Il 7 aprile si terranno le primarie di centrosinistra per scegliere il candidato presidente dei municipi. Paese Sera vuole provare a offrire un contributo di chiarezza ai suoi lettori: un'agenda elettorale, un'intervista uguale per tutti coloro che vorranno sottoporsi spontaneamente al confronto. Le risposte di Francesca del Bello, candidata alle primarie di centrosinistra del Pd nel II municipio.
Quale sarà la sua agenda dei primi 100 giorni?
Dovrò impegnarmi prima di tutto a favorire l’integrazione tra gli uffici dei due vecchi municipi per evitare che vi siano disfunzioni ai danni dei cittadini. Nominerò presto una giunta e coinvolgerò il più possibile i consiglieri eletti. Imparerò a conoscere la parte di Municipio che non ho in precedenza amministrato. Mi batterò contro gli “abusi” edilizi perpetrati nell’ultimo anno nel quartiere San Lorenzo.
Qual è il suo giudizio sull'accorpamento deciso dal Campidoglio?
La giunta Alemanno ha operato tra incertezze, ritardi e confusione. L’unificazione del II e III Municipio è, ciononostante, una buona soluzione. Avremo un Municipio diversificato con all’interno funzioni straordinarie e un grande patrimonio ambientale. I confini non sono artificiosi: le Mura Aureliane, il Tevere e la linea ferroviaria o, se si vuole, la Tangenziale est. I quartieri sono già stati avvicinati dalla metropolitana e dalla linea tramviaria. Tra Parioli e San Lorenzo c’è differenza. È vero. Ma chi ha detto che i Municipi devono contenere quartieri e realtà omogenee?
Quali competenze e quali poteri sono necessari perché i Municipi funzionino?
In questi anni gli amministratori municipali sono stati lasciati senza risorse e ciò ha aggravato una situazione determinata dall’assenza di reali poteri e, più in generale, da un decentramento mai portato a compimento. I Municipi hanno bisogno di poteri e risorse per dare risposta alle domande e hai bisogni più immediati. I cittadini chiedono servizi efficienti e valorizzazione degli spazi pubblici. E’ inaccettabile, per fare un solo esempio, che il servizio giardini non sia decentrato nei municipi.
Cosa cambierà se lei sarà eletta presidente?
Mi preoccupa molto la sfiducia dei cittadini nei confronti di chi amministra. C’è bisogno di dialogo, trasparenza e responsabilità. Un presidente di Municipio può garantire innanzitutto un sano rapporto tra cittadini e amministrazione. Bisogna dire la verità e parlar chiaro. Queste son le risorse, questo si può fare. Serve lavorare molto, studiare, ascoltare e trovare le soluzioni impiegando tutte le risorse che si hanno a disposizione.
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