Roma ricorda. Inizia la settimana dedicata alla memoria degli eccidi nazifascisti. Un programma denso di appuntamenti sparsi in giro per la città.
LE INIZIATIVE DEL COMUNE - Un’offerta culturale ampia e articolata, rivolta ad un pubblico di tutte le età, con particolare attenzione ai giovani e agli studenti: in calendario appuntamenti presso la Sala Santa Rita, la Casa della Memoria e della Storia, il Museo di Roma in Trastevere, le Biblioteche di Roma, il Teatro di Corte di Villa Torlonia, il Teatro Biblioteca Quarticciolo, il Nuovo Cinema Aquila, l’Auditorium “Parco della Musica”, la casa del Cinema, la Casa delle Letterature e il Museo storico di Via Tasso. (Programma completo qui) “Per mantenere viva la memoria abbiamo deciso di disseminare nella città appuntamenti culturali. Solo così si riesce a raggiungere, attraverso tutte le forme e i linguaggi artistici, l’obiettivo di costruire una consapevolezza comune di tolleranza e giustizia” dichiara l’assessore alla Cultura Flavia Barca. “Ci saranno – conclude - anche testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto: da loro ci arriva il racconto di quell’orrore e di quella persecuzione ma anche un messaggio di coraggio e di speranza”.
LE MEMORIE DIMENTICATE - Parallelamente si svolgerà dal 24 gennaio al 2 febbraio il "Festival delle memorie dimenticate", il primo di una serie di appuntamenti a cadenza annuale che avranno lo scopo di riportare alla luce una pagina di storia rimasta nell'ombra, legata alla deportazione di omosessuali, Rom e Sinti, disabili, Testimoni di Geova. Dibattiti, film, musica, teatro e libri.Attraverso il recupero di documenti storici, il festival mira ad offrire quindi un panorama completo del fenomeno dello sterminio nazista in tutta la sua complessità. Il circolo Mario Mieli,Gaiaitalia.com, Gaycs Italia, Gaynet, Roma in un click, Unar (Unione nazionale antidiscriminazioni razziali): tante sono le associazioni coinvolte nella realizzazione di questa iniziativa, che "non vuole offuscare la memoria dello sterminio del popolo ebraico - ha spiegato Andrea Maccarrone, il presidente del Circolo Mario Mieli - ma completare e approfondire il ricordo per contrastare il fenomeno dell'oblio, causato anche dalla contrazione del tempo". La collaborazione con l'Ugei, Unione giovani ebrei Italia, ne è la testimonianza. Infine il festival ha ricevuto il patrocinio gratuito di Roma Capitale, attraverso l'Assessorato alla Scuola. Il circolo Mario Mieli ed il Teatro Agorà faranno da cornice ad un'ampia offerta culturale che mira a raccontare, con vari approcci e linguaggi artistici, le deportazioni storiche ma anche quelle "moderne", come ha spiegato Ennio Trinelli, di Gaiaitalia.com: "Abbiamo inserito dei momenti per parlare dell'oggi, delle deportazioni sessuali nel 2014 in Africa, dove la legge condanna a 15 anni di prigione chi venga coinvolto in qualsiasi "operazione omosessuale" in patria o all'estero e che incita alla delazione. Mi piacerebbe che il festival delle memorie dimenticate non ricordasse solo ciò che è successo nel passato, ma che si trasformi in un'occasione per costruire una pace duratura". (Qui tutti gli appuntamenti)
ROM E SINTI - Per ricordare lo sterminio di rom e sinti domenica 26 gennaio Associazione 21 luglio e Associazione Sucar Drom organizzano l’evento “Samudaripen. Tutti morti. Memorie dello sterminio dimenticato di rom e sinti”, alle ore 18 alla Casa Internazionale delle Donne in via di San Francesco di Sales 1/a. Samudaripen, (“Tutti morti” in lingua romanès), è uno dei termini utilizzati dalle comunità rom e sinte per indicare lo sterminio di oltre 500mila rom e sinti. L’evento rappresenta sia un momento di commemorazione delle vittime dello sterminio che di riflessione sulle conseguenze sui diritti umani delle politiche in atto in Italia nei confronti delle comunità rom e sinte. Politiche incentrate sui “campi” che generano marginalizzazione ed esclusione sociale. (programma dettagliato qui)