Un progetto rivoluzionario. E sempre più vicino. E' quello che riguarda la sopraelevata della tangenziale est, che passa davanti alla stazione Tiburtina e che sarà abbattuta entro il 2016 per fare posto ad un parco con affaccio sui binari e a una pista ciclopedonale parallela alla strada. Senza tralasciare i parcheggi per residenti. Non solo: la strada che collega Batteria Nomentana alla stazione verrà 'declassata' alla viabilità locale, trasformandosi in una due corsie con annessa complanare, rotatorie e spazi verdi. Lo studio, su cui lavorano i tecnici del dipartimento Lavori pubblici del Campidoglio, è stato illustrato questa mattina al presidente della commissione capitolina Attività produttive, Orlando Corsetti.
IL PROGETTO DEI TECNICI - Le analisi, a sentire i tecnici, sono in una “fase avanzata”. “Una volta che sarà approvato andrà in appalto e credo che a settembre potrebbe già esserci un vincitore definitivo”, spiega Roberto Botta, dirigente dell'unità organizzativa nuove opere stradali di palazzo Senatorio. I lavori, stando alle intenzioni, dovrebbero partire il prossimo anno per concludersi entro 12 mesi. Con la speranza di non aggiungere un’altra infrastruttura all’elenco delle opere incompiute della città. Il tutto alla modica cifra di 9 milioni di euro, soldi già stanziati con la legge Roma Capitale. Il cantiere andrà avanti per step, con l’obiettivo di non creare disagi e garantire la piena operatività della stazione. La sopraelevata, continua Botta, sarà “letteralmente fatta a fette e si sta pensando di riutilizzare alcuni materiali per i successivi lavori di riqualificazione dell'area”.
I LAVORI PER STEP - Saranno demolite le rampe e gli svincoli sopraelevati. L'avanzamento del cantiere avverrà a tratti, con 12 macro fasi, partendo dalla demolizione del primo lotto, rappresentato dalla carreggiata verso San Giovanni, all'altezza di via Teodorico. Poi sarà il turno della demolizione della carreggiata che costeggia la stazione in direzione Olimpico, sempre alla stessa altezza, fino ad arrivare davanti alla stazione stessa e al piazzale Nomentano, dove sono presenti le grandi rampe e le parti sopraelevate. Niente esplosivi per buttare giù la vecchia infrastruttura. Gli operai dovranno letteralmente tagliare a fette le travi e le solette, pezzo per pezzo,
IPOTESI REFERENDUM - Esulta Corsetti, perché dopo 30 anni “di disagi in quel quadrante c'e' un'attesa spasmodica per quest'opera. La nuova tangenziale sotterranea ha fatto respirare le strade di superficie, “ma rimane il mostro”, aggiunge il presidente della commissione Attività produttive. Il prossimo passaggio, promette l’esponente democratico, è una fase di ascolto con i cittadini per un progetto che sia al più possibile condiviso. “Lo presenterò ai romani e alle associazioni per raccogliere i loro pareri”, assicura. E già si pensa anche ad un referendum cittadino. Per evitare le polemiche, come successo per lo stop alle auto private su via dei Fori Imperiali.