Quantcast
Channel: PaeseSera.it > Homepage
Viewing all 6467 articles
Browse latest View live

Municipio II, Francesca del Bello§"Sarò contro gli abusi edilizi"

$
0
0

Il 7 aprile si terranno le primarie di centrosinistra per scegliere il candidato presidente dei municipi. Paese Sera vuole provare a offrire un contributo di chiarezza ai suoi lettori: un'agenda elettorale, un'intervista uguale per tutti coloro che vorranno sottoporsi spontaneamente al confronto. Le risposte di Francesca del Bello, candidata alle primarie di centrosinistra del Pd nel II municipio.

Quale sarà la sua agenda dei primi 100 giorni?

Dovrò impegnarmi prima di tutto a favorire l’integrazione tra gli uffici dei due vecchi municipi per evitare che vi siano disfunzioni ai danni dei cittadini. Nominerò presto una giunta e coinvolgerò il più possibile i consiglieri eletti. Imparerò a conoscere la parte di Municipio che non ho in precedenza amministrato. Mi batterò contro gli “abusi” edilizi perpetrati nell’ultimo anno nel quartiere San Lorenzo.      

Qual è il suo giudizio sull'accorpamento deciso dal Campidoglio?

La giunta Alemanno ha operato tra incertezze, ritardi e confusione. L’unificazione del II e III Municipio è, ciononostante, una buona soluzione. Avremo un Municipio diversificato con all’interno funzioni straordinarie e un grande patrimonio ambientale. I confini non sono artificiosi: le Mura Aureliane, il Tevere e la linea ferroviaria o, se si vuole, la Tangenziale est. I quartieri sono già stati avvicinati dalla metropolitana e dalla linea tramviaria. Tra Parioli e San Lorenzo c’è differenza. È vero. Ma chi ha detto che i Municipi devono contenere quartieri e realtà omogenee?

Quali competenze e quali poteri sono necessari perché i Municipi funzionino?

In questi anni gli amministratori municipali sono stati lasciati senza risorse e ciò ha aggravato una situazione determinata dall’assenza di reali poteri e, più in generale, da un decentramento mai portato a compimento. I Municipi hanno bisogno di poteri e risorse per dare risposta alle domande e hai bisogni più immediati. I cittadini chiedono servizi efficienti e valorizzazione degli spazi pubblici. E’ inaccettabile, per fare un solo esempio, che il servizio giardini non sia decentrato nei municipi.

Cosa cambierà se lei sarà eletta presidente?

Mi preoccupa molto la sfiducia dei cittadini nei confronti di chi amministra. C’è bisogno di dialogo, trasparenza e responsabilità. Un presidente di Municipio può garantire innanzitutto un sano rapporto tra cittadini e amministrazione. Bisogna dire la verità e parlar chiaro. Queste son le risorse, questo si può fare. Serve lavorare molto, studiare, ascoltare e trovare le soluzioni impiegando tutte le risorse che si hanno a disposizione.

www.facebookk.com/pages/Del-Bello-Presidente


Teatro dell'Opera, "180mila euro§per affittare gli uffici da privati"

$
0
0

Una lettera di denuncia. Sei pagine indirizzate ai vertici della fondazione del Teatro Opera in cui Cgil, Uil e Cisl elencano le criticità di uno dei simboli culturali della Capitale. Che vede diminuire i fondi per lo spettacolo, ma nel frattempo “spenderà 180mila euro l’anno” per trasferire i dipendenti dell’amministrazione dalla struttura ad un appartamento privato di via Massimo D’Azeglio. Senza dimenticare il capitolo sicurezza, con “i palcoscenici che sembrano terra di nessuno”, scrivono le tre organizzazioni sindacali.

Il TRASFERIMENTO - Dall’estate scorsa si parlava di un trasferimento degli impiegati amministrativi. Un trasloco di pochi metri, ma, per i sindacati, costoso. Mentre la parola d’ordine è risparmiare, la fondazione è pronta a staccare un assegno di circa 200 mila euro per 12 mesi d’affitto. I vertici, in più riprese, hanno spiegato che si tratta di un’esigenza tecnica. Alcuni lavoratori però non sono d’accordo. E sottolineano che “bisogna aggiungere gli onerosi costi di logistica e arredi” per i vani della società Gruppo Beni stabili. Spazi che, per Cgil, Cisl,e Uil, sono già “a disposizione nel teatro”. Andrebbero solo ristrutturati, dicono i rappresentanti sindacali. “Per valorizzare quanto già in possesso, non gli immobili di altrui proprietà”, aggiungono.

PECIOLA -“Il trasloco degli uffici amministrativi della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma presso i locali di uno stabile in via Massimo D’Azeglio  – dichiara Gianluca Peciola, candidato al consiglio comunale con Sel –, per migliorare l’attuale situazione dei camerini e delle sale prova comporterà una spesa di circa 180mila euro, che sarà sostenuta con risorse pubbliche”. Questo nonostante il Campidoglio assicuri la copertura finanziaria grazie all’utilizzo dei fondi recuperati dalla dismissione di parte dei magazzini. “Riteniamo, però, – aggiunge Peciola – che tali risorse potrebbero essere diversamente impiegate per la manutenzione del Teatro e per la stabilizzazione dei lavoratori precari, evitando inutili sprechi”.

Ma i dubbi sull’operazione non si fermano solo sull’opportunità economica. “Gli amministrativi – si legge nella lettera denuncia – dal 2000 sono diminuiti di 20unità delle 70 previste in organico”. Non solo. I dipendenti dell’Opera denunciano che la carenza di spazi riguarda i magazzini e non gli uffici. “Quello della Romanina – scrivono nella lettera – è insufficiente”. Dai radar, dopo l’annuncio del progetto, si è perso anche il Centro polivalente della Tiburtina (gli ex stabilimenti cinematografici De Paolis) I rappresentanti sindacali puntano il dito anche contro “il continuato inserimento di collaborazioni in totale assenza al vigente ordinamento funzionale”. 

SICUREZZA - Capitolo sicurezza. I sindacati lanciano il loro grido d’allarme, con palcoscenici che si trasformano in “terra di nessuno”. Il motivo? “Spesso si assiste – aggiungono – con quanta leggerezza e approssimazione si affrontino le prove di scena senza la necessaria cognizione delle condizioni di sicurezza da realizzare”. L’ultimo incidente, ricordano, risale a metà marzo durante la rappresentazione dei “Due Foscari”. Ma anche gli impianti aereazione e di riscaldamento “non sono mantenuti secondo le norme igienico-sanitarie”.

Una situazione che si lega con i tagli del Fondo unico per lo spettacolo. Con gli enti locali che dovrebbero sostituirsi al governo nazionale, per garantire quelle risorse economiche indispensabili per la vita della struttura. E, considerando il profondo rosso della casse regionali e comunali, non è così scontato che i soldi arrivino. Per questo, dicono i sindacati, si potrebbe iniziare risparmiando i 180mila euro d’affitto per gli uffici dell’amministrazione. 

Vigilantes Urbe ancora sotto il Comune§"Alemanno mantenga le promesse"

$
0
0

Nell'agosto 2009 occuparono il Colosseo  per difendere il proprio posto di lavoro, ma a distanza di 3 anni non hanno ancora ricevuto alcuna garanzia per il proprio futuro. E nonostante le promesse del Campidoglio. Sono le  guardie giurate dell' ex Istituto di vigilanza urbe dell' Associazione nazionale combattenti e reduci, che dallo scorso giovedì presidiano l'ingresso del Campidoglio. Licenziati dopo il fallimento dell'azienda per cui lavoravano, il Comune nel febbraio 2010 aveva firmato un protocollo d'intesa garantendo un reimpiego nelle municipalizzate, ma a distanza di tre anni, solo 26 persone su 300 sono state effettivamente assunte.

LA PROTESTA -“Sono passati ormai tre anni da quell'accordo - spiegano i lavoratori che domani mattina dovrebbero incontrare il vicesindaco Sveva Belviso -  e il sindaco Alemanno non ha mantenuto le promesse. Come Pinocchio”. Dei 300  lavoratori che non si opposero al licenziamento,  solo 21 sono stati assunti a tempo indeterminato all'Ama, per gli altri invece buio pesto. I circa 80 reimpiegati da Risorse per Roma con contratto a tempo determinato dal prossimo 21 maggio rischiano di rimanere  disoccupati, così come gli altri 69 assunti dalla Multiservizi, che hanno visto il loro contratto scadere lo scorso 31 marzo. Per tutti  gli altri, mai assunti, invece,  la mobilità è già scaduta lo scorso febbraio.

LA STORIA - Da ente morale al crac da 80 milioni. Fece scalpore nel 2008 la vicenda dell'ex istituto nato da una costola dell' Associazione nazionale combattenti e reduci, commissariato e infine assorbito da una società privata, dopo una profonda crisi economica e un buco da 80 milioni di euro. Nel passaggio societario  ai circa 960 lavoratori,  dapprima inquadrati come dipendenti dell'Ancr nazionale, ente morale che percepisce contributi dal ministero della Difesa e dalla Presidenza del consiglio dei ministri, vennero prospettate contrattuali differenti rispetto al passato, e solo in 660 accettarono il nuovo inquadramento che  prevedeva una busta paga più “leggera”, circa 200 euro in meno, e un differente trattamento pensionistico.

Dei restanti 300 dipendenti, dopo una battaglia che durò anni, se ne fece carico il Comune, che nel febbraio 2010 siglò un protocollo d'intesa in cui si impegnava al reimpiego presso le aziende partecipate o collegate dal Comune di quanti non si opposero al licenziamento, accettando quindi la condizione di mobilità. “Al momento dell’annuncio dell’avvenuta firma del Protocollo – scriveva il giorno della firma lo staff del sindaco nel suo blog - le famiglie dei lavoratori hanno festeggiato il sindaco con una ovazione”. Chissà che domani lo stesso Alemanno non li rincontri tutti di nuovo in piazza. Con ben altri intenti.

Idi, sospesa mobilità fino al 10 aprile§Nominati tre commissari straordinari

$
0
0

Nel pomeriggio si è riunito alla Regione il tavolo di crisi del gruppo Idi. In apertura sono stati illustrati i cambiamenti intervenuti nel Gruppo con il decreto del ministero dello Sviluppo economico che ammette il Gruppo alla amministrazione straordinaria (che assorbe la procedura di concordato preventivo). “Il decreto ha nominato tre commissari straordinari: Stefania Chiaruttini, Carmela Regina Silvestri e Massimo Spina, direttore amministrativo del Bambino Gesù e collaboratore del delegato vicario Giuseppe Profiti per Idi. Alla fine del serrato confronto le parti, per scongiurare i licenziamenti, hanno sottoscritto un verbale di accordo nel quale l'azienda a fronte dell’individuazione di strumenti e ammortizzatori sociali idonei ad affrontare e superare la profonda crisi e il conseguente piano di riorganizzazione indispensabile per il rilancio del Gruppo, si è impegnata a sospendere la procedura di mobilità fino al 10 aprile p.v". Così una nota del Gruppo Idi.

"Nel corso della sospensione la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali terranno confronti in sede aziendale in preparazione della prossima convocazione del tavolo in sede regionale che dovrà avvenire subito dopo il prossimo 10 aprile - prosegue il comunicato - L'obiettivo è far ripartire la macchina e la produzione, ma in un contesto aziendale (in ogni singola unità operativa) atto a riprendere rapidamente quel livello di qualità e di notorietà che il Gruppo ha avuto fino a poco tempo fa. Parallelamente dovranno essere studiati e concordati fra le parti sociali strumenti di legge e ammortizzatori sociali che possano consentire la revoca della procedura di mobilità". 

Abusava della nipote da anni§Settantenne fermato dalla polizia

$
0
0

E' stato bloccato dalla polizia a Guidonia un 70enne accusato di aver abusato della 13enne nipote acquisita. La vicenda è stata scoperta dai poliziotti a fine febbraio, quando i genitori della giovane vittima, ormai maggiorenne, si sono rivolti a loro per sporgere denuncia. Il padre della ragazza, vedendola stranamente turbata, l’ha convinta a confidarsi e da lì ha scoperto che la giovane intratteneva una relazione malata con il compagno della nonna, che da anni la costringeva ad avere rapporti intimi con lui.

Con l’aiuto di una psicologa del Centro antiviolenza “Le Lune” di Guidonia, gli agenti hanno ascoltato il racconto della ragazza, che, a detta degli specialisti, è affetta dalla Sindrome di Stoccolma, provando empatia con il proprio aguzzino proprio a seguito delle violenze subite. Oggi gli investigatori dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, diretti da Alfredo Luzi, hanno notificato all’uomo un provvedimento cautelare di divieto assoluto di avvicinamento alla vittima, nonché di qualsiasi tentativo di comunicare con lei e con i suoi familiari. Il provvedimento è stato richiesto all’Autorità Giudiziaria in considerazione della gravità dei fatti emersi e dei gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico del responsabile, soprattutto in ragione della sua evidente pericolosità sociale e delle modalità e circostanze con le quali ha compiuto il suo delitto.

Lavoratori Urbe, protesta a oltranza§"Alemanno pinocchio, siamo qua"

$
0
0

"Alemanno pinocchio, noi stiamo sempre qua". A gridarlo i lavoratori dell'istituto di vigilanza dell'Urbe, tornati in protesta sotto il Campidoglio per chiedere che "venga rispettato l'accordo siglato tre anni fa con il quale il Comune si impegnava a trovarci una ricollocazione nelle aziende del gruppo Roma Capitale ma dopo tre anni 300 persone sono ancora disoccupate". "Alle 13 - hanno riferito i lavoratori - si riunirà un tavolo con le municipalizzate e il sindaco Alemanno per capire cosa faranno di noi, quale il serbatorio dove ci potranno inserire. Intanto aspettiamo qui".

Scoperto call center con 124 lavoratori§in nero: denunciati gli amministratori

$
0
0

Da fuori appariva un impeccabile e organizzato centro di servizi. Invece era uno dei tanti call center, riconducibile ad una società con sede nella capitale, in cui erano occupati 124 lavoratori “in nero” e 111 “irregolari”.

L'ISPEZIONE DEI FINANZIERI - A scoprirlo i finanzieri del comando provinciale di Roma che, dopo diverse segnalazioni, hanno fatto irruzione nei locali in un comune dei Castelli romani, da cui partivano le chiamate telefoniche in tutta Italia anche per conto di affermate imprese nazionali. L’ispezione ha rivelato l’ennesimo caso di sfruttamento di giovani: alcuni lavoratori erano convinti di essere stati assunti mentre altri erano stati costretti a concludere un contratto “a progetto” ma erano in realtà assoggettati ai vincoli di subordinazione tipici di un contratto di lavoro dipendente con il rispetto di un orario di lavoro prestabilito ed alle dipendenze di un preposto con potere disciplinare.

L'IVA EVASA - Le Fiamme gialle del gruppo di Frascati, nel corso della verifica fiscale avviata subito dopo il primo accesso, hanno anche appurato l’omesso versamento dell’iva risultante dalla dichiarazione annuale per un importo pari a oltre mezzo milione di euro, oltre che di ritenute fiscali per circa 200 mila euro. Decisiva per lo sviluppo dell’attività ispettiva è stata la collaborazione dei funzionari dell’Inps di Roma, che ha permesso di ricondurre correttamente gli effettivi rapporti di lavoro ai modelli contrattuali previsti dalla normativa in materia di lavoro.

LE DENUNCE - La società, grazie ai mancati versamenti delle imposte e dei contributivi previdenziali ed assistenziali, era riuscita a conquistare un posizionamento di tutto rispetto sul mercato sbaragliando la concorrenza degli altri operatori del settore, quelli regolari. I due amministratori della società sono stati denunciati alla procura della repubblica di Roma, per i reati di dichiarazione fraudolenta e di omesso versamento di ritenute certificate e di imposte, e dovranno rispondere della maxi sanzione di 1.500 euro per ogni lavoratore “in nero” alle dipendenze al fine di cautelare il credito vantato dall’erario per le imposte evase, le pene pecuniarie e gli interessi maturati. È stata richiesta all’autorità giudiziaria l’applicazione del sequestro preventivo dei beni immobili e mobili nella disponibilità degli indagati, volto alla loro confisca cosiddetta “per equivalente”. L’attività si inserisce in un piano straordinario di controlli predisposto dal gruppo di Frascati che, coinvolgendo anche la compagnia di Velletri e la tenenza di Colleferro, ha portato, nel 2012 e nei primi mesi del 2013, alla scoperta di 343 lavoratori “in nero” e 912 “irregolari”, occupati presso 95 datori di lavoro nelle zone dei Castelli romani e della Valle del sacco.

Vetere, camera ardente in Campidoglio§Pd: "Sconcerto per Alemanno assente"

$
0
0

Aperta la camera ardente allestita per l'ex sindaco Ugo Vetere in Campidoglio. Ad accogliere il feretro al portico del Vignola l'assessore al Bilancio, Carmine Lamanda. Il feretro e' stato sistemato in sala della Protomoteca accanto al quale e' stata poggiata una foto in bianco e nero dell'ex sindaco con un mazzo di fiori vicino. Presenti cittadini e politici. I primi ad arrivare alcuni esponenti del Pd tra cui Esterino Montino e Roberto Morassut. Subito dopo è arrivato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il presidente del consiglio regionale, Daniele Leodori. Il governatore si è fermato alcuni minuti con la vedova di Vetere. In Campidoglio anche il leader del Pd Pierluigi Bersani che dopo aver salutato i familiari di Vetere, si è trattenuto alcuni minuti con il segretario romano, Marco Miccoli, per poi rimanere in rigoroso silenzio molti passi dietro il feretro proprio insieme al segretario romano. Stretta di mano tra il candidato alle primarie a sindaco di Roma, Ignazio Marino, e il capogruppo Pd in Campidoglio ed ex candidato alle primarie, Umberto Marroni. I due, uniti dal portare il saluto all'ex sindaco Ugo Vetere alla camera ardente allestita in Campidoglio, si sono stretti la mano scambiandosi qualche parola.

ALEMANNO ASSENTE - Non manco le polemiche per l'assenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Siamo a dir poco sconcertati dal comportamento irriguardoso del Sindaco che oggi non era presente ad accogliere in Protomoteca il feretro di Ugo Vetere. Del resto siamo in presenza di un comportamento non dissimile da quello tenuto in occasione delle commemorazioni, in Campidoglio,per il trentesimo anniversario della morte di Luigi Petroselli - scrive in una nota il consigliere capitolino Paolo Masini (Pd) - quel giorno ha pensato bene di comunicare di essere a Bari per l’Anci, peccato stesse a pochi metri dalla Protomoteca in Sala delle Bandiere, mentre tutta la citta’ era li’ a rendere omaggio ad un grande Sindaco.La fascia tricolore che porta rappresenta tutti i romani. Non dovremmo essere noi a suggerire al Sindaco di collocare sul sito di Roma Capitale la notizia della morte di Vetere in una posizione dignitosa né a sollecitare la sua presenza alla camera ardente di chi ha amato e servito Roma".

"SUL SITO DEL COMUNE, VETERE E' NOTIZIA SECONDARIA" - Ed è sempre Masini ad accendere la seconda polemica. "Dispiace dover continuare a constatare che, malgrado le nostre sollecitazioni, il sito di Roma Capitale continui, anche questa mattina, a inserire la notizia della scomparsa del sindaco Ugo Vetere e della camera ardente prevista per oggi in Protomoteca, non fra le notizie principali bensì fra le tante informazioni di attualità tra scioperi del trasporto pubblico e raccolte di rifiuti ingombranti - continua Masini - è questa la collocazione e il riconoscimento pubblico che Alemanno riserva ad un Sindaco che insieme a Luigi Petroselli e Giulio Carlo Argan è stato tra i protagonisti di una delle fasi storiche piu’ alte della città di Roma" conclude Masini.

LE REAZIONI - "Si parla in questi giorni della necessita' che la politica torni ad essere fatta da politici che pensano anzitutto agli altri, al bene comune prima che a se stessi: Ugo Vetere era uno di questi politici, che ha segnato una parte importante della storia di Roma ed e' sicuramente un modello a cui guardare per come intendeva la politica e la funzione di governo. Per lui erano un'azione di servizio per il bene comune e per la citta' di Roma - ha detto il presidente Zingaretti - malgrado non ci sia più deve continuare ad essere un punto di riferimento per chi oggi e' abbastanza disgustato da un'idea della politica come interesse privato o personale. Quella di Vetere fu una grande generazione che fece grandi cose per l'Italia perche' era portatrice di questa cultura politica". "Da giovane amministratore ho avuto modo di conoscerlo e di incontrarlo e lo descriverei cosi': una testa competente come poche e un cuore popolare - ha detto Bersani - tantissima sostanza, tantissima capacita' amministrativa. Forse i tempi dell'immagine non sarebbero stati i suoi tempi ma quelli della concretezza, della competenza, della passione, quelli si' che lo sarebbero stati. Una figura di amministratore che forse varrebbe la pena di riscoprire di nuovo perche' di cose ne ha fatte e ne ha capite tante".

A portare il proprio saluto all'ex sindaco di Roma, Ugo Vetere, anche il candidato alle primarie del centrosinistra, David Sassoli. "E' stato un sindaco adottato dai cittadini di Roma, un sindaco che ha lavorato per questa citta', che ha avuto coraggio, un esempio di buona amministrazione. Credo siano queste le qualita' per governare una citta' cosi' importante, per farla uscire dalle nebbie in cui in questi cinque anni e' caduta- ha detto Sassoli - Per me e' l'esempio di uno stile: e' stato sindaco e poi si e' messo a disposizione dei cittadini facendo il presidente del I Municipio, non lo avrebbero fatto in tanti". Per Sassoli, Vetere "e' anche uno stimolo personale perche' voglio che la sinistra torni in Campidoglio. Ci sono le primarie domenica e se i cittadini mi adotteranno voglio scommettere come si faceva un tempo: facendo regia e avendo un campo largo per scommettere sul cambiamento". Si è detto emozionato il candidato alle primarie Ignazio Marino "perche' la moglie mi ha ricordato che tornando come chirurgo dagli Stati Uniti alcuni anni fa feci a Testaccio il mio primo comizio ed erano presenti la signora e Ugo Vetere. Questo ricordo personale in un momento di cordoglio come questo mi ha molto emozionato. Ricordo la sua attenzione ai più deboli in anni difficili in cui uscivamo dal periodo del terrorismo". "Era un sindaco che aveva le idee chiare e voleva partire dalle classi disagiate. Credo che adesso non abbiamo alle spalle gli anni del terrorismo ma abbiamo, spero, alle spalle gli anni della gravissima crisi economica e questa citta' - ha aggiunto Marino - deve ripartire con lo stesso spirito di costruire e guardare al futuro". Ma c'erano anche Paolo Gentiloni, altro candidato alle primarie: "Ricordo di una grande stagione per Roma, quella dei tre sindaci Argan, Petroselli e Vetere. Vetere era un uomo di grande umanita' e di straordinaria competenza amministrativa. Una di quelle stagioni di cui Roma avrebbe bisogno, speriamo ci sia presto l'occasione di inaugurarne una nuova". Presenti anche Luigi Nieri e Umberto Marroni che invece si sono ritirati dalle primarie pochi giorni fa.


Comunali, comizio finale con Grillo§Il luogo si sceglie online

$
0
0

Un referendum on line per decidere il luogo dove chiudere la campagna elettorale per le comunali insieme a Beppe Grillo. A lanciarlo è il Movimento 5 Stelle di Roma sul blog di Grillo e con un tweet.  "Nel MoVimento 5 Stelle le scelte le prendono i cittadini - si legge - Trasparenza e partecipazione sono le priorità per riavvicinare le persone alle istituzioni. La campagna per le prossime elezioni comunali sta entrando nel vivo, e dobbiamo scegliere il luogo per l'evento finale a cui parteciperà anche Beppe Grillo. Ci piacerebbe decidere insieme, ascoltando il parere di tutti". I grillini chiedono di scegliere tra queste opzioni: "Luogo simbolo in periferia; Luogo simbolico tradizionale (centro); altro (indicare tipologia evento...)". Poi chiudono con l'ormai abituale slogan: "Ci vediamo in Campidoglio, e sarà un piacere!".

(Foto di archivio, Grillo a Rieti)

Crisi, Uil: "Roma città al palo§salgono inflazione e disoccupazione"

$
0
0

“Il prezzo della crisi, che imperterrita, accompagnata da un asfissiante politica di austerity, continua a minare la dignità del lavoro aggravando la situazione sociale, è sempre più insostenibile per la città di Roma". A lanciare l'allarme è Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil del Lazio, che sottolinea che "Gli ultimi dati relativi alla Capitale registrano, attraverso un inarrestabile aumento dei prezzi, una variazione dell’inflazione del + 2% rispetto al mese di febbraio. Nel dettaglio, solo nell’ultimo anno, oltre ai rincari per generi alimentari e servizi, si è assistito ad un generalizzato aumento dei prezzi in settori chiave per famiglie, quali energia elettrica (+ 11,1%), forniture d’acqua (+6,6%) e servizi per l’alloggio ( +9,4%)".

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE OLTRE IL 40% - "La lettura integrata dei dati – aggiunge Bombardieri - ci consegna la desolante immagine di una città al palo, dal punto di vista produttivo, economico e sociale. Il tasso di disoccupazione, in costante aumento, ha superato il 10%; la disoccupazione giovanile sfiora il 40%, cui, secondo recenti dati, si aggiungono oltre 100.000 Neet (not in education, training and employment) tra i 15 e i 29 anni. Abbiamo di fronte uno dei peggiori scenari che ci si potesse palesare. Ad una situazione economica di recessione, con le imprese in forte crisi ed un tasso di disoccupazione a livelli ormai allarmanti, si aggiunge, infatti, in maniera sempre più marcata, una crescente inflazione. La Città di Roma e il Paese intero sono ormai sulla strada della stagflazione. Ci auguriamo che le istituzioni locali e regionali, consce della gravità della situazione, intervengano al più presto, con un forte senso di responsabilità, a sostegno della crescita e dell’occupazione".

Palco per i marò al Colosseo, ma non è autorizzato§Alemanno: "Niente storie, faremo comunque la manifestazione"

$
0
0

L'Inno di Mameli ha aperto e chiuso la manifestazione sotto il Colosseo in segno di solidarietà per i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Sul palco allestito sotto il Colosseo si sono susseguiti diversi interventi: dal vicesindaco Sveva Belviso, al presidente dell'assemblea capitolina, Marco Pomarici, a Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia, al coordinatore Pdl di Roma, Gianni Sammarco, a diversi esponenti e consiglieri Pdl, al sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Durante la manifestazione c'è stato qualche inconveniente tecnico: due volte è saltato il gruppo elettrogeno facendo spegnere le luci del palco. Durante la manifestazione tra le bandiere tricolore anche una con l'immagine dell'aquila del ventennio fascista.

LA SOPRINTENDENZA - Ma a suscitare le polemiche è stato il palco a ridosso del Colosseo. L'idea non è piaciuta al Soprintendente Mariarosaria Barbera che ha inviato una lettera al Campidoglio, condivisa con il ministro Lorenzo Ornaghi e il segretario generale Antonia Pasqua Recchia in cui si spiega che "la posa in opera della struttura del palco, oggetto di ordinanza del sindaco del 2 aprile (pervenuta in data odierna) e realizzato a ridosso delle arcate del Colosseo e dell'ingresso dei visitatori, non è autorizzata da questa Soprintendenza e risulta in contrasto con gli accordi intercorsi in merito alla sicurezza dell'area esterna all'Anfiteatro, generando una situazione di gravissimo disagio e rischio per il pubblico". L'intervento "non autorizzato", inoltre, "è in contrasto con le esigenze di tutela del monumento".  "Non è altresì autorizzata - prosegue la nota di Palazzo Massimo - alcuna proiezione sulla facciata del Colosseo, né lo spegnimento dell'illuminazione interna di sicurezza dell'Anfiteatro e del Foro Romano". Il provvedimento "è stato inviato anche al Prefetto di Roma e al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco".

LA REPLICA DEL SINDACO - Ma Alemanno non fa passi indietro e fa sapere: "Noi faremo comunque la manifestazione perché non c'è nessun palco ma solo una piccola pedana di 30-40 cm e quindi non c'è nessuna copertura del Colosseo ed è fuori dalla fascia di rispetto. Quindi dato che c'era una urgenza e non abbiamo potuto fare tutte le procedure e ci dispiace, noi andiamo avanti e non vogliamo sentire storie". E aggiunge: "Stasera bisogna manifestare al Colosseo spegnendolo per dare solidarietà ai nostri Marò con tutto il rispeto del Mibac che fa il suo mestiere. Per quanto riguarda le proiezioni - ha aggiunto Alemanno - discuteremo ma francamente non riesco a capire come delle proiezioni possano fare del male al Colosseo e non ci vengano a dire dalla soprintendenza che deturpiamo il Colosseo per qualche ora di proiezioni molto semplici".

LA POLEMICA - Esplode la polemica. “Un sindaco che predispone un palco abusivo sotto il monumento più importante del mondo, il Colosseo, è una cosa che non si è mai vista. Alemanno, il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto, oggi ha fatto fare l’ennesima figuraccia planetaria alla nostra città e a tutti i romani. Questo gesto inoltre ha danneggiato anche la manifestazione organizzata a favore dei Maro’". Lo dichiara in una nota il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli. "E’ gravissimo che Alemanno - dichiara Paolo Masini, consigliere Pd - il sindaco che a parole si erige a paladino della legalità e della sicurezza, non rispetti le norme previste per l’organizzazione di una manifestazione e in particolare per la costruzione di un palco, piccolo o grande che sia, per di più sotto il Colosseo, il monumento più visitato al mondo. Per la Capitale si tratta di un nuovo schiaffo e di un danno di immagine di rilevante entità. Chiediamo scusa anche alla Marina Militare, perché chiaramente questo grave errore danneggerà la manifestazione organizzata a favore dei Maro’".

(Ultima modifica 3 aprile ore 21)

Teatri, Agis da Gasperini: si aprirà§un tavolo per affrontare la crisi

$
0
0

La Capitale perde, pezzo per pezzo e mese per mese, i suoi spazi della cultura. Chiudono una dopo l'altra le sale cinematografiche, e ora l'annuncio della chiusura del teatro Ambra Jovinelli dal prossimo 1° luglio ha creato ulteriore panico nel settore. E così ieri una delegazione dell'Agis Lazio ha incontrato l'assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini per discutere della drammatica situazione in cui gravano i Teatri romani. "L'assessore - comunica, in una nota, Agis - si è reso immediatamente disponibile a convocare dei tavoli di lavoro per affrontare le principali problematiche che investono il settore dello spettacolo".

"RUOLO STRATEGICO DI CAMERA COMMERCIO" - Tra i punti affrontati dall'Associazione dello Spettacolo c'è "il rapporto tra i teatri privati e la Cciaa di Roma: In questo ambito un ruolo strategico e determinante dovrebbe essere ricoperto dalla Cciaa di Roma, che al momento supporta sostanzialmente solo le Istituzioni pubbliche. L’assessore - annuncia l'Agis - si è reso disponibile ad avviare un confronto per individuare le possibili modalità di sostegno al sistema teatrale privato romano da parte di Cciaa. La peculiarità delle strutture che compongono il sistema teatrale romano, in cui è significativo il ruolo dei locali inferiori ai 100/150 posti, richiede una particolare attenzione da parte dell’Amministrazione Capitolina e degli organi di controllo, quali la Prefettura, per evitare che realtà fragili ma di enorme valore artistico/creativo vengano penalizzate o addirittura cancellate. Per questo si ritiene opportuno aprire un confronto Istituzionale per verificare e individuare gli strumenti più idonei a salvaguardarne la fondamentale funzione di questi spazi".

"RIEQUILIBRARE RAPPORTO TRA PUBBLICO E PRIVATO" - "La necessità di riequilibrare il rapporto tra pubblico e privato nella nostra città è un fatto ormai imprescindibile. Per questo si ritiene opportuno aprire un confronto, sia per sollecitare una più razionale programmazione delle attività culturali cittadine evitando sovrapposizioni ed inutili antagonismi, che per riequilibrare l’utilizzo delle risorse". L'Agis ricorda che "Il settore spettacolo soffre enormemente per la mancanza di un sistema di regole nazionali in grado di supportare e sostenere, in maniera puntuale ed efficace, l’attività delle imprese di spettacolo come nel caso della Disciplina sul Lavoro o delle norme che vincolano il servizio di vigilanza dei VV.F. all’interno dei teatri o sul ruolo della Siae. La richiesta di un tavolo permanente, che parta dalle Istituzioni locali e coinvolga tutti i parlamentari del Lazio insieme all’Agis, potrebbe favorire l’approvazione di provvedimenti legislativi a sostegno delle imprese di spettacolo". Raccogliendo queste istanze, l’Assessore Gasperini ha proposto un incontro con tutti i parlamentari romani che convocherà nei prossimi giorni in Campidoglio.

"NON DISPERDIAMO IL PATRIMONIO DELLE IMPRESE CULTURALI ROMANE" - "Di fronte alla crisi che sta investendo il settore, testimoniata dai dati del primo semestre 2012 che vedono un calo delle presenze di quasi l’8% e della spesa del pubblico e del volume d’affari di circa il 20%, siamo convinti che si debbano mettere in atto tutti gli strumenti possibili per evitare che il patrimonio sociale culturale ed economico rappresentato dalle imprese culturali romane venga disperso". Il Presidente dell’Agis Lazio Massimo Monaci si augura poi che "nei prossimi giorni si possano affrontare questi temi anche con il neo Assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera, riuscendo così a riaffermare tutti insieme il ruolo strategico che l’industria culturale riveste anche per lo sviluppo economico della nostra Capitale e della nostra Regione".

Tpl, lavoratori a Santi Apostoli§"Stipendio diritto e non speranza"

$
0
0

"Gli autisti del tpl romano. Lo stipendio è un diritto non una speranza". Questo lo striscione esposto dai dipendenti di Roma Tpl Scarl, il consorzio che nella capitale gestisce le linee di bus periferiche, che hanno dato vita ad un sit-in in piazza Santi Apostoli per "rivendicare il diritto allo stipendio" col sostegno dell’Usb Lavoro Privato.

"Dopo due mesi di mancato pagamento, i lavoratori si vedono ulteriormente presi in giro dalle aziende del consorzio che erogano un anticipo di circa 300 euro - dice l'Usb - Non è possibile che le aziende private scarichino il rischio d’impresa sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie e che le amministrazioni locali non si facciano carico del problema. In primis il sindaco e l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, in quanto committente e responsabile in solido dell’appalto a delle società private che non rispettano il contratto di servizio stipulato con lo stesso Comune".

Inaugura "Atac Wi-Fi": sul web§gratis in 20 tram e 11 capolinea

$
0
0

Il WiFi gratuito arriva sulla rete del trasporto romano. Ora il servizio è in fase sperimentale, ma nelle prossime settimane su alcuni tram, capolinea e paline riconoscibili grazie al pittogramma adesivo “Atac WiFi” sarà possibile navigare gratuitamente su Internet. Stamattina il servizio è stato testato personalmente dall’Amministratore Delegato, Roberto Diacetti. Prossimamente il servizio sarà ulteriormente esteso ad altri siti e mezzi di trasporto pubblico che verranno segnalati sempre con l’adesivo “Atac WiFi”.

I VEICOLI E LE ISTRUZIONI PER CONNETTERSI - A bordo di 20 veicoli tram, modelli Fiat Roma1 e Roma2, è possibile navigare in internet gratis per un’ora al giorno e illimitatamente sui siti dedicati al trasporto pubblico e alle informazioni turistiche (muoversiaroma.it e TurismoRoma). I tram sui quali è possibile navigare in rete, sono tra quelli in servizio sulle linee 2, 3 e 8 contraddistinti dall’adesivo con il logo “Atac WiFi” posto sulle porte di accesso. Progressivamente il sistema verrà implementato su tutti i tram in servizio sulle stesse linee. Per accedere al servizio, basta connettersi alla rete denominata “AtacWiFi”, si viene così automaticamente e gratuitamente indirizzati alla pagina iniziale. Altrimenti, si può accedere digitando direttamente dal browser web l’indirizzo http://wimove.uni.it. Per usufruire della connessione internet gratuita, della durata di un’ora al giorno, bisogna selezionare nella pagina iniziale il servizio “naviga gratis”, dopodiché è necessario registrarsi gratuitamente sul portale del consorzio RomaWireless seguendo le istruzioni. La piattaforma multicanale Atac WiFi è accessibile da qualsiasi dispositivo, mobile o fisso, con accesso ad internet. Sono state infatti realizzate tre interfacce, una html (accessibile da qualsiasi cellulare con connessione internet), una per iPhone ed una per Smartphone con sistema operativo Android. Gli hot spot che trasmettono il segnale a bordo delle vetture tranviarie sono collegati ad internet sia attraverso la rete 3G che mediante la rete Mesh per una copertura WiFi sicura e completa.

LA LISTA DELLE PALINE - Il WiFi a bordo tram è uno dei progetti implementati da Atac, su input di Roma Capitale, realizzati con gli obiettivi di migliorare i servizi di infomobilità esistenti, ampliare la rete free WiFi della città, integrando informazioni di interesse turistico e trasporto pubblico. Oltre ai tram, infatti, la rete è attiva anche in prossimità delle seguenti infrastrutture, identificate dal pittogramma “Atac WiFi”: 11 capolinea Atac (Casaletto, Clodio, Colli Albani, Flavio Biondo, Gerani, Labia, largo Preneste, piazza Mancini, Partigiani, Pincherle e Verano); 31 paline elettroniche (impianti 70031, 70032, 70035, 70042, 70054, 70079, 70082, 70084, 70105, 70108, 70149, 70187, 70243, 70261, 70263, 70278, 70318, 70340, 70357, 70387, 70392, 70433, 70449, 70479, 70742, 70815, 70818, 70858, 71406, 72867, 73889). "Questa nuova tecnologia consentirà ai passeggeri di viaggiare gratis sul web e di avere informazioni in tempo reale sul trasporto pubblico cittadino. Siamo consapevoli che i nostri clienti abbiano come priorità un servizio pubblico efficiente e decoroso, ma anche servizi di questo tipo danno un contributo importante. La copertura WiFi è ancora limitata, ma la estenderemo sempre più nel corso dei prossimi mesi", afferma l'Ad di Atac Roberto Diacetti.

La Lazio vince il derby primavera§Prodezza di Keita Balde

$
0
0

Antipasto di derby a Trigoria a tinte biancocelesti. La stracittadina del girone di ritorno del campionato Primavera tra Roma e Lazio si è infatti conclusa con la vittoria per 1 a 0 degli ospiti firmata da Keita, centrocampista di origini senegalesi ma di nazionalità spagnola cresciuto nelle giovanili del Barcellona. Per lui era l'esordio in un derby che ha festeggiato con un gran tiro al volo di destro sugli sviluppi di un calcio d'angolo (al 19' minuto). 

LAZIO PRIMA- Nonostante il punteggio però, la squadra di De Rossi non ha demeritato, tutt'altro. L'inerzia della partita è stata per tre quarti in mano giallorossa che ha sfiorato il vantaggio in più di una occasione. La più limpida, nel primo tempo con il francese Yamnaine finita però sul palo. Anche in questo caso su un cross da calcio d'angolo. Grazie al successo di misura ottenuto sul campo intitolato ad Agostino Di Bartolomei la squadra di Bollini aggancia al primo posto in classifica il Catania a quota 50 punti, mentre la Roma di Alberto De Rossi resta quinta distanziata di sette lunghezze. Per arrivare alle finali, quindi, i baby giallorossi dovranno passare necessariamente per i play off.  


Municipio XI, Fabio Fadda§"Sì all'anagrafe degli eletti"

$
0
0

Il 7 aprile si terranno le primarie di centrosinistra per scegliere il candidato presidente dei municipi. Paese Sera vuole provare a offrire un contributo di chiarezza ai suoi lettori: un'agenda elettorale, un'intervista uguale per tutti coloro che vorranno sottoporsi spontaneamente al confronto. Le risposte di Fabio Fadda, candidato del Pd alle primarie del centrosinistra per la presidenza del Municipio XI (ex XV)

Quale sarà la sua agenda dei primi 100 giorni?

Sono convinto che serva una scossa anche qui. Il primo segnale che daremo sarà sulla trasparenza e sulla partecipazione. Daremo la possibilità ai cittadini di controllare ogni passaggio della vita amministrativa, tutto sarà pubblico e accessibile in rete. Istituiremo l’anagrafe pubblica degli eletti e dei dirigenti. Il secondo segnale sarà di rovesciare l’idea sbagliata e purtroppo ancora oggi molto presente che conta avere un amico in Municipio. Noi vogliamo un Municipio amico, capace di ascoltare, parlare di stare vicino ai cittadini.

Qual è il suo giudizio sull'accorpamento deciso dal Campidoglio?

La riduzione andava fatta, lo prevedeva la legge, ma manca un disegno di città. Il nodo vero è l’istituzione dell’Area metropolitana e il riconoscimento ai Municipi di un nuovo status. L’accorpamento cosi com’è stato fatto inoltre sembra molto una operazione verticistica e dirigistica che non tiene conto delle ragioni storiche, sociali e delle vocazioni dei territori, ma soltanto di ragioni di cassa. Serve quindi una “rivoluzione”.

Quali competenze e quali poteri sono necessari perché i Municipi funzionino?

Penso che, aspettando la “rivoluzione”, serva subito un decentramento vero di poteri effettivi ed efficaci; una nuova politica del personale che dal centro si sposta sui territori e maggiori risorse. Poi serve la rivoluzione: i Municipi devono poter contare su un nuovo status nell’ambito del progetto di governo vasto rappresentato dall’Area metropolitana e quindi avere autonomia di bilancio e amministrativa.

Cosa cambierà se lei sarà eletto/a presidente?

Sono sicuro che riusciremo a dare un buon servizio pubblico e che il personale sarà uno dei protagonisti del cambiamento. Ci batteremo per avere un Municipio a misura delle persone diversamente abili e dei non vedenti, a misura dei bambini, perché un Municipio, così, è a misura di tutti. Ripartiremo dai bisogni reali di assistenza e di salute per un nuovo piano sociale che coinvolgerà tutte le realtà del territorio che operano nel settore. Aspettando che i “grandi” facciano le grandi cose, noi ci impegneremo su quelle piccole, quell’opera minuta quotidiana e indispensabile che aiuta veramente a migliorare la qualità della vita.( strade marciapiedi, decoro urbano, manutenzione scolastica). Difenderemo il territorio perché non è una risorsa inesauribile. Infine, partendo dalla vicenda dei Pup, mai più interventi di trasformazione senza la partecipazione e il consenso dei cittadini.

https://www.facebook.com/groups/FabioFaddaPresidente 

youtube http://www.youtube.com/watch?v=3nzeLXEl7DQ

Riff, spazio al cinema indipendente§Il festival al via con Vaporidis

$
0
0

Dal Sundance, il festival fondato da Robert Redford tra le montagne innevate dello Utah, al Riff, il Rome Independent Film Festival, la cui dodicesima edizione si svolge dal 4 al 10 aprile al Nuovo Cinema Aquila del Pigneto. Protagonista di questo insolito viaggio è il film Il futuro, firmato dalla cilena Alicia Scherson e interpretato, tra gli altri, da Nicolas Vaporidis e Rutger Hauer, che inaugura il festival di cinema indipendente capitolino che orgogliosamente rivendica, attraverso il suo direttore Fabrizio Ferrari, la sua ricerca di nuovi talenti con un budget imparagonabile a quello di altre manifestazioni locali: "Il Riff ha un budget di 40mila euro - spiega Ferrari - come quello che assegna il Ministero dei Beni Culturali per un cortometraggio, e in questi anni abbiamo portato a Roma grandi film come Hunger di Steve McQueen".

VAPORIDIS, DAI FILM DA BOTTEGHINO AL CINEMA INDIPENDENTE - Una vetrina importante per opere spesso "nascoste", dunque, perché "colpevoli" di essere lontane dai circuiti commerciali. E colpisce il fatto che proprio nel film di apertura compaia un ex del cinema commerciale come Vaporidis, che è anche in giuria: "Ho fatto un buon numero di film da botteghino - si schermisce l'attore ridendo - il che qui può sembrare una bestemmia: scusate. Però se una storia mi piace sono disposto anche a lavorare gratis e sono fiero di aver fatto Il futuro, una co-produzione internazionale in cui tra l'altro si vede Roma attraverso gli occhi di una ragazza cilena, che sarebbe la regista, e ne esce una città mai vista anche per me che sono romano". Il film, che presto uscirà nelle sale grazie a Movimento Film, è tratto dal romanzo di Roberto Bolano Un romanzetto lumpen (Un romanzetto canaglia), ed è la storia di due fratelli adolescenti che, rimasti improvvisamente orfani, vengono travolti dal vortice di una vita fatta di crimine e prostituzione, spinti da due piccoli delinquenti (Vaporidis e Alessandro Giallocosta).

LA BENEDIZIONE DEL NEO-ASSESSORE RAVERA - Da domani, dunque, parte questa dodicesima edizione del Riff, con la benedizione del neoassessore alla cultura della Regione Lazio Lidia Ravera, che in conferenza stampa si è dichiarata felice "che ci sia un festival così bello in un quartiere popolare come il Pigneto. Un Festival come questo è da preservare - dice - perché rappresenta il salvataggio dalle dure leggi del mercato, visto che promuove il cinema indipendente, fuori dal mainstream. Voglio usare bene i pochi soldi che abbiamo, sostenendo anche realtà più deboli, per supportare quella creatività diffusa che esiste ma che non ha più fiducia nelle istituzioni". In programma quest'anno ci saranno oltre 100 opere, fra lungometraggi di finzione, documentari, corti e animazione, oltre che incontri con i cineasti, masterclass e workshop. "Ci sono arrivati, per le selezioni 2013 500 titoli in più rispetto al 2012, anno in cui abbiamo avuto  10mila presenze, quest'anno pensiamo di superarle'', dice orgoglioso il direttore Ferrari.

Tares, Alemanno soddisfatto per il rinvio§Ma la Cna: "Nuovo regolamento rifiuti"

$
0
0

Tutti contro la Tares. L’odioso balzello sui rifiuti e servizi (strade, illuminazione eccetera), che da luglio doveva sostituire la Tia è stata rinviata dal governo a dicembre. Soddisfatto Alemanno. Il rinvio della Tares "era indispensabile sia per i cittadini sia per i comuni perché era una tassa più pesante". Inoltre "doveva essere riscossa in estate lasciando i comuni senza risorse fino ad allora per affrontare la raccolta rifiuti". Per Paolo Gentiloni, candidato alle primarie del centrosinistra al Campidoglio, “per Roma, il rinvio della Tares evita un’ennesima batosta fiscale pesantissima per le famiglie e le imprese, pari a circa 70 milioni di euro. Un risultato importante – conclude Gentiloni - per una città che purtroppo è la più tartassata del Paese”.

CNA - Anche se per Roma – fa notare nota Erino Colombi, presidente Cna - fin dal 2003 applica il regime cosiddetto Tia che a differenza della vecchia Tarsu prevede la copertura del 100 per cento del costo del servizio. “Quindi un’eventuale applicazione della Tares su Roma non deve comportare alcun aumento di tariffa”, afferma Colombi, e per questo: “eventuali maggiorazioni sulla bolletta dei rifiuti, nulla avrebbero a che vedere con la Tares, ma sarebbero una scelta dell’amministrazione, a eccezione dell’eventuale aumento di 0,30-0,40 euro al metro quadro introdotto come contributo per la copertura dei costi indivisibili (strade e illuminazione)”.

Questa maggiorazione, da sola, vale per il sistema delle imprese 15 milioni di euro. Per un negozio di 150 mq. si avrebbe un aumento dai 45 ai 60 euro annui per un laboratorio di 1000 mq l’aumento sarebbe dai 300 ai 400 euro. "Rinnoviamo l’invito al sindaco – conclude il presidente – di convocare immediatamente un tavolo per concertare il nuovo regolamento per definire con certezza le aree soggette a detassazione nelle quali si producono rifiuti che le imprese sono obbligate a smaltire a loro spese".

LA CGIL - D’accordo con i piccoli imprenditori si dichiara anche la Cgil. “Rinnoviamo dunque al sindaco Alemanno - afferma il sindacato - la richiesta di convocare al più presto le parti sociali per affrontare l'emergenza e concertare, come chiesto oggi anche dalla Cna, un nuovo regolamento sui rifiuti solidi urbani con l'obiettivo non solo di impedire l'aumento della tariffa con l'introduzione della Tares, ma di renderla più equa e commisurata al reddito delle famiglie".  

LA CONFCOMMERCIO -  Per l'associazione dei commercianti, "lo spostamento dell’aumento della nuova tassa sui rifiuti è una buona notizia, ma non basta. Occorre infatti aprire un tavolo tecnico di lavoro, partecipato dalle principali associazioni di categoria, con il compito di ridefinire la struttura complessiva del sistema tariffario e di individuare nuovi coefficienti che rappresentino al meglio la reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche. L'attuale sistema, infatti, determinerà un aumento spropositato delle tariffe sui rifiuti rischiando di portare alla chiusura altre piccole e medie imprese, oramai arrivate al collasso finanziario".

Colfelice, "Pronti alla barricate§contro i rifiuti inviati da Roma"

$
0
0

“La provincia di Frosinone andrà in emergenza, l’impianto Saf non è in grado di ricevere i rifiuti della Capitale. Faremo barricate, ricorsi al Tar e opposizione netta ai provvedimenti scellerati del ministro Clini e del commissario Sottile”, ha dichiarato presidente del comitato “SindaciNoRifiutiRoma” e sindaco del comune di San Giovanni Incarico, a proposito del decreto ministeriale che prevede, a partire dal 5 aprile, il trasferimento presso la Saf di Colfelice, di 420 tonnellate di rifiuti al giorno provenienti dall’emergenza romana. “I Comuni di San Giovanni Incarico, Colfelice, Roccasecca, Rocca d’Arce, Pontecorvo e qualunque altra municipalità vorrà aderire - continua Salvati -, presenteranno immediatamente ricorso al Tar contro tutti i provvedimenti che impongono alla Saf di Colfelice di smaltire i rifiuti di Roma”.

Il primo cittadino parla dopo una riunione che si è tenuta oggi presso l’impianto della Saf di Colfelice, tra il presidente (Saf) Cesare Fardelli ed un gruppo di sindaci della provincia di Frosinone, in cui è stata ribadita senza mezzi termini la posizione di assoluta contrarietà a quanto Clini e Sottile hanno deciso, anche dopo un pronunciamento del Tar. “La prossima settimana – ha annunciato Salvati - si terrà l’assemblea dei novantuno sindaci della provincia di Frosinone soci della Saf, per concordare azioni comuni, tese solo ed unicamente alla salvaguardia della salute del territorio, delle popolazioni, ed a scongiurare che si verifichi oltre al danno anche la beffa: e cioè che il frusinate oltre a subire oltraggio e deturpamento, si ritrovi per giunta senza più un posto in cui andare a smaltire la propria di immondizia, perché l’impianto di Colfelice non è in grado di trattare anche le 420 tonnellate al giorno di immondizia romana”. 

Grillo, si spacca la comunità ebraica§Otto dimissioni contro Pacifici

$
0
0

Alla fine la comunità ebraica si divide. Una spaccatura tanto pesante da portare alle dimissioni di ben otto consiglieri, tutti della lista di sinistra Hazack: Massimo Bassan, Guido Coen, Victor Magiar, Giacomo Moscati, Livia Ottolenghi, Emanuele Pace, Dora Piperno, Serena Terracina. A provocare la rottura è l'intervista del presidente Riccardo Pacifici al quotidiano israeliano 'Hareetz' su Beppe Grillo, sul fatto che il blog del comico genovese farebbe da cassa di risonanza per posizioni xenofobe e razziste e, quindi, sulla possibilità che per gli ebrei ci sia in futuro la possibilità di lasciare l'Italia per motivi di sicurezza. Parole pesanti, che hanno provocato polemiche molto pesanti nei giorni scorsi e che adesso portano alle dimissioni dalla 'giunta di coalizione' dei due rappresentanti di Hazack, Guido Coen e Giacomo Moscati, e della riconsegna delle deleghe da parte di altri sei. L'accusa - contenuta in una lettera che è stata scritta nei giorni scorsi e che è stata resa pubblica soltanto oggi - è che si sarebbe adottata una "strategia di comunicazione grave e intempestiva in questo delicato momento della vita pubblica italiana".

PREOCCUPAZIONI CONDIVISIBILI - Gli otto dimissionari mettono nero su bianco "il loro dissenso nei confronti della strategia di comunicazione e della metodologia decisionale attuate dal presidente in carica della Cer, Riccardo Pacifici", facendo riferimento all'intervista al giornale israeliano (che non era stata concordata) anche se ammettono che alcune preoccupazioni sono "condivisibili". Secondo gli esponenti di Hazack far parte di una Giunta di coalizione significa "condividere le modalità di comunicazione delle opinioni e delle preoccupazioni degli ebrei romani, che devono essere sempre concordate". E aggiunge: "L'indubbia tolleranza da parte del Movimento Cinque Stelle sulla presenza di commenti sul suo blog di affermazioni antisemite, razziste e xenofobe ci deve spingere tutti a vigilare su questi fenomeni - scrivono i dimissionari - siamo in disaccordo con l'allarmismo strategico del presidente circa l'emergenza di lasciare il nostro Paese, e lo abbiamo ribadito fin dalla sua prima esternazione in proposito, un anno fa". Per tale ragione, secondo Massimo Bassan, Guido Coen, Victor Magiar, Giacomo Moscati, Livia Ottolenghi, Emanuele Pace, Dora Piperno e Serena Terracina, "non è corretto strumentalizzare le recenti aliot, che sono in maggioranza legate alla contingenza economica". Uno strappo che certamente peserà negli equilibri della comunità ebraica e che probabilmente avrà delle ripercussioni sulle prossime elezioni comunali.

Viewing all 6467 articles
Browse latest View live