Questa notte i militari della stazione Roma Torrino nord hanno arrestato un predone di ''oro rosso'', romeno 32enne, gia' noto alle forze dell'ordine. Il ladro e' stato sorpreso in via Alessandro Marchetti, zona Magliana, all'interno di un comprensorio dismesso dove aveva appena rubato una matassa di rame di 100 kg. I militari lo hanno notato mentre stava uscendo dal deposito con la refurtiva e gli arnesi da lavoro. A seguito di perquisizione in casa e' stato trovato in possesso di altri 15 quintali di rame. Dopo l''arresto il 32enne e' stato accompagnato in caserma ed e' a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria in attesa del rito direttissimo, dovra' rispondere di furto aggravato. Tutto il rame recuperato dai Carabinieri e' stato sequestrato.
Magliana, sorpreso con 100 chili di rame§in casa ne aveva altri 15 quintali: arrestato
Romanina, rissa volenta tra romeni§sei arresti e una denuncia
La scena che si sono trovati di fronte i poliziotti del Commissariato ''Romanina'' e ''Tuscolano'' quando sono arrivati in via Fosso del Cavaliere per una segnalazione di rissa violenta, e' stato lo schieramento di due gruppi contrapposti, vari oggetti sparsi qua e la' e due feriti, uno a terra e l'altro con un evidente foro sulla testa. Quest'ultimo che ha perso conoscenza poco dopo e' stato immediatamente soccorso e accompagnato con l'ambulanza in ospedale.
L'ARRESTO - I poliziotti hanno individuato e bloccato sei uomini, tutti di nazionalità rumena che presentavano piccole lesioni alcune contusioni con escoriazioni e con gli abiti macchiati di sangue. I sei, P.M.D. di 25 anni, G.M. 44enne, N.I. 20 anni, M.I. 29enne, M.S.26 anni e I.G.27enne, sono stati accompagnati presso il Commissariato ''Romanina'' dove sono stati arrestati per rissa aggravata. Il ferito invece B.A., 22enne, tuttora ricoverato, e' stato denunciato per rissa all'autorita' giudiziaria.
Il Regina Coeli di Papa Francesco: "Rinnovamento nella società"
"La grazia contenuta nei sacramenti pasquali è un potenziale di rinnovamento enorme: per l'esistenza personale, per la vita delle famiglie, per le relazioni sociali". E' appunto la necessità di un rinnovamento, che investa i singoli come le famiglie e l'intera società, che papa Francesco sottolinea nel corso della preghiera del 'Regina Coeli' dalla finestra dello studio del palazzo Apostolico affacciata su una piazza San Pietro gremita di fedeli.
UNA PREGHIERA PER CHI SOFFRE - "La Pasqua è il mistero centrale della nostra fede", premette il pontefice, auspicando che "la forza della Resurrezione di Cristo possa raggiungere ogni persona, specialmente chi soffre, e tutte le situazioni più bisognose di fiducia e di speranza. Cristo - osserva il Papa - ha vinto il male in modo pieno e definitivo, ma spetta a noi, agli uomini di ogni tempo accogliere questa vittoria nella nostra vita e nella realtà concreta della Storia e della società" .
"MI LASCIO RAGGIUNGERE DALLA GRAZIA DI CRISTO RISORTO" - Quindi, sottolinea quanto scritto nella liturgia odierna: "Il battesimo che ci fa figli di Dio e l'eucaristia che ci unisce a Cristo devono diventare vita, tradursi in atteggiamenti, comportamenti, gesti e scelte: ma tutto - avverte - passa attraverso il cuore umano".
Se "io mi lascio raggiungere dalla grazia di Cristo risorto, se le permetto di cambiarmi in quel mio aspetto che non è buono, che può far male a me e agli altri, io permetto la vittoria di Cristo, gli permetto di affermarsi nella mia vita e di allargare la sua azione benefica. Questo è il potere della grazia - spiega papa Francesco - senza la grazia non possiamo nulla; con la grazia posso diventare strumento della bella misericordia di Dio".
"Il mistero pasquale operi profondamente in noi e in questo nostro tempo: l'odio lasci posto all'amore, la menzogna alla verità, la vendetta al perdono, la tristezza alla gioia". E' l'auspicio che rivolge il papa.
Il saluto ai pellegrini - espresso soltanto in lingua italiana - iniziato con un "Buon giorno e buona Pasqua a tutti" si conclude con l'augurio di un "buon pranzo", come oramai il pontefice ha abituato i fedeli.
IL REGINA COELI - "Alle ore 12 di oggi, il Santo Padre Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il 'Regina Coeli' con i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro". Così recita la nota ufficiale della Sala stampa Vaticana, precisando quindi che la finestra del palazzo Apostolico da cui si affaccia il pontefice non è più dell'appartamento papale - al quale Jorge Mario Bergoglio ha al momento rinunciato, preferendo rimanere nella suite ben più piccola della Casa di Santa Marta - ma dello studio, dove riceve le diverse autorità e dal quale, appunto, si affaccia per il saluto ai fedeli in occasione dell'Angelus domenicale.
Nel pomeriggio il Pontefice, visiterà in forma privata gli scavi della necropoli vaticana situata sotto la basilica di San Pietro e sostera' in preghiera presso la tomba di san Pietro. Il Papa sara' accompagnato dal cardinale Comastri, arciprete della Basilica Vaticana.
Pasquetta a Fiumicino, lungomare§e spiagge invase dai rifiuti
A Fiumicino lungomare della Salute sporco, invaso dai rifiuti e da cumuli di sabbia. Impraticabile dalle biciclette la pista ciclabile che lo costeggia. Abbandonate all’incuria ed al degrado anche le spiagge dove in questo lunedì di pasquetta i volenterosi cittadini e turisti intenzionati a dare il classico calcio al pallone sono costretti a schivare la sporcizia. Questa, purtroppo, la ‘fotografia’ del lungomare della città costiera. A tutto discapito del turismo.
LA DENUNCIA –“Siamo a pasquetta, nel pieno delle festività di primavera, ma chi percorre il lungomare assiste ad uno spettacolo indecoroso, con gli arenili cosparsi da ogni tipo di rifiuti, la pista ciclabile e la passeggiata impraticabili”, denuncia Roberto Cini, presidente del circolo Pd Aldo Moro di Fiumicino. “Un pessimo biglietto da visita che finisce con lo scoraggiare il turismo penalizzando l’economia locale”, sottolinea l’esponente democratico.
LA CICLABILITA’ – A poche settimane dalle comunali, secondo Roberto Cini, l’attuale amministrazione di centrodestra starebbe concludendo “nel modo peggiore la sua esperienza di governo della città”. Tra le responsabilità quella di aver visto “aumentare in dieci anni il degrado e la scarsa attenzione verso i cittadini e le attività commerciali”. “Dire che non è stato fatto nulla sarebbe già un’analisi ‘bonaria’”, spiega ancora Cini. Che sottolinea come nel campo della viabilità ciclabile, per esempio, non sia stato realizzato “neanche un metro di piste mentre l’unica realizzata dalla giunta Bozzetto è stata addirittura abbandonata, priva di manutenzione sia straordinaria che ordinaria”. “Eppure, proprio in questi giorni c’è anche chi ha la faccia tosta di presentarsi al fianco del centro-destra, proponendo come fiore all’occhiello del programma proprio la realizzazione di una rete di piste ciclabili!”, esclama il presidente del circolo.
Municipio I, Giuseppe Lobefaro§"Nominerò solo tre assessori"
l 7 aprile si terranno le primarie di centrosinistra per scegliere il candidato presidente dei municipi. Paese Sera vuole provare a offrire un contributo di chiarezza ai suoi lettori: un'agenda elettorale, un'intervista uguale per tutti coloro che vorranno sottoporsi spontaneamente al confronto. Le risposte di Giuseppe Lobefaro, candidato alle primarie di centrosinistra del Pd nel I municipio.
Quale sarà la sua agenda dei primi 100 giorni?
Porre le basi per governare la realtà nuova, che deriva dall’unione dei Municipi I e XVII. Darsi obiettivi e tempi precisi, individuando le diverse responsabilità su: sociale, scuola, lavori pubblici, commercio. Ascoltare le parti sociali e mettere in rete le realtà del territorio, da sostenere e valorizzare. Creare una rete di partecipazione civile tra cittadini, Municipio e Sindaco di Roma. Classificare le esigenze del territorio e stabilirne le priorità.
Qual è il suo giudizio sull'accorpamento deciso dal Campidoglio?
Negativo. L’assemblea capitolina ha definito i confini e aumentato il numero degli assessori, da 4 a 6, tralasciando di delineare il modello istituzionale, la governance cittadina, senza riferimenti al necessario decentramento. Sarà compito del sindaco e dei presidenti di Municipio tracciare competenze, ruoli e strategie dei Municipi. Se sarò eletto presidente, nominerò solo tre assessori (sociale, scuola e lavori pubblici), lasciando il Commercio alla Presidenza, organo di garanzia e controllo.
Quali competenze e quali poteri sono necessari perché i Municipi funzionino?
Per funzionare i Municipi devono semplificare la vita dei cittadini e permettere a chiunque di partecipare alla vita della città. I Municipi sono vitali per il governo della metropoli, in uno spirito di forte collaborazione con il sindaco e la sua giunta. Per questo, occorre definire presto le rispettive competenze e responsabilità. Chiederò, oltre a un potenziamento delle competenze, l’autonomia di alcune entrate (per esempio sulla pubblicità locale, occupazione di suolo pubblico) e la compartecipazione ad altre entrate, tributarie ed extratributarie.
Cosa cambierà se lei sarà eletto presidente?
Il mio ‘municipio ideale’ sa ascoltare i cittadini, è trasparente e solidale. E agisce nel rispetto maniacale delle regole e della legalità. Una persona, da sola, però, non produce il cambiamento. E’ la sua capacità di fare un gioco di squadra che può fare la differenza. Un buon governo è frutto di un lavoro quotidiano e costante, costruito ogni giorno, un mattoncino dopo l’altro. Se sarò eletto, tradurrò in pratica questo mio ragionamento e sono certo che, a quel punto, molto cambierà.
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Aurelia, perde il controllo§della moto: morto 41enne
Un uomo di 41 anni è morto la scorsa notte dopo aver perso il controllo del ciclomotore che stava guidando. E' successo poco dopo la mezzanotte in via Aurelia Antica all'altezza del civico 236. Inutili i tentativi di soccorso, l'uomo è deceduto nella caduta. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani dell'XI gruppo che stanno cercando di stabilire le cause dell'incidente.
Colombo, prende a bastonate l'ex§moglie: arrestato 54enne
Già “titolare” di un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare del 2006 è tornato dall’ex coniuge aggredendola con un bastone. E’ accaduto ieri sera in zona Colombo. Quando gli agenti del commissariato Cristoforo Colombo, diretto da Agnese Cedrone, sono arrivati sotto casa della donna, chiamati per una segnalazione di lite, l’hanno trovata in lacrime e spaventata in compagnia di suo padre e del figlio 15enne. Ha indicando ai poliziotti l’uomo che l’aveva colpita, poco distante dall’altra parte marciapiede.
La vittima ha detto agli agenti che mentre stava passeggiando con il suo cane, l’uomo, suo ex marito, le si era avvicinato e poi l’aveva colpita con un bastone. I poliziotti si sono diretti subito verso l’uomo e l’hanno bloccato. Identificato per L.T., un romano di 54 anni, questo giustificava la sua presenza in quel luogo dicendo di esserci andato per riprendere il proprio scooter parcheggiato nelle vicinanze e per controllare un appartamento di sua proprietà. Le scuse dell’uomo però che abita molto distante dalla ex coniuge, non ha convinto gli agenti che nel frattempo hanno ritrovato anche il bastone utilizzato dal fermato per colpire la donna. Accompagnato presso il commissariato San Paolo, l’uomo che è risultato già destinatario di un provvedimento di allontanamento, è stato arrestato per il reato di “atti persecutori – stalking”. La vittima invece, è stata accompagnata con l’ambulanza in ospedale per le cure necessarie e guarirà in pochi giorni.
Folla in piazza del Popolo per il Califfo§"Senza di te, tutto il resto è noia"
Per le esequie del cantante Franco Califano da questa mattina intorno alle nove, una folla di simpatizzanti romani e non, si è radunata di fronte alla Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo nel tentativo di partecipare ai funerali. La chiesa al momento è piena e all'esterno vi sono centinaia di persone in fila che sperano ancora di poter entrare. La capienza però è tale che non può permettere l'accesso ad altre persone sia per la scarsa capienza sia perchè ha in corso lavori di ristrutturazione. Tra i presenti alla funzione religiosa anche il sindaco Gianni Alemanno e l'ex presidente della Regione Renata Polverini.
GLI STRISCIONI - "Ora senza di te tutto il resto è noia. Grazie Franco". Con questo striscione piazza del Popolo sta assistendo alle esequie del cantautore romano Franco Califano che si stanno celebrando nella chiesa degli Artisti. Una folla di simpatizzanti, attori e rappresentanti delle istituzioni ha atteso il feretro e lo ha accolto con un applauso. Sul feretro era poggiata una maglia dell'Inter con su scritto Franco Califano.
GLI AMICI - Tra i presenti alle esequie di Franco Califano, oltre ad una folla di gente comune che ha seguito i funerali fuori dalla Chiesa degli artisti, Lando Fiorini, Renato Zero, Serena Grandi, il maestro Mazza, Amedeo Minghi, Tony Sperandeo, Maurizio Mattioli che ha parlato di "un grande dolore, se ne è andato un grande amico". "Vai Califfo", "Franco, stamo tutti qua", gridava la gente fuori dalla chiesa durante la funzione religiosa che si è chiusa con la preghiera degli artisti. "Abbiamo perso un amico sincero",ha detto Edoardo Vianello. Mentre il parroco nell'omelia ha ricordato: "Francesco ha trasmesso tanti messaggi e ognuno di noi ha cercato di apprendere qualcuno di questi messaggi. Ha cercato di essere di essere diverso e migliore e non solo per mettersi in mostra ma perché qualcuno lo vedesse per la sua bonta'".
ALEMANNO - In ricordo di Franco Califano, "pensiamo di fare un grande concerto con tutti i suoi amici il 21 aprile nel giorno del natale di Roma. E' un'occasione importante per un grande cantore di Roma". Lo ha annunciato il sindaco Gianni Alemanno, a margine delle esequie di Franco Califano. Alemanno ha tenuto a sottolineare che "Califano ci ha insegnato una grande umanità, una suggestione profonda di Roma, senza la pretesa di insegnare nulla a nessuno". "All'inizio era un poeta maledetto - ha raccontato - ci sono state tante polemiche per i suoi comportamenti spesso fuori le righe. Pero', questo suo anticonformismo è diventato un segnale di autenticita' che riguarda un pò tutti i romani che si sentono un pò Califano perché dietro questa voglia di trasgredire c'é tanta umanità senza retorica". A chi gli chiede quale sia la sua canzone preferita tra quelle cantate da Califano, Alemanno risponde: "Tutto il resto e' noia non si puo' dimenticare".
Uccide 4 cuccioli maremmani§tagliando la gola e le zampe
Prima li ha uccisi tagliandogli la gola e le zampe, poi li ha gettati in un cassonetto. Per questo un egiziano di 50 anni, che lavora come collaboratore in una fattoria di Nazzano di proprietà di un 85enne del luogo, in provincia di Roma, è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Torrita Tiberina. A segnalare la vicenda ai militari è stata la Lega Antivivisezione.
Allertato anche il servizio veterinario della Asl di Rignano Flaminio. Subito sono scattate le indagini dei carabinieri che hanno identificato l'uomo che si era vantato pubblicamente del gesto, asserendo di averlo compiuto non sapendo cosa farsene degli animali essendo la madre dei cuccioli morta.
Primarie, da Action a Cnca§le realtà sociali con Marino
"Come Action e altre realtà sociali (dal Cnca ad Antropos) che lavorano sul contrasto alle tossicodipendenze, sui minori a rischio, soggetti fragili e rom, abbiamo incontrato il candidato sindaco alle primarie Ignazio Marino e abbiamo sottoscritto la carta di intenti Roma bene comune". Lo dichiara, in una nota, Andrea Alzetta capogruppo Roma in Action all'Assemblea capitolina.
"Sosteniamo con convinzione la candidatura di Marino affinche' Roma possa cambiare davvero, in tal senso abbiamo sostenuto la necessita' programmatica di una svolta che capovolga le priorita' dell'agenda politica cittadina che al posto del patto di stabilita' del fiscal compact e dello spendin review metta al centro una nuova idea di welfare e la democrazia dei beni comuni, in poche parole una nuova idea di modello di sviluppo per Roma - si legge in una nota - nell'incontro abbiamo sottolineato la necessita' di intraprendere in percorso che porti alla costruzione di un campo unico della sinistra che metta sullo stesso piano partirti movimenti e realta' sociali; e impegni i primi ad aprire le porte ad una partecipazione deliberante e non solo consultiva, le ultime ad assumersi direttamente anche responsabilita' di governo, per rompere quel muro che si è costruito tra partiti e societa' civile e che veda un rinnovamento reale che si incarni anche nelle persone fisiche che gestiscono la macchina pubblica. Serve un governo di svolta che dia a Roma un'alternativa possibile, e Ignazio Marino puo' garantire che uno spazio politico in questo senso si apra davvero".
Manifesti abusivi, Sassoli ci ricasca§Diffida violata sulla Cristoforo Colombo
Non è bastato il "richiamo formale" al candidato David Sassoli con "diffida a non reiterare comportamenti che potrebbero ledere l'immagine della coalizione". Anche stamattina intorno alle 8,30 sono stati affissiti i manifesti abusivi, come dimostra il video pubblicato dal blog “Degrado Esquilino”, sulla Cristoforo Colombo davanti al cantiere dell'acquario.
Dopo le polemiche contro Sassoli, che avevano visto Marino e Gentiloni agguerriti e pronti a chiedere il ritiro dalle primarie, la commissione garanzia del comitato Bene Comune era stata chiamata ad esprimersi sul caso. La coordinatrice Valentina Grippo aveva raccolto le motivazioni addotte dal rappresentante di Sassoli che, come riferito al termine della riunione, aveva spiegato come le illegalità si siano verificate all'insaputa del candidato e che c'era l'impegno a monitorare che non si verificassero ulteriormente. La commissione, invece, non aveva preso in esame la richiesta di Gentiloni riguardante "l'immediata rimozione delle migliaia di manifesti abusivi affissi in città", in quanto, aveva spiegato Grippo, la competenza ricade su organismi esterni, ovvero sulla polizia municipale.
Droga, arrestato narcotrafficante§"Il monaco" era latitante dal 2008
Lo chiamavano "il monaco", forse per la capigliatura o per l’aspetto dimesso oppure per la sua abitudine a vivere con poco. E’ finita ieri notte la lunga latitanza di Llajdi Laze, albanese di 38 anni, condannato nel 2008 dal Tribunale di Torino alla pena di 13 anni di reclusione per il reato di traffico internazionale di droga. L’uomo dalla metà degli anni 90’, veniva considerato uno dei "signori" del traffico della droga tra Italia ed Albania ed aveva realizzato importanti ed articolate reti di spaccio tra Napoli, Ancona, Milano, e Roma. Ad individuarlo sono stati gli agenti del Commissariato Trevi Campo Marzio, diretti dal dr. Lorenzo Suraci. Nella capitale viveva utilizzando dei falsi documenti bulgari, ma gli investigatori - proseguendo delle indagini in seguito all’ultimo importante sequestro di oltre 11 kg di droga – lo hanno individuato. L’uomo da alcuni giorni aveva trovato rifugio insieme ad alcuni fedelissimi, in un appartamento di Zagarolo, dove è stato bloccato dai poliziotti. Accompagnato negli uffici di Polizia l’uomo è stato arrestato.
I sud e le mafie, i racconti delle§donne per una nuova antimafia
I sud (al plurale). Le mafie. E le donne. Tre universi troppo a lungo considerati distanti o, ben che vada, banalizzati. Che oggi sono invece al centro di una nuova antimafia. Decisa a superare uno sguardo viziato dalla “retorica maschile” e dagli stereotipi. Uno su tutti: le mafie non uccidono le donne. A questo tema è dedicato il convegno nazionale che si svolgerà a Roma, dal 5 al 7 aprile, presso la Casa Internazionale delle Donne di via della Lungara. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Dasud, Libera e la Società Italiana delle Letterate, con il patrocinio della Commissione delle Elette di Roma Capitale, punta a “cogliere le trasformazioni messe in atto dalle donne nel contesto in cui vivono”. Siano esse donne che lavorano contro le mafie, donne di mafia oppure testimoni e collaboratrici di giustizia.
ANTIMAFIA E QUESTIONE DI GENERE– Così come non esiste un modo univoco d’essere donna, allo stesso modo non esiste un modo univoco d’essere donna in un contesto mafioso. “Se è vero infatti che la mafia è una società parallela, è anche vero che le donne ne sono parte integrante. Come vittime di violenze, che talvolta sfociano in femminicidi, ma anche come attrici”. A ricordarlo è Cinzia Paolillo di Dasud, una delle prime associazioni antimafia ad aver evidenziato il legame tra questione di genere e criminalità organizzata. Prima col dossier “Sdisonorate” e poi col fumetto di Celeste Costantino e Marina Comandini dedicato a “Roberta Lanzino. Ragazza”. Una scelta che ancora oggi Cinzia Paolillo rivendica con orgoglio: “Ci siamo rese conto che era venuto il momento di indagare seriamente e a 360 gradi questo tema. In quanto donne e in quanto donne del Sud”.
IL LEGAME CON LE ORIGINI– Lungi dal voler “ricreare lo stereotipo sud=criminalità”, il convegno sarà infatti anche l’occasione per approfondire “il legame con la terra d’origine, spesso negata, rimossa”. Partendo dalla consapevolezza che “noi donne siamo i luoghi in cui viviamo e che da questa appartenenza socio-culturale non possiamo prescindere”.
UNO SGUARDO NUOVO– La forza e l’originalità di questo convegno sta però soprattutto nei nomi delle protagoniste chiamate a confrontarsi su questi temi. Donne diverse per competenze e provenienze geografiche. Unite dalla comune appartenenza a un percorso femminista. Storiche, sociologhe, scrittrici, giornaliste, magistrate, animatrici sociali, fotografe e registe che contribuiranno, ciascuna a modo proprio, a costruire una “ri-narrazione che permetta di riposizionare lo sguardo”. Sbaragliando quelli che Gisella Modica della Società italiana delle letterate definisce “gli stereotipi linguistici di una retorica dell’antimafia che fino a oggi è stata declinata quasi esclusivamente al maschile”.
UNA PRESENZA SALVIFICA– Tra le altre saranno presenti la sociologa Alessandra Dino e la scrittrice Floriana Coppola, Anna Canepa, magistrata della Procura nazionale antimafia, ed Elisabetta Tripodi, sindaca di Rosarno. Particolarmente atteso l’incontro previsto per la mattina del 7 aprile con la fotografa palermitana Letizia Battaglia, che recentemente ha avviato un progetto di “rielaborazione” di alcune sue vecchie foto di cronaca nera nelle quali ha introdotto corpi e volti di donne del tutto estranei al contesto. E dunque proprio per questo potenzialmente salvifici. “È questa – conclude Gisella Modica – l’immagine che meglio di tutte può sintetizzare il senso della nostra iniziativa. Così come è avvenuto per le foto di Letizia Battaglia, anche noi ci auguriamo che i corpi delle donne possano ri-attraversare i Sud e le mafie e ri-immaginarli. Individuando un varco nuovo dal quale ripartire”.
Fiamme Oro salve e vincenti§Mantonvani sconfitta fuori casa
Partita viziata dal maltempo al Gelsomini di Ponte Galeria. Pioggia e vento hanno reso difficile il controllo dell’ovale e scoraggiato, quindi, lunghe azioni alla mano. Le Fiamme non giocano certo la migliore partita della stagione, ma poco importa, visto che con questi quattro punti la salvezza è matematica. Sconfitta, invece, la Lazio dal Petrarca Padova: la squadra veneta, che lotta per un posto nei play off, ha avuto la meglio al termine di un incontro, anche qui, condizionato da un campo davvero pesante.
LA CRONACA- Prima del fischio di inizio dell’arbitro Damasco di Arezzo, si è osservato un minuto di silenzio, in memoria del professore Isaia De Cesare, recentemente scomparso, storico preparatore atletico dell’Aquila e della nazionale Italiana. Passano due minuti di gioco e Nicola Benetti, mediano di mischia delle Fiamme Oro, centra i pali con un piazzato. Al 12’ lo stesso Benetti ne mette altri 3 e porta i padroni di casa sul 6 a 0. L’Aquila non sta a guardare e i nero-verdi cominciano ad imporre il loro gioco. Le Fiamme Oro si difendono, seppure non sempre nei limiti del regolamento. Infatti al 22’ Andrea Balsemi, terza ala cremisi, viene colto con le mani in ruck dall’arbitro Damasco, che estrae il giallo. La partita potrebbe a questo punto scivolare nelle mani della squadra ospite, ma pochi minuti dopo il giallo a Balsemin, arriva un giallo anche per l’abruzzese Milani, che riporta in parità il numero di giocatori in campo. L’Aquila continua a spingere e trova anche tre punti con Paolucci, al minuto 33. Le Fiamme sentono la pressione e si scuotono. L’estremo Guido Barion si fa 50 metri di campo e poi scarica su Damiano Vedrani, che vola in meta: con i due punti di Benetti fanno 13 a 3. Lo stesso poi aggiunge altri 3 punti prima della pausa con un calcio di punizione da distanza notevole. Nella ripresa l’Aquila scende bene in campo e cerca di rifarsi subito sotto nel punteggio. Al 44’ Paolucci ne realizza 3 per il 16 a 6. Dieci minuti più tardi Benetti risponde con un piazzato che vale il 19 a 6.Vento e pioggia, a questo punto, influenzano notevolmente la partita, che si fa piena di errori e certamente poco spettacolare. Al 64’ l’ultima marcatura di giornata, che porta la firma di Marcello De Gasperi: l’ala cremisi è brava a trovare uno spazio per depositare l’ovale in meta, al termine di un’azione insistita ai 5 metri abruzzesi. Prima del fischio finale gli uomini di Presutti hanno un’ultima occasione di marcare una meta, ma l’ala Simone Andreucci è sfortunata e causa pioggia e fango, non riesce a controllare un pallone che senza dubbio l’avrebbe portato a segnare.
FIAMME ORO- Sa che non è stata una giornata indimenticabile, Coach PResutti, ma sa anche che questi quattro punti significano molto: “Non abbiamo giocato la nostra miglior partita, anche perché L’Aquila doveva salvarsi, ci ha messo molto in difficoltà nel primo tempo, impedendoci di esprimere al meglio il nostro gioco. Abbiamo perso il controllo sul match, ma nel secondo tempo è andata molto meglio e siamo riusciti a portare a casa la partita”.
MANTOVANI LAZIO- Si ferma a due la serie di vittorie in campionato: la squadra allenata da Victor Jimenez e Alfredo De Angelis, infatti, è stata sconfitta dal Petrarca Padova, con il risultato di 38 a 10. La squadra veneta a largamente dominato il match, soprattutto nella prima parte, lasciando solo nel finale l’opportunità ai biancocelesti di marcare una meta. Un risultato che comunque dà fiducia, vista la netta differenza in classifica fra i due team e che fa ben sperare in vista del prossimo incontro casalingo, contro Prato.
Marconi, anziano si suicida§buttandosi dal settimo piano
Un anziano di 77, vedovo senza figli, è morto intorno alle 13 dopo essere precipitato dal settimo piano di uno stabile in via Guido Castelnuovo, nel quartiere Marconi. Secondo una prima ipotesi si tratterebbe di un suicidio avendo gli investigatori trovato un biglietto con le motivazioni del gesto.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e gli agenti del commissariato San Paolo. A dare l'allarme è stato il portiere che ha visto il corpo dell'uomo a terra nel cortile interno dello stabile.
Tpl, terzo giorno di occupazione§L'assessore Spena: "Sbloccati i fondi"
"L’Amministrazione capitolina ha provveduto a erogare tutti i pagamenti spettanti al consorzio Roma Tpl e ha predisposto una delibera con cui si sbloccano ulteriori fondi per garantire la regolarità del pagamento dei dipendenti, in ciò colmando con risorse proprie le inadempienze di altre istituzioni. Si sta facendo ogni sforzo affinché siano pienamente tutelati i diritti dei lavoratori e degli utenti del trasporto pubblico. L’auspicio è che tutte le parti in causa dimostrino senso di responsabilità, proseguendo un confronto costruttivo ed evitando di pregiudicare il diritto alla mobilità dei cittadini". Lo dichiara in una nota Maria Spena, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.
L'OCCUPAZIONE - Tutto questo mentre, per la terza giornata di seguito, "le segreterie unitarie occupano gli uffici della direzione di Roma TpL S.c.a r.l. e consorziate", spiegano in un comunicato Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Faisa Cisal. Stamattina i sindacati avevano chiesto con forza "un atto di responsabilità da parte del direttore di Roma T.p.L. e di tutta la dirigenza aziendale, così come delle istituzioni che dovranno garantire l’erogazione degli stipendi a fronte di finanziamenti apparentemente in fase di stanziamento (fonte stampa) ma dei quali nessuno sente il dovere di chiarire sia l’entità che i tempi. L’azienda, in un momento di forte crisi economica del settore, ostenta la totale assenza di responsabilità nei confronti dei lavoratori, strumentalizzando i loro diritti salariali e la loro mobilitazione come pressione nei confronti del governo locale".
PD ROMA - Pesanti critiche arrivano anche dal Pd Roma. "Da anni - dichiarano Marco Miccoli, Stefania Giusti e Mario Federici, rispettivamente segretario cittadino, responsabile mobilità e coordinatore del circolo Roma Tpl del Pd - il Pd Roma e il circolo di Roma Tpl, che riunisce i lavoratori Pd delle società private che gestiscono il servizio di trasporto, avevano messo in guardia sul taglio dei finanziamenti al trasporto pubblico da parte della Giunta Polverini. Purtroppo oggi i fatti confermano che avevamo ragione ad essere preoccupati". E aggiungono: "I 117 milioni di minori finanziamenti sul trasporto hanno colpito anche le aziende private e oggi i lavoratori sono i primi a subirne le conseguenze: stipendi non pagati da mesi, buste paga decurtate dalle aziende senza alcuna comunicazione, condizioni di lavoro su vetture assolutamente inadeguate e insicure". "A questo punto è a rischio lo stesso servizio di trasporto in quelle zone periferiche di Roma dove operano queste società private e Alemanno non può continuare ad ignorare il problema, come ha fatto in questi 5 anni di fronte alle nostre sollecitazioni e richieste d'intervento: evitare l'interruzione del servizio e garantire dignità ai lavoratori è ancora una sua responsabilità, almeno finché, a maggio, i cittadini decideranno di rimandarlo a casa", concludono.
Aereo fuori pista, esposto in Procura§sul ritardo dei vigili del fuoco
Il Codacons sta preparando un esposto alla Procura della Repubblica di Roma chiedendo di aprire una indagine su quanto registrato dall’Ansv. Secondo l’Agenzia, a causa delle scarse indicazioni ricevute dalla torre di controllo, i vigili del fuoco sbagliarono il percorso per raggiungere il velivolo finito fuori pista, facendo un giro più lungo pur avendo l’aereo a pochi metri dalla loro postazione. Tale circostanza determinò l’arrivo dei pompieri quando già tutti i passeggeri avevano abbandonato l’aereo, e il mancato rispetto dei tempi massimi di intervento previsti dalla normativa nazionale ed internazionale.
"Dopo la grave anomalia riscontrata dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) presso l’aeroporto di Fiumicino, che ha segnalato come i soccorsi da parte dei vigili del fuoco a seguito dell’incidente del 2 febbraio scorso arrivarono dopo ben 10 minuti dal fuori pista dell’aereo Carpatair - spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons - chiediamo alla Procura di verificare le responsabilità connesse a tale episodio. In questo caso, fortunatamente, non si sono registrate vittime, ma appare chiaro a tutti come in diverse circostanze un ritardo nei soccorsi avrebbe potuto comportare conseguenze ben più tragiche. La Procura, quindi, deve verificare chi e perché ha sbagliato, e procedere nei confronti dei responsabili per i reati legati alla sicurezza che saranno ravvisati”.
La vasca? Diventa una poltrona§Alla Cae 10 giorni di RiScarti
"Anche Roma avrà il suo Primo Festival Internazionale di riciclo artistico: RIscARTI, dal 5 al 14 aprile, presso la Città dell’Altra Economia – Cae. Dieci giornate dedicate al tema del riuso e del riciclo con laboratori, proiezioni, spettacoli, esposizione di oggetti e design per affrontare la tematica ambientale attraverso lo strumento privilegiato dell’arte contemporanea". Lo comunica in una nota la Città dell'altra Economia.
Si parte venerdì 5 aprile alle ore 18.30 con presentazione della expo e delle collezioni internazionali a cura di Drap Art e RecilaMadrid, performance dei Prototipi Di Scartus (musiche con strumenti auto - costruiti) e dei percussionisti Bamboo, che trasformano i rumori degli elettrodomestici a due velocità in suono, usando la riga come basso. A RIscARTI Festival, l’estetica dello scarto è un modo propositivo di costruire il cambiamento. E allora una vasca da bagno risulta più pratica in salotto, usata come poltrona, per chi preferisce una doccia veloce al mattino; una caffettiera spanata diventa una perfetta abatjour da comodino, tutti gli scarti sono validi. Non bisogna rifiutare la realtà, ma immaginare tutti i possibili usi delle cassette della frutta, degli indumenti non più alla moda e dei rifiuti hi tec programmati all’obsolescenza. "Se la quantità di oggetti che gettiamo - spiegano gli organizzatori - è talmente grande che il 'cosa farne' ci riempie di dubbi, di incertezze e spesso di rassegnazione, dobbiamo seguire RIscARTI e passare davanti 'I Temp(l)i cambiano' di Pistoletto, che si trova nel piazzale della Cae, per imparare che riciclare è un’arte e non solo!".
Il Comune espelle due rom da 'Salone'§Ma il Tar sospende il provvedimento
Erano stati allontanati dal campo nomadi di via di Salone, in seguito all'indagine dei vigili dello scorso 25 marzo. Ma G.R. e G.V., coppia di rom rumeni, hanno deciso di ricorrere al Tar per contestare la decisione del Campidoglio. Oggi il tribunale ha dato loro ragione, bocciando il Comune. "Inaccettabile il decreto di sospensiva del Tar del Lazio che ha di fatto delegittimato l'azione del Campidoglio nei confronti di due nomadi del campo rom di via di Salone che da controlli effettuati sono risultati possessori di conti correnti di migliaia di euro e quindi non idonei a restare nel campo per indigenti". Il sindaco e il vice sindaco di Roma Gianni Alemanno e Sveva Belviso hanno commentato così la notizia. La vicenda risale a quando un controllo della Polizia locale nei vari campi rom autorizzati della Capitale ha portato a scoprire come su 3500 persone 88 non avessero i requisiti di indigenza per poter rimanere all'interno dei campi. Di questi 88 una cinquantina erano possessori di conti correnti alle poste.
BELVISO - La decisione del Tar ha fatto infuriare il sindaco Alemanno e la sua vice Belviso. "Ci è stato chiesto di sospendere l'esecuzione del provvedimento fino al 24 aprile. Per noi è inaccettabile - commenta Belviso - Roma Capitale si è mossa con responsabilità. Non possiamo permetterci di accogliere queste persone nei campi nomadi. Non ne hanno il diritto. Noi andremo avanti nella nostra azione di procedere con l'espulsione dei non aventi diritto e ci difenderemo nelle sedi opportune con la nostra Avvocatura".
ALEMANNO - "Il nostro piano nomadi - si è lamentato Alemanno - è stato contrassegnato, in questi 4 anni, da sentenze e pronunce di tribunali che hanno ritardato l'attuazione del piano stesso e questo ultimo fatto è particolarmente grave perché si interviene a difesa di persone che non hanno nessun titolo e diritto a stare nel campo nomadi. Noi andremo avanti ma chiediamo più responsabilità da parte di chi ha il potere di decidere. Deve prevalere il principio di legalità a quello solidaristico. All'Avvocatura daremo il compito di resistere alla decisione del Tar relativa alla sospensiva. E' curioso inoltre che il ricorso sia stato presentato da Nicolò Paoletti chiamato da associazioni critiche nei confronti del piano. Singolare che sia sempre questo avvocato ad essere una specie di difensore civico della comunità nomade". Tra le motivazioni alla base della sospensiva del Tar il fatto che "sia stato violato il principio del giusto procedimento e quello della giusta istruttoria".
Trasporti, due scioperi per l'8 aprile§A rischio metro, bus e tram
Due gli scioperi indetti per lunedì 8 aprile nel settore dei trasporti pubblici locali della Capitale. Uno, vedrà il coinvolgimento dei soli lavoratori delle linee periferiche di Roma Tpl, sarà di 24 ore, con fasce di garanzie, proclamato da Faisa-Cisal che potrebbe creare ripercussioni anche sulle linee notturne della notte precedente tra domenica e lunedì. Un secondo sciopero è indetto invece dall’Usb, della durata di 4 ore, dalle ore 20 alle ore 24, e metterà a rischio le corse di bus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Giardinetti e Roma-Viterbo gestite da Atac.