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L'asse dei sindaci da Palazzo Chigi al Campidoglio§Marino spera in Renzi e Delrio per chiudere il bilancio

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L’asse dei sindaci, da palazzo Chigi al Campidoglio. Almeno nelle speranze di Ignazio Marino. Perché il primo cittadino di Roma vede nel nuovo presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, l’interlocutore giusto per far ottenere alla città quelle risorse in più “in quanto Capitale”. Ad aiutare Marino nell’impresa di convincere il più giovane premier della storia d’Italia, e ancora per poco sindaco di Firenze, dovrebbe essere, nei piani del chirurgo dem, Graziano Delrio. Fedelissimo del rottamatore, ministro uscente per gli Affari regionali e oggi sottosegretario del governo che giurerà domani mattina. Può essere l’uomo ideale, ragionano negli uffici comunali, per far arrivare sull’agenda dell’esecutivo le istanze di palazzo Senatorio. Fino al 2013 Delrio era stato primo cittadino di Reggio Emilia, prima vice e poi presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani. Renzi e Delrio, due amministratori prima che politici, pensa Marino. Convinto che ci sia bisogno di “maggiori risorse e questo è un argomento che, insieme al governatore Nicola Zingaretti, stiamo affrontando”.

Una questione che, assicura, porterà all’attenzione del segretario dei democratici: “Perché Roma – spiega l’inquilino del Campidoglio - è la Capitale d'Italia e come tutte le Capitali deve essere considerato il costo aggiuntivo”. Spese che riguardano decoro e sicurezza, uscite che altre amministrazioni non devono mettere a bilancio. Un’operazione di moral suasion iniziata da tempo, con Marino che era già andato in pressing lo scorso 30 gennaio, quando in un faccia a faccia con l’allora ministro per gli Affari regionali aveva anticipato la richiesta di “riconoscere uno status speciale”. Che nei piani del chirurgo dem dovrebbe tradursi in un finanziamento extra di circa mezzo miliardo di euro l’anno. Uno stratagemma per chiudere la manovra finanziaria del 2014, che guarda caso segna proprio 485 milioni di euro di deficit, e guardare con più serenità ai bilanci futuri.

Soldi che servirebbero per trasporto pubblico, manifestazioni, ambasciate e funzioni al Vaticano. Il primo cittadino di Roma accarezza il ‘sì’; ma gli ostacoli sono dietro l’angolo, come dimostra il decreto Salva-Roma, che prima di essere approvato al Senato è stato colpito da diversi emendamenti, tra cui uno che avrebbe previsto la vendita delle quote delle società partecipate dal Comune. Maggior indiziato era l’Acea, l’azienda capitolina di acqua ed energia, finita nelle mire della senatrice di Scelta civica Linda Lanzillotta: ex assessore in Campidoglio con Francesco Rutelli quando suo marito Franco Bassanini era ministro della Funzione pubblica, nel primo governo Prodi, e poi sottosegretario con D’Alema (tra il 1996 e il 2001). E partono le analogie.

Qualcuno tra i dem è pronto a scommettere che la storia potrebbe ripetersi. Perché Dario Franceschini, fresco di nomina al ministero dei Beni culturali, potrebbe vedere la sua compagna Michela Di Biase andare a ricoprire il ruolo di assessore al ramo nella giunta Marino, sostituendo così Flavia Barca, sorella dell’ex ministro Fabrizio. La consigliera capitolina del Pd è già presidente della commissione Cultura, mentre Franceschini, leader di Areadem, domenica scorsa ha visto vincere il suo candidato, Fabio Melilli, le primarie per la segreteria regionale del Partito democratico, proprio contro la renziana di ferro Lorenza Bonaccorsi. “Suggestioni”, dicono altri. Ma l’asse dei sindaci stuzzica le fantasie del Campidoglio.


Il Campidoglio firma l'ordinanza§per utilizzare gli impianti di Cerroni

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Gli impianti di trattamento dei rifiuti che fanno capo a Manlio Cerroni potranno di nuovo essere utilizzati. E l'emergenza rifiuti, almeno per ora, è rientrata. Grazie ad un'ordinanza del sindaco Marino, per i prossimi tre mesi l'Ama potrà continuare a servirsi dei due impianti Tmb di Malagrotta e del tritovagliatore di Rocca Cencia, sui quali, come dichiarato ieri dal prefetto Pecoraro, pende un'interdizione, a seguito dell'inchiesta della Procura di Roma che lo scorso gennaio ha portato all'arresto del patron di Malagrotta e responsabile del Colari, il Consorzio Laziale Rifiuti. Ad annunciarlo è il Campidoglio con una nota diramata questa sera. 

L'ORDINANZA -  "Oggi il sindaco di Roma Ignazio Marino  - si legge nella nota - ha firmato l’ordinanza che consente ad Ama di continuare il conferimento dei rifiuti urbani raccolti nella città di Roma, anche presso i due TMB denominati “Malagrotta 1” e “Malagrotta 2” nonché presso l’impianto di Tritovagliatura riconducibili al Co.La.Ri. Il Consorzio e le società ad esso riconducibili 'devono assicurare, comunque, la piena operatività dei due TBM e dell’impianto di Tritovagliatura secondo la massima capacità consentita nei rispettivi atti di autorizzazione' dispone l’ordinanza".

RISCHIO EMERGENZA - "Gli effetti del provvedimento firmato dal sindaco, in coerenza con il la sua natura contingibile ed urgente, dovranno limitarsi al tempo strettamente necessario all’individuazione delle soluzioni più opportune e “comunque per un periodo non superiore a tre mesi”. Tra le motivazioni addotte nell’ordinanza c’è lo scenario di “severa criticità” che si verrebbe a determinare all’interno del processo di gestione del ciclo dei rifiuti urbani a Roma nell’ipotesi in cui si dovesse interrompere il conferimento nei due impianti TMB e nel Tritovagliatore di proprietà di Co.La.Ri". 

Addio a Francesco di Giacomo§Voce del Banco del mutuo soccorso

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È morto Francesco Di Giacomo, leader del Banco del Mutuo Soccorso. Il cantante è rimasto vittima di un incidente stradale avvenuto a Zagarolo nel tardo pomeriggio. L'auto guidata dal cantante ha invaso l'altra corsia e si è schiantata contro una Rover che proveniva in senso contrario. Alla cui guida c'era un uomo che non ha riportato gravi ferite mentre per il musicista, trasportato d'urgenza all'ospedale di Palestrina, non c'e' stato nulla da fare. Di Giacomo era nato in Sardegna, a Siniscola, il 22 agosto 1947 e dagli anni Settanta è stato la voce solista del gruppo romano Banco del Mutuo Soccorso, protagonisti – insieme alla Pfm e alle Orme – del cosiddetto rock progressive.

(Foto wikipedia.org)

Oltre al Sei Nazioni c'è anche Wheelchair Rugby§Un modo diverso di arrivare a meta

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Si chiama Wheelchair Rugby. Viene dal Canada, si gioca su una carrozzina ed è riservato ai soli portatori di disabilità grave. Rufo di disabilità ne sa  qualcosa. Ci convive ormai da due anni, da quando dopo un banale tuffo in mare è finito sul letto di una clinica riabilitativa sospeso tra la vita e la morte. Oggi trentasettenne, padre di tre figli, tetraplegico, ha scoperto nel rugby nuove motivazioni, dopo un cammino lungo e faticoso che avrebbe stroncato chiunque. Grazie allo sport ha trovato la sua nuova strada che percorre con la stessa energia di quando faceva immersioni in apnea o scherma. Di quando aveva il pieno possesso del suo corpo.  Dopo un inizio in salita, si è rimesso in moto, ha fondato una squadra di rugby per disabili e vuole promuovere questo sport a Roma come hanno già fatto nel Veneto. La meta però è lontana e la strada in salita, una fatica tutta da sopportare come per la nazionale italiana che oggi affronterà la Scozia nel Sei Nazioni. E lui sarà li a sostenerla.

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Quanto tempo è passato dal tuo infortunio
Sono passati due anni e mezzo, ora mi sento meglio ma è stata veramente dura. Nella prima fase di recupero sono entrato in una nota struttura riabilitativa di Roma per uscirne però ancora peggio di prima. Ero pieno di piaghe da decubito che si stavano infettando. Con la mia compagna abbiamo deciso quindi di trasferirci in Inghilterra a Stoke Mandeville dove tra l’altro hanno inventato le paraolimpiadi e dove ho conosciuto il rugby in carrozzina. Di quel giorno maledetto che cambiò la mia vita è rimasta la sensazione di essere diverso. Può sembrare banale ma prendere consapevolezza di ciò che mi è accaduto non è stato facile. Io semplicemente non riesco ad avere altri sentimenti se non il rimorso di essere stato incauto.

Prima dell’incidente praticavi altri sport?
Il paradosso è che probabilmente non ero mai stato così in forma come nel periodo in cui mi sono fatto male.  Mi ero appassionato all’ apnea, nuotavo, facevo esercizi di respirazione, ero in contatto con il  mio fisico. Andavo  in bicicletta, ho fatto Judo, Scherma. Ero molto attivo anche se più proiettato negli sport individuali. Lo sport di squadra non lo avevo mai considerato. Dopo l’infortunio tutto ha avuto un senso diverso. Ho cominciato ad apprezzare l’idea di giocare in un gruppo, avere un ruolo in questo gruppo nonostante i mie limiti fisici. L’idea di condividere con gli altri sforzi e soddisfazioni cominciava ad allettarmi.

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Perché hai pensato allo sport come alternativa alla tua nuova condizione?
Per istinto e perché è stata la prima cosa cui pensavo di dover rinunciare dopo il mio incidente. Diciamo che è stata un sfida con me stesso. Avere la testa impegnata in un progetto, focalizzare un obiettivo mi aiuta. Ho ricominciato ad avere contatto con il mio corpo, a dialogare con lui scoprendo di poter ricominciare a confrontarmi in una sfida anche a livello agonistico. 

Cosa significa per uno come te ricominciare a fare sport sapendo di doversi adattare ad una nuova realtà?
Significa riprogrammare testa e corpo e credo sia difficile su entrambi i fronti. In queste situazioni per prima cosa sottovaluti le potenzialità del tuo fisico. Superato questo ostacolo poi scopri di poter arrivare dove non ti aspetteresti di arrivare.  Ed è un lavoro molto difficile. Così come è duro allenare un fisico che ha bisogno ora di attenzioni diverse da prima. Non avendo una mobilità armonica e smetti di concentrarti sulla tua parte attiva perdi facilmente tonicità e recuperare è veramente tosta. Psicologicamente è molto frustrante ma anche motivante.

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Tornato a Roma, passato l’incubo peggiore ti sei impegnato in questo nuovo progetto. Vuoi parlarcene?
Dall’Inghilterra sono tornato con l’idea di realizzare una squadra di rugby in carrozzina a Roma dove non esistevano esempi di questo tipo. Ho subito contattato l’allenatore della nazionale di Wheelchair  rugby  Francesco Bernardeschi e lui si è dimostrato entusiasta. Mi ha detto, trova spazi e uomini e partiamo. Allora ho contattato Adrian, rumeno, anche lui tetraplegico che avevo conosciuto durante il mio primo ricovero, gli ho parlato di quello che volevo fare e subito ci siamo messi in moto. Abbiamo attaccato locandine nei centri di riabilitazione e all’unità spinale del Cto. In breve abbiamo ricevuto tante adesioni. Poi abbiamo scritto anche all’associazione italiana paraplegici (aipi) e loro hanno mandato una mail con questo nuovo comunicato a tutti gli associati dell’associazione tetraplegici e del centro per l’autonomia. In breve è nata la squadra che si chiama Romanes. Ogni squadra è formata da quattro persone ma il gruppo può arrivare a 12 con le riserve. Trovati gli uomini ora c’era bisogno di trovare gli spazi. Ho chiamato centinaia di associazioni o enti anche religiosi, ma nemmeno ricevevo risposte. Lo sport per disabili non monetizza e questo è un problema anche per quelle strutture, come quelle religiose, che dicono di impegnarsi per il sociale.  Alla fine ci siamo rivolti all’associazione Ares, attiva da anni sul territorio di Roma nord, l’unica che si è veramente impegnata in questo nostro progetto. Sono delle persone fantastiche. Ci alleniamo due volte la settimana, il sabato e il lunedì per due ore nella palestra dell’Istituto Itcs Calamandrei a Saxa Rubra. Un luogo lontano e inaccessibile per disabili perché non ci sono mezzi pubblici adatti: il trenino non è accessibile alle carrozzine e alla fermata di Saxa Rubra non c’è il personale quindi rischi anche di non scendere da quel treno. Nonostante tutto dobbiamo ringraziare comunque l’Ares, l’unica ripeto che ci  ha dato ascolto e che mi ha riconciliato con il genere umano. Sono persone squisite, si sacrificano per aiutare gli altri. Persone disponibili, aperte che trovavano veramente interesse in un progetto del genere attento alle disabilità. Determinati pure loro a fare qualcosa prima che noi o la Federazione gli chiedessimo nulla. Per noi è un motivo di orgoglio.

A livello nazionale qual è la situazione 
In Italia è nata prima la nazionale (grazie al contributo di Claudio de Ponte) e poi le squadre di club. Esistono attualmente solo altri team, tutti in Veneto (Padova, Vicenza e Trieste) mentre a Roma la squadra l’abbiamo inventata noi. Nel 2013 c’è stato anche un campionato italiano sperimentale vinto da Padova. Adesso la Fispes (la nostra federazione) si è impegnata per i prossimi due anni a sostenere la nazionale che tenterà di qualificarsi per  le paraolimpiadi di Rio 2016 e per il mondiale del 2015 in Polonia.  Nel ranking mondiale l’Italia è al 17° posto. I più forti sono gli Usa, il Canada e l’ Australia.   Per aumentare il bacino la Fispes ha inoltre fissto per tutto il 2014 un raduno al mese. Aalcuni saranno ristretti ai soli atleti già selezionati per la nazionale in vista degli europei. Però ci saranno anche alcuni momenti che saranno aperti per infondere la disciplina,  aprire alle nuove leve e a possibili nuovi giocatori. Ci saranno provini. Noi lo abbiamo fatto lo scorso fine settimana. Tre giorni di allenamenti, molto intensi, venerdì sabato e domenica. Il prossimo appuntamento con la nazionale è a marzo in un test match con l’Austria. (7/8 /9), l’allenatore della nazionale si chiama René Swarz è paraplegico e viene dal lancio del giavellotto e peso paralimpico. E’ uno molto “incazzoso” e severo. Ci piace.

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Chi vi fornisce l’attrezzatura?  
Questo è il vero problema. Per giocare servono carrozzine ad hoc che costano 4mila euro l’una. All’inizio abbiamo puntato sulle donazioni private e abbiamo raccolto 3mila euro. Ora ci stiamo muovendo a più largo raggio cercando di coinvolgere anche altri soggetti. Una squadra di rugby di Praga ( “Robots”) ci ha promesso alcune delle loro carrozzine usate.

Vi sentite aiutati dalle istituzioni
Dovrei dire che sono stati di aiuto però non lo sono stati. Noi non ci siamo fatti scoraggiare ma non abbiamo avuto sostegni. La federazione ha aiutato la nazionale a partire ma per il resto si vede poco. Noi vorremmo incontrare l’assessore allo Sport, Luca Pancalli e chiedergli un aiuto, un sostegno che sia materiale. A partire dalle carrozzine  fino ad arrivare ai campi. Noi ci alleniamo in quelli da basket nelle scuole a spesso sono fatiscenti o addirittura non accessibili per i disabili. Ad oggi però ci basterebbe anche solo avere più visibilità per far conoscere a tutti che c’è questa opportunità. Questo sport è molto emozionante. Da una bella immagine delle persone che lo praticano .Il mio sogno però è organizzare uno stage a Roma con la Nazionale per Pasqua o per il 25 aprile, dove far giocare anche Pancalli e fargli toccare con mano questa disciplina. 

Magliana, comitati occupano palazzo abbandonato§"Sfratti e la precarietà in aumento"

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"Da questa mattina, nell'ambito della campagna contro gli sfratti, l'Unione Inquilini, l'Assemblea Romana Sfratti Zero e il Comitato di lotta Abitare la Citta' hanno promosso un presidio in un palazzo di proprieta' pubblica abbandonato da anni in via delle Catacombe di Generosa 3, nel quartiere Magliana Vecchia. Si tratta di uno dei tantissimi immobili pubblici abbandonati al degrado e alla speculazione, a fronte di migliaia di famiglie romane che vivono strozzate dalla crisi e che attendono inutilmente da anni un efficace sostegno da parte delle Istituzioni (Regione e Comune di Roma in primis)". Lo comunica, in una nota, l'Unione Inquilini.

SFRATTI E PRECARIETA' IN AUMENTO - "Sfratti e precarieta' abitativa sono destinati ad aumentare in modo drammatico nel prossimo futuro, in virtu': 1) della totale mancanza di una politica abitativa strutturale e programmatica che superi l'approccio emergenziale che tanti guasti ha provocato e provoca; 2) della svendita del patrimonio pubblico a vantaggio della speculazione di pochi privati: 3) di una nuova "cementificazione selvaggia" all'insegna di un finto e ipocrita social housing- si legge nella nota- In pratica tutto cio' che resta dei cosiddetti e finti piani casa succedutisi negli anni da parte del governo nazionale e di quelli locali. Non possiamo certo accontentarci della parziale mini-proroga degli sfratti concessa dal ministro Lupi per le sole finite locazioni, poiche' il problema sfratti e' fondamentalmente un problema di 'morosita' incolpevole' (nove sfratti su dieci avvengono a causa dell'impossibilita' di pagare l'affitto per documentate difficolta' economiche dovute in particolare alla crisi e alla disoccupazione)".

"Cio' che proponiamo e' un massiccio intervento di autorecupero dal basso del patrimonio sfitto e abbandonato, oltre che l'immediata convocazione di un tavolo programmatico sociale con Comune e Regione sul tema degli sfratti e delle case popolar i- conclude la nota - Scopo del presidio permanente iniziato stamattina e proprio questo: rilanciare e generalizzare la vertenza per il diritto all'abitare nella citta' di Roma. Oggi dalle 16 invitiamo tutti a partecipare all'assemblea pubblica convocata in via Catacombe di Generosa 3 per discutere e partecipare con noi su questo che riteniamo essere un primo e fondamentale passaggio di lotta sociale".

I romani al potere con Renzi premier: dal tecnico§legato alla politica ai veltroniani convertiti al renzismo

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Rappresentano il 25% dei ministri del governo Renzi, il più giovane esecutivo della storia della Repubblica italiana che ha giurato stamane nelle mani del presidente Giorgio Napolitano. Sono quattro su 16, infatti, i romani che arrivano a palazzo Chigi con il fiorentino segretario nazionale del Pd: un tecnico legato alla politica e tre donne con alle spalle vita di partito, anche se due dal centrosinistra e una dall’altra parte della barricata. Con i due profili rosa del Pd convertiti al renzismo dopo un passato veltroniano. 

IL DALEMIAN-TECNICO - Il dicastero più pesante è per Pier Carlo Padoan, vicesegretario generale dell’Ocse a cui toccherà l’Economia. Trovare qualcuno più nominato di lui, negli ultimi tempi, è difficile. Il mese scorso era stato designato dall’allora premier Letta come numero uno all’Istat. Un personaggio noto e molto stimato in Europa, Padoan approda all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel 2007 direttamente da La Sapienza, ateneo dove insegnava Economia internazionale mentre era contemporaneamente direttore della fondazione ItalianiEuropei, legata alla corrente dell’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema. Dell’ex lìder maximo era stato consulente economico proprio a Palazzo Chigi. Favorevole a tassare i profitti delle multinazionali è stato spinto in via XX Settembre da Napolitano e Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Bce). Un tecnico a metà però, visto che fa riferimento alla sinistra definita "dalemiana".

DAL VELTRONISMO AL RENZISMO - La mappa delle correnti del Pd è variegata e rispettata anche dal rottamatore Renzi. Così dall’èra di un altro ex capo, Walter Veltroni, spuntano Marianna Madia e Federica Mogherini, entrambe già nella segreteria del Pd targato Renzi. La prima, classe 1980, è neo ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione. Deputata democratica alla Camera dal 2008, è stata scoperta da Veltroni quando, a soli 27 anni e capolista della XV Circoscrizione di Roma, venne eletta. Fino a ieri è stato membro della Commissione permanente XI Lavoro pubblico e privato, da oggi è ministro dopo aver giurato con il pancione. Laureata in Scienze politiche, specializzata all'Istituto di Studi Avanzati di Lucca, si è imposta come mission le questioni della precarietà. Nel gossip che la riguarda anche una storia finita tempo fa con Giulio Napolitano, figlio del capo dello Stato Giorgio. Altro profilo rosa, ma stavolta agli Esteri, è Federica Mogherini che a 41 anni diventa la più giovane titolare della Farnesina. Stesso incarico nell’esecutivo del Pd, è la terza donna in questo ruolo, dopo Susanna Agnelli e l’uscente Emma Bonino. Anche per la Mogherini, come la Madia, la prima elezione a Montecitorio risale a 6 anni fa, dove è segretario della Commissione Difesa e membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Un passato nei Ds, dov’era responsabile delle relazioni internazionali, anche per lei un passato veltroniano; ma conta un incarico nella segreteria del partito con Franceschini numero uno.

CONFERMATA LA LORENZIN - Altra donna romana, ma stavolta del centrodestra, è Beatrice Lorenzin che resta alla guida del ministero della Salute. Nominata nell’aprile 28 aprile del 2013 dall’ex premier Enrico Letta, è la quinta donna a guidare il dicastero. Quarantenne, un diploma al liceo classico, inizia tardi la carriera politica ma scala in fretta le vette del potere: nell'ottobre 1997 conquista l’elezione Consiglio del XIII Municipio di Roma nella lista di Forza Italia, quattro anni dopo trasloca al Campidoglio, nel 2008 (anche per lei) sbarco a Montecitorio con il Pdl. Ex fedelissima del senatore decaduto Silvio Berlusconi, oggi ha scelto come mentore il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il suo Nuovo Centrodestra. Mappa delle correnti e dei partiti alla mano, anche per il rottamatore Renzi l’avventura a Palazzo Chigi è iniziata con il bilancino alla mano.

Un fiore per Valerio Verbano§"La sua casa sarà luogo di memoria"

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MONTESACROCERIMONIA PER VALERIO VERBANO

Il sindaco Ignazio Marino, insieme al vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, ha deposto questa mattina in via Monte Bianco una corona in ricordo di Valerio Verbano, il giovane ucciso dai Nar il 22 febbraio del 1980 nella sua casa a Montesacro. Durante la cerimonia amici e parenti di Valerio hanno intonato la canzone 'Bella Ciao', e con loro anche il primo cittadino.

MONTESACROCERIMONIA PER VALERIO VERBANO2

IL SINDACO - "Sono passati molti anni ma ricordo bene il senso di orrore e sgomento che l'omicidio efferato di Valerio determino' nella nostra citta' - commenta Marino - Io ero un giovane medico e ricordo quanto quegli anni fossero caratterizzati da molta violenza. Per questo pensiamo insieme alla Regione Lazio e ad esponenti del centrodestra di dedicare un giorno alla memoria per ricordare la spirale di violenza che si registro' durante gli Anni di Piombo. Una violenza a volte incomprensibile come quella che caratterizzo' l'omicidio di Valerio. Sono orgoglioso di partecipare all'iniziativa di Smeriglio - aggiunge - che portera' alla nascita della Casa del Ricordo affinche' quella violenza venga ricordata e non si ripeta mai piu'".

IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE - "Stiamo lavorando per mettere la casa di Valerio e Carla a disposizione del territorio e degli antifascisti per la costruzione di un centro di documentazione, un luogo della memoria per la città di Roma". Lo ha annunciato il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, al termine della cerimonia. "Un passo concreto come il lavoro che stiamo facendo per la tutela della palestra popolare dedicata a Valerio. Le istituzioni parlano con atti concreti - ha sottolineato Smeriglio - e lavorare come Regione, Comune e Municipio a questi due obiettivi penso sia il modo migliore per onorare la memoria di Valerio e di Carla che fino all'ultimo giorno ha cercato la verita' che non ha trovato e la sua scomparsa non deve riportare questa vicenda in una sfera di oblio". Per il vicepresidente "oggi c'e' un rammarico in piu' perche' da un paio di anni e' venuta a mancare Carla che ha rappresentato una continuita' storica importante sulla vicenda di Valerio". "Spesso nel nostro paese la memoria di vicende cosi' dure e' stata sempre delegata alle associazioni dei parenti delle vittime, alle mamme, ai compagni o alle compagne delle persone colpite dalla violenza fascista. Serve invece - ha concluso Smeriglio - un salto di qualita', le istituzioni devono fare il proprio mestiere mettendo in campo atti concreti di tutela e cura della memoria storica del peggiore omicidio neofascista fatto a Roma in quegli anni".

Rifiuti, appalti truccati: 14 indagati§La truffa tra Roma, Viterbo e Rieti

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Truccavano le gare di appalto per l’aggiudicazione del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. La lunga indagine svolta dagli uomini del Nipaf il nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Viterbo, ha svelato retroscena giudiziari che hanno portato la locale procura ad indagare 14 persone tra imprenditori, ex e attuali amministratori pubblici.

Il lavoro investigativo ha riguardato le gare bandite tra il febbraio 2009 e il novembre 2010 dai comuni di Corchiano e Graffignano, in provincia di Viterbo, Sant’Oreste e Rignano Flaminio in provincia di Roma, e Collevecchio in provincia di Rieti.

 A tessere le fila del sistema illecito di aggiudicazione delle gare sarebbero due imprenditori, M.I. 50enne di Genova e C.C. 37enne di Treviso: Gli inquirenti sostengono che i due fornivano un sistema di gestione dei rifiuti dai costi apparentemente vantaggiosi, salvo poi, risultare tutt’altro. In questa loro azione erano favoriti da amministratori che confezionavano gare con requisiti per i candidati “cuciti” sulle caratteristiche della ditta destinata a vincere. Nessun risparmio per le casse comunali dettato dal sistema del ribasso di gara dato che l’azienda candidata, sapeva di vincere. Le ipotesi di reato contestate sono la turbativa d’asta e la rivelazione del segreto d’ufficio. 


Tor Bella Monaca, spari in strada§Gambizzato un giovane somalo

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Spari in strada a Tor Bella Monaca. Un ragazzo somalo di 24 anni è stato ricoverato nella notte al policlinico di Tor Vergata con una ferita da arma da fuoco al tallone. Sulla vicenda indaga la polizia, allertata dagli operatori del 118 che hanno contattato il commissariato informando del trasporto in ospedale di un giovane ferito da un colpo di pistola.

Alla polizia il ragazzo somalo ha raccontato di essere stato colpito da un conoscente alla fermata dell'autobus in via Scicli. Secondo il suo racconto, un amico algerino l'avrebbe avvicinato alla fermata, chiedendo di dargli 20 euro. Al suo rifiuto l'algerino avrebbe estratto la pistola e sparato colpendolo al piede. Il suo racconto, però, al momento non trova riscontri. Nessuna traccia di bossoli né di sangue è stata trovata alla fermata bus indicata dal ragazzo, così come nessun elemento utile è arrivato dagli autisti che percorrono quella linea.

Scomparso un ragazzo americano§Su Twitter l'appello per ritrovarlo

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Ricerche in corso in città per trovare John Durkin, uno studente americano di 21 anni, scomparso nella notte tra mercoledì e giovedì. Il giovane, originario di Rye Beach nel New Hampshire, è stato visto per l’ultima volta in un pub, lo "Sloppy Sam’s" di Campo de’ Fiori. Da lì in poi i suoi amici ne hanno perso le tracce. A dare l’allarme è stato il preside del Barbieri Center, la struttura di via Raimondo da Capua all'Aventino dove risiede lo studente. La famiglia ha aperto su twitter l'account @jdurkinmissing per diffondere la notizia e ricevere informazioni sul figlio.

L'Italia ha perso ma rimane la festa§La Scozia supera gli azzurri nel finale

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L’Italia del rugby ha perso ma Roma ha vinto. Crollata nel finale contro una Scozia non proprio irresistibile, la squadra di Brunell ha ceduto  il passo 20-21 davanti ad un pubblico che non ha però tradito le attese. Ancora una volta la Capitale ha risposto alla grande ad un appuntamento diventato ormai tradizione in uno Olimpico vestito a festa e che per una domenica ha tradito la sua vocazione calcistica, senza rimpianti. Perché i romani hanno imparato a conoscere il mondo dell’ovale, ad amarlo e viverlo come solo il rugby si può vivere.

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SPORT PER MARZIANI-  Perché quando il Sei nazioni atterra nel mondo dei “normali” (perché chi fa questo sport non lo è) è impossibile non accorgersene. Se poi c’è la Scozia in calendario allora tutto è più facile. Aria diversa si respira già nei giorni precedenti la sfida. Ti basta andare a prendere un caffè in uno dei bar del Pigneto o una birra in qualunque pub di piazza Venezia per incontrare omaccioni in gonnellina e polpaccioni in bella vista. Perché la nazionale scozzese si segue in Kilt, o non si segue. È qualcosa di più di un gesto folkloristico, è un atto di fede, una “chiamata alle armi” e per questo appuntamento hanno risposto in sei mila. Come Jason, ad esempio, che la segue ovunque.  Per lui, che viene da Glasgow l’appuntamento con la nazionale è un “dovere”.  È arrivato a Roma due giorni fa insieme alla compagna, lei non ama molto il Rugby ma voleva vedere l’Italia e quindi ne ha approfittato. Vederli insieme  è uno spettacolo. Lei bassina, bionda con lo sguardo timido lui alto come un abete e “largo” come una porta. Il ventre gonfio stretto a fatica dal tradizionale cinturone scozzese tradisce l’amore per la birra oltre che per il rugby ma il sorriso è di quelli rassicuranti perché oggi, nonostante la posta in palio, siamo avversari ma non nemici. Un “miracolo” che pochi altri sport sanno realizzare.

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OLIMPICO CASA DEL RUGBY- Uno spirito che la Capitale ha accolto e fatto proprio nonostante l’assenza di giocatori “romani” sul prato verde dell’Olimpico. Uno stadio e una città che sono diventati a ragione la casa del rugby italiano. Sessantottomila i tagliandi venduti, un record superiore a quello dello scorso anno che già segnava numeri importanti. Spalti pieni in ogni ordine di posto ma soprattutto tanta voglia di fare  festa e festeggiare, al di là del risultato. Perché questo è il rugby, uno sport dove tutto è possibile anche prendersi un caffè con Superman o una birra con Wonder Woman.  Perché il tifo è quello vero, slegato da ogni logica che non sia quella sportiva. Dove il risultato non conta, conta solo dare il massimo.  Un messaggio positivo per i più giovani soprattutto in una città intossicata dai fumi di un calcio impazzito. E proprio ai giovani le istituzioni si sono rivolte, come la Regione Lazio che attraverso un progetto ha coinvolto scuole, case famiglia, centri per disabili, oratori e parrocchie, centri ricreativi e società sportive amatoriali, portando allo stadio oltre mille ragazzi. 

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IL VERO SPETTACOLO- Non c’è stata la vittoria, certo, ma è rimasta la festa . Quella che hanno animato i quasi settantamila appassionati che hanno poi affollato il Foro Italico in un tripudio di colori e musica per il tradizionale Terzo Tempo. Quando l'agonismo cede all'euforia e alla voglia di divertirsi e mischiarsi in un fiume di birra e salsicce. Quando lo sguardo si stupisce di fronte alle maglie mischiate della Scozia e dell'Italia in un simbolico abbraccio di fratellanza. Il significato di questo momento ce lo spiega Gianluca, arrivato qui a Roma da Padova, dove il rugby è di casa: "Sono venuto anche lo scorso anno - ci racconta- nella sfida contro l'Inghilterra. Questo sport ha qualcosa di magico difficile da spiegare". Gianluca non è solo un appassionato è anche un giocatore. Nella sua squadra fa l'esterno ma gli piace partecipare anche alle mischie. "Per chi viene da fuori è difficile spiegare il perché di tanta fatica e sudore. Il rugby è lo sport di squadra per eccellenza, le individualità qui non pagano. O si gioca con il gruppo e per il gruppo o non combini nulla. E poi c'è la birra!". Già la birra, che la festa abbia inizio. 

La Regione stanzia 37 milioni§per rilanciare l'agricoltura

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Arrivano nuove risorse per le imprese e i comuni per rilanciare l'agricoltura nel Lazio e mettere al sicuro il territorio. La Regione Lazio ha stanziato 37,2 milioni di euro di fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale per l’apertura di nuovi bandi pubblici a favore di importanti investimenti in agricoltura. Soldi che andranno alle imprese che operano nelle filiere produttive, così come ai comuni interessati alle aree rurali. Con un obiettivo ben preciso: “Il rilancio del sistema agroalimentare" - come afferma il presidente Zingaretti, secondo cui "con i nuovi bandi diamo un altro grande impulso alla sua realizzazione".

FONDI PER LE IMPRESE -“Le risorse a disposizione – spiega l’assessore all’Agricoltura, Sonia Ricci - andranno a sostenere importanti interventi strutturali per ridare slancio ai territori e alle comunità rurali. Fra questi, i progetti per l’ammodernamento delle imprese, l’integrazione dei soggetti operanti nelle filiere produttive, l’innovazione dei processi produttivi, le iniziative promozionali a favore dei prodotti di qualità certificati, quali Dop, Doc e i prodotti". Dello stanziamento complessivo 7 milioni di euro sono impegnati su bandi rivolti ai soggetti pubblici, in particolare ai Comuni, per sostenere il miglioramento della viabilità rurale e forestale, e per la fruibilità e la razionalizzazione delle risorse idriche. Ulteriori 7,7 milioni di euro sono riservati al sostegno degli investimenti non produttivi in ambito sia ambientale che forestale, tra cui i contributi, erogati al 100%, per gli interventi di prevenzione dei danni recati dalla fauna selvatica.

IL FUTURO - “Con questi bandi – conclude l’assessore – viene confermato ulteriormente il nostro impegno a favore dell’utilizzazione di tutte le risorse comunitarie a disposizione del Lazio sulla programmazione 2007/2013. Il nostro lavoro proseguirà ora nel percorso di condivisione, che prevede il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, sulla nuova Programmazione di Sviluppo Rurale 2014/ 2020, con un'attenzione particolare alle necessarie semplificazioni delle procedure burocratiche".  Le domande possono essere presentate entro 60 giorni dalla pubblicazione dei bandi sul BURL. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito www.agricoltura.regione.lazio.it. 

(Foto di Luca Salici)

E' morto lo studente americano scomparso§Travolto da un treno tra Trastevere e San Pietro

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E' morto il ragazzo americano, John Durkin di 21 anni, scomparso tre giorni fa. Era suo il corpo trovato la mattina del 20 febbraio, intorno alle 7 del mattino, dagli agenti di polizia della Polfer, all’interno della galleria Villa Pamphili (Tra le stazioni Fs di S.Pietro e Trastevere) a seguito della segnalazione di una persona deceduta, travolta da un convoglio ferroviario.

Sono state avviate le procedure di identificazione tramite accertamenti dattiloscopici i risultati hanno dato esito negativo e non è stato possibile identificare il giovane. Ieri, al termine dell’analisi delle segnalazioni di scomparsa di persone relative agli ultimi giorni, è stato individuato un giovane di nazionalità statunitense, la cui scomparsa era stata segnalata dal preside del college romano Barbieri Center. Questa mattina i parenti del ragazzo hanno proceduto al formale riconoscimento della salma. Sono in corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Il giovane, originario di Rye Beach nel New Hampshire, era stato visto per l’ultima volta in un pub, lo "Sloppy Sam’s" di Campo de’ Fiori. Da lì in poi i suoi amici ne hanno perso le tracce. I genitori avevano anche aperto un account su Twitter per avere informazioni sul figlio.

La Roma batte il Bologna§Prosegue la rincorsa alla Juve

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Settima vittoria esterna, ma non è stata una passeggiata, per la Roma, specie nella ripresa. La squadra di Garcia ha pressochè dominato la scena nel primo tempo, mostrando di avere maggiore qualità. Poi nel secondo tempo il Bologna è riuscito a metterla in difficoltà. La velocità di Gervinho, il tempismo di Pjanic, la determinazione di Destro (un palo) e di Nainggolan, che ha messo a segno il primo gol in giallorosso, hanno dimostrato la superiorità della squadra di Garcia, anche se il Bologna in contropiede ha qualche volta ha cercato di sfruttare gli spazi, con Cristaldo e Bianchi. Con l'ingresso di Ibson i rossoblu sono apparsi rigenerati nella ripresa: hanno tentato di pareggiare, ma la Roma non ha ceduto, nonostante le assenze in difesa. La Roma ha quindi ingranato le marcie alte, passando a Bologna. I rossoblu, dimenticato ormai Diamanti, hanno problemi in attacco (22 gol: solo Chievo e Catania hanno prime linee così sterili), tanto più ne hanno avuti contro la difesa più forte del campionato (solo 11 reti subite). Insomma, i giallorossi sono sembrati superiori, anche se a Bologna hanno sofferto.. Garcia ha schierato dall'inizio Taddei e Romagnoli esterni di difesa, De Rossi e Nainggolan a centrocampo e Destro in avanti, per l'indisponibilità di Totti. I rossoblu, privi dello squalificato Perez, hanno ritrovato Kone in mezzo al campo, inoltre Cherubin è stato inserito in difesa al posto di Mantovani.

EGEMONIA GIALLOROSSA- La partita l'ha fatta la Roma, che ha segnato dopo la mezz'ora (37') grazie a un gol di Nainggolan su azione Gervinho-Pjanic partita da sinistra, ma aveva già colpito un palo interno con Destro dopo 18': la palla ha percorso una traettoria parallela alla linea di porta. Nainggolan, De Rossi, Destro e Florenzi avevano insidiato la porta di Curci, prima del gol che ha portato in vantaggio i giallorossi. E tuttavia il Bologna, in contropiede, ha cercato di sorprendere ladifesa romanista: Bianchi ha visto all'8' De Sanctis fuori porta e ha cercato di beffarlo, ma il portiere è stato bravo a recuperare con un gran balzo. Cristaldo e Konè sono andati al tiro senza molta convinzione. Quindi dopo il primo tempo, meritato il vantaggio giallorosso. Il Bologna ha cercato di spingersi in avanti all'inizio della ripresa, Garcia ha dovuto sostituire l'infortunato Florenzi (distorsione alla caglia destra rimediata nel primo tempo) con Ljajic. Poi la Roma ha tentato di chiudere la partita, ma il Bologna ha reagito anche grazie a Ibson, appena entrato. Garcia ha sostituito Pjanic (stanco) con Strootman. Anche Ballardini ha cambiato: Mantovani per Cherubin e la partita è proseguita con "connotati" diversi. Il Bologna è sembrato più tonico: Antonsson ha spesso frenato Gervinho, Krhin di testa su angolo ha sfiorato il bersaglio e la partita è sembrata più equilibrata. Per arginare la situazione, Garcia ha sostituito Destro con Bastos. Su un calcio d'angolo da destra, Mantovani è svettato e di testa ha messo fuori di poco. De Sanctis è uscito sui piedi di Ibson al 40', salvando una situazione complicata. La Roma ha resistito, portando a casa punti pesantissimi, anzi avrebbe potuto raddoppiare con Bastos. Ma Christodoulopoulos di testa, su imbeccata di Konè da destra, avrebbe potuto pareggiare. Peccato per i rossoblu.

Maschere e bici, la domenica a piedi della Capitale§Legambiente: "Aree pedonali in tutta la città"

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Bambini travestiti, figuranti d'ogni sorta, perfino il clown che, regalando palloncini colorati di varie forme ai bambini di passaggio, nel mezzo di Via del Corso, chiede un aiuto "che mi devo sposare". E, ancora, musicisti e artisti di strada, giocolieri, famiglie a passeggio: è il quadro di questa domenica a piedi per la Capitale. Basta l'interruzione del traffico, la costruzione di diversi percorsi pedonali, la possibilità di affittare gratuitamente biciclette grazie all'iniziativa di Legambiente allestita in pieno centro; a cui, si aggiunge il tepore di un sole quasi già primaverile, la bella temperatura e il clima carnevalesco che per i cittadini (e i turisti incuriositi di passaggio), questa domenica di fine febbraio diventa una grande festa collettiva. Da Via del Corso a Via dei Fori Imperiali, nel pieno centro storico di Roma va in scena un tripudio di colori, maschere, coriandoli e musiche. Diverse iniziative, in tutti i municipi, scandiranno questa giornata di stop alle auto, fino alle 19: tra piste ciclabili improvvisate, degustazione gastronomiche di prodotti tipici - come a via Oderisi da Gubbio - spettacoli di strada e proposte culturali offerte da diverse biblioteche della Capitale, di sicuro non mancheranno occasioni di svago, divertimento e relax per tutti, quest'oggi, dai grandi ai più piccini.

"Oggi siamo qua ai Fori con tante iniziative - ha spiegato Roberto Scacchi, direttore Legambiente Lazio - per le persone che vogliono passeggiare o fare un giro in bici. Abbiamo momenti di giocoleria, spettacoli, degustazioni di prodotti biologici, di vini, laboratori per la realizzazione di aquiloni piuttosto che delle semenze locali. Insieme a noi ci sono tutti i circoli di Roma. Portiamo in piazza la nostra idea di come deve essere Roma. Chiediamo - ha proseguito Scacchi - che finalmente si arrivi alla chiusura di questa strada e oltre a questo che vi sia la pedonalizzazione di tutta la città. Va bene che Via dei Fori sia pedonale ma anche tutti i quartieri, è impensabile che ve ne siano ancora senza aree pedonali. Noi abbiamo una serie di proposte che diamo al Comune, per realizzare piazze pedonali ovunque, anche e soprattutto in periferia: da Casalotti, fuori il Raccordo anulare, a Piazza Sempione, dal Pigneto a tante altre".


Scomparsi 2 calciatori minori Congo§Fuga per non tornare in patria

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Due giocatori della nazionale di calcio under 20 della Repubblica del Congo sono scomparsi da ieri pomeriggio dall'hotel in cui alloggiavano in zona Eur, il Park Hotel di via di Vallerano. I due, entrambi minorenni rispettivamente di 16 e 17 anni, a quanto si apprende, si sarebbero allontanati dall'hotel in cui soggiornavano con gli altri compagni di squadra volontariamente. Chi indaga, ingatti, non esclude che i due minorenni abbiano colto l'occasione del viaggio in Italia per non fare ritorno nel proprio Paese d'origine, dunque, potrebbe essere una fuga volontaria o addirittura premeditata.

Carceri, dalla Regione uno studio§per prevenire suicidi e malattie

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Uno screening di massa sullo stato di salute degli oltre 7.000 detenuti che vivono nelle 14 carceri del Lazio. E' iniziato lo scorso 18 febbraio lo studio, promosso dalla Regione, con l'obiettivo di prevenire le malattie e in particolare i suicidi all'interno degli istituti di pena. L’iniziativa si muove nell'ambito del progetto varato dal Ministero della Salute per monitorare la salute dei detenuti negli istituti penitenziari di sei regioni italiane. Il progetto ha valenza interregionale e coinvolge la Regione Toscana, come ente capofila, le Regioni Umbria, Veneto, Liguria e l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Salerno.

Detenuto in carcere

RIDURRE LA PIAGA DEI SUICIDI -  “Quello avviato è un progetto di grande civiltà che ritengo significativo per migliorare la sanità penitenziaria della nostra regione - commenta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - per la prima volta si avvia infatti uno screening di massa della popolazione carceraria. Si tratta di una rilevazione strategica di dati, effettuata con criteri controllati su sei regioni pilota, che fornirà una visione epidemiologica globale e sostenibile della popolazione carceraria e permetterà di mettere in atto interventi utili a garantire le cure adeguate e a ridurre la piaga dei suicidi”.

IL PROGRAMMA - La Regione Lazio per adempiere al compito ha istituito un gruppo di lavoro specifico per la elaborazione e la definizione di un programma operativo di prevenzione. Ai 18 medici individuati sono stati già consegnati a gennaio dei computer contenenti la scheda di rilevazione informatizzata. Entro il 3 giugno 2014 tutti i dati raccolti dovranno essere trasmessi alla Regione Toscana per l’elaborazione. Alla Casa Circondariale di Rieti spetterà il compito di valutare i rischi suicidari attraverso uno specifico protocollo di intervento elaborato dal tavolo tecnico ministeriale.

"Lo scopo – conclude Zingaretti - è quello di rilevare le patologie presenti e i trattamenti farmacologici utilizzati, cosi come i fattori di rischio, attraverso una scheda di rilevazione informatizzata, utilizzabile in tutte le strutture penitenziarie del territorio. Vogliamo così migliorare il percorso sanitario, facilitando la trasmissione di informazioni cliniche da un istituto all'altro, e la continuità assistenziale del detenuto se soggetto a trasferimenti”.

Il pubblico contesta la Lazio vince§Sassuolo battuto Lotito indifferente

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Un lampo (di Radu) al 36' in 72 minuti di noia, poi gli ultimi 18 rocamboleschi tra errori, magie e un susseguirsi di emozioni. Alla fine la spunta la Lazio che batte 3-2 il Sassuolo, ma che deve fare i conti con l'insoddisfazione dei tifosi nei confronti della proprietà

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LA CONTESTAZIONE- La Lazio torna all'Olimpico tre giorni dopo la sconfitta interna in Europa League con il Ludogorets, mentre la settimana prima si era arresa a Catania subendo un pesante 3-1. Il clima è pesante, anche perchè da tempo i tifosi hanno organizzato una contestazione nei confronti del presidente Lotito. Arrivano allo stadio dopo un lungo corteo, "Libera la Lazio" l'inequivocabile titolo della manifestazione anti-presidente. E quando il numero 1 del club prende posto in tribuna, i fischi sono assordanti. Non facile giocare in un'atmosfera del genere. Il Sassuolo, ultimo in classifica e con un disperato bisogno di punti, avrebbe il dovere di approfittarne, o almeno di provarci, ma accetta i ritmi bassi imposti dalla Lazio e non punge più di tanti. Nel 3-5-2 di Malesani, non trova posto Berardi. È Zaza il partner d'attacco dell'ex Floccari, in difesa c'è Cannavaro, poi poco fosforo e tanti muscoli a centrocampo. Reja sceglie il 4-3-3, si affida a Ledesma in regia con Gonzalez e Mauri interni. Candreva e Lulic dovrebbero agire da attaccanti esterni con Klose in mezzo, ma chiamarlo tridente risulta difficile, tanto che il tedesco di palloni ne vede pochissimi e quando viene chiamato in causa trova Ariaudo pronto alla respinta.

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PRODEZZA RADU-   Il match non decolla, le scintille tra Rosi e Radu, e i relativi gialli, interrompono gli sbadigli, anche perché il rumeno diventa improvvisamente protagonista: prima rischia la seconda ammonizione per un fallo su Rosi a centrocampo, poi, al 36', inventa un sinistro da circa 30 metri che prima finisce sul palo e poi in rete facendo secco l'incolpevole Pegolo. Gol e corsa verso Federico Marchetti, anche oggi in panchina, il portiere titolare è ancora Berisha. Il primo tempo si chiude sull'1-0, risultato giusto perchè la Lazio ha avuto almeno il merito di provarci dalla distanza.

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IL GOL DELL’EX- Nella ripresa Malesani inserisce Ziegler per Chibsah, ma soltanto al 16' si ricorda di avere Berardi in panchina e lo manda in campo al posto di Zaza, nervoso quanto innocuo. Intanto la Lazio aveva sfiorato il 2-0 con Klose, bravo Ariaudo a deviargli la conclusione in angolo. L'ingresso di Berardi dà la scossa, l'attaccante con una girata di sinistro sfiora il gol, poi, al 27', intercetta il passaggio sbagliato di Ledesma e serve Magnanelli che mette in mezzo, Floccari anticipa Cani e batte Berisha. Due minuti dopo l'errore lo fa Ziegler che scivola, perde palla e si fa anche male. Per Gonzalez non è un problema servire Klose che non sbaglia siglando il 2-1.

FINALE EMOZIONANTE- Una partita noiosa, seppur tra tanti errori, diventa avvincente perchè al 34' Floro Flores, entrato al posto dell'infortunato Ziegler, inventa una splendida punizione che vale il 2-2. Quattro minuti e la Lazio è di nuovo avanti: Radu mette in mezzo, Candreva non tocca, Cannavaro sfiora e la palla va in rete: 3-2 e per il difensore rumeno, grazie alla sfortunata collaborazione dell'ex capitano del Napoli, arriva una doppietta che vale 3 punti e un pò di ossigeno per una Lazio che si porta a 35 punti. Per il Sassuolo un altro ko e il tempo stringe. Malesani rischia, è alla quarta sconfitta in altrettante partite, potrebbe tornare Di Francesco al suo posto.

php www.lazionews.eu

Scomparsi 2 calciatori del Congo§Fuga per non tornare in patria

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Due giocatori della nazionale di calcio under 20 della Repubblica del Congo sono scomparsi da ieri pomeriggio dall'hotel in cui alloggiavano in zona Eur, il Park Hotel di via di Vallerano. I due, entrambi minorenni rispettivamente di 16 e 17 anni, a quanto si apprende, si sarebbero allontanati dall'hotel in cui soggiornavano con gli altri compagni di squadra volontariamente. Chi indaga, ingatti, non esclude che i due minorenni abbiano colto l'occasione del viaggio in Italia per non fare ritorno nel proprio Paese d'origine, dunque, potrebbe essere una fuga volontaria o addirittura premeditata.

Carnevale, blitz delle Fiamme gialle§Sequestrati abiti e maschere illegali

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“Mondo Cina”: un articolo per tutte le stagioni. Se a fine anno ci sono le luminarie, in estate gli orologi da spiaggia e gli occhiali da sole, il primo giorno di scuola gli articoli di cancelleria, a Carnevale non potevano mancare gli abiti e le maschere.

L’obiettivo era quello di invadere il Carnevale romano, offrendo alle tante famiglie che, in tempi di crisi, cercano di fare divertire i propri figli “facendo quadrare i conti”, prodotti non conformi agli standard di sicurezza. I Finanzieri hanno scoperto, stoccati in quattro depositi ubicati nella periferia orientale della Capitale, in via dell’Omo, oltre due milioni di maschere, trucchi e giocattoli, tutti privi dei necessari certificati di conformità. Alcuni prodotti erano sprovvisti della relativa marchiatura "CE" mentre altri presentavano la grafica "CE" difforme da quella prescritta dalla normativa comunitaria, idonea ad ingannare il consumatore finale sul possesso dei requisiti prescritti in tema di sicurezza.

Alcuni campioni della merce sequestrata sono stati inviati all'Agenzia regionale per la Protezione Ambientale del Lazio, che ha evidenziato la presenza, nella composizione delle maschere, di quantità elevate di “Cicloesanone”, composto infiammabile e nocivo per inalazione, oltre che irritante per le mucose, le vie respiratorie superiori, gli occhi e della cute. Come accade per qualsiasi prodotto contraffatto non conforme agli standard di sicurezza anche in questo caso a rimetterci sarebbero stati i consumatori. Quattro persone di nazionalità cinese, tutti amministratori legali delle società cui sono riconducibili i depositi, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Roma. In un altro capannone, questa volta situato a Fiano Romano, sono state scoperte 45.000 calzature con i loghi contraffatti “Hogan”, “Nike” ed “Adidas”, tutte di ottima fattura ed esteticamente perfette.

 L’operazione è iniziata sull’autostrada Milano-Roma, dove le Fiamme gialle di Fiumicino hanno intercettato un convoglio, composto da un autoarticolato con targa bulgara e da un’autovettura di staffetta, che viaggiava verso sud. I mezzi – seguiti a debita distanza – dopo essere usciti dal casello di Fiano Romano hanno raggiunto un immenso capannone industriale ove alcuni gregari dell’organizzazione hanno immediatamente iniziato lo scarico dei colli. Dopo essere entrati in azione, i militari hanno scoperto che, sia nell’automezzo sia nel deposito, erano contenute scarpe con i marchi delle più note griffe contraffatte - “Hogan Interactive”, “Nike Blazer” ed “Adidas Trainer 2” - tutte di ottima fattura ed in grado di ingannare anche l’occhio più esperto. Il deposito era stato perfettamente organizzato, nel rigoroso rispetto dei dettami della logistica, sicché la merce risultava stoccata con cura e criterio.

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