three San Donà arb. Liperini (Livorno) Riposa: Mantovani Lazio.

Commissioni, accordo sulle speciali§Marino in aula per il nodo bilancio

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Per il traguardo dei cento giorni dell'assemblea capitolina mancano poco più di tre settimana. Ma dal debutto dell'aula Giulio Cesare, il primo luglio scorso, di delibere approvate non se ne vedono. E neanche di convocazioni del Consiglio. Potrebbe essere domani il giorno della sesta seduta, quando il sindaco Marino potrebbe intervenire sulla questione bilancio e municipalizzate. Dopo la pausa estiva però, sembrano chiusi gli accordi per le commissioni speciali.

LE COMMISSIONI - Se per la presidenza della Trasparenza è tutto deciso da mesi, con l'ex Pdl Giovanni Quarzo – ora nel Misto – numero uno in pectore, per la Spending review il M5S dovrà penare ancora un po'. Ma alla fine dovrebbe essere Daniele Frongia a guidarla. Riforme istituzionali sarà accorpata a Roma Capitale e l'ex primo cittadino Alemanno dovrà rinunciarci: per quel posto è pronto il consigliere dem Gianni Paris. L'altra per la maggioranza è quella delle Infrastrutture: in corsa Gianni Paris. Da destra poi arriva la richiesta di una nuova commissione: quella che si occupi di integrazione nelle periferie. A cui si candida lo stesso Alemanno, un'ipotesi che però lascerebbe senza poltrone il gruppo che fa capo al civico Alfio Marchini.

IL CONSIGLIO - I lavori dell'aula però sono al palo. Nessuna delibera approvata per ora. Fino ad oggi solo voti di routine: l'elezione dell'ufficio di presidenza, le commissioni, qualche mozione e la nomina di tre componenti per la commissione Referendum. Il confronto con i predecessori è impietoso: se nell'era Alemanno, nei primi cento giorni, si contavano 13 provvedimenti approvati; con Veltroni erano 24 in più. Si riparte domani, forse. All'ordine del giorno le comunicazioni del sindaco.

BILANCIO - Sotto i riflettori bilancio e municipalizzate. All'appello manca mezzo miliardo di euro, frutto dei tagli del governo Monti e della spesa in dodicesimi fatta dal predecessore di Marino. Di sicuro l'inquilino del Campidoglio ha già chiesto aiuto all'esecutivo guidato da Letta, ma nulla è scontato. E da palazzo Senatorio assicurano che l'aumento dell'Irpef, a Roma già allo 0,9 per coprire i 12 miliardi di buco dell'era Veltroni, non ci sarà.

MUNICIPALIZZATE - Resta la questione della holding sulle municipalizzate per tagliare i costi. Il rosso di Atac è sui 400 milioni, quello di Ama quasi il doppio. L'idea è scorporare i debiti. Solo un'idea per ora. Senza dimenticare il nodo delle nomine. Franco Panzironi lascia Roma Multiservizi, società controllata al 51% da Ama. Che contro Panzironi, finito nell'inchiesta Parentopoli, ha avanzato una richiesta di risarcimento danni per le assunzioni tra il 2008 e il 2009. Mentre Assicurazioni per Roma è lanciata verso il commissariamento dopo la ristrutturazione aziendale avviate senza consultare il Campidoglio. Tanti i nodi per l'assemblea capitolina. Fino ad ora però per i consiglieri non c'è nessuna convocazione. La pagina dedicata ai lavori dell'aula è ferma al 12 settembre.

Apre il villaggio Every One§per vincere la mortalità infantile

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Raccontare come, attraverso semplici soluzioni, si può sconfiggere la mortalità infantile. Questo l'obiettivo del villaggio "Every One" "costruito" in piazza del Popolo da Save the Children. Ad inaugurare la prima tappa romana il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, e il presidente del Senato, Pietro Grasso.

GLI SPAZI - Un grande spazio di 170 metri quadri, una struttura di legno riciclato, colorata e modulare che si articola in 7 ambienti, 2 ambientali e 5 tematici (maternità, malnutrizione, cure mediche, igiene, malaria). Un percorso tra esperienze sensoriali, foto, video, oggetti. Il villaggio farà tappa in 4 città italiane per 4 giorni: a Roma dal 19 al 22 settembre, a Napoli dal 26 al 29 settembre, a Firenze dal 3 al 6 ottobre e a Milano dal 10 al 13 ottobre. A chiudere il percorso c'è l'ambiente del Buon Compleanno dove i visitatori sono invitati a rielaborare l'esperienza vissuta e "si regala un compleanno in più".

ZINGARETTI - "Non si può che ringraziare e sostenere questo ennesimo atto di Save the children che con queste giornate ci invita e ci chiama alle nostre responsabilità. Oggi l'impegno deve essere ancora più importante perche' inisieme alla poverta' e' aumentato l'egoismo dei più ricchi". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo all'inaugurazione della campagna internazionale “Every One” di Save the Children in Piazza del Popolo. "Questa associazione rappresenta un fenomeno in totale controtendenza e oggi ci dice con questo villaggio: 'Attenzione, si piossono salvare delle vite ricordando a noi che il tema della cooperazione internazionale deve stare dentro gli impegni amministrativi perché non c'è crisi che possa giustificare il fatto che ogni 5 secondi muore un bambino", ha aggiunto.

MARINO - "È importante spiegare ai nostri bambini come si curano i mali dell'opulenza: nelle nostre città c'è il 20% dei bambini obesi mentre nel mondo ce ne sono milioni che muoiono di fame". Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, presente anche lui per il primo appuntamento di “Every One”. Marino ha, infine, rivolto un appello alle famiglie e alle maestre, "perché è importante che i ragazzi conoscano la realtà come per esempio il fatto che 350 milioni di bambini non abbiano una visita dal dottore prima dei 5 anni e quindi e' giusto che le scuole e le famiglie visitino questo villaggio, un luogo che serve per spiegare che basta qualche proteina in più, del sapone per lavarsi, una zanzariera per proteggersi per salvare milioni di vita nel mondo. Anche se in crisi economica, il nostro paese ha la responsabilità di prenderci cura di chi sta peggio di noi".

Il villaggio di Save the children§"Sconfiggere la mortalità infantile"

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Raccontare come, attraverso semplici soluzioni, si può sconfiggere la mortalità infantile. Questo l'obiettivo del villaggio "Every One" "costruito" in piazza del Popolo da Save the Children. Ad inaugurare la prima tappa romana il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, e il presidente del Senato, Pietro Grasso. Un grande spazio di 170 metri quadri, una struttura di legno riciclato, colorata e modulare che si articola in 7 ambienti, 2 ambientali e 5 tematici (maternità, malnutrizione, cure mediche, igiene, malaria). Un percorso tra esperienze sensoriali, foto, video, oggetti. Il villaggio farà tappa in 4 città italiane per 4 giorni: a Roma dal 19 al 22 settembre, a Napoli dal 26 al 29 settembre, a Firenze dal 3 al 6 ottobre e a Milano dal 10 al 13 ottobre. A chiudere il percorso c'è l'ambiente del Buon Compleanno dove i visitatori sono invitati a rielaborare l'esperienza vissuta e "si regala un compleanno in più".

ZINGARETTI - "Non si può che ringraziare e sostenere questo ennesimo atto di Save the children che con queste giornate ci invita e ci chiama alle nostre responsbilità". Questo il commento del presidente della Regione Nicola Zingaretti che ha poi aggiunto: "Oggi l'impegno deve essere ancora più importante perché inisieme alla povertà è aumentato l'egoismo dei più ricchi". Secondo il governatore "questa associazione rapppresenta un fenomeno in totale controtendenza e oggi ci dice con questo villaggio: 'Attenzione, si piossono salvare delle vite ricordando a noi che il tema della cooperazione internazionale deve stare dentro gli impegni amministrativi perché non c'è crisi che possa giustificare il fatto che ogni 5 secondi muore un bambino".

MARINO - Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha ricordato l'importanza "di spiegare ai nostri bambini come si curano i mali dell'opulenza: nelle nostre città c'è il 20% dei bambini obesi mentre nel mondo ce ne sono milioni che muoiono di fame". Marino ha, infine, rivolto un appello alle famiglie e alle maestre, "perché è importante che i ragazzi conoscano la realtà come per esempio il fatto che 350 milioni di bambini non abbiano una visita dal dottore prima dei 5 anni e quindi è giusto che le scuole e le famiglie visitino questo villaggio, un luogo che serve per spiegare che basta qualche proteina in più, del sapone per lavarsi, una zanzariera per proteggersi per salvare milioni di vita nel mondo. Anche se in crisi econonica, il nostro paese ha la responsabilità di prenderci cura di chi sta peggio di noi".

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