Il 7 aprile si terranno le primarie di centrosinistra per scegliere il candidato presidente dei municipi. Paese Sera vuole provare a offrire un contributo di chiarezza ai suoi lettori: un'agenda elettorale, un'intervista uguale per tutti coloro che vorranno sottoporsi spontaneamente al confronto. Le risposte di Luciano Monticelli candidato di Sel alle primarie del centrosinistra per la presidenza del II Municipio (ex II e III).
Quale sarà la sua agenda dei primi 100 giorni?
Penso che vada modificato radicalmente il rapporto tra Istituzione e Cittadinanza: trasparenza, partecipazione, cultura, riduzione delle spese, semplificazione della macchina amministrativa, solidarietà, diritti e ascolto sono le leve da azionare per restituire alla politica e alla P.a. credibilità e autorevolezza. Nei primi 100 giorni si dovranno fare cose che diano il segno netto di queste scelte. La mia agenda è naturalmente solo l’incipit dei cinque anni di governo, nel corso dei quali il mio impegno spazierà dalla destinazione di immobili pubblici in disuso ad asili nido al sostegno degli anziani soli e fragili. La buona politica è fatta di promesse mantenute e poiché non mi piace fare promesse che non sono in grado di mantenere, mi attengo esclusivamente a quello che ritengo concretamente attuabile in questo arco di tempo: 1) attivare processi di partecipazione sia riguardanti il bilancio che le trasformazioni urbanistiche del territorio; 2) pubblicazione della situazione patrimoniale degli eletti e della Giunta: dovrà essere uno dei punti vincolanti all’atto della composizione delle liste del centro sinistra; 3) impegno affinché vi sia il blocco dei Pup e l’avvio, di concerto con il Comune, di un nuovo piano della mobilità della città. In ogni caso il Municipio esprimerà parere contrario ad ogni nuova ipotesi di costruzione di parcheggi interrati; 4) avviare l’iter per l’inserimento del Municipio nella rete dei “Comuni zero consumo di suolo” e impegno affinché, di concerto con il Comune, vi sia il blocco di tutte le concessioni edilizie a San Lorenzo fino all’attivazione del Progetto urbano previsto nel piano regolatore. In ogni caso il Municipio si esprimerà negativamente su ogni ipotesi di nuova edificazione; 5) impegno affinché il Comune approvi il declassamento della ex tangenziale est a strada di quartiere a due corsie e avvio di un processo di partecipazione coinvolgendo la cittadinanza sulla riqualificazione della superficie. Penso ad un parco urbano con varie strutture di servizio per la cittadinanza e una ciclabile da collegare a quella da realizzare lungo la via Nomentana; 6) rifinanziare ed incrementare le risorse destinate ai progetti di piccola manutenzione degli edifici scolastici con le Cooperative sociali di tipo B, che già da 4 anni come Assessore ai Lavori pubblici del ex-Municipio di Roma III ho finanzia ricevendo un alto indice di gradimento da parte dell’utenza scolastica. Un esempio di welfare locale ed una risposta concreto alla crisi del lavoro, un esempio che ha dato ottimi risultati e che va valorizzato ed esteso altri ambiti, penso alla piccola manutenzione del verde urbano e delle strade; 7) incrementare le risorse sulle manutenzioni ordinarie di strade ed edifici scolastici, proseguendo nel lavoro di gestione informatica dei servizi avviato in questi 5 anni; 8) istituire di uno Sportello Antiviolenza, destinando un locale pubblico, gestito in convenzione con una delle associazioni di donne presente sul territorio, individuare un locale per ospitare i gruppi di acquisto solidale (Gas), avviare l’iter per istituire uno sportello unico per tutte le unità organizzative in modo che il cittadino in Municipio sappia bene come orientarsi e quali sono i suoi diritti, valorizzare lo sportello per l’emergenza abitativa esistente, gestito in convenzione con le associazioni presenti sul territorio; 9) avviare, di concerto con il Comune, il sistema porta a porta per la raccolta differenziata dei rifiuti, estendendo l’esperienza della raccolta differenziata già avviata nell’ex-Municipio Roma III; 10) avviare il percorso di istituzione di un Registro Municipale per le tutte le unioni civili, provando a rimediare a livello locale in questo modo alla mancanza di diritti delle coppie di fatto. 11) avviare l’iter per l’istituzione di un “tempio laico”. 12) avviare una ricognizione delle concessioni delle occupazioni del suolo pubblico e dei punti verde qualità affinché si riporti decoro e legalità nel nostro territorio.
Qual è il suo giudizio sull'accorpamento deciso dal Campidoglio?
Sull’accorpamento dei Municipi esprimo un giudizio critico. Se da un lato condivido il progetto di Roma Città Metropolitana con le modifiche statutarie necessarie e la ridefinizione dei Municipi, dall’altro lato penso che questa riforma sia stata gestita in fretta e male. Anche la sola diminuzione del numero dei Municipi, condivisibile, è stata approvata all’ultimo minuto pensando solo alla riduzione numerica da quindici a diciannove senza riflettere minimamente sui servizi, sui trasporti etc. Ad esempio credo che sarebbe stato più corretto inserire in un unico Municipio le due grandi stazioni di Roma (Termini e Tiburtina) in modo che vi fosse un solo interlocutore istituzionale con Ferrovie dello Stato.
Quali competenze e quali poteri sono necessari perché i Municipi funzionino?
Affinché i Municipi riescano realmente svolgere il compito del governo di prossimità, cioè quello più vicino al cittadino, dovranno diventare Comuni metropolitani, con tutti i poteri che un Comune ha. Anche per questo reputo carente la riforma approvata di recente dal Consiglio comunale.
Cosa cambierà se lei sarà eletto/a presidente?
Ora che il nuovo Municipio è una realtà, penso che prima di tutto dovrà esserci un cambio di prospettiva, degli amministratori in primis e della cittadinanza. Dovremo misurarci tutti con una nuova realtà, un nuovo Municipio con un territorio ed una composizione sociale diversa e, pertanto, si dovrà necessariamente avere uno sguardo d’insieme. L’impegno dovrà essere quello di far prevalere i principi di solidarietà e sussidiarietà ai localismi. Dovremo affrontare grandi difficoltà, conseguenze della scelta frettolosa che il Comune ha deciso di seguire, che richiederanno l’impegno e l’intelligenza di tutta la nuova comunità. Le potenzialità del nuovo Municipio sono enormi e possono trasformarsi in occasione di sviluppo economico e sociale. Se penso che vi si trovano tre delle ville storiche più importanti di Roma (villa Ada, Torlonia e Borghese), l’Auditorium, la Stazione Tiburtina, l’Università La Sapienza, il Policlinico Umberto I e tanto altro, mi vengono in mente tantissime possibilità. Immagino un Municipio Aperto e Trasparente. Nel corso del mio mandato di amministratore mi sono impegnato affinché tutti gli atti venissero pubblicati sul sito del Municipio di Roma III. Penso che trasparenza più partecipazione diano come prodotto la buona politica. La buona politica è trasparente come l'acqua, è limpida perché non ha nulla da nascondere, scorre come l'acqua perché va sempre avanti e mai indietro. Ma soprattutto è di tutti e di tutte: come l'acqua è un bene primario e va difeso da chi vuole "privatizzarla". La buona politica persegue l'interesse generale e non è mai consorteria, è vicina a noi perché esprime un'idea forte di società civile fondata su un patto di cittadinanza, fatto di regole condivise e rispettate, trasparenza, competenza e impegno costante. Per questo motivo immagino un Municipio Aperto e Trasparente, che pubblica tutti i dati politico-amministrativi, un obbligo previsto dalla legge ma che sento come dovere morale verso i cittadini perché i cittadini devono abitare le istituzioni, partecipare e monitorare, anche attraverso il fact-checking, le attività del Municipio.
A cosa lavora chi governa il mio Municipio? Come faccio a seguirlo? Come posso contribuire? Municipio aperto è l’unica risposta che riesco ad immaginare. Un progetto che facilita la condivisione delle informazioni, documenta le scelte politiche, attiva la partecipazione democratica: una strategia dell’apertura che si pone al centro della relazione tra amministratori e cittadini, per recuperare quel patrimonio di fiducia indispensabile alla vita delle istituzioni. Sono fermamente convinto che i cittadini debbano partecipare e monitorare la vita del proprio Municipio e per questo ho in mente una piattaforma web che veicoli le informazioni sulle attività del Presidente, Giunta e Consiglio, aggiornate in tempo reale dando così ai cittadini la possibilità di partecipare documentandosi e interagendo. Perché democrazia è partecipazione e la partecipazione passa attraverso la trasparenza. Immagino un Municipio come casa di vetro della buona politica.