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Comune, l'aula dà il via libera§alla riqualificazione di Pietralata

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Oltre 57 milioni per le opere pubbliche, tutti provenienti da investimenti privati. La riqualificazione  di Pietralata può iniziare. Dopo un'estenuante battaglia in aula durata due giorni, l'assemblea capitolina ha approvato il Programma integrato della città da ristrutturare (Print) di via Pietralata, un provvedimento attesto da 7 anni che garantirà un nuovo sviluppo urbanistico all'area, ma sopratutto nuovi servizi.

IL PRINT - Cubature già previste dal piano regolatore e nuovi servizi pubblici. Il Print di Pietralata si estenderà per una superficie  di  98.210 mq in aree già edificate. Circa  38.000 mq delle nuove edificazioni  avverranno attraverso  la demolizione e ricostruzione di edifici degradati o abbandonati, attraverso cambi di destinazioni d'uso. La parte residenziale si estenderà per  84685 mq,  l'86, 23% , e 4000 mq, circa 80 alloggi, saranno destinati all'housing sociale. Al processo partecipato, avviato con un bando nel 2006, hanno risposto ben 36 soggetti, di cui  23 riuniti nel consorzio 'Print Pietralata', coordinato dall'Isveur, che da solo  provvederà allo stanziamento di  39 milioni di euro per gli oneri concessori.

“Si tratta di un grande risultato – le parole dell'assessore all'urbanistica Marco Corsini – questo è il primo Print di una certa rilevanza che riesce ad essere approvato nel comune di Roma. Le nuove edificazioni sono tutte previste dal piano regolatore, ma soprattutto grazie a questo provvedimento  e ai fondi degli oneri concessori sarà completamente riqualificata un'area ora degradata”. Tra le opere pubbliche previste ci sono l'asilo nido di via Mesula, il nuovo mercato comunale di Pietralata, parcheggi pubblici, un teatro, il nuovo centro anziani di via Casale Rocchi e una serie di aree verdi, oltre alla riqualificazione di tutto il sistema viario circostante. 


Il City punta Pjanic§Dzeko:" Spero che venga"

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Il Manchester City ha messo gli occhi su Miralem Pjanic. Se già a inizio mese "L'Equipe" rivelava di una possibile offerta da 25 milioni di euro alla Roma per il centrocampista, sostituto ideale di Nasri, ora tocca al compagno di nazionale Edin Dzeko "sponsorizzarne" l'acquisto.

LA SPERANZA- "Sinceramente spero che lo prendano - rivela l'attaccante al sito Sport.ba - Già prima avevo consigliato Pjanic al Manchester City, sanno tutti di lui. Una volta Mancini mi ha chiesto se Pjanic fosse bosniaco e io ho risposto: "ma certo". Non sarei sorpreso se arrivasse al City, e lo spero davvero". E se l'attuale centrocampista della Roma varcasse la Manica, a quel punto l'attaccante potrebbe pensare di rimanere nonostante in questa stagione abbia trovato poco spazio. "Se Mire venisse al City, allora non vorrei certo lasciare l'Etihad", assicura Dzeko.

La Lazio si ferma in Turchia§In dieci perde con il Fenerbahce

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Il Fenerbache batte la Lazio per 2-0 nell'andata dei quarti di finale di Europa League grazie ad un rigore dubbio trasformato al 33' del secondo tempo fine dal camerunese Webò e alla conclusione ravvicinata di Kuyt al 45'.

IN DIECI- Gli uomini di Petkovic, costretti a giocare per quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica a causa dell'espulsione di Onazi, avevano già rischiato due volte quando una conclusione al volo di Saw nel primo tempo e una battuta a girare di Meireles nella seconda frazione avevano sbattuto sul palo. 

IL TABELLINO

Fenerbahce (4-2-3-1): Demirel, Gonul, Korkmaz, Yobo, Ziegler, Topal (26' st Erkin), Meireles, Cristian, Kuyt, Webo, Sow (41' st Topuz). (34 Gunok, 4 Irtegun, 23 Senturk, 48 Ucan, 21 Sahin). All.: Kocaman 

Lazio (4-4-1-1): Marchetti, Gonzalez, Cana, Ciani, Radu, Candreva, Hernanes (41' st Mauri), Onazi, Lulic, Ederson (18' st Ledesma), Kozak (27' st Klose). (1 Bizzarri, 20 Biava, 4 Crecco, 25 Rozzi). All.: Petkovic.
Arbitro: Collum (Scozia) Rete: 32' st Webo (rigore), 46' st Kuyt Angoli: 6a 4 per il Fenerbahce
Recupero: 2' e 5'
Espulso: Onazi per doppia ammonizione
Ammoniti: Meireles, Onazi, Korkmaz, Mauri per comportamento scorretto, Ederson per proteste, Marchetti, Radu e Webo per comportamento non regolamentare

La Lazio si ferma in Turchia§In dieci perde con il Fenerbahce

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La Lazio esce sconfitta dallo Stadio Sukru Saracoglu. Nell'andata dei quarti di finale di Europa League, i biancocelesti cedono al Fenerbahce per 2-0 grazie a un rigore trasformato da Webò per un dubbio fallo di mano in area di Radu e a una conclusione ravvicinata di Kuyt. La sconfitta ferma a 12 (8 vittorie e 4 pareggi) la striscia positiva in Europa in questa stagione per la squadra di Petkovic.

ROSA RIDOTTA-È una Lazio incerottata, soprattutto in difesa, quella che si presenta a Istanbul. Petkovic deve rinunciare a Dias, Konko, Pereirinha e Biava. Il tecnico dei biancocelesti prova a sopperire alle assenze con soluzioni alternative e come col Catania c'è lo schieramento di Gonzalez nel ruolo di terzino destro. L'ambiente è caldo, il tifo assordante, ma la Lazio prova a non farsi intimorire cercando un possesso palla che passa spesso e volentieri per i piedi di Hernanes, anche se con l'incedere del tempo è il Fenerbahce a crescere, complice una Lazio che riduce la pressione. I biancocelesti cercano allora di rispondere con ripartenze in contropiede e al 13', da una di queste propiziata da Lulic, la sfera arriva ad Ederson, il brasiliano cade in area su un tocco dubbio ma l'arbitro scozzese Collum fa segno di proseguire. Il Sarakoglu è una bolgia e quattro minuti più tardi è il Fenerbahce a sfiorare la rete del vantaggio quando un tiro al volo di Sow, dopo un rinvio sbagliato dello stesso Lulic, viene deviato da Marchetti sul palo. Petkovic prova a correre ai ripari e a ridare ordine alla squadra, la Lazio si ricompatta, chiude bene tutti gli spazi e nella seconda metà del primo tempo concede veramente poco ai padroni di casa che, anzi, rischiano di capitolare un paio di volte su iniziative di Ederson.  È una Lazio che va al riposo tutto sommato tranquilla e soddisfatta per lo 0-0 al termine del primo tempo.

L’ESPULSIONE- La situazione cambia di lì a poco perchè in avvio di ripresa è Onazi a costringere i suoi a giocare in dieci per i restanti 43 minuti. L'ingenuità del nigeriano, già ammonito e protagonista di un fallo da dietro a centrocampo su Cristian, costringe Petkovic a rivedere il piazzamento tattico dei suoi. Il Fenerbahce prova subito ad approfittarne ma la conclusione a girare da fuori area di Meireles si stampa sul palo. Secondo legno della serata per i gialloblu. I turchi insistono e Marchetti viene chiamato in causa a più riprese, la Lazio butta nella mischia prima Ledesma per rinforzare il centrocampo penalizzato dall'espulsione e poi Klose che rileva un Kozak rimasto da solo a lottare con tutta la retroguardia di casa.

IL RADDOPPIO- Ma a risolvere la contesa ci pensa prima l'arbitro che fischia un discutibile rigore trasformato al 33' da Webò per un colpo di testa di Caner Erkin che ricadendo sbatte sulla mano di Radu. Allo scadere è Kuyt a suggellare la sua ottima prestazione insaccando una corta respinta di Marchetti su precedente conclusione dello stesso Caner Erkin su punizione. La Lazio proverà a ribaltare il risultato tra una settimana a Roma in uno Stadio Olimpico che sarà però ancora a porte chiuse per le intemperanze dei tifosi biancocelesti.

LE PAGELLE

FENERBAHCE (4-2-3-1): Demirel 6; Gokhan Gonul 6, Yobo 6, Korkmaz 6, Ziegler 5.5; Topal 5.5 (26'st Caner Erkin sv), Meireles 6.5; Kuyt 7, Cristian 5.5 (30'st Ucan sv), Sow 6 (41'st Topuz sv); Webo' 6.5. In panchina: Gunok, Irtegun, Sahin, Senturk. Allenatore: Kocaman 6.5.
LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 6; Gonzalez 6, Ciani 6, Cana 5.5, Radu 5.5; Onazi 5; Candreva 6, Ederson 6.5 (18'st Ledesma 6), Hernanes 6 (41'st Mauri sv), Lulic 5.5; Kozak 5 (27'st Klose sv). In panchina: Bizzarri, Biava, Crecco, Rozzi. Allenatore: Petkovic 6.
ARBITRO: Collum (Scozia) 5.
RETI: 33' st Webo' (rig), 45'st Kuyt.
NOTE: cielo parzialmente nuvoloso, terreno in buone condizioni.
Espulso: 2'st Onazi per doppia ammonizione.
Ammoniti: Onazi, Korkmaz, Ederson, Marchetti, Radu, Mauri.
Angoli: 6-4 per il Fenerbahce.
Recupero: 2' pt; 5' st.

Al via la prima scuola§di scienze della politica

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Parte oggi la prima lezione  della prima scuola di scienze della politica e delle relazioni sindacali nel panorama universitario nazionale. A promuoverla l’Università degli Studi Internazionali di Roma Luspio. La prima lezione dal titolo “Dalla ricostruzione al miracolo economico” sarà tenuta da Giuseppe Parlato presso l'università din via Cristoforo Colombo 200 - aula 7, II piano.

La scuola ha l’obiettivo di formare giovani e in generale operatori politico-sindacali, capaci di interpretare i profondi mutamenti politici in atto e di valorizzare adeguatamente le potenzialità del territorio e del paese. Agli studenti universitari saranno riconosciuti 8 crediti formativi.

LE SEZIONI - La prima sezione, che si svolgerà nel primo trimestre, è destinata alla formazione generale, nella quale verrà rappresentato il complesso delle regole del sistema democratico e delle basi storiche su cui si fonda. Nella seconda sezione, nel secondo trimestre, saranno affrontate le grandi scelte strategiche che impegnano il futuro del nostro Paese, attraverso un confronto diretto con gli esperti dei relativi temi, portatori di diverse visioni. Attuando una tale analisi comparativa sarà quindi possibile colmare ogni asimmetria informativa, consentendo così ai partecipanti di ottenere adeguati strumenti metodologici e conoscitivi per comprendere e contribuire consapevolmente alle scelte a cui il Paese è chiamato.

Tra i docenti coinvolti: Vincenzo Zeno-Zencovich, Giuseppe Parlato, Claudio Velardi, Ugo Mattei,  Andrea Pancani, Stefano Folli, Andrea Baranes, Gianpiero Gamaleri, Giuseppe Campeis, Marco Gervasoni. A seguito delle richieste pervenute le iscrizioni alla Scuola sono prorogate fino al 25 aprile.

Fiumicino ‘sorvegliata speciale’§al via l’installazione di 80 telecamere

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Fiumicino ‘sorvegliata speciale’, parte il piano integrato di controllo del territorio voluto dall’amministrazione di centrodestra. Saranno installate 80 telecamere che saranno direttamente collegate con la centrale operativa della polizia locale nei luoghi nevralgici, ossia banche, uffici postali, scuole, piazze, strade della prostituzione e nelle principali arterie in entrata e uscita da tutte le località del comune.  

 IL PROGETTO – Il progetto era stato più volte ventilato da Mauro Gonnelli, presidente del consiglio comunale di Fiumicino e candidato sindaco per il centrodestra alle amministrative del 26 e 27 maggio prossimi, per combattere in maniera efficace la microcriminalità. In particolare, per tutelare le tante famiglie e i commercianti di Fiumicino bersagliati dai furti nelle abitazioni e nei negozi. Ieri, insieme all’assessore comunale alla sicurezza, Giancarlo Petrarca, Mauro Gonnelli ha informato della conclusione dell’iter.  
 

L’OBIETTIVO – L’obiettivo dell’amministrazione è quello di “ridurre all’osso la microcriminalità, portandola quasi a zero”. Secondo l’assessore Petrarca, il progetto rappresenterà “un validissimo supporto per le indagini di polizia locale, polizia e carabinieri oltre che un ottimo deterrente”. Oltre agli impianti di videosorveglianza, saranno installati anche dei pannelli informativi relativi alla viabilità interna e ulteriori informazioni stradali disposte dalla centrale della polizia locale di via del Faro.  

LA SICUREZZA – Per il candidato sindaco, vista l’escalation di furti che si stava verificando nel comune, era necessario intervenire ricorrendo anche alla tecnologia. Ci sono esperienze positive in altre località del territorio italiano. “Grazie all’innovazione rappresentata dalla centrale operativa, Fiumicino sarà sempre più sicura”, ha detto ancora Mauro Gonnelli: “la rapidità con la quale abbiamo trovato una soluzione e siamo intervenuti testimonia che al primo posto ci sono i cittadini e la loro serenità”. L’esponente della maggioranza ha sottolineato che “nel prossimo mandato il nostro obiettivo sarà verificare il progetto nella sua attuazione, migliorarne gli aspetti eventualmente migliorabili” e soprattutto “migliorare la qualità della vita nella città”.
 

"Se fossi stata ad Auschwitz..."§Prof offende studentessa ebrea

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E’ un qualsiasi giorno di ottobre quando Yael entra come sempre in classe. Oggi, però, non si sente bene. Ha un forte mal di testa. E’ a disagio. Esce dall’aula. Prova a mangiare qualcosa. Ma nulla. Il dolore resta. Eppure decide di rientrare in classe. Yael prova a seguire. Non riesce. Non è attenta alla lezione. La docente lo nota. Forse pensa sia distratta da altro. La guarda. E con una frase lapidaria la riprende: 'Se tu fossi stata in un campo di concentramento, avresti ascoltato'. E' accaduto al liceo artistico Caravillani come racconta il portale romaebraica.it. Yael resta di stucco. La classe anche. I suoi compagni sono prima sbigottiti, poi si stringono intorno all’amica. Attaccano la professoressa, le dicono che è razzista. Protestano. Alcuni, in tre, decidono che d’ora in avanti non avrebbero più seguito le sue lezioni.

LA VISITA AL MUSEO EBRAICO - Ieri, si legge sul sito, "il quarto F del liceo artistico Caravillani è stato in visita al Museo Ebraico della Cer. Una visita speciale, accompagnata del presidente Riccardo Pacifici che ha voluto guardare in faccia quei giovani che pochi mesi fa avevano dimostrato di voler combattere contro l’antisemitismo, contro l’indifferenza, contro una professoressa che sfacciatamente, di fronte a una classe intera, aveva dimostrato tutta la sua intolleranza nei confronti di una giovane ebrea di quella scuola".

IL PRESIDENTE DELLA COMUNITA' EBRAICA - Pacifici ha voluto organizzare la visita della scuola al Museo, con gli alunni accompagnati dalla preside Anna Maria Trapani - continua il portale - Il presidente, a metà percorso, ha riunito i ragazzi nel Tempio Spagnolo per ringraziarli. “Sono commosso di fronte all’appoggio che avete dato alla vostra compagna – ha confessato Pacifici -. Mi capita spesso di andare nelle scuole per parlare di Shoah, per ricordare l’importanza della tolleranza nei confronti del prossimo. Ma mai mi era capitato di assistere a un fatto simile. In un periodo di crescente intolleranza antisemita, xenofoba e razzista, un episodio del genere dovrebbe essere premiato. Lo vorrei segnalare, quindi, alla Presidenza della Repubblica affinché tutti voi abbiate il dovuto riconoscimento, affinché la cittadinanza riconosco quali sono gli esempi positivi. E’ facile parlare e portare sulle cronache dei giornali fatti negativi, stavolta dobbiamo dobbiamo dare voce a ciò che di buono c’è stato in questo vostro gesto che noi, come ebrei romani, non dimenticheremo”. Una scuola così, continua Pacifici, “sa rispondere a quelli che, come la Finelli, si vantano di aver fatto piangere un’alunna e si dicono non razzisti, ma preoccupati di un’Italia che dà troppo spazio ai figli di immigrati”. Come ulteriore ringraziamento il Presidente, d’accordo con la responsabile della comunicazione del Museo Ebraico, Irit Levi, ha invitato gli studenti del liceo artistico a sfruttare la raccolta di tessuti più vasta d’Europa custodita tra le mura del Tempio. “Bisogna assolutamente premiare chi ha capito che migliorare la nostra società civile, significa – conclude Pacifici – mettere da parte ignoranza e omertà”.

VOLANTINAGGIO AL TASSO - Non è un episodio isolato. “Stamattina davanti al liceo Tasso esponenti di Forza Nuova e Lotta studentesca  - denuncia Elena Improta, vice presidente dell'Anpi di Roma e Lazio - hanno distribuito volantini che riproducono il simbolo di Terza Posizione con la runa Wolfsangel nazista, fuorilegge dal settembre 1980. Assieme al volantinaggio è apparsa una svastica sui muri della scuola”. Un atto gravissimo, secondo Improta, "soprattutto davanti a una scuola, che è luogo di educazione e formazione come volantinare in pubblico con il simbolo delle Brigate Rosse”. “Chiediamo alle forze politiche e sociali di intervenire e siamo a disposizione delle Forze dell'Ordine al fine di arginare questa pericolosa deriva”, ha concluso.

scritte papa

SCRITTE CONTRO IL PAPA - E sempre oggi altre due scritte, questa volta contro il Papa, sono apparse in via Tuscolana. "Condanno nella maniera più forte il volantinaggio davanti al liceo ‘Tasso’ - ha dichiarato il sindaco Alemanno - così come condanno con altrettanto vigore la mano scriteriata che ha imbrattato i muri dell’istituto. Scritte, simboli e anche il volantinaggio sono idiote provocazioni nonché atti gravissimi, oltraggiosi e offensivi per tutta la città. Una squadra del decoro urbano è già intervenuta sui muri perimetrali della scuola mentre un’altra è impegnata in via Tuscolana a cancellare la scritta ingiuriosa nei confronti di Papa Francesco".

Eldo-Trony, sit-in dei lavoratori§a Cinecittà2: "Da 6 mesi senza risposte"

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Un'altra protesta dei lavoratori, un'altra azienda che non dà certezze occupazionali, anzi. Oggi gli impiegati della società Eldo in liquidazione si sono riuniti in presidio nel punto vendita di Cinecittà Due, davanti all'ingresso del centro commerciale per protestare "contro il comportamento irresponsabile della società che ha aperto la procedura di liquidazione svincolandosi dall'obbligo di far riassorbire i dipendenti dalla società subentrante, la Trony". Subito sono arrivate le manifestazioni di solidarietà. Il candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Roma David Sassoli assicura "Pieno sostegno ai 17 lavoratori Eldo-Trony del Centro Commerciale di Cinecittà. E’ una vergogna che nell'Italia del 2013 non ci sia rispetto per il codice civile e per la difesa del posto di lavoro”. La Giunta del X Municipio (in cui si trova il centro commerciale) ed i gruppi consiliari di Pd, di Action e di Rifondazione Comunista presenti oggi al sit-in organizzato dai lavoratori davanti all’ingresso di Cinecittà due hanno invece emesso un comunicato: "La giunta del X Municipio di Roma ed i gruppi consiliari di Pd, di Action e di Rifondazione Comunista sono vicini, e in piazza, con i lavoratori di Eldo Cinecittà Due che rivendicano dignità lavorativa e certezza occupazionale. Sono 17 infatti i lavoratori di Eldo, oggi sostituiti all’interno dei locali di Cinecittà Due da Trony, che non sono stati riassorbiti come forza lavoro. Né dal nuovo subentrante, né dal centro commerciale stesso. Sono più di sei mesi che queste famiglie non hanno risposte. La politica intervenga ad ogni livello: oggi a Cinecittà Due ma domani è in tutti i luoghi di lavoro. Roma è tutta una bandiera sindacale: dietro quelle bandiere ci sono vite vere. Non numeri. Chiediamo immediatamente un tavolo con i proprietari di Cinecittà Due e con l’azienda Trony: nessuno se ne lavi le mani".


Primarie, Rodotà sceglie Marino§"La tua è strada buona e giusta"

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Stefano Rodotà appoggia Marino alle primarie per la scelta del candidato sindaco di centrosinistra. Lo dichiara in una lettera inviata al senatore Pd.

"Caro Ignazio - si legge nella missiva - leggo la tua ultima dichiarazione sui diritti, che riprende e rafforza quel che vai dicendo fin dall’inizio della tua campagna per le primarie. Sono convinto che la crisi in cui Roma è sprofondata abbia le sue origini in un drammatico degrado culturale. E’ indispensabile, allora, che un programma di vero rinnovamento abbia un orizzonte largo, che accompagni e rafforzi i singoli interventi che hai via via indicato. La stessa partecipazione dei cittadini, sulla quale oggi tanto si insiste, ha bisogno di una rinnovata consapevolezza dell’importanza dei diritti individuali e collettivi. Si dirà che la tutela di alcune categorie di diritti non rientra nella competenza diretta dell’amministrazione comunale. Ma i diritti sono indivisibili, hanno tutti fondamento nella persona, e solo questa comune presa di coscienza può mobilitare le energie e dare al nuovo sindaco forza e legittimazione nella difficile battaglia per liberare Roma dai pessimi interessi che la hanno oppressa in questi anni e che hanno prodotto solo inefficienza e corruzione. La tua, dunque, è la strada buona e giusta. Con gli auguri del tuo Stefano Rodotà".

Primarie, le regole per partecipare

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Ormai manca poco. Anzi pochissimo. Domenica il “popolo” di centrosinistra deciderà quale sarà il suo candidato a sindaco e chi correrà per le presidenze dei 15 municipi, in vista delle amministrative del 26 e 27 maggio. La macchina organizzativa di Roma Bene Comune, la coalizione formata da Pd, Sel e Psi, è già partita da tempo. I gazebo cominciano ad essere montati in ogni quartiere della città e le sedi di partito si apprestano ad accogliere gli elettori.

OBIETTIVO PARTECIPAZIONE - Il sogno degli organizzatori sarebbe bissare il successo elettorale che hanno avuto le ultime edizioni delle primarie: quelle del 2009, per scegliere il segretario del partito, e quelle del novembre scorso che hanno eletto Pier Luigi Bersani candidato premier del centrosinistra. Un risultato che però sembra difficile da raggiungere un po’ perché i candidati non sembrano aver esercitato un enorme fascino sull’elettorato, un po’ perché le ultime due edizioni hanno avuto un seguito incredibile portando alle urne nel 2009 circa 180mila romani e in quelle del novembre scorso ben 230mila persone.

QUANDO SI VOTA - Seggi aperti domenica dalle 8 del mattino alle 20 di sera. Subito dopo partirà lo scrutinio: prima quello per il Campidoglio poi quello per i Municipi e i primi risultati dovrebbero arrivare già nella mattinata di lunedì. Sei i candidati in lizza per sfidare Gianni Alemanno: Gemma Azuni, Patrizia Prestipino, Paolo Gentiloni, Mattia Di Tommaso e i favoriti (almeno così indicati dagli osservatori più attenti) Ignazio Marino e David Sassoli. Sessanta, ma erano partiti da 101, invece i candidati alle presidenze dei 15 Municipi.

I SEGGI - Si potrà votare nei 240 seggi distribuiti in giro per Roma nelle piazze, nei circoli, nelle sedi di partito o in quelle delle associazioni che resteranno aperte tutta la giornata per ricevere gli elettori. Non un seggio a caso però, il riferimento è sempre il numero di sezione della scheda elettorale ufficiale. Per sapere con esattezza dove è il proprio seggio elettorale basta andare sul sito www.romabenecomune.it.

LE REGOLE - Questa volta poi le urne saranno aperte a tutti, bandite le regole e le iscrizione che tante polemiche avevano sollevato alle ultime primarie nazionali, potranno votare questa volta anche i cittadini stranieri con permesso di soggiorno e i ragazzi che abbiano compiuto 16 anni d’età. Semplificate al massimo le operazioni di voto: basta firmare la carta d’intenti del centrosinistra, pagare una quota di due euro, ed avere il documento di identità valido e, per chi la possiede, la tessera elettorale. 

"Suicidio Italia", sullo schermo storie§di dignità nell'Italia della crisi

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Suicidio Italia porta sullo schermo del Riff la dolorosa scia di sangue che il 2012 si è lasciato alle spalle, raccontando il dramma di chi non ce l’ha fatta e le responsabilità dello Stato. Eppure, allo stesso tempo, è un film sul coraggio e sulla resistenza. Un viaggio duro e senza retorica nel Paese della crisi che mentre ne sonda gli effetti, cerca di scavarne le ragioni. Cinquantacinque minuti asciutti (e senza sconti) in cui le immagini di repertorio si intrecciano ai frammenti di docufiction e alle testimonianze (dirette e indirette) di chi è rimasto. Storie di estrema dignità, come recita il sottotitolo del docufilm diretto da Filippo Soldi in cartellone oggi (alla presenza degli autori, il regista, il produttore e Gianni Dragoni) alle 18,40 al Nuovo Cinema Aquila.

LA CRISI E LE VOCI DEL DISSENSO – Secondo capitolo di un immaginario romanzo filmato sui mali del Paese, Suicidio Italia - ideato e prodotto da Alessandro Tartaglia Polcini – comincia dove il precedente Tutti giù per aria (docufilm sulla vertenza Alitalia) tre anni fa si chiudeva, tentando di raccontare quello che vedrebbe oggi la figlia ventenne di uno di quei cassintegrati che allora urlavano “oggi a noi, domani a voi”. Narratrice (e spettatrice) di questo flusso di reale, l’attrice Eugenia Costantini, chiamata (nello stesso film) dal regista Filippo Soldi a dare voce ai tanti lavoratori che nell’ultimo anno hanno perso il lavoro. Numerose le testimonianze che accompagnano Eugenia: da Gianni Dragoni - che cerca di far comprendere il “mostro” che stiamo affrontando, i giochi spericolati della grande finanza e l’irresponsabilità della classe dirigente italiana - a Marco Travaglio, Paolo Barnard e Paola Musu con le loro posizioni estreme, fino alla lucidità e la chiarezza del pensiero di Dario Fo. In mezzo, le parole delle donne che hanno perso i loro figli e mariti (imprenditori, docenti precari, artigiani, commercianti, muratori, agenti pubblicitari) per un mancato diritto al lavoro, per i debiti che strozzano e non lasciano scampo. Come quella di Tiziana di Bologna, un marito indebitato con il fisco che si è ustionato il 95% del corpo in segno di protesta, morendo per dignità, che grida la sua rabbia: “Io sento di non appartenere a nessuno, sento che lo Stato mi è contro. Lo Stato mi fa paura”. Quella di un avvocato, Paola Musu, che arriva a denunciare le più alte cariche istituzionali per attentato alla Costituzione. Quelle, ancora, dei manifestanti che hanno gridato la loro protesta in lungo e in largo del Paese, dai lavoratori della Fiat a quelli dell’Idi, le cui vicende oggi, a distanza di pochi mesi dalle riprese del film, hanno preso nuove tragiche pieghe.

“GESTI DI RIFIUTO E DI RISVEGLIO DELLE COSCIENZE” -“Se queste persone avessero subito – spiega il regista Filippo Soldi a Paese Sera– se non avessero manifestato e gridato le loro ragioni, forse molte cose sarebbero rimaste insabbiate. Dobbiamo reagire, questo è il messaggio del film. Quello che sta succedendo in Italia è gravissimo, giusto oggi leggevo dei due coniugi che si sono tolti la vita nelle Marche. Uno Stato, se è Stato di diritto, non può consentire che accadano queste cose. Assurdo pensare che una persona si tolga la vita per la responsabilità dello Stato. Sono gesti di rifiuto di un’ingiustizia subita, atti a risvegliare le coscienze. Le donne che li raccontano non parlano di suicidi, ma di atti d’amore e di coraggio, di sacrifici in nome della dignità”. L’elenco è impressionantemente lungo. E tutto al maschile, fa notare ancora Soldi, “forse per via dell’arretratezza nella parificazione dei ruoli sul lavoro che vige ancora in Italia o per il diverso approccio alle difficoltà. Ma nel 2013 nella tragica lista si è aggiunta anche una donna”.

UN TERZO CAPITOLO? VORREI NON IMMAGINARLO –“Dopo Tutti giù per aria e Suicidio Italia – commenta il produttore del film Alessandro Tartaglia Polcini – vorrei non immaginare un terzo documentario sulla crisi in Italia, perché fare questi film è un viaggio dolorosissimo eppure necessario come dovere sociale. Vorrei poter immaginare un’Italia migliore di quella che abbiamo raccontato (e anticipato, come nel caso dell’Idi) in Suicidio Italia. Quel che è certo è che se ci sarà da denunciare, non ci tireremo indietro”. Il film, che forse vedremo prossimamente in tv, è attualmente distribuito sulla piattaforma web Own Air.

FRATELLI MINORI: DIRETTA DA ‘L’ALTRA STORIA’ – Dal presente al passato prossimo, il palinsesto di oggi al Riff viaggia all’insegna della Storia del ‘belpaese’, quella filtrata dagli sguardi dei tanti testimoni muti che non ne hanno potuto cambiare il corso. Come i tre militari di leva impegnati in un posto di blocco in mezzo alla campagna in quel fatidico 9 maggio 1978 in cui persero la vita a poche ore di distanza Aldo Moro e Peppino Impastato. Sono i Fratelli minori del cortometraggio di Carmen Giardina che vedremo oggi alle 18 al cinema Aquila, protagonisti di una drammatica presa di coscienza e di una personale, simbolica ribellione.

Weekend d’aprile a Valle dell’Aniene§Pop Fest tra teatro, musica e folklore

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Se vi state organizzando per dei fine settimana culturali da passare fuori porta, potete già cerchiare in rosso tutti i weekend d’aprile. Il consiglio è di lasciarsi attrarre dal richiamo della Valle dell’Aniene, dove ogni sabato e domenica andrà in scena “Contemporanea Aniene Pop Festival”, rassegna dedicata al teatro popolare contemporaneo, da vivere tra maschere, dialetti, musica e buon vino, gustandosi l’incontro tra artisti di calibro internazionale, giovani compagnie, le storie e il folklore dei cittadini residenti. La manifestazione, organizzata da Settimo Cielo con il contributo dell’assessorato alla Cultura e Sport della Regione Lazio, oltre agli spettacoli prevede infatti stage formativi, i “Racconti dell’Aniene” del sabato pomeriggio ad Arsoli, Anticoli Corrado, Roviano, Riofreddo e Vallinfreda, gli aperitivi conviviali della domenica mattina e il Gran Ballo Finale alla Rocca di Subiaco.

A Rocca di Subiaco si parte il 7 aprile con “Il Giardino della Pietra Fiorita”, concerto di organettisti diretto da Alessandro Parente con la partecipazione di Daniela Evangelista alla coreografia e alla danza. Il 14 aprile è la volta di “Job” dell’artista madrileno Dani Llull, mentre il 21 è in programma la performance “Il lazzo della mosca e altre storie” di Fabio Mangolini. Chiudono il Festival, il 28 aprile, i giovani attori della compagnia Totalab-Can Bagnato con Mbe. A loro abbiamo chiesto di raccontarci “Contemporanea Aniene Pop Festival”.

Quando nasce e come si sviluppa il vostro progetto artistico?
Si tratta dell’incontro, nel 2012, tra una compagnia di danzatrici e una di performer di strada. L’obiettivo comune è quello di creare spettacoli di arti performative in cui le singole discipline (danza, canto, recitazione, clown, musica, giocoleria) siano usate per comunicare con il pubblico. Dunque un teatro-danza-canto che, pur essendo il risultato di commistione di generi e sperimentazioni complesse, risulti popolare, nel senso di accessibile, comunicativo, coinvolgente a livello umano ed emotivo.

Cosa proporrete al pubblico del Festival di Aniene?
Porteremo in scena Mbe una coreografia per corpi e voci che da un lato esplora canti e modi popolari, ciclicità, ritualità; dall’altro la quotidianità, le piccole relazioni di famiglia, i momenti e i movimenti quotidiani, esplorati però in un ottica esagerata, grottesca, clownesca. Dunque due modi di intendere il concetto di “popolare” affiancati e contrastanti, ma comunque indispensabili l’uno all’altro perché le interpreti possano dare vita e voce a un percorso complesso, profondo.

L’obiettivo è coinvolgere in maniera diretta gli abitanti della Valle. Come ci riuscirete?
Lavorare la danza e il canto senza la quarta parete. In molte parti dello spettacolo le interpreti saranno in connessione, in gioco, in relazione con il pubblico. I personaggi danzanti guardano chi li sta guardando, ma, come nell’arte di strada, questo sguardo non è formale: influenza l’umore, le scelte, la qualità dei movimenti delle interpreti. È un coinvolgimento che mira a creare empatia.

Che risposte vorreste avere dal pubblico?
Dai cittadini vorremo sapere cosa ne pensano dello spettacolo, come lo modificherebbero, rendendoli parte attiva del processo di creazione passato nella settimana di residenza, e di quello futuro. Ogni spettacolo si modifica di continuo, ed è proprio la relazione con chi guarda a stabilire, sia nell’immediato, nell’improvvisazione scenica, che nel ragionamento successivo alla replica, buona parte di quelle modifiche.

Parte la 30^ edizione di "Vivicittà"§Fondi per le palestre in Libano

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Vivicittà, la manifestazione podistica organizzata dall'Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti, si terrà domenica in 36 città italiane e 18 all'estero (a Roma posticipata al 1° maggio per impraticabilità delle banchine del Tevere, a Pisa di correrà il 6 aprile). Il via della 30.ma edizione verrà dato in diretta dal Gr1 Rai. Inoltre saranno coinvolti 16 istituti penitenziari e 14 città del mondo, tra le quali Sarajevo e i due centri libanesi di Sidone e Balbeck che ospitano i campi profughi dove tremila bambini palestinesi e libanesi correranno per il dialogo e la pace facendo quindi diventare la competizione la "corsa più grande del mondo".

SOLIDARIETA'- Correre Vivicittà significa infatti contribuire a sostenere i progetti di solidarietà che Peace Games e Uisp promuovono in Libano, per i bambini e le donne dei campi profughi. Qui la corsa si svolgerà a fine aprile e Vivicittà farà parte integrante delle Palestiniadi. La presentazione questa mattina a Roma, al Coni. I percorsi sono ovunque di 12 chilometri per la competitiva e di distanze variabili tra 2 e 4 chilometri per la non competitiva. Come al solito verrà stilata la classifica unica compensata tra i vari partecipanti. Per questa speciale edizione del trentennale, Vivicittà si tinge di storia: il manifesto ricorda quello del 1984, anno della prima edizione e due città, Firenze e Palermo, ospiteranno percorsi di mezza maratona, km. 21,097, così come succedeva nelle primissime edizioni della corsa. Si corre per l'ambiente e per la solidarietà.

La Mantovani Lazio affronta i Cavalieri§Fiamme Oro ospiti a San Donà

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Il match tra la Mantovani Lazio e i Cavalieri Prato, in programma sabato 6 aprile, ore 16.00, al G. Onesti, sarà un ottimo modo per vedere i progressi fatti dagli uomini di Alfredo De Angelis e Victor Jimenez in questa stagione. La situazione di classifica è tranquilla, e permetterà di affrontare l’incontro senza troppe pressioni. I toscani arrivano a Roma per vincere e sfruttare, magari, qualche passo falso delle rivali (in programma nella 18esima giornata Viadana-Rovigo e  Calvisano-Padova). Le Fiamme Oro sono pronte a dare battaglia in terra veneta. La sfida con il San Donà è un ottimo banco di prova e gli uomini di Pasquale Presutti vogliono la vittoria, che manca con i veneti rosso-blu dall’ottobre 2011.

MANTOVANI LAZIO- Tante le novità previste nel quindici iniziale che domani affronterà i Cavalieri Prato. De Angelis e Jimenez sono pronti a cambiare dopo la sconfitta rimediata a Padova nella scorsa giornata, per 38 a 10. Fuori tutte e tre le terze linee , Nitoglia, Zanini e Filippucci, al loro posto Dionisi, Riccioli e Ventricelli. Cambi anche in prima linea con Young e Panico pronti a scendere in campo dal calcio d’inizio. Confermate, tra gli avanti solo le seconde linee Keogh e capitan Colabianchi, oltre al tallonatore Fabiani. Per quanto riguarda i tre quarti, viene spostato Gerber  al centro, in coppia con Manu. Alle ali Varani e Bisegni, in mediana la coppia Canale-Rubini con Lo Sasso schierato ad estremo. Arbitrerà la gara Bertelli di Brescia.

FIAMME ORO- Diversa la storia in casa Fiamme Oro, dove coach Pasquale Presutti conferma gran parte del quindici vittorioso a Reggio e contro l’Aquila. Torna in campo il tallonatore Marco Moscarda, originario proprio di San Donà, insieme al centro Daniele Forcucci, che ha scontato la squalifica. Nicola Benetti prende i gradi di capitano, con Cerqua che partirà dalla panchina. Ultimi nodi da sciogliere prima della trasferta, i ballottaggi tra Fabio Gentili e Marco Suara in pruma linea, e Ettore Boarato e Luca Calandro all’apertura.

Mazzone: "Spero che Totti mi faccia ridere ancora"

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Lunedì sera allo Stadio Olimpico è in programma uno degli appuntamenti clou del campionato delle due squadre capitoline: la Roma di Andreazzoli e la Lazio di Petkovic si affronteranno in una sfida delicatissima per entrambe. A rischiare di più sono però i giallorossi, già sconfitti all’andata e protagonisti di una stagione difficile. A pochi giorni dal match siamo andati a sentire l’opinione di un personaggio che di stracittadine romane se ne intende: Carletto Mazzone, cuore romanista e allenatore dei giallorossi per tre stagioni negli anni ’90, con Paese Sera ha ripercorso i derby dei suoi tempi e anticipato i temi del ‘Monday Night’ che andrà in scena nell’impianto del Foro Italico.
Quando si pensa ai derby della Roma di Mazzone non può non venire in mente quel 3-0, firmato da Balbo, Cappioli e Fonseca, che lei celebrò con una corsa sotto la Curva Sud. Cosa ricorda di quel giorno?
Ricordo che dopo la partita sono andato a festeggiare con i tifosi: forse è qualcosa che non andrebbe fatto, ma durante la settimana eravamo stati tra virgolette maltrattati, sottovalutati, e c’è stata quella reazione. Ma non fu niente di particolare. La tensione era tantissima, e io mi sono sentito di fare quello che ho fatto. Eravamo stati criticati ingiustamente, ma poi quel giorno stravolgemmo il pronostico con una partita bellissima. Non è stato il momento più importante della mia carriera: durante un derby Sambenedettese-Ascoli mi è morto un compagno di squadra, per me i derby erano tabù, in un altro mi sono rotto una gamba.
Aveva qualche rito particolare prima di sfidare la Lazio?
No, al contrario: quel che di solito cercavo di fare era sdrammatizzare l’evento perché c’era e c’è molta tensione. I giocatori vanno in campo tutt’altro che tranquilli e sereni. Il calcio va giocato senza eccessivi carichi di tensione, ma nei derby quasi sempre questi presupposti vengono a mancare.
Nella sua Roma muoveva i suoi primi passi Francesco Totti. Si aspettava che sarebbe diventato il simbolo della Roma?
Non posso arrivare a dire che avevo pronosticato una carriera così importante per Francesco, ma non mi si può negare di aver puntato forte su di lui facendolo giocare a 16-17 anni: mi si deve dare atto di averci visto giusto. Ho allenato tanti calciatori forti, ero un buon intenditore e sono felicissimo di non aver sbagliato. Era ed è un grande giocatore.
In un altro derby in cui lei era in panchina Giannini sbagliò un rigore e la Lazio vinse: come consolò il suo capitano dopo quell’errore?
Gli dissi che la vita continua e che non era un dramma. L’ho ringraziato di aver avuto la giusta determinazione per batterlo. Se si sbaglia un rigore in un derby la vita non finisce. Un allenatore deve sdrammatizzare, gli allenatori bravi non si vedono nelle vittorie ma nei momenti di difficoltà e quello per me e la Roma lo era. Poi ci sono stati risultati positivi con cui sia Giannini che la Roma si sono riscattati.
La sua Roma era all’inizio dell’era Sensi, vede delle analogie con quella di adesso in mano agli americani?
Non so, non conosco alla perfezione la situazione. Mi auguro che questa proprietà riesca a fare come la famiglia Sensi, che ha dato tanto a questa squadra: io sono rimasto molto legato a questa famiglia, ha dato tanto a me, alla Roma e al futuro della Roma.
Si aspettava una nuova annata così difficile così come quella che stanno vivendo i giallorossi?
È difficile giudicare dall’esterno, ci sono stati cambi di società, di allenatori e di concetti. Mi auguro che tutto vada per il meglio e che queste persone che vengano da lontano riescano a fare bene. Mi auguro di festeggiare presto qualche trofeo vinto da questa proprietà, che sta portando soldi e entusiasmo, bisogna dargliene atto
Che consigli darebbe ad Andreazzoli per lunedì sera?
Uno solo: rimanere tranquillo e sereno, ed essere convinto dei suoi mezzi.
La Lazio di Petkovic l’ha stupita?
Petkovic e la sua squadra stanno facendo un grande lavoro, e finora sono stati premiati. Gli dobbiamo fare i complimenti, anche se sono i nostri avversari storici.
A suo avviso chi vincerà il derby lunedì sera, e chi sarà il protagonista?
Non so chi vincerà, mi auguro che vinca la Roma e che Francesco Totti mi faccia sorridere ancora. Ma non credo che la Lazio vorrà rispettare il mio pronostico. Io sono stato tifoso, allenatore e giocatore della Roma, e ovviamente mi auguro il meglio per lunedì.


Civitavecchia, incendia due macchine§e perseguita l'anziana vicina: arrestato

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Era arrivato persino a creare un buco nel muro dell’appartamento della sua anziana vicina di casa, per realizzarvi un passaggio nell’armadio della camera da letto attraverso cui fare le sue incursioni persecutorie P.R., 30enne pregiudicato di Civitavecchia arrestato dai carabinieri in quanto responsabile dei reati di violazione di domicilio, atti persecutori, incendio doloso e furto. Nelle prime ore di oggi i militari hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del locale Tribunale a carico dell'uomo, già detenuto agli arresti domiciliari, accusato di essere il piromane delle autovetture del quartiere San Liborio di Civitavecchia.

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Civitavecchia, arrestato 30enne che perseguitava anziana vicina

I carabinieri sono giunti alla sua identificazione dopo l’ultimo rogo in cui sono andate completamente distrutte due autovetture e altre sono state danneggiate in maniera grave, in via F. Navone. Il pregiudicato, indagato e condannato per rapine, violazioni alla legge sugli stupefacenti, violenze sessuali, aveva preso di mira l’anziana vicina di casa con problemi di salute negli ultimi giorni. Oltre alle incursioni attraverso il buco nella parete, P.R. aveva fornito i numeri della donna a degli ignari civitavecchiesi, indicandola come interessata ad avere rapporti sessuali con loro, oltre a minacciarla. La signora è stata poi oggetto di lanci di bottiglie, vernici, benzina, distacchi di contatori e altre utenze domestiche, si è ritrovata feci sulla porta di casa e una serie di fotografie scattate a sua insaputa e poi fatte ritrovare dal pregiudicato civitavecchiese, che dovrà quindi rispondere dei delitti di incendio doloso, violenza privata pluriaggravata e stalking (atti persecutori) particolarmente aggravati dalla reiterazione negli ultimi cinque anni e dal fatto riscontrato dal Gip e dal Pubblico Ministero, sarebbero stati commessi durante gli arresti domiciliari. P.R. è stato portato presso il carcere di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia.

Fiumicino, allarme erosione spiaggia§"Abbronzatissima" a rischio crollo

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“È innegabile che gli interventi anti-erosione dell’Ardis, nel tratto tra lo stabilimento Oasi e il Veliero, e quelli alla foce del Porto Canale, siano importanti. Vitali per l’assetto balneare. Ma è assolutamente necessario estenderli a tutto il tratto di costa. Negli ultimi giorni il fenomeno erosivo ha colpito con forza lo spiaggia attrezzata Abbronzatissima, che sta crollando, con tutto quello che ne consegue". Così in un comunicato Daniela Mosca, concessionaria della spiaggia attrezzata "Abbronzatissima" in via della Pesca a Fiumicino. "Bisogna tutelare - prosegue Mosca - tutte le attività di un settore fondamentale per l’economia, il turismo, l’ambiente e il prestigio di Fiumicino, che, in un periodo di forte crisi, dà lavoro a centinaia e centinaia di famiglie. Ho denunciato la situazione all’Ardis Agenzia della Regione Lazio, nella persona del dott. Maietti, al Comune di Fiumicino e alla Capitaneria di Porto, che sono state messe al corrente di questa situazione ormai al limite. Spero che gli enti preposti, Ardis e Comune, intervengano immediatamente, come stanno facendo già nei pressi del lungomare della Salute, per salvaguardare tutto l’assetto balneare, senza interventi a macchia di leopardo".

Visite gratis a Villa Lazzaroni§Passeggiate archeologiche con l'Aiapp

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Roma si prepara per il mese internazionale del paesaggio, la ricorrenza targata Ifla (International Federation of Landscape Architects) per tutti gli amanti del verde e del territorio. Un'edizione 2013 che riscoprirà il rapporto fra tessuto urbano, architettura e spazi verdi. Aiapp, l'Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, ha infatti dedicato il mese di aprile al binomio "Paesaggi e Archeologie": un'opportunità unica per vivere la profondità storica del proprio territorio attraverso guide, soci Aiapp ed esperti paesaggisti.

VILLA LAZZARONI - Due le principali iniziative che coinvolgeranno la Capitale. Si parte già da domani con le visite gratuite a Villa Lazzaroni: il giardino ottocentesco, cuore del Municipio IX, recentemente riqualificato. Dalle 15.30 alle 16.30 gli interessati saranno introdotti all'impianto e alla potatura delle rose antiche. Più tardi, a partire dalle 17, sarà possibile effettuare una visita guidata nella struttura. Ancora giardinaggio per domenica 7, con l'introduzione e la visita alle piante aromatiche e mediterranee. Sabato 20 e domenica 21, invece, sarà possibile visitare le diverse specie esotiche e il giardino aperto per bambini e adulti. A concludere sabato 4 maggio, il cui programma prevederà incontri, letture e visite del parco con temi musicali.

LE PASSEGGIATE ROMANE - Cuore dell'iniziativa Aiapp, però, saranno sabato 13 e domenica 14, giornate in cui su tutto il territorio nazionale si svolgeranno, in contemporanea, decine di visite accompagnate. A Roma il 13 sarà possibile partecipare all'itinerario urbano lungo le mura serviane: una mattinata tra piazza dei Cinquecento e Colle Oppio. L'itinerario peri-urbano del 14, invece, prevederà un percorso nel verde dell'agro romano della Caffarella. Appuntamento alle 11 presso Largo Tacci e Venturi. Chiosa  pomeridiana, a partire dalle ore 17, con la tratta Mandrione - Tor Fiscale.

Municipio V, Ferrari si ritira§dalle primarie 'a favore' di Palmieri

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"Ritiro la mia candidatura dalle primarie del Pd per la presidenza del V municipio (ex VI e VII) a favore di Giammarco Palmieri" (nella foto), lo comunica Mauro Ferrari, vicepresidente dell'ex Municipio VII e candidato alla presidenza del Municipio V. "Era indispensabile operare una sintesi che andasse incontro alle richieste di semplificazione che ci giungevano dal territorio. Il Partito democratico ha lavorato molto per favorire l'unità e la partecipazione”.

Per Ferrari era necessario ricorrere ad una sintesi. “Sintesi che io e Giammarco abbiamo trovato sulla base di linee programmatiche che insieme abbiamo stilato. Il mio lavoro - ha continuato - prosegue quindi al fianco di Palmieri per ribadire quella continuità di contenuti propri del centrosinistra che da sempre questo quadrante ha saputo esprimere e che non possiamo permettere che possano andare persi". Unità di intenti a livello municipale, dunque, ma non per quanto riguarda la corsa al Campidoglio, dove Ferrari sostiene Sassoli, mentre Palmieri si è schierato per Marino.

La scelta del vicepresidente è stata apprezzata da buona parte del vertice del Partito democratico romano. "Plaudiamo all'iniziativa del candidato Mauro Ferrari che con grande senso di responsabilità ha pensato bene di mettersi al servizio dell'istituzione e, per una convergenza programmatica, ha deciso di operare una sintesi con il candidato Giammarco Palmieri. Bene quindi la decisione che va proprio nella direzione auspicata: ovvero rendere le primarie più credibili e più forti consentendo ai cittadini di partecipare ad una sfida sui contenuti e non a conte interne", scrivono, in una nota, i consiglieri regionali Massimiliano Valeriani ed Eugeni Patanè, e i consiglieri capitolini Alfredo Ferrarie e Giulio Pelonzi e quello provinciale Pino Battaglia.

Calcio, rissa Villanova-Albalonga§La polizia arresta un tifoso

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E’ stato arrestato questa mattina dalla polizia - in flagranza differita - uno dei “partecipanti” alla rissa scatenatasi nel dopo partita di Villanova-Albalonga disputatasi lo scorso 3 aprile. Dopo pochi minuti dalla fine della gara - disputata allo stadio comunale “Attilio Ferraris” – a deflusso ormai ultimato, una trentina di giovani appartenenti alle 2 tifoserie hanno “ingaggiato” una violenta colluttazione, scontrandosi fisicamente e con l’utilizzo di “strumenti” atti ad offendere. L’episodio è accaduto nell’area di ingresso dei parcheggi, fuori dallo stadio. Decisivo il tempestivo intervento degli agenti del Commissariato di Tivoli e di Guidonia che hanno disperso i facinorosi che hanno lasciando sul terreno gli oggetti contundenti. Un’ascia, un birillo nastrato di legno tipo bowling, una chiave inglese, una cinta, bastoni e aste: questo il materiale trovato e sequestrato dalla polizia. Alcuni dei “partecipanti” alla rissa, sono stati “immortalati” nelle fotografie effettuate dagli agenti, sia prima che nell’immediatezza della colluttazione; ciò ha permesso di identificare e procedere all’arresto in flagranza differita di uno dei sostenitori della società calcistica del Villanova, già colpito dal Daspo. Proseguono le indagini da parte degli investigatori volte ad accertare e alla eventuale identificazioni di altri responsabili.

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