“Nessuna biblioteca sia chiusa”. E’ l’appello dei lavoratori delle Biblioteche di Roma Capitale che oggi, dalle 11 alle 14, saranno in Campidoglio per chiedere di ripristinare le risorse tagliate dalla Giunta Alemanno, scongiurando la chiusura di circa venti sedi, dal centro alla periferia.
“L'Istituzione Biblioteche di Roma svolge un ruolo che non è solo culturale, ma anche sociale, informativo, aggregativo – scrive in una nota Fp Cgil - ha sempre gestito responsabilmente il proprio bilancio” e “senza mai registrare un passivo, dal 1996 a oggi”. “Il bilancio dell’Istituzione è già stato tagliato di oltre 1 milione di euro due anni fa”, insiste il sindaco.
“La situazione non è più sostenibile - spiega Giorgio Salerno Rsu della lista Isa (intesa sindacato autonomo) che aderisce alla protesta - già da gennaio riceviamo un terzo dei soldi, se continua così si rischia di chiudere 15/20 biblioteche o licenziare i lavoratori. Lo scorso giugno avevamo scritto all'assessora alla Cultura, ma non ci ha mai risposto. La responsabilità di questa situazione è di Alemanno ma se Marino, che dice di avere a cuore la cultura, non dovesse fare nulla, sarebbe parimenti responsabile”. “Il numero delle biblioteche a rischio, naturalmente, dipenderà dai tagli – spiega la Cgil – si parla di 13 o forse 18 o magari 24 sedi del sistema bibliotecario più importante d'Italia”.
I FONDI - Da 21 milioni annui a 14. Nonostante il bilancio non sia stato ancora approvato, già dallo scorso gennaio la scure dei tagli si era abbattuta su Biblioteche per Roma. Su decisione del Campidoglio viene ridotto lo stanziamento mensile: che passa da 1/12 di 21 milioni a 1/12 di 14 milioni, circa il 30% in meno. "Il risultato è che i soldi sono già finiti e non si può più andare avanti. Secondo uno studio della Sapienza - prosegue Salerno - il sistema delle biblioteche di Roma è il più apprezzato, fra i servizi offerti dal comune. Stiamo parlando di un servizio di eccellenza completamente gratuito e smantellarlo sarebbe un crimine".
"L’assessore alla Cultura è stata informata che non è possibile scendere al di sotto degli attuali 21 milioni di euro, senza conseguenze sui servizi bibliotecari – aggiunge la Cgil - e non vogliamo neppure prendere in considerazione l'ipotesi di riduzioni di personale, sia capitolini che Zètema , che è già ben al di sotto del necessario”.
I LAVORATORI - Ad oggi lavorano per le 37 sedi di Biblioteche di Roma, circa 287 unità di ruolo e altre 90 della società Zetema. Rispetto al 2008 il numero dei lavoratori è diminuito di circa 50 unità, in quanto il personale andato in pensione non è mai stato sostituito. A fronte di questo, però negli ultimi anni sono aumentati i servizi offerti: dall'orario di apertura, alle attività legate alle nuove tecnologie. “Già da otto mesi siamo in sofferenza economica” continua la Cgil e l'allarme è ancora più giustificato “da prossimi pensionamenti in costanza del blocco del turn over”.
IL CASO ZETEMA - Impiegati presso una società a capitale pubbliche che "affitta" i lavoratori all'amministrazione come una vera e propria agenzia interinale. Ogni anno sono 4 milioni, i soldi che biblioteche di Roma spendono per usufruire dei 90 lavoratori Zetema. "A parità di stipendio, un lavoratore Zetema costa circa il 24%, in più rispetto a un lavoratore interno – dice Salerno - questa parte dei soldi va interamente nelle casse di Zetema e non dei lavoratori, che qualora il Comune non dovesse ripristinare i fondi, rischiano seriamente di essere licenziati. Paradossalmente, se fossero integrati al personale di ruolo l'amministrazione risparmierebbe".
IL COMUNE - “Ci aspettiamo un'imminente convocazione da parte dell'assessora Barca che, nonostante le nostre richieste, non ha ancora aperto un confronto con il sindacato, auspicando di avere assicurazioni sul fronte economico e, magari, anche progetti innovativi per dare nuovo slancio all'Istituzione Biblioteche di Roma Capitale” conclude la Cgil.
Sulla questione interviene la presidente della commissione Cultura di Roma Capitale, Michela Di Biase (Pd): "Ho convocato per la settimana prossima settimana una riunione della commissione per fare il punto sulla situazione delle Biblioteche di Roma Capitale e sulle problematiche connesse che tanta preoccupazione suscitano tra i suoi operatori e dipendenti – dichiara in una nota - saranno affrontate, alla presenza della direzione dell’Istituzione Biblioteche, le ricadute negative causate dal pesante taglio di risorse operato dalla precedente giunta, con lo scopo di pianificare tutte le iniziative in grado di assicurare la continuità di un servizio che negli anni è diventato sempre più capillare e prezioso nella vita sociale e culturale di tutti i quartieri della Capitale, ma anche al fine di restituire la dovuta serenità a tutto il personale impiegato nelle sue strutture".