La campagna elettorale per le primarie del centrosinistra è arrivata agli sgoccioli. Oggi è l’ultima giornata ufficiale e domani si vota, dalle 8 alle 20, negli oltre 200 gazebo sparpagliati per Roma.
I sei candidati alle primarie del centrosinistra hanno iniziato questa mattina presto i loro ultimi giri per la Capitale. La speranza di ognuno di loro è di ritrovarsi lunedì pomeriggio con un’investitura davvero importante: essere il candidato per Roma Bene Comune. Una sfida affascinante ma anche difficile. Mai come nelle prossime comunali (il primo turno è previsto per fine maggio) infatti il risultato sembra essere in bilico tra diversi pretendenti al Campidoglio. Già perché se fino alle elezioni del 2008, quelle che decretarono la vittoria del disastroso Gianni Alemanno, la corsa allo scranno di primo cittadino era sempre stata a due, oggi la competizione si fa dura e incerta. Una corsa a quattro che aggiunge ai due naturali pretendenti di destra e sinistra gli outsider Marcello De Vito del Movimento 5 Stelle e l’indipendente Alfio Marchini.
MARINO - Prima della sfida Capitale però bisogna sottoporsi al giudizio del popolo di centrosinistra che domani deciderà il suo candidato migliore. Per questo sabato pre elettorale, che a differenza delle competizioni ufficiali non è contraddistinto dal silenzio ma cadensato da appuntamenti, Ignazio Marino ha scalettato la sua giornata tra caffè e la piazza. Il sabato del chirurgo genovese infatti si è aperto in mattinata con un caffè e i cittadini della Tiburtina, è rimasto in zona visitando poi i mercato rionali – con tanto di volantinaggio - di viale Kant, e di viale Sacco e Vanzetti ha poi visitato il Parco Archeologico Tiburtino di Casal Bruciato e ha pedalato – insieme ai due ruotisti romani - a piazza San Silvestro. La sua campagna elettorale si è chiusa in piazza dell’Immacolata alle 18, come si usava una volta.
Il "Daje" che campeggia in piazza dell'Immacolata a San Lorenzo, band musicale e sostenitori con in mano il cartello con il nome del candidato. Si presenta cosi' la piazza del quartiere romano dove Ignazio Marino ha scelto di concludere la sua campagna elettorale. "Vinceremo e cambieremo questo governo che ha fatto vergognare la nostra citta' negli ultimi cinque anni - ha detto Marino nel suo intervento - La nostra e' una citta' bellissima ma e' ancora un insieme di tante città e realtà diverse. Quello che dobbiamo e possiamo fare e' restituire a questa citta la speranza e il senso di comunita' che faccia crescere la nostra citta' e ci dia la possibilita' di realizzare i nostri sogni". Tante le cose che secondo Marino devono essere cambiate "a cominciare dal rilanciare l'economia". "Qui abbiamo risorse straordinarie, potenzialita' straordinarie e dobbiamo tornare a puntare su ricerca e sviluppo. E poi, ancora, Roma e' il comune agricolo più importante d'Italia e prendo un impegno: non ci sara' più cemento nel nostro agroromano. Ci sono altri modi in una citta' che ha 150mila case libere, di far incontrare le tante case con le famiglie con le tante famiglie senza casa. Il cambiamento da realizzare subito secondo Marino riguarda "la trasparenza nei conti del Campidoglio". "Noi abbiamo fatto una campagna elettorale sobria, abbiamo usato pochissimi mezzi, non abbiamo stampato manifesti per non spendere soldi inutili, abbiamo percorso chilometri per vedere e ascoltare tante realta' diverse. - ha continuato Marino. Se dovessi dire cosa mi ha colpito di più: ci sono situazioni e problematiche molto differenti ma credo che ci sia un gruppo di persone consistente che a causa di tutto quello che e' successo nel nostro paease non crede più in niente, non vede un futuro, e invece c'e' un altro gruppo magari indignato che pero' ha voglia di cambiare le cose. Credo che il compito di chi si candida a fare il sindaco di Roma sia riunire le forze e metterle al servizio di tutti". "Se saro' eletto sindaco non posso pero' farlo da solo - ha concluso Marino - ma insieme ai cittadini attraverso referendum di indirizzo". Diversi i volti noti presenti, tra cui: Luigi Nieri, che ha scelto di ritirarsi dalle primarie proprio per appoggiare il candidato del centrosinistra, Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile, Cecilia D'Elia, ex assessore provinciale alla Cultura della giunta Zingaretti. Ma tra i sostenitori presenti anche la moglie e la sorella del candidato alle primarie.
GENTILONI - Paolo Gentiloni ha invece deciso di chiudere la sua campagna in tv rispondendo alle domande incrociate di Luca Telese e Nicola Porro a “In Onda” su La7. In mattinata invece ha incontrato la fondazione “Italiani Europei” e nel pomeriggio andrà prima ad Ostia (16.30) – roccaforte del centrodestra – per poi passare al Celio, al Teatro Colosseo un’ora dopo. "Ho deciso di candidarmi a sindaco perche' tra le esperienze politiche degli ultimi vent'anni la più appassionante e' stata senz'altro quella di assessore al Comune di Roma. Vista la condizione deplorevole della citta' ho pensato di mettere al servizio la mia esperienza di governo sia nazionale che locale" ha dichiarato Paolo Gentiloni nell'incontro con i cittadini del Municipio XIII che si e' svolto oggi pomeriggio ad Ostia presso la sede dell'Associazione culturale e di promozione sociale "Facciamo XIII". "Il candidato sindaco grillino - ha proseguito Gentiloni riferendosi alle prossime elezioni comunali - l'hanno scelto 533 persone, Alemanno ha il braccio destro inquisito e il braccio sinistro in galera, obiettivamente chi domani vince le primarie del centrosinistra e' in pole position in questa gara. Sopratutto se ci sara' una partecipazione importante di 100-120mila romani. Se tocchera' a me avrete almeno due garanzie: competenza e idee chiare sul governo della citta' e una persona che stabilisce un collegamento con i cittadini e si fara' trovare". Per Gentiloni i punti chiave che interessano il XIII municipio sono la Roma-Lido e il mare. "Ci sara' - ha spiegato - una ristrutturazione generale della Roma-Lido che verra' gestita più direttamente dal Comune. Un discorso che svilupperemo nei prossimi mesi con la Regione. La gestione attuale e' molto inefficiente nella frequenza e qualita' dei treni. Bisognera' intervenire ripristinando almeno nelle ore di punta il treno per Acilia". In merito al tema trasporti Gentiloni ha aggiunto: "Le nuove norme su Roma Capitale fanno si' che il fondo nazionale dei trasporti viene assegnato, nel caso del Lazio, non solo alla Regione, ma anche a Roma Capitale. Quindi mentre nel resto d'Italia il fondo e' una ripartizione solo regionale, nel Lazio viene assegnato in condominio. Siamo costretti a lavorare insieme, una costrizione per me molto felice. Perche' lavorare con Zingaretti sarà un'occasione positiva". Il secondo punto da affrontare per il XIII Municipio e' la valorizzazione del mare. "Roma - ha concluso Gentiloni - e' una citta' che affaccia sul mare e deve giocare molto di più questa carta. Non mi piace criticare il lavoro di chi c'e' stato prima, ma il progetto del Waterfront mi sembra che manchi di ambizione. Se vogliamo fare un paragone con Barcellona, l'operazione di risanamento e' stata fatta con un progetto molto più ambizioso".
SASSOLI - Anche l’ex mezzo busto David Sassoli, che ha girato più degli altri la Capitale in questi mesi, ha incontrato la Fondazione “Italiani Europei”, prima però aveva parlato con i cittadini dell’Aurelio, nel pomeriggio invece gli ultimi tre incontri pubblici a viale Europa e nei Municipi periferici VI e VII. La sua giornata poi si chiuderà in serata (ore 20) nella chiesa di Santa Rita in via Acquaroni. Nel corso della manifestazione Sassoli ha voluto ribadire il suo impegno nel valorizzare le periferie romane come città nella città:”I cittadini del centro e quelli delle periferie hanno gli stessi diritti, per la sicurezza, la legalità, ma anche per i servizi e l’assistenza ai più deboli”, ha affermato. “Essere sindaco – ha concluso – significa essere al servizio dei più deboli”.
AZUNI - Più soft la giornata di Gemma Azuni che chiuderà la sua campagna elettorale con un solo appuntamento “fatto in casa”, al Circolo Sel Villa Gordiani in via Prenestina alle 19.
DI TOMMASO - Low cost la chiusura di Mattia Di Tommaso. Del resto lui ha puntualizzato che di soldi ne ha spesi davvero pochi in questa campagna elettorale. Lui, il più giovane dei sei candidati, infatti, ha deciso di chiudere la sua prima avventura politica – almeno per il momento – “in un bar. Un luogo simbolo della mia sfida alle primarie”. Il perché lo spiega proprio il candidato socialista: “La mia candidatura è nata tra la gente e in questi mesi ho girato tutti i bar, le piazze, i luoghi di aggregazione. Qui voglio concludere questa prima fase. Da Lunedì 8 Aprile si continua perché sono convinto che nel futuro molti altri coetanei seguiranno il mio esempio, e ci saranno delle belle novità nel solco del rinnovamento e dell’innovazione”. Poche spese davvero, tanto che un po’ per vanto un po’ per sfida verso gli altri candidati sottolinea l’intero budget speso per queste primarie “875 euro, lunedì presenteremo il bilancio alla coalizione Roma Bene Comune”. Il bar scelto da Di Tomasso per chiudere la sua campagna alle 17 è il SestioCafè in Via Lucio Sestio 5.
PRESTIPINO - Una piazza storica, piena di politica passata e futura è stata la scelta della candidata Patrizia Prestipino che chiuderà la sua campagna elettorale con amici e simpattizanti questo pomeriggio a partire dalle 16. A piazza Santi Apostoli l’ex assessore provinciale ha dato appuntamento ai suoi fedelissimi, lei renziana della prima ora e paladina delle primarie, chiuderà le sue con l’intervento previsto per le 17. Stivali, jeans, maglia bianca, giacca rossa e sul palco l'ormai nota scritta "4P" (Patrizia Prestipino Passione Popolare). Cosi' ha scelto di chiudere la sua campagna elettorale. Taglio della spesa, trasparenza, mobilita' sostenibile, citta' della cultura, dell'impresa e dei diritti. Sono questi i punti principali del programma della candidata. "La più bella testimonianza di questi mesi di campagna elettorale sono i volontari, i ragazzi che mi hanno accompagnata in questo percorso - ha detto Prestipino - e le loro parole a cui non ho nulla da aggiungere". Diverse, infatti, le testimonianze che si sono susseguite sul palco allestito per l'occasione dei volontari in casacca rossa, in cui ognuno di loro ha spiegato i motivi per i quali ha scelto Patrizia Prestipino: dal semplice "slogan 'L'uomo giusto per Roma'" alla "difesa per tutti i diritti senza distinzione di colore e orientamento sessuale", all'aver "fatto campagna elettorale tra la gente guardando negli occhi ogni singola persona". A portare il proprio sostegno alla candidata anche la Scuola italiana cani da salvataggio Tirreno (Sics) che ha aperto l'appuntamento con una esibizione, e Claudio Locuratolo dell'Enpa. "Questa avventura che mi ha vista sola contro l'apparato lascera' il segno", ha aggiunto Prestipino."Non ho endorsement di vip o di importanti politici. Mi sarebbe piaciuto Papa Francesco o Obama ma non si sono espressi" ha detto Prestipino.
Domani intanto si vota. I favoriti dal pronostico sono David Sassoli e Ignazio Marino. Previsioni non se ne fanno anche se c’è chi dice che più romani andranno al voto più alte sono le possibilità di vittoria del medico genovese, se fosse il contrario a spuntarla potrebbe essere l’europarlamentare.