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Giovanni Truppi, la musica§e il mondo delle piccole cose

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Visionario, poetico e fuori da ogni schema, il trentenne cantautore napoletano, ma di casa a Roma, racconta a Paese Sera il suo secondo audacissimo disco, "Il mondo è come te lo metti in testa", registrato in presa diretta e in duo con Marco Buccelli. Un diario personale che parla "delle piccole cose, delle differenze tra noi e gli altri, delle cose che ci vergognamo di ammettere perché ci sembrano troppo strane o meschine".

Qual è stato il percorso artistico che ti ha portato a questo secondo disco? Da quale "urgenza" nasce?
L'urgenza maggiore, dopo il mio esordio, era quella di eliminare i formalismi da quello che scrivevo e da come lo porgevo agli altri. Questo ha inciso su tutti gli aspetti del progetto: dalla scrittura al modo di cantare. Non la considero l'unica via, ma mi sono reso conto che, almeno in questo momento, mi interessa che ciò che faccio abbia una forte connotazione di autenticità. Una cosa che appare autentica il più delle volte porta in sé anche elementi di imperfezione, di irregolarità, che spesso tendevo a censurare quando mi mettevo a scrivere o registrare, finendo poi per trovarti come quando ti metti il vestito buono per un'occasione particolare, ma alla fine non ti senti a tuo agio. Così, stavolta, ho provato a metterle in campo, queste irregolarità, e a farle coesistere con l'imprescindibile dose di studio e artificio che c'è quando cerchi di comunicare con gli altri.

"Il mondo è come te lo metti in testa" può essere un titolo manifesto?
Sicuramente. Per me vuol dire che non c'è un modo unico per rappresentare, concepire e vivere la realtà. Detto così, sembra chissà quale verità rivelata, ma è qualcosa che constatiamo tutti quotidianamente: nelle piccole cose, nelle differenze tra noi e gli altri, nelle cose che ci vergogniamo di ammettere perché ci sembrano troppo strane o meschine. E' questo ho provato a rappresentare nel disco.

Come possiamo definire lo stile di questo lavoro così particolare e lontano dalle definizione di genere? Lo-fi? Intimista? Istintivo / ragionato?
Tutti aggettivi che mi sento addosso. Mi sembra logica anche l'associazione tra istintivo e ragionato: per trasmettere istintività ci vuole una gran dose di ragionamento che faccia da mediazione, altrimenti l'istinto si tramuta in atto fisico, non in una canzone. Altra associazione utilizzabile è punk / poetico. Mi piace particolarmente: è bello che possano coesistere questi due aggettivi nel definire una stessa cosa.

Il tuo universo può essere rappresentativo della tua generazione? La chiusura dell'album affidata alle considerazioni di tre amici davanti a un tramonto mi sembra indicativa...
Sì, è un episodio realmente accaduto che ho subito pensato andasse raccontato per tutto quello che sintetizzava. Non saprei se sono rappresentativo di una generazione: ultimamente ho ascoltato molto Bennato e Gaber e sono rimasto impressionato da quanto quello che hanno scritto sia attuale, come anche moltissimi altri artisti. L'interesse per certi temi non si esaurisce certo nel giro di una generazione. Quello che scrivo un giorno si potrà connettere anche con la capoccia di un nipotino. Insomma, mi fa molto piacere se uno di questa generazione si sente rappresentato da ciò che scrivo, ma sospetto che le cose che realmente rappresentano una generazione specifica abbiano più a che fare con il costume che con l'arte. E probabilmente perdono di senso una volta che quella generazione ha passato la mano.

Comunque è un disco con più domande che risposte.
Per fortuna, direi proprio di sì.

Parlaci della scelta di registrare in presa diretta e senza sovraincisioni e della tua collaborazione con Marco Buccelli alla batteria.
Questa modalità di registrazione deriva dalla stessa esigenza che raccontavo prima: cioè di presentarsi nella maniera meno costruita possibile. Marco Buccelli e io suoniamo così, le canzoni sono queste qui, se vieni ad un concerto trovi questa cosa qui. Senza nazismi: è una scelta che ha riguardato questo disco, non è detto che il prossimo sarà così. Riguardo Marco, suono e collaboro con lui da più di dieci anni e da alcuni anni i nostri concerti sono in duo. All'inizio è stato un esperimento dettato da necessità pratico/economiche, ma abbastanza in fretta ci siamo accorti che questa scelta offre alle canzoni la nudità che cercavamo, dando molto più spazio per il tipo di performance, piuttosto teatrale, che portiamo sul palco. Marco è anche coproduttore di questo disco: tutte le scelte artistiche sono state fatte insieme a lui e in più è stato fondamentale per interfacciarci con Ivan Antonio Rossi, che ha registrato e missato l'album, e per la scrittura delle canzoni.

Nato a Napoli e residente a Roma, come queste due anime si intrecciano nella tua professione?
La mia idea è che Napoli e Roma non siano due città particolarmente differenti per l'influenza che possono esercitare su una formazione professionale: sono comunque - nel bene e nel male - due città del Sud (anche se Roma è più occidentalizzata), e chi lavora nel Sud sa cosa intendo. Le associo a due fasi della mia vita: gioventù e (parziale) maturità, con tutti gli annessi e connessi (piacevoli e dolorosi) del caso. Sono venuto a Roma perché volevo vivere per gli affari miei, e aveva più senso farlo in un'altra città. Su come la vivo, ci sarebbe da scrivere troppo, anche perché non mi è ancora chiaro se certi problemi che ho con Roma non siano piuttosto problemi con la vita adulta. Quello che mi salva è: Roma è tanto più grande di Napoli e ci sono molti più posti dove suonare. Un primato che Roma vanta su tutta l'Italia, utile per verificare l'effetto di quello che scrivi sulla gente più che sui discografici. E poi, è la città dove vivo da dieci anni, magari la snobbo un po', ma questo disco parla molto della mia vita qui.

Quali sono i prossimi impegni?
Sarò il 29 Marzo a Le Mura. I concerti di quest'ultimo periodo raccontano il disco appena uscito e - come da disco - suono in duo. Mi capita anche di fare concerti in solo: il 14 Aprile sarò ospite della Rocksteria, sempre a San Lorenzo. Con Francesco Lettieri, che ha firmato la regia del videoclip di "Nessuno" (il primo singolo) stiamo ultimando le riprese del prossimo video, che uscirà ad aprile: non vediamo l'ora. In quest'ultimo mese ho cominciato a ragionare su un'idea per il prossimo lavoro: è una cosa sulla quale voglio lavorare da qualche anno, spero sia la volta buona.


Abbandonò neonato in un Mac Donald's§Trovata in Romania, verrà estradata in Italia

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Nella giornata di oggi è stata arrestata A.G., la 20enne responsabile di aver abbandonato la vigilia di capodanno nei bagni di un Mac Donald's della capitale il proprio figlio appena partorito. L’indagine condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma - partita dalle immagini che ripresero l’intera drammatica scena - ha, sin da subito, permesso di identificare la donna e raccogliere elementi di prova circa la sua colpevolezza.

Le prove inconfutabili hanno permesso alla Procura della Repubblica di Roma, che ha coordinato l’investigazione, di poter emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere estendendo le ricerche anche in ambito comunitario in quanto, nel frattempo, la Polizia italiana aveva accertato che la giovane era scappata in Romania nascondendosi in un piccolo villaggio. L’incessante ricerca da parte dei poliziotti della Squadra Mobile ha portato i suoi frutti oggi quando è stato comunicato dalla polizia rumena il luogo dove la donna si era rifugiata. Nei prossimi giorni la giovane donna verrà estradata in Italia.

Cassino, appartamento in fiamme§Famiglia salvata dai vigili del fuoco

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Appartamento in fiamme, oggi pomeriggio, in pieno centro a Cassino. L’allarme incendio è arrivato alla centrale dei vigili del fuoco di Frosinone poco dopo le 15.30. Il rogo si è sviluppato per cause ancora al vaglio degli investigatori al secondo piano di una palazzina in via Riccardo da San Germano. Sul posto sono arrivate due squadre di vigili del fuoco più un’auto scala indispensabile, questa, per evacuare la famiglia del terzo piano rimasta prigioniera nel loro appartamento. Le operazioni di spegnimento hanno costretto i carabinieri sul posto a chiudere la strada con inevitabili conseguenze per il traffico.

Primarie, sono otto gli sfidanti§Marino è dentro, Marchini si sfila

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Alla prova delle firme ci sono tutti. Anche il costruttore Alfio Marchini, che però si tira fuori dalla competizione interna al centrosinistra. Così sono otto i candidati alle primarie a sindaco. Cinque arrivano dal Pd: il senatore Ignazio Marino, l’europarlamentare Pd David Sassoli, il capogruppo democratico in Campidoglio Umberto Marroni, l’ex assessore provinciale Patrizia Prestipino e l’ex ministro Paolo Gentiloni. Due i nomi per Sel: l’ex consigliere regionale Luigi Nieri e la presidente del gruppo capitolino Gemma Azuni. Uno per i socialisti: Mattia Di Tommaso, il più giovane degli aspiranti anti-Alemanno.

TEMPO SCADUTO PER LE FIRME - Alle 14 di oggi si è conclusa la prima fase delle primarie, con la consegna delle sottoscrizioni nella sede del Partito democratico, in via delle Sette chiese. Si chiude così la griglia di partenza, senza la sintesi auspicata dal segretario regionale Enrico Gasbarra: la speranza è che le tante candidature si trasformino in “opportunità”. Ora si deve passare a “costruire un grande piano di ripresa economica – spiega Gasbarra – per portare Roma fuori dal tunnel del mal governo della destra”. Che sceglie “il suo candidato senza primarie, mentre i Cinquestelle decidono il candidato con un click”.

IL SENATORE - Marino, dopo giorni di tira e molla, scioglie la riserva all’ultimo minuto utile, anche se l’ok era arrivato da tempo e le firme erano già pronte. Nella sede dei democratici, per il senatore, sono arrivate oltre 5mila sottoscrizioni (di cui oltre 2mila degli iscritti al partito). “Mi candido per cambiare la città che più amo al mondo”, dice il medico ligure sostenuto da Goffredo Bettini, dirigente romano, e dall’area vicina al governatore Zingaretti. Marino sogna “una città che funzioni e che sia accogliente”.

MARCHINI - Altro nome in bilico fino all’ultimo quello di Marchini. Il costruttore, ben visto al centro e a sinistra, consegna le firme ma decide di non partecipare. Depositare le sottoscrizioni “era un dovere verso chi mi ha permesso di raggiungere il quorum richiesto”, spiega. Da oggi continua la sua corsa al Campidoglio, senza sottoporsi all’esame della base, “perché le primarie – aggiunge – si sono trasformate in guerra di correnti”.

GENTILONI E PRESTIPINO - Due i renziani in campo: la Prestipino e Gentiloni. L’ex assessora provinciale sottolinea che è stata tra le prime a consegnare i moduli per la candidatura, lo scorso dicembre, quando ancora non era stata presa la decisione di far slittare la competizione dal 20 gennaio al 7 aprile 2013. L’ex ministro esulta perché “finalmente le primarie si fanno anche a Roma”. “Farò una campagna incentrata sui problemi della città”, aggiunge il deputato democratico che presenta due cartelle con 6mila firme.

SASSOLI - Sassoli scherza sul tetto delle 1300 sottoscrizioni tra gli iscritti del Pd da raggiungere e chiede se siano al sicuro negli uffici di via delle Sette chiese. Sostenuto da Areadem del deputato Franceschini e da alcuni pezzi dei veltroniani, Sassoli avrebbe già chiuso un accordo con il dalemiano Marroni.

MARRONI - Il capogruppo in Campidoglio e neo-parlamentare smentisce consegnando le firme. “Ma serve per non scoprire le carte – rivela un dirigente democratico – perché lui convergerà su Sassoli e farà un passo indietro nei prossimi giorni”. “Ho visto tanti slogan – dichiara Marroni – ma io ho depositato anche il programma”. Il presidente del Pd in aula Giulio Cesare attacca la candidatura di Marino perché “calata dall’alto” e “gli appelli alla semplificazione che hanno portato ad altri candidati”.

AZUNI E NIERI - Azuni (Sel) ha portato le sue firme alla commissione di via delle Sette chiUse da tempo e oggi le integra raggiungendo quota 8566. Mentre per Nieri “la notizia più importante è che oggi le primarie sono ai blocchi di partenza”. Spera che “la sfida sia solo nell’interesse della città” e lancia le sue proposte per Roma: “Mobilità sostenibile, stop cemento, riciclo”.

DI TOMMASO - Tra i primi a presentarsi nella sede del Partito democratico il socialista Di Tommaso. Oltre 4mila le firme raccolte. Il più giovane candidato chiede una consultazione aperta “anche agli stranieri e ai sedicenni”. Intanto sono già al lavoro i vertici dei partiti della coalizione (Pd-Sel-Psi) che entro stasera nomineranno la commissione dei garanti che giudicherà la validità delle firme presentate. 

Cani imbottiti di cocaina e uccisi§Blitz contro i 'Pandillas' americani

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La polizia di Stato di Milano ha eseguito 75 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 57 maggiorenni e 18 minorenni, nella quasi totalità cittadini dell’America Latina, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona, il patrimonio, traffico di stupefacenti e detenzione di armi.

CANI IMBOTTITI DI DROGA E UCCISI - Sotto questo secondo aspetto l’attività investigativa ha permesso di accertare che il traffico di stupefacenti avviene attraverso contatti diretti tra le organizzazioni criminali oggetto di indagine e i “cartelli” colombiani messicani mediante un ingegnoso sistema di trasporto in cui la sostanza stupefacente, dopo essere stata adeguatamente confezionata in modo tale da sfuggire ai controlli di sicurezza, viene occultata, tramite un’operazione chirurgica, nelle viscere di cani di grossa taglia che fungono da inconsapevoli vettori; gli animali all’arrivo in Italia nazionale vengono uccisi per estrarre la cocaina purissima occultata nei loro corpi. La droga prima di essere collocata nel ventre dei cani veniva avvolta in un cellophane, poi nella carta carbone per essere impenetrabile ai raggi X dopodiché ancora nel cellophane e in uno scotch di vinile nero, ancor più resistente ai raggi X. L’involucro era così pronto per essere inserito nei cani di grossa taglia tipo San Bernardo, Gran Danese, Dog de Bordeaux, Mastino Napoletano e Labrador.

GLI ARRESTI - Uno dei malviventi, localizzato in Spagna, a carico del quale è stato emesso mandato di arresto europeo, è ricercato sul territorio di Barcellona. Contestualmente sono state eseguite sul territorio di Milano e provincia nonché nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Pavia, Piacenza, Novara, Roma e Varese numerose perquisizioni domiciliari a carico di soggetti orbitanti nell’ambito delle organizzazioni criminali oggetto d’indagine dove è stato sequestrato materiale di interesse investigativo. Nello stesso contesto sono stati denunciati in stato di libertà 112 altri soggetti, rispettivamente 98 maggiorenni e 14 minori.

"PANDILLAS", LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI DI MINORENNI - L’indagine, eseguita dal commissariato di pubblica sicurezza "Mecenate", vede coinvolti numerosi gruppi di giovani di origine sudamericana riconducibili al fenomeno delle cosi dette “pandillas” di ispirazione latinoamericana, ed è la naturale prosecuzione di una prima attività conclusa con l’emissione di 30 ordinanze di custodia cautelare eseguite il 7 febbraio 2012, a carico di altrettanti soggetti ritenuti gravemente indiziati di tentati omicidi, rapine ed estorsioni. La successiva e complessa attività svolta dagli investigatori del commissariato Mecenate, supportata da intercettazioni telefoniche e ambientali, ha permesso di accertare che alcune delle “pandillas” operanti sul territorio milanese sono organizzate alla stregua di vere e proprie associazioni per delinquere, gerarchicamente orientate, finalizzate alla commissione di un numero indeterminato di reati. E’ stata per la prima volta dimostrata l’esistenza del vincolo associativo all’interno delle cosidette “pandillas” evidenziando che, nell’ottica di queste organizzazioni criminali, i singoli reati commessi rientrano in un più ampio programma criminoso e sono funzionali sia alla conquista del territorio, che passa attraverso l’eliminazione fisica di appartanenti alle bande rivali, sia al reperimento delle risorse economiche necessarie per la vita e l’espansione dell’associazione stessa.

Latina, da Ue parere positivo§alla bonifica della centrale nucleare

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"È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il parere positivo della Commissione Europea, previsto dall’art. 37 del Trattato Euratom, sul piano di bonifica della centrale nucleare di Latina, che si aggiunge a quello espresso nel settembre scorso per la centrale di Caorso". Così la Sogim in una nota.

LA CONFERENZA DEI SERVIZI - "Nel 2011, per la prima fase della bonifica della centrale di Latina, è stato acquisito il Decreto di Compatibilità Ambientale Via dal Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare. Per completare l’iter autorizzativo - prosegue la nota - è ora prevista la convocazione della Conferenza dei Servizi per raccogliere i pareri delle istituzioni, nazionali e locali, coinvolte e dell’Autorità di sicurezza nucleare, Ispra. Al termine, il Ministero dello Sviluppo Economico emetterà il decreto per questa importante prima fase dello smantellamento della centrale nucleare di Latina".
 

IL PIANO - "Nel 2013, le principali attività in corso e programmate nella centrale di Latina, riguardano: la progettazione del nuovo impianto di trattamento degli effluenti liquidi; la rimozione e decontaminazione degli involucri delle soffianti dell’edificio reattore; la realizzazione dell’impianto per l’estrazione e il condizionamento dei fanghi radioattivi e degli impianti tecnologici nel deposito temporaneo, lo smantellamento di parte dell’edificio controllo e di un edificio minore. Saranno, infine, avviate le attività per lo svuotamento e la decontaminazione della piscina che conteneva il combustibile irraggiato", prosegue la nota.

I LAVORI DELLA SOGIN - "Finora, fra i principali lavori realizzati, Sogin ha completato lo smantellamento delle condotte del circuito primario, del pontile e dell’edificio turbine. É stata realizzata, inoltre, la nuova rete piezometrica, la nuova linea di scarico degli effluenti attivi ed è stato costruito il deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi. A garanzia della sostenibilità ambientale - conclude la nota - gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente".

Farmacap, mercoledì nuova protesta§"Nessun rilancio dell'azienda"

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Nessun nuovo piano aziendale. Nessuna operazione di rilancio in vista. Anzi, nel bilancio comunale di previsione per il 2013 ed il 2014 Roma Capitale ha stanziato soltanto 1 milione e 200mila euro per il servizio sociale. Ed i lavoratori di Farmacap, l’azienda speciale del comune che gestisce 44 farmacie, il servizio di teleassistenza agli anziani e asili per bambini, mercoledì 20 marzo torneranno a manifestare dopo il presidio del 12 febbraio scorso.  

I LAVORATORI –“Appare ormai chiaro, anche dopo l’ultima manifestazione davanti all’assessorato alle politiche sociali, che non vi è alcuna volontà di rilanciare l’azienda Farmacap”, affermano in una nota i dipendenti, che si firmano ‘Lavoratori Farmacap indignati’. A far scattare la protesta lo stanziamento inadeguato, appena sufficiente per il pagamento degli stipendi, mentre nel 2011 per la tele-assistenza ed il tele-monitoraggio il comune stanziò 2 milioni e 906 mila euro. E, ancora prima, nel 2008, il finanziamento è stato di 4 milioni e 179 mila euro. 

GLI IMPEGNI DISATTESI – I lavoratori denunciano il mancato rispetto delle “tanto sbandierate promesse di rilancio aziendale della Farmacap, a partire dalla sostituzione del direttore generale”. Impegni che, sottolineano oggi, sarebbero rimasti “lettera morta”. Tra i punti discussi, e contestati, il fatto che la direzione generali attuale confermerebbe la disdetta unilaterale degli accordi di secondo livello e di alcuni usi aziendali come i buoni pasto, lo straordinario festivo, la tariffazione, l’indennità tecnica professionale, il rimborso camici, oltre alla mancata applicazione di alcuni istituti del contratto nazionale del lavoro e la non applicazione del Ccnl. A.S.So.Farm per lavoratori operanti nello stesso servizio, con la stessa mansione e lo stesso profilo professionale. 

LA CRISI - L’Azienda avrebbe dovuto aprire nuove farmacie ma, nonostante l’annuncio, non vi sarebbe stata in realtà alcuna nuova apertura. Nelle farmacie, invece, si vivrebbe, affermano i lavoratori, una “situazione di declino”. Per questa ragione i dipendenti si pongono una serie di interrogativi. Da cosa ne pensi il consiglio di amministrazione del mancato rilancio, al taglio del 70% dei fondi al servizio sociale. Ed anche della riorganizzazione della tele-assistenza/tele-monitoraggio, effettuata, sembrerebbe, senza rispettare i dovuti criteri di trasparenza, efficienza ed economicità. Inoltre, denunciano, fioccherebbero “contestazioni disciplinari all'evidente scopo d’intimidirci”.  La nuova direzione, attaccano i lavoratori, si limiterebbe a “seguire gli ordini di servizio della Belviso, mantenendo la politica di riduzione dei costi del lavoro, procedendo unilateralmente alla riorganizzazione aziendale attraverso scelte discutibili e con criteri “poco trasparenti”, e creando un clima autoritario in tutti i settori aziendali”. 

GEMMA AZUNI (SEL) –“Troppe promesse non mantenute dal sindaco Alemanno e dall'assessore Belviso che annunciavano un nuovo contratto di servizio per il rilancio e il potenziamento della Farmacap”, interviene Maria Gemma Azuni, consigliera capitolina Sel. “I lavoratori sono ormai stanchi di tanta indecisione e passività e manifesteranno per l’ennesima volta contro il clima di autoritarismo, rifiutando la continua e progressiva perdita del salario diretto e indiretto. E’ giunta l’ora che Alemanno scopra le carte e soprattutto dimostri la sua sensibilità, tante volte proclamata, nei confronti di una fascia di cittadini deboli quali sono gli anziani”, dichiara Maria Gemma Azuni. 

IL SERVIZIO – Per la consigliera di Sel, il servizio potrebbe funzionare meglio e arricchirsi di specificità di altro tipo, così come previsto dalla legge regionale n. 30 del 2008 che interviene riducendo gli oneri a carico del Comune, aiutando a risparmiare risorse per mantenere a casa gli anziani e soprattutto per la prevenzione di patologie che possono intervenire con l’età e per le quali è necessario il ricovero in strutture di accoglienza molto più care e personalizzanti. “Il ruolo delle farmacie comunali quali presidi sanitari territoriali deve essere difeso ad ogni costo rivitalizzando e sviluppando la loro mission ed i lavoratori ed i cittadini non devono pagare in alcun modo le difficoltà attuali che con la buona volontà possono essere superate”, conclude Azuni.

IL MINI SINDACO MEDICI - Sulla questione interviene anche Sandro Medici, presidente del municipio X: “Con l’ostinato boicottaggio della meritoria funzione sociale della Farmacap - dichiara Medici - una delle poche aziende comunali ancora sane e dinamiche, l’impulso distruttivo della giunta Alemanno sta raggiungendo ormai un livello patologico”. E aggiunge: “Prima di lasciare il Campidoglio il sindaco Alemanno sceglie di avvelenare i pozzi alle sue spalle, demolendo e privatizzando pezzo per pezzo il già traballante sistema delle municipalizzate, al fine di ingraziarsi i vari soggetti privati, da tempo desiderosi di accaparrarsi la gestione di interi rami d’impresa e di servizio: sta succedendo alla Farmacap, così come all’Acea, all’Ama e nei vari segmenti delle aziende di trasporto”. “Mi sento vicino e partecipe con la battaglia dei lavoratori della Farmacap – aggiunge – e m’impegno a contrastare questa scellerata politica di smantellamento di servizi pubblici essenziali, che altro non è se non il prolungamento su scala locale delle più generali manovre finanziarie che stanno flagellando il nostro continente”.
 
LA MANIFESTAZIONE - Grazie alla tenacia e al sostegno di alcune organizzazione sindacali, tuttavia, è stato ottenuto il mantenimento della visita domiciliare e le chiamate domenicali per le persone sole. Piccoli ma significativi risultati, commentano i lavoratori, dando appuntamento per mercoledì 20 marzo davanti alla sede centrale dell’azienda in via Ostiense, 131/L, dalle ore 12 alle 15.

(Nella foto una protesta in assessorato)

Rifiuti, Clini convoca le aziende laziali§"Da domani a pieno regime"

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Dopo l'annuncio della Commissione europea del deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia, per la ''situazione del trattamento dei rifiuti nella Regione Lazio", oggi il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha annunciato la convocazione di tutte le aziende che si occupano di smaltimento rifiuti a Roma e nel Lazio per garantire l’applicazione del piano". Così Codici in una nota che spiega come la sanzione "potrebbe costare un milione di euro al giorno".
DA DOMANI IMPIANTI A PIENO REGIME - "Domani Clini imporrà agli impianti di trattamento romani di viaggiare a pieno regime, a quelli del resto del Lazio, compreso Colfelice (Frosinone), di lavorare anche i rifiuti romani. Chi si opporrà sarà commissariato. Gli impianti - prosegue la nota - lavoreranno quindi a pieno regime - spiega il Codici - È il caso di dire: finalmente! Sì, perché la piena attività di tali strutture sarebbe dovuta esistere già da molto tempo".

"L'INEFFICIENZA DELL'AMA HA PRODOTTO IL CAOS" - "La situazione attuale non sarebbe sicuramente così grave se gli impianti di smaltimento rifiuti avessero operato secondo le proprie potenzialità. Evidentemente l’operato dell’Ama, per quanto attiene alle sue strutture, non è stato caratterizzato dal massimo dell’efficienza - spiega ancora in Codici - Il risultato, come vediamo oggi è una condizione di caos generalizzato e di mancato utilizzo delle potenzialità esistenti. Una simile gestione degli impianti - secondo il Codici - non deve essere premiata, anzi dovrebbe essere scoraggiata abolendo i premi di produzione di dirigenti e funzionari Ama". “Siamo costretti a dover imporre ad altri siti i rifiuti di Roma – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – e questo a causa degli inadempimenti dell’Ama. Per tali motivi ci aspettiamo che il Sindaco intervenga sui premi di produzione dei dirigenti e dei funzionari”


Aied, al via #noviolenza§gara di idee per i giovani

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L'Aied, l'Associazione Italiana per l'Educazione Demografica di Roma e Cocoon Projects hanno lanciato l'iniziativa '#NoViolenza #Donne – Voce ai giovani: una gara di idee'.

IL PROGETTO - I ragazzi tra i 18 e i 29 anni sono chiamati a prendere parte attiva ad una gara di idee, proponendo progetti realizzabili che possano contribuire a combattere la violenza sulle donne ed il femminicidio.
"Da oggi e fino al 5 maggio le idee potranno essere pubblicate sul sito www.noviolenza.it dedicato all'iniziativa ed essere votate dalla comunità web e successivamente da un apposito comitato. I primi cinque team parteciperanno ad un pitch contest durante un convegno, che si terrà a Roma il 24 maggio 2013 presso La Residenza di Ripetta, alla presenza di esperti, giornalisti, psicologi, operatori di consultorio. Durante il convegno - si legge in una nota dell'Aied - sarà proclamato il vincitore, che riceverà un premio di 10.000 euro, 3.000 euro in denaro e 7.000 euro in servizi di supporto alla definizione e all'avvio del progetto, erogati da Cocoon Projects per i tre mesi che seguono l'evento. L'obiettivo è non solo coinvolgere i ragazzi e raccogliere tante idee, discutere e affrontare da un punto di vista pratico la violenza contro le donne, ma anche mettere in grado la proposta, risultata prima, di iniziare a risolvere il problema nel concreto".

Ferrovie, un suicidio sulla Roma-Cassino§un ferito investito vicino Frascati

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Due persone sono state investite da treni, rispettivamente, sulla linea ferroviaria Roma-Cassino e sulla Roma-Frascati. Nel primo caso l'uomo è morto e si sarebbe trattato di un suicidio, mentre nel secondo caso la persona è rimasta ferita. Entrambi gli episodi hanno provocato disagi sulle due linee. Il presunto suicidio e' avvenuto sulla Roma-Cassino all'altezza di Piedimonte.

LA CIRCOLAZIONE - La circolazione sulla linea e' stata fortemente rallentata tra le 9.30 e le 11.30 con ritardi dai 60 ai 100 minuti. Invece sulla linea ferroviaria Roma-Frascati l'investimento e' avvenuto a un km circa da Frascati. La circolazione ferroviaria, tra le 4.45 e le 7.45, e' avvenuta con bus sostitutivi tra Frascati e Ciampino. Sono stati sei i treni regionali limitati con ritardi fino a 60 minuti.

Comune, precari domani dal sindaco§"Stabilizzazione e piano investimenti"

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I precari “storici” del Comune di Roma domani sera, alle 19, incontreranno il sindaco. Dopo la protesta dell'8 marzo scorso all'interno della Pronomoteca, Gianni Alemanno ha deciso di incontrare le lavoratrici e i lavoratori (in tutto duecento) che da tempo chiedono di ottenere una “vera stabilizzazione con contratti a tempo indeterminato”. “Il sindaco nel corso di tutte queste settimane ha avuto il tempo di visionare in dettaglio la nostra situazione – spiega una di queste lavoratrici -, ci aspettiamo quindi di avere una risposta reale e che venga applicato quanto viene disposto dalla  norma 'salva precari' contenuta all'interno del patto di stabilità”.

I PRECARI STORICI – I precari “storici” del Comune di Roma sono architetti, geometri, assistenti sociali, tecnici e impiegati che lavorano con contratti a tempo determinato da molti anni. Alcuni addirittura da un decennio. Grazie alle nuove disposizioni contenute nella legge di stabilità, l’amministrazione capitolina ha gli strumenti necessari per portarli, finalmente, alla stabilizzazione. Eppure, da quando è stata aperta la trattativa si sono susseguite numerose difficoltà, ma l'accordo siglato lo scorso 4 marzo ha chiuso il tavolo con le parti sindacali. L’unica sigla a non aver firmato è la Cgil, perché “non sussistono le adeguate garanzie verso questo lavoratori”. Una posizione condivisa dalla maggior parte dei 200 precari “storici”: “La soluzione sarebbe l'applicazione della cosiddetta norma 'salva precari' prevista dalla legge di stabilità 2013, il comma 401 di modifica dell'art. 35 del Testo Unico sul Pubblico impiego – sottolineano questi lavoratori attraverso una lettera -,  ma da una parte lo strumento di un concorso pubblico con riserva per i precari con più di 36 mesi si rivela piuttosto ostico di questi tempi, per ostacoli come il turn over, legge di stabilità, spesa del personale, mobilità. Ampliando il problema piuttosto che risolverlo”.

LA POLEMICA SUGLI INTERINALI – Secondo la Cgil e i lavoratori, il Comune si sta spendendo principalmente per l'emanazione di un concorso a tempo determinato, rivolto ai lavoratori interinali assunti “frettolosamente” nelle ultime settimane. In tanti hanno denunciato il rischio che, così facendo, si possano favorire gli “amici degli amici”, inseriti nell'organico a pochi giorni dalla fine della legislatura, e su cui si stanno concentrando energie e risorse per inserirli all'interno dei nuovi bandi. Con l'unico risultato di “aumentare il numero di precari impiegati negli uffici del Comune, anziché diminuirlo: “A Roma a fine maggio ci saranno le elezioni amministrative – continua la lettera - in questi giorni il direttore del dipartimento Risorse Umane, Damiano Colaiacomo, sta facendo salti mortali. Sta contemporaneamente assumendo tramite agenzia interinale gli 'sponsorizzati', a cui fa seguire un corso per dotarli dei titoli di cultura adeguati per accedere al concorso a tempo determinato per trasformarli in dipendenti, e precari”. Secondo i calcolo effettuati dagli stessi lavoratori, sarebbero già  “un esercito di circa 500 persone”.

IL PIANO DI INVESTIMENTO CHE NON C’E’ – A tutto questo dovrà rispondere il primo cittadino: “Il sindaco ovviamente dichiara che la priorità è stabilizzare i precari – conclude la lettera dei precari storici -, ma alle promesse corrisponde soltanto un fumoso accordo sindacale su un futuro concorso a tempo indeterminato, senza nessuna forma di garanzia, su come, dove, per chi e soprattutto con quali risorse”. L'altro aspetto singolare di tutta la vicenda infatti, è che alle spalle dell'accordo sindacale, il Dipartimento non ha formulato un definitivo Piano di investimento, né tanto meno, un prospetto sul numero delle risorse necessarie da inserire in organico (che giustificherebbe l'assunzione degli interinali e il futuro concorso a tempo determinato. Questa documentazione è stata più volte richiesta da Paese Sera, e dalla Cgil, ma senza ottenere alcuna risposta.

M5S, primarie il 20 e 21 marzo§Dodici per il sindaco, 56 i consiglieri

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Dalle primarie al Campidoglio, passando per il web. Il successore di Gianni Alemanno potrebbe uscire dalla rete. Partiranno domani mattina infatti le consultazioni online del Movimento 5 stelle romano, che stabiliranno i candidati alla carica di consigliere comunale, ma soprattutto per il ruolo di sindaco. All'appuntamento, il M5s arriva fra mille attese e tante polemiche interne.

LE POLEMICHE - Il referendum tra gli attivisti del forum capitolino per escludere dalla competizione Luca Marsico ha creato non pochi malumori, ma al tempo stesso non ha scalfito l’entusiasmo degli attivisti, che sperano di ripetere il successo elettorale del 24 e 25 febbraio, conquistando oltre il 20% dei consensi sia per la Regione che per il Parlamento.

VOTO ON LINE – La consultazione avverrà sul portale di Beppe Grillo mercoledì 20 e giovedì 21 marzo, dalle ore 10 alle ore 20. Potranno esprimere le proprie preferenze tutti gli iscritti al sito nazionale entro il 30 settembre 2012. Due le votazioni: una per individuare i 48 candidati portavoce consiglieri, fra i 56 in campo, l'altra per scegliere l’aspirante sindaco. Ogni utente potrà esprimere 6 preferenze: 3 per il portavoce sindaco e 3 per i rappresentanti in aula Giulio Cesare. I votanti potranno orientarsi nelle scelta consultando i curriculum di tutti i candidati, presenti sul sito del movimento.
 
I CANDIDATI SINDACO – Ad ambire allo scranno più alto in Campidoglio saranno in 12, selezionati nei mesi scorsi in conformità con le procedure dei Cinquestelle. Dieci i laureati, mentre sono solo 2 le donne in lista. Disoccupati e stimabili professionisti, la rosa dei nomi accomuna i mestieri più disparati: dal carabiniere all'avvocato, fino all'autore televisivo. In lista anche un ex campione di canottaggio e un produttore di birra artigianale. Molti di loro sono iscritti al movimento solo dal 2012. E non manca chi in passato ha frequentato altri partiti politici. A meno di possibili sorprese, a contendersi il posto più ambito, quello di sindaco, saranno l'esperto di statistica Davide Frongia e l'avvocato Marcello De Vito.

I 90 anni di Peppino Rotunno§Maestro dei segreti della luce

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Il suo ultimo film è stato un omaggio a Marcello Mastroianni, Mi ricordo, sì, io mi ricordo di Anna Maria Tatò, nel 1997. Ma la lunga carriera di uno dei più grandi direttori della fotografia di tutti i tempi - nato a Roma a piazza Pia il 19 marzo 1923, 70 anni sul set a partire dalla primissima esperienza come apprendista elettricista - aveva già preso quello che sarebbe stato il suo indirizzo futuro: il passaggio di consegne ai giovani dei segreti della luce nel cinema. La naturale prosecuzione di una vita nella Settima Arte che comincia a Cinecittà nei primi anni '40 e prosegue ancora oggi pochi metri più in là, al civico 1524 di via Tuscolana. A chiamarlo come docente del Centro Sperimentale ci pensò Lina Wertmuller a fine anni ’80 e da allora Peppino Rotunno non ha mai smesso.

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Peppino Rotunno

DA IL GATTOPARDO AD ALL THAT JAZZ - Settantanove film, premi e riconoscimenti internazionali (7 Nastri d’Argento, 3 David di Donatello, un Bafta e una nomination all’Oscar), una lista difficilmente sintetizzabile di capolavori: da La grande guerra di Monicelli e Fantasmi a Roma di Pietrangeli a Rocco e suoi fratelli e Il Gattopardo di Visconti, da All That Jazz di Bob Fosse e La Bibbia di John Huston a Le avventure del Barone di Munchausen di Terry Gilliam. Passando per il lungo sodalizio con Federico Fellini, cominciato nel ‘65 con Toby Dammit (episodio di Tre passi nel delirio) e terminato – dopo aver illuminato film come Roma, Amarcord e Prova d’orchestra - con E la nave va, nel 1983. A fianco di maestri della regia distanti nel metodo di lavoro e nella poetica, portando le sue trovate, la raffinata cultura visiva e l’indiscussa capacità di sperimentare (Rotunno è stato tra i primi a girare in alta definizione), senza mai tradire quella fedeltà alla “verità della luce” (il titolo del volume targato Skira firmato da Orio Caldiron che gli ha dedicato nel 2006 il Centro Sperimentale) che l’ha sempre caratterizzato.

IL SAPIENTE E GENIALE ARTIGIANO -“Ha portato con pochi altri l’arte della luce, del colore e della fotografia al suo punto più sublime, lontano dell’estetismo ingombrante o dal virtuosismo gratuito”: così i curatori della rassegna che gli ha dedicato nel 2006 la Cinémathèque Française parigina in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma. Un omaggio al sapiente e geniale artigiano dalla “fotografia mai arrogante – come ha detto di lui il collega Renato Berta – che non si impone come elemento isolato del film”, capace di passare dalle commedie ‘storiche’ di Monicelli a grandi film spettacolari come La Bibbia e progetti raffinati come Il Gattopardo, denso di richiami figurativi alla pittura ottocentesca, fino a farsi materiale interprete delle ossessioni di Fellini e del suo universo visionario. “Per rendere valida la fotografia cinematografica è indispensabile togliere il proprio ‘io’ – spiega oggi ai suoi allievi Rotunno - senza perdere la propria personalità”. In un complesso lavoro di sensibilità e interpretazione, “perché un regista non può sempre spiegare a parole le atmosfere di un film, i suoi valori visivi. Può dare delle indicazioni, ma poi bisogna interpretarle”. Come quando, nello spiegargli come immaginava quello che poi sarebbe diventato Le notti bianche, Visconti gli disse: “L’immagine di questo film dovrebbe essere vera, ma mentre appare vera dovrebbe essere finta, mentre sta tornando ad essere finta deve apparire vera”. Solo dopo scoprii - mi ha detto una volta Rotunno nel corso di un’intervista – che “Luchino stava facendo un film a momenti teatro e a momenti cinema. E con quello che sembrava un  gioco di parole, siamo arrivati poi ad una soluzione molto concreta. Il teatro fu tagliato in tante parti da centinaia di teli che vennero appesi alle capriate lasciando i percorsi liberi per gli attori. Su questi veli, invisibili quando non erano illuminati, si sarebbe “accesa”, lentamente, la nebbia”. Era il 1957.

M5S, i profili dei candidati sindaco

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Domani e dopodomani il popolo del  Movimento 5 Stelle Romano sceglierà on line i propri candidati alle elezioni amministrative del prossimo maggio. In lizza 12 aspiranti sindaco e 56 consiglieri comunali. A votare saranno tutti gli iscritti al portale nazionale entro il 30 settembre 2012.

Alviti

Cristiano Alviti: nato a Roma nel 1987, vive in VI municipio.  E' laureato in ingegneria gestionale e lavora come consulente manageriale.  Pratica calcio, pallavolo e nuoto ed è iscritto al movimento romano dal maggio 2011, per il quale  si  è occupato prevalentemente della gestionale/organizzativa della piattaforma web.

devitook

Marcello De Vito: nato a Roma nel 1974,  vive nella zona dell'Appia Antica. E' laureato in giurisprudenza ed esercita l'attività di avvocato occupandosi prevalentemente di appalti pubblici, sia in ambito civile, che  in ambito amministrativo. É stato uno degli artefici del ricorso vincente presentato alla commissione elettorale per far dichiarare la validità dei voti con dicitura "Beppe Grillo", nella parte riservata alla preferenza della scheda regionale. E' iscritto al movimento dall'aprile 2012. Insieme a Davide Frongia è uno dei favoriti per la carica di candidato sindaco.

angelo diario

Angelo Diario: classe 1978, risiede in XIX municipio ed è laureato in economia politica, con un  master internazionale in economia politica. Attualmente lavora al ministero dell'ecomia in qualità di "esperto in finanza pubblica" nella Direzione del debito pubblico. E' iscritto al movimento romano dal settembre 2011. Produttore di birra artigianale e appassionato di corsa: nel 2012 ha partecipato alla “100 km del Sahara”, una gara della durata di 4 giorni che si corre in Tunisia.

frongiaok

Daniele Frongia: nato nel 1973, risiede nella zona dell'Appia Antica. Laureato in Statistica presso l'Università La Sapienza di Roma, ha insegnato nello stesso ateneo materie legate al Web e all'analisi delle reti sociali, collaborando anche con altre università. Attualmente lavora all'Istat, dove si occupa dello studio di soluzioni tecnologiche per mettere il Web al servizio dell’informazione statistica ufficiale. Collabora con il movimento romano dal 2012, ed è uno dei candidati favoriti insieme a Marcello De Vito.

guerriniok

Gemma Guerrini: Nata a Roma nel 1955, vive in I municipio. E'  laureata in lettere classiche ed esercita la professione di paleografa. Nel 2010 ha fondato una Associazione di volontariato culturale impegnata nella sensibilizzazione dei Cittadini e delle Istituzioni verso la salvaguardia dei luoghi e delle memorie di interesse storico e/o artistico. E' uno degli “angeli del fango”,  avendo partecipato al salvataggio dei documenti dell’Archivio di Stato di Firenze disastrato dall’alluvione del 1966. E' iscritta al movimento dal maggio 2012.

iuorio

Giovanni Iuorio: nato a Roma nel 1965, risiede nel XII municipio.  E' laureato in Economia e Commercio. Attualmente dirige una struttura alberghiera al Torrino. Nel suo curriculum vanta una militanza, risalente al 2000, fra i Verdi di Latina, pur senza ricoprire alcuna carica ufficiale. È iscritto al Movimento dall'aprile 2012.

larcines1

Aida Larcinese: nata a Roma nel 1957, vive nel I municipio. Dopo aver ottenuto la maturità scentifica, ha intrapreso la facoltà di giurisprudenza, abbandonando gli studi a due esami dalla laurea. Ha avviato un' agenzia di servizi in campo tecnico-immobiliare, ma attualmente è disoccupata. Negli anni 70, frequenta il mondo della sinistra facendo anche esperienze nelle radio libere che allora nascevano, come Radio Città Futura. Si è riavvicinata nel 2012 al movimento Cinque stelle, dopo aver sostenuto la lista alle scorse elezioni comunali.

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Armando Perna. nato a Roma nel 1967, risiede nel II municipio. Laureato in giurisprudenza e sociologia, Perna è un affermato autore di programmi televisivi. Nel 1998 ha inventato il programma “Okkupati” che ha cercato di offrire a tantissimi giovani una prospettiva nuova nella ricerca del posto di lavoro. Nel corso del 2012 ha tentato  di proporre il format “W la Casta”, un game show divertente ed originale iperniato sui vizi e privilegi della Casta.

ascenzio

Ascenzio Salvati: nato a Roma nel 1955, proviene dal VII municipio.  Laureato in architettura nel 1982, esercita la professione nel proprio studio. Già nel 1993 aveva partecipato fra le fila della Democrazia Cristiana alle elezioni come candidato alle elezioni municipali del VII Municipio, non venendo eletto. È iscritto al movimento dal maggio 2012

enricook

Enrico Stefàno: nato a Roma nel 1987 risiede in VIII municipio. Dopo aver frequentato per un anno la facoltà di fisica,  ha conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza. Iscritto al movimento dal 2009, è uno dei protagonisti dell'operazione  "fiato sul collo", con cui il movimento cinque stelle romano, dal dicembre 2012, vigila costantemente le sedute dell'assemblea Comunale.

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Leonardo Ugolini: nato a Roma nel 1969, vive in X municipio. E' laureato in ingegneria informatica. Dopo aver lavorato 10 anni per la Oracle (Multinazionale Americana del software), insieme a sua moglie ha avviato un 'attività imprenditoriale nella realizzazione di soluzioni per il risparmio energetico e l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Nel 1988 è stato campione italiano di canottaggio. E' iscritto al movimento dal maggio 2012. 

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Valerio Vacchini: nato a Roma nel 1977, risiede in XIII municipio. E' laureando in Giurisprudenza. Maresciallo dei Carabinieri, dall’ottobre 2010 è in servizio presso il Nucleo Investigativo di Roma, sezione omicidi. Istruttore di difesa personale, prima di aderire al movimento cinque stelle nel maggio 2012, fino al 2008 è stato iscritto alla corrente di An, e poi Pdl, dei “Cristiano Riformisti”.

I CANDIDATI CONSIGLIERI - I 56 candidati per l'assemblea capitolina. Aida Larcinese, Alessandro Capanni, Alessandro Gisonda, Alessandro Tomaino, Andrea Pece, Andrea Severini, Angelo Diario, Angelo Sturni, Anselmo Falbo, Armando Perna, Ascenzio Salvati, Barbara Spinelli, Cristiano Alviti, Damiano Pichi, Daniele Colocci, Daniele Frongia, Dario D'Innocenti, Domenico Aglioti Edoardo Ceccarelli, Enrico Stefàno,Ermanno Paradisi, Ezio Maria Casati, Fabio Grifalchi , Francesco Silvestri, Gemma Guerrini, Giorgio Filosto, Giovanni Iuorio, Kat Hembus, Laura Pelosi, Leonardo Ugolini, Lorenzo Tarallo, Lucia Lulli, Luciano Emili, Luigi Plos Manuela Cavazzini, Marcello De Vito, Maria Grazia Palazzo, Maria Spagna, Maurizio Argentieri, Michele Salcito, - Pasquale Mungiguerra, Patrizia Trombetta, Renato Panzera, Rita Tinnirello, Roberta Capoccioni , Roberta Spoletini, Roberto Romanella, Roberto Salviani, Rossana Bortolin, Salvatore Pirozzi, Sandra De Renzis, Tiziana Vitali, Umberto Placci, Valerio Vacchini, Virginia Raggi, Walter Curti.

Monti Ortaccio, domani la decisione del Tar§sui ricorsi di residenti, Comune e Codici

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Sale l'attesa per il pronunciamento del Tribunale amministrativo su Monti dell'Ortaccio. Domani, il Tar dovrà decidere sui ricorsi presentati dai residenti, Comune e il Codici. Contro la scelta del commissario straordinario, Goffredo Sottile, che lo scorso dicembre ha deciso che la cava della Valle Galeria sarebbe stata la nuova discarica provvisoria della Capitale. Una vicenda senza fine, dove un punto definitivo potrebbe arrivare proprio dal Tar nella giornata di domani.

“NO A MONTI DELL'ORTACCIO” - I residenti, con il supporto dell'associazione ambientalista il Raggio verde, hanno presentato un personale ricorso al Tar. “No a Monti dell'Ortaccio”, insistono. E di ragioni ne avrebbero tante: vicinanze alle case, presenza di falda acquifera con un rischio idrogeologico sull'itera area, vicinanza alla discarica di Malagrotta. Oltre a queste motivazioni c'è anche il pericolo ambientale concreto che investirebbe tutta la zona, già in sofferenza per i 40 anni di Malagrotta. A supporto, è stato presentato un ricorso da parte del Comune, da sempre contrario alla scelta di Sottile.

IL CAMPIDOGLIO - "Il provvedimento - spiega una nota dell'ufficio stampa del Campidoglio - è stato impugnato perché presenta numerosi profili di illegittimità e soprattutto non fornisce garanzie alla città e ai cittadini di Valle Galeria sull'effettiva durata della discarica, che dovrebbe essere temporanea, sulla portata dei rifiuti che dovrà contenere e sulle modalità di gestione di questi rifiuti. Si ritiene che, dopo anni in cui i rifiuti di Roma sono stati conferiti esclusivamente a Malagrotta, la zona di Valle Galeria non sia in grado di sopportare un'ulteriore discarica, soprattutto con le modalità contenute nel provvedimento impugnato".

ESPROPRIO DELLE AREE – Intanto venti ettari di Monti dell'Ortaccio sono entrati nel patrimonio comunale: questo il risultato di una lunga battaglia guidata da Gianni Paris, presidente del XV municipio. Il primo a denunciare la presenza di lavori abusivi all'interno dell'area. La Colari presentò subito un ricorso, che però il Tar ha bocciato lo scorso 7 marzo, negando la sospensiva. Domani, il Tribunale amministrativo dovrebbe pronunciarsi ulteriormente sulla questione.

IL CARTELLO DI INIZIO LAVORI – Malgrado tutto, la scorsa settimana la consorzio di Manlio Cerroni ha esposto un cartello di inizio cantiere per la costruzione della nuova discarica provvisoria. Una “mossa” ritenuta da molti come un'intimidazione da parte di Cerroni, forte dell'Aia, l'Autorizzazione integrata ambientale, che il prefetto Sottile ha firmato il 27 dicembre scorso. A seguito delle proteste di residenti e amministratori locali, il “patron dei rifiuti” ha fatto sapere che i lavori “sono sospesi fino al 31 marzo”. Ma se il Tar dovesse “bocciare” la scelta di Sottile, le ruspe potrebbero non vedere mai l'inizio dei lavori.


Malagrotta, giovedì l'Italia davanti§alla Corte di Giustizia Ue

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Giovedì 21 marzo l'Italia sarà deferita alla Corte di Giustizia Ue per il mancato adeguamento alle norme europee nella gestione dei rifiuti nella discarica di Malagrotta che riceve la spazzatura prodotta a Roma. Lo riferisce una fonte della Commissione europea.

Bruxelles rimprovera all'Italia l'irregolarità della discarica di Malagrotta dal giugno del 2011, quando la procedura di infrazione e' stata avviata. Il rinvio alla Corte di Giustizia e' il terzo passaggio della procedura, ed apre la strada all'imposizione di multe. La decisione verra' annunciata giovedi', quando la Commissione pubblichera' le sue decisioni su un ampio pacchetto di procedure di infrazione a carico dei 27. L'annuncio del ministro dell'ambiente Corrado Clini che la discarica sarebbe stata chiusa entro giugno non è bastato ad evitare il nuovo intervento dell'Esecutivo Ue.

Via Giulia, deputati Pd al governo§"Verificare legittimità del progetto"

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In difesa di via Giulia i deputati del Pd. Nella storica strada sorgeranno  "Realacci, Gentiloni, Giachetti e Bonaccorsi - si legge in una nota - presentano un’interrogazione scritta al Presidente del Consiglio e al ministro per i Beni e le Attività Culturali". 

L'INTERROGAZIONE - Nel testo spiegano che: “Con il pretesto di risolvere l’emergenza traffico di Roma Capitale, il Comune di Roma sta barattando l’integrità e la tutela di veri e propri gioielli di famiglia, come la centralissima e rinascimentale via Giulia, con parcheggi privati, negozi, alberghi e appartamenti di lusso". "Sembra incredibile - proseguono i deputati - ma è proprio quello che sta accadendo nel cuore di Roma, già Patrimonio Unesco, dove la società Cam, concessionaria del Comune per la costruzione di parcheggi, ha progettato la costruzione di un urban center di quasi 2 mila metri quadri e quattro piani di altezza sullo spazio lasciato libero dagli sventramenti di epoca fascista. Per fare luce sulla questione ed evitare un probabile ennesimo scempio e una nuova specualazione ho presentato, insieme ai deputati Pd Gentiloni, Giachetti e Bonaccorsi, un’interrogazione scritta al Presidente del Consiglio e al ministro per i Beni e le Attività Culturali chiedendo se siano a conoscenza della vicenda e se ritengano il progetto della Cam S.rl. compatibile con tutti i criteri di tutela dei beni artistici e archeologici previsti dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, depositando un’interrogazione parlamentare scritta sul caso Via Giulia.

IL PROGETTO CAM -“Inizialmente il progetto prevedeva la sola realizzazione di parcheggi previsti dal Pup - programma urbano parcheggi, ma – spiega Realacci – in seguito ai ritrovamenti archeologici scoperti con gli scavi preventivi e al conseguente obbligo di mantenimento e musealizzazione dei reperti, la Cam ha aggiornato il proprio progetto riducendo i parcheggi, ora previsti come privati, e aggiungendo, oltre all’area espositiva, anche negozi, appartamenti di lusso, un albergo e un ristorante. Una revisione che comporta l’edificazione ‘fuori terra’ e la copertura di un vuoto storico che insisteva in via Giulia dallo sventramento fascista e che tuttora permette una bellissima vista sul Garibaldi del Gianicolo e su Villa Lante, sede dell'Istituto Romano di Finlandia. Tutto senza che si abbia notizia di uno studio che giustifichi la pubblica utilità dell'operazione che se così rimanesse, a giudizio dell’interrogante, andrebbe a svilire i preziosi ritrovamenti archeologici, con la inevitabile compressione delle strutture archeologiche tra i pilastri per le fondazioni dell’hotel e dei previsti appartamenti di lusso e box auto che non avranno alcuna finalità di utilizzo pubblico”.

L'APPELLO -“Contro questo progetto che non pare rispondere all'emergenza mobilità e traffico di Roma, per cui a suo tempo è nato – prosegue Realacci - si sono per altro pubblicamente schierati intellettuali ed artisti, come De Lucia, Verdone, Bevilacqua e Strinati, cittadini e importanti associazioni come Legambiente Lazio e il Coordinamento per la tutela di via Giulia. Tra le questioni sottoposte ai ministri interrogati anche l’impatto ambientale ed artistico dell’operazione, chiedendo se le volumetrie esterne e le distanze indicate nel progetto siano compatibili con i vincoli di tutela paesaggistica e conservativi della quasi totalità dei palazzi adiacenti e costituenti il rettilineo di Via Giulia, già ai sensi della legge n. 1089 del 1939. Ai ministri interrogati chiediamo, infine, se ritengano possibile proseguire con la progettazione degli spazi nell’area di via Giulia stante il fatto che non risulta all’interrogante che vi sia stata una proroga, successiva al 31 dicembre 2012, del già scaduto Decreto del Presidente del Consiglio sull’emergenza mobilità nella città di Roma, atto da cui trae legittimità il sopradescritto progetto di via Giulia".

Primarie municipi, la carica dei 101§Stasera l'ok della commissione

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Sono 101 quelli che ieri si sono presentati nella sede del Pd, in via delle Sette chiese, per  consegnare le firme necessarie a presentare la candidatura per l'esame della base. Per ora la suddivisione dei candidati è in base alle firme raccolte secondo la vecchia suddivisione del vecchio statuto di Roma Capitale. Alle 18.00 la commissione Roma Bene Comune, con tutti i partiti della coalizione (Pd, Sel, Psi, Cd) si riunirà per decidere la validità delle candidature e chi invece dovrà fare un passo indietro, per mancanza delle firme necessarie o per aver consegnato delle sottoscrizioni non valide. Solo allora si avranno i candidati secondo il nuovo regolamento del Campidoglio che ha accorpato i Municipi portandoli a 15 (prima erano 20). Il prossimo 7 aprile i cittadini sceglieranno i nomi che il centrosinistra dovrà schierare in vista delle elezioni dei mini-sindaci il 26 e 27 maggio. 
  

I
Stefano Marin
Giuseppe Lobefaro
Annalisa Secchi
Andrea Casu
Sabrina Alfonsi

II
Giuseppe Gerace
Elena Improta
Franco Mazzetto
Alessandro Ricci
Gian Paolo Giovannelli
Anna Marcon

III
Andrea Alemanni 
Francesca Del Bello
Guido Capraro
Luciano Monticelli

IV
Stefano Di Santo
Claudio Maria Ricozzi
Paolo Marchionne
Riccardo Corbucci
Dario Esposito

V
Massimo Caprari
Emiliano Sciascia
Massimililano Marcucci
Giuseppe Pungitore
Carlo Maltese
Marco Mauri
Anna Maria Proietti Cesaretti
Dante Pomponi

VI
Gianmarco Palmieri
Fabrizio Ferretti
Massimo Piccardi
Fabio Piattoni
Stefano Veglianti

VII
Flamini Fabrizio
Franco Pacella
Mauro Ferrari
Alessandro Rosi

VIII
Marco Scipioni
Fabrizio Cremonesi
Loreto Policella
Massimo Sbardella
Giuseppe Sardone
Roberto Mastrantonio

XIX
Massimo Pellutri
Daniele La Cagnina
Susanna Maria Fantino
Fabrizio Patriarca
Stefania Spirito

X
Massimo Perifano
Francesco Morgia
Pietro Tilia
Massimo De Simoni
 
XI
Giuliano Giottoli
Valeria Baglio
Andrea Mocciaro
Andrea Catarci
Bernardo Campitiello

XII
Federico Siracusa
Andrea Santoro
Andrea Lepidini
Carla Nutarelli
Domenico Durastante
Valerio Russo
Vincenzo Vecchio

XIII
Giovanni Zannola
Alessandro Paltoni
Antonio Caliendo
Patrizia Salis
Andrea Tassone
Marco Belmonte 
Filippo Lange

XV
Antonio Crea
Fabrizio Grossi
Marco Neri
Nadia Tommasini
Maurizio Veloccia
Fabio Fadda
Emanuela Mino
Alfredo Toppi

XVI
Adriano Recchioni
Roberto Baldetti
Roberto Sgammini
Cristina Maltese
Germano Bernardini
XVII
Jacopo Maria Emiliani Pescetelli

XVIII
Giovanna Pilardi
Roberto Martino
Maria Miletta
Valentino Mancinelli
Carmela Omero
Raffaele Troilo
Carlo Mattia

XIX
Nino Bufalini
Vittorio Gualtieri
Ilaria Ceccarelli
Simone Conte
Valerio Barletta

XX
Jacopo Fedi
Daniele Torquati
Simone Ombuen
Luca Ilardi
 

Frosinone, perde il lavoro e si suicida§sdraiandosi sui binari del treno

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Senza più lavoro da mesi, un mutuo da pagare e due figli disoccupati da mantenere. Sembra essere stata questa difficile situazione economica a spingere, questa mattina poco dopo le 9, G.P., un uomo di 58 anni di Villa Santa Lucia, a sdraiarsi sui binari della linea ferroviaria Cassino-Romae attendere l'arrivo del treno e, quindi, la morte. Il macchinista del locomotore ha riferito di aver visto una sagoma distesa in terra e, nonostante la brusca frenata in un punto in cui il convoglio raggiunge i 120 chilometri orari, non é stato possibile evitarla. L'uomo ha raggiunto la ferrovia, all'altezza di Pedimonte, alla guida della sua auto e, dopo averla parcheggiata, ha superato la recinzione e ha atteso la morte. I brandelli del suo corpo sono stati disseminati in un tratto di oltre 200 metri. L’incidente ha causato forti rallentamenti alla circolazione ferroviaria e disagi ai pendolari. I treni soppressi o bloccati in stazione in attesa che la scientifica effettuasse i rilievi del caso sono stati sostituiti da corse con autobus.

Piano Casa, Legambiente: "Scongiurati§30 mln di metri quadri di cemento"

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"Noventasei milioni di nuovi metri cubi. Era questo il rischio esplosivo dell'applicazione dell'articolo 3 ter dello sciagurato Piano Casa prodotto dalla Giunta Polverini, ora bloccato dal primo atto amministrativo del neo eletto presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Come è noto il cosiddetto 'piano casa' prevedeva la possibilità di trasformare le aree destinate a 'Verdi e servizi pubblici' - e non ancora espropriate - in aree edificabili, dove realizzare alloggi destinati ad edilizia convenzionata, e quindi non certo a edilizia destinata al disagio e alla mancanza di alloggi per i ceti e i soggetti socialmente deboli". Così una nota di Legambiente.

"SALVATI 3MILA ETTARI DI AREE VERDI" -“La revisione del Piano Casa della Giunta Zingaretti salva circa tremila ettari di aree destinate dal piano regolatore di Roma a verde e servizi pubblici - afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - Non si finisce mai di parlare male dello sciagurato piano casa del duo Polverini – Ciocchetti. Stavolta, grazie ad un assurdo artificio, il rischio sarebbe stato davvero enorme, viste le moltissime aree che il Comune non è mai riuscito ad espropriare, che con una semplice richiesta sarebbero divenute edificabili. Ancora inutile cemento, senza incrociare la domanda di casa mentre nella Capitale ci sono 250mila case sfitte, creando nuovi quartierini fatti solo di case, senza alcuna qualità ambientale e nei servizi. Una scelta che sarebbe stata doppiamente sbagliata, visto che una città non è fatta solo di case, ma di servizi pubblici, di verde pubblico, di verde di standard".

"SCONGIURATI 30 MILIONI DI METRI CUBI DI NUOVO CEMENTO" - "Ebbene i numeri sono clamorosi, secondo le stime di Legambiente: su tremila ettari, sono stati scongiurati circa 30 milioni di metri quadri di nuovo cemento, ossia 96 milioni di metri cubi – applicando l'indice edificatorio previsto dal Prg di Roma -, una nuova città pari a 800mila nuovi residenti, quasi equivalente alla città di Torino", conclude Legambiente.

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