Il 7 aprile si terranno le primarie di centrosinistra per scegliere il candidato presidente dei municipi. Paese Sera vuole provare a offrire un contributo di chiarezza ai suoi lettori: un'agenda elettorale, un'intervista uguale per tutti coloro che vorranno sottoporsi spontaneamente al confronto. Le risposte di Roberto Mastrantonio (Sel), candidato presidente al sesto e ottavo municipio.
Quale sarà la sua agenda dei primi 100 giorni?
Il mio sarà un Municipio senza barriere: garantirò l'accesso e la comunicazione dei cittadini con la politica, Presidente in primis. Verrà, a questo proposito, individuata nell'ambito della giunta un assessore dalle comprovate capacità ed esperienze, che avrà come unica delega quella ai processi partecipativi. Sul piano pratico è mia intenzione, nei primi 100 giorni, attuare interventi strutturali nelle scuole di ogni ordine e grado, piccoli e grandi interventi di manutenzione per risolvere subito le situazioni più urgenti per garantire la cura degli ambienti scolastici che devono essere sicuri, confortevoli e funzionali. Interventi straordinari riguarderanno anche il ripristino del decoro urbano, con attenzione su strade piazze, parchi, il tutto da effettuare insieme al Servizio Giardini, Ama e le Cooperative Sociali del Territorio. Grande importanza avrà anche la condizione di lavoro negli uffici Municipali, con l'avvio di una riorganizzazione degli stessi per una migliore risposta all'utenza e attenzione ai dipendenti. Inoltre aprirò completamente all'Università di Tor Vergata: con l'aiuto del Rettore, con il quale avrò un incontro, voglio garantire la promozione di progetti che integrino questa importante realtà con il territorio circostanze e la cittadinanza, creando nuove opportunità di lavoro.
Qual è il suo giudizio sull'accorpamento deciso dal Campidoglio?
Sono favorevole ad un'eventuale certa riduzione dei municipi considerando, però, che per ottenere un vero risparmio bisognerebbe tagliare consulenze e costi del genere.
Questa riforma non ha senso fatta adesso: creerà una serie di problemi in una fase delicata come quella elettorale. Inoltre non dà nessuna certezza e lascia in eredità a chi andrà a gestire il Municipio scelte pesanti; cosa si farà con le varie sedi Municipali? E con i dipendenti? Si manterranno o si elimineranno? E se si manterranno, dove è quindi il risparmio?
Quali competenze e quali poteri sono necessari perchè i Municipi funzionino?
Credo sia indispensabile per un Municipio avere autonomia giuridica, che gli permetterebbe di avere accesso a fondi europei e ad altre forme di finanziamento. Per esempio, nelle condizioni attuali, per accedere a un bando europeo il Municipio deve passare attraverso il Comune di Roma, oppure come capofila insieme ad una Cooperativa. In secondo luogo è necessaria l'autonomia finanziaria, nell'ambito di un budget stabilito, rivedendo quindi parametri ancora fermi al concetto di spesa storica che risale agli anni '80.
Cosa cambierà se lei sarà eletto/a Presidente?
E' essenziale cambiare la percezione sociale e culturale che la città e l'intero Paese hanno di Tor Bella Monaca e del Municipio VI Delle Torri (ex VIII). Un territorio e un tessuto sociale che in questi anni sono stati ripetutamente mortificati, ma che hanno invece delle enormi potenzialità. La cittadinanza è pronta ad uno scatto d'orgoglio, per cambiare volto ad una vasta parte di questa città, che lo merita davvero.