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Atto vandalico in pieno centro§decapitata la statua dell’Abate Luigi

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Un atto vandalico ha danneggiato la statua dell’Abate Luigi in piazza Vidoni: è stato mozzato il calco della testa, realizzato negli anni 70 sulla base della copia conservata nel Museo di Roma in Trastevere.

"E’ un atto gravissimo e indecente", spiega l’assessore alle Politiche culturali, Dino Gasperini. "La statua – prosegue - era recintata all’interno di un’area di cantiere non di Roma Capitale, per i lavori in corso del vicino convento dei padri Teatini. E’ evidente che i vandali sono entrati scavalcando la recinzione del cantiere".

"Stiamo facendo tutti gli approfondimenti necessari – aggiunge - a partire dalla verifica delle telecamere di Palazzo Vidoni. Ovviamente abbiamo già presentato denuncia alle autorità competenti. Riprodurremo immediatamente la copia della testa. Ancora più vergognoso il fatto che questa statua sia stata restaurata nel 2009".


Primarie, sfida all'ultimo voto§La nuova geografia del centrosinistra

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Poche ore separano i cittadini romani dalle primarie del centrosinistra, per scegliere il candidato sindaco in vista delle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio. La guerra delle correnti però è iniziata da tempo. Tra spaccature e riposizionamenti, uno scontro che ridisegna la geografia politica della Capitale. Così nei comitati elettorali si fanno i conti: per capire chi sta con chi, tra politici di profilo nazionale e locale, ma soprattutto quanti voti riuscirà a portare ai singoli nomi in campo per la sfida di domenica.

L'AFFLUENZA - Nei quartier generali dei candidati, dati alla mano, si gioca con i numeri per fare delle proiezioni. Nessun valore scientifico, l'obiettivo è quello di capire il peso, in termini di voti potenziali, di ogni sostenitore. Il primo nemico si chiama “scarsa partecipazione”. “Sotto i 100mila elettori – dicono – potrebbe essere favorito il blocco organizzato, sopra c'è la variabile del voto di opinione che non riusciamo a collocare”.

GLI SCHIERAMENTI - Nei sondaggi interni, i tre favoriti sono i democratici Sassoli, Marino e l'ex ministro Paolo Gentiloni. Sull'europarlamentare, sostenuto da Areadem del deputato Dario Franceschini, da tempo ci sono diverse anime del partito. Tra queste un pezzo dei veltroniani, tra gli altri c'è anche Marianna Madia, che ha prenso oltre 5mila voti alle primarie per Montecitorio. I dalemiani di Claudio Mancini e di Umberto Marroni, capogruppo in Campidoglio e poco meno di 6mila preferenze alle parlamentarie di dicembre, si sono ricontati proprio grazie a Sassoli.

Da quest'area arriva anche Micaela Campana, che grazie alle 6mila preferenze alle parlamentarie è arrivata alla Camera. Con loro Mario Ciarla, che è a febbraio è stato eletto consigliere regionale con oltre 10mila voti. Dalla Pisana arriva anche il sostegno di Gianluca Quadrana. Su Sassoli virano anche gli eletti in Campidoglio Dario Nanni, Alfredo Ferrari, Daniele Ozzimo (vicino a Marroni) e Giulio Pelonzi. Ma dalle comunali sono passati 5 anni e nei comitati elettorali si interrogano sui rapporti di forza, ma soprattutto se i voti sono rimasti gli stessi del 2008.

FASSINA - Nelle ultime ore arriva anche il voto di Matteo Orfini. Il responsabile cultura del Pd prende così una strada diversa dai giovani turchi e da Stefano Fassina. Il deputato che guida il settore economia dei democratici, invece, punta su Marino. La spaccatura arriva dalle pagine de la Repubblica, con il recordman di preferenze alle parlamentarie (11mila voti) che sceglie il senatore. Su cui poche ore fa è arrivato anche l'endorsment del costituzionalista Stefano Rodotà, finito nel totonomi per la presidenza della Repubblica. E che definisce “giusta la strada intrapresa” da Marino.

Per il medico-parlamentare, sostenuto dal dirigente Goffredo Bettini e dall'area vicina al governatore Zingaretti, ci sono anche la deputata Ileana Argentin, il segretario romano eletto a Montecitorio Marco Miccoli e Monica Cirinnà, consigliera capitolina. In tre, alle primarie per il Parlamento, hanno portato a casa oltre 16mila preferenze. Nell'emiciclo della Pisana per Marino si schiera anche Riccardo Agostini, vicino all'ex capogruppo regionale Esterino Montino che a sua volta appoggia il senatore.

Sempre dalla Regione, e sempre per Marino, arriva il voto di Massimiliano Valeriani, recordman di preferenze a Roma alle scorse regionali. Mentre da palazzo Senatorio il voto arriva da Paolo Masini. Sul sostegno a Marino si divide anche Sel, che inizialmente aveva due nomi in campo: l'ex consigliere regionale Luigi Nieri e la capogruppo capitolina Gemma Azuni. Da Vendola, nei giorni scorsi, la richiesta di ritiro. Il passo indietro arriva solo da Nieri, però, che con il vicegovernatore Massimiliano Smeriglio vira su Marino. La Azuni, invece, resta in campo.

I MOVIMENTI - Un'altra divisione, nelle ultime ore, si registra nei movimenti. A dividere sempre il nome di Ignazio Marino. Con il senatore Action casa e soprattutto Andrea Alzetta, che punta a una rielezione in Campidoglio con la casacca di Sinistra e libertà. Mentre i centri sociali, con Nunzio d'Erme in testa, scelgono Sandro Medici, il presidente del Municipio X che corre alle amministrative di maggio senza passare dalle primarie di domenica.

I RENZIANI - Altra spaccatura nell'area renziana, che alle primarie si presenta con due candidati: Paolo Gentiloni e Patrizia Prestipino. Gentiloni registra l'appoggio dei deputati Roberto Giachetti e Lorenza Bonaccorsi. Entrambi hanno corso per le parlamentarie di dicembre, con il primo che conquista oltre 4mila preferenze e la seconda poco più di 3mila. La Prestipino invece punta sul confronto con i cittadini, per lasciarsi alle spalle le correnti. Mentre il socialista Mattia Di Tommaso in un'iniziativa pubblica si fa fotografare con due ex Pdl: Ezio D'Angelo e Madama, entrambi ex assessori in Municipio VIII, con il secondo che alle regionali ha tentato il salto alla Pisana con i socialisti. I calcoli però, lo sanno bene nei comitati elettorali, sono solo virtuali. A decidere saranno gli elettori. Intanto, nel centrosinistra, arriva la nuova geografia politica della Capitale.   

Regione, si dimette l’assessore Varvazzo§Il marito indagato per una presunta tangente

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Lei non è indagata. Ma ha preferito lo stesso lasciare l’assessorato alle Politiche sociali, che il governatore Zingaretti le aveva affidato meno di un mese fa. Paolo Varvazzo, funzionaria della pubblica amministrazione, si è dimessa ieri sera, dopo l’avviso di garanzia che è arrivato a suo marito. L’accusa è di concussione. Il gesto del neo-assessore, maturato dopo una giornata di discussioni, “tutela la giunta”, spiega il presidente della Regione. E sull’era Zingaretti cade la prima tegola giudiziaria.

LA MAZZETTA - Le dimissioni della Varvazzo arrivano per neutralizzare la vicenda. Che tocca il marito dell’assessore, Marzio Micucci, funzionario dell'ufficio delle dogane. Indagato per una presunta tangente da 30mila euro. L’obiettivo di arrivare negli uffici regionali per velocizzare il pagamento di alcune fatture della pubblica amministrazione nei confronti di un’azienda. È stato il titolare della ditta a denunciare tutto ai carabinieri, nei mesi scorsi.

LE INDAGINI - Accuse messe nere su bianco nel colloquio con il pubblico ministero Erminio Amelio, che ha iscritto Micucci nel registro degli indagati. Le conferme al pm Amelio arrivano anche da alcuni impiegati, che hanno ricostruito e raccontato la richiesta arrivata dal funzionario delle dogane. La storia inizia a settembre, la 'mazzetta' avrebbe sbloccato 900mila euro. I 30mila euro per la tangente, però, non sarebbero stati consegnati.

LA LETTERA - Ma nell’era Zingaretti, che promette di voltare pagina dopo lo scandalo dei fondi ai gruppi regionali, la parola chiave è trasparenza. Per questo Varvazzo, a fine giornata, prende carta e penna per scrivere al governatore. “Apprendo con rammarico – scrive l’ex assessore alle Politiche sociali - che la vicenda privata di mio marito ha assunto un rilievo mediatico e pubblico. Sono sicura che si dimostrerà l'innocenza del mio consorte”.

ZINGARETTI: "ATTO DI RESPONSABIITA'" - Ma intanto preferisce fare un passo indietro. Per la consapevolezza “dell'importanza e della delicatezza del ruolo che ho assunto, solamente lo scorso 21 marzo e desiderosa di proteggere il mio profilo di servitrice delle istituzioni ma, soprattutto, la tua esperienza di governo appena avviata”.Dimissioni immediate per stroncare sul nascere le polemiche. E immediato ringraziamento da Zingaretti “per questo atto di responsabilità, a tutela del tuo profilo professionale e della nostra esperienza di governo”, la risposta del governatore. E si chiude così l’esperienza di Paola Varvazzo, durata solo 15 giorni, alla Pisana. 

Perrotta: "Derby è tappa fondamentale"

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"Il derby è una partita molto difficile. Noi ci arriviamo in un momento non facilissimo dopo la sconfitta di Palermo, ma sappiamo tutte le insidie che possono esserci. Lo stiamo preparando come abbiamo sempre fatto, sappiamo l'importanza della gara, quello che rappresenta per la città, per i nostri tifosi e siamo consapevoli di quello che ci giocheremo". Così il centrocampista della Roma, Simone Perrotta, in vista del prossimo derby contro la Lazio in programma lunedì sera. 

TAPPA FONDAMENTALE- A margine del Consiglio Federale, di cui fa parte in qualità di consigliere, il giallorosso ha spiegato quanto la Roma tenga alla stracittadina, soprattutto in chiave qualificazione europea: "È una tappa fondamentale, ma non credo sia l'ultima chiamata anche perchè poi ci saranno ancora sette partite da disputare". Al derby assisterà anche il presidente James Pallotta, che siederà in tribuna lunedì sera: "Fare un regalo a Pallotta? Non vogliamo farlo solo a lui - conclude Perrotta - ma anche a noi stessi e a tutta la città, perchè ci meritiamo una soddisfazione del genere".

Primarie, i conti in tasca ai candidati§Il record di spesa è di Gentiloni

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I bilanci vanno consegnati entro il 15 aprile. Ma sui costi della campagna elettorale per le primarie a sindaco del centrosinistra, dopo la battaglia sui programmi e sui manifesti, arrivano le frecciate tra chi rivendica di aver pubblicato tutte le spese una settimana prima della scadenza e chi aspetta di fare i conti finali. Il senatore Ignazio Marino, che due giorni fa ha reso pubbliche le uscite, è tornato a chiedere di non aspettare l’ultimo giorno e di mettere on line tutti numeri. La capogruppo capitolina di Sel Gemma Azuni lo attacca però per la poca trasparenza, mentre ieri sera arriva la nota spese di Paolo Gentiloni.

SPESE ON LINE - In tempo di crisi e di austerity, la parola d’ordine è sobrietà. Così all’articolo 5 del codice etico di Roma Bene Comune, la coalizione formata da Pd, Sel e Psi, la richiesta è quella di non superare il tetto dei 50mila euro. E per non lasciare il passo al MoVimento 5 stelle, pubblicare tutto in rete per rispondere alla domanda di trasparenza. Il primo a depositare il bilancio è stato Marino. E nel confronto di giovedì, dagli studi di Youdem (la web-tv del Pd), invita i suoi avversari a fare lo stesso.

MARINO - Prima si parla di 32mila euro, poi di 36mila. “Un banale errore – spiega lo staff del senatore  - nulla di più”.  Niente manifesti per non contribuire al degrado. Pubblicità sui giornali, circa 8mila euro; poi adesivi, volantini, flyer e cartelli “Daje”, il tutto a poco meno di 10 mila euro. Per i volontari solo un rimborso spese per il trasporto (800 euro). Il record di costo spetta all’“ideazione della campagna”, con una spesa di 4 mila euro. E 3mila per l’affitto del teatro Eliseo, il 23 marzo scorso, dove lanciò il suo programma.

AZUNI - Nonostante questo la Azuni attacca Marino per scarsa trasparenza. Ricorda al senatore di aver seguito il suo invito e di aver messo tutto on line. Poi la stoccata: “L’appello di Marino sulla trasparenza si è fermato tuttavia a metà. Ha reso note solo le spese. Chi paga la sua campagna elettorale?” La capogruppo capitolina dichiara di avere speso circa 7mila euro, 2mila euro di sottoscrizioni e 5mila messi dalla stessa Azuni. La tipografia costa più di 3mila euro, le spese postali 2mila.

GENTILONI - A loro, ieri sera, si aggiunge l’ex ministro Gentiloni. La pubblicazione arriva sul suo sito mentre il candidato di area renziana è negli studi di Sky per il confronto con i suoi avversari di domenica. Fa registrare il record di spese con 43mila euro: 11mila per i manifesti, 7mila per gli eventi, e 5mila sia per la sede nell’ex sede de il Riformista, in via delle Botteghe oscure, che per la realizzazione del sito. Rispetto al senatore spende di più per adesivi e cartelli e di meno per la pubblicità suoi quotidiani.

SASSOLI, DI TOMMASO, PRESTIPINO - Mancano gli altri 3 candidati in corsa. Se dallo staff di Mattia Di Tommaso dicono che “le spese si aggirano intorno ai mille euro e saranno pubblicate a breve”; dal comitato dell’ex assessore provinciale Patrizia Prestipino aspettano di chiudere la campagna elettorale, stasera, per poi iniziare a fare i conti. Identico il ragionamento nella squadra dell’europarlamentare David Sassoli, che sottolinea come “alla scadenza manca una settimana e tutti i candidati hanno firmato un codice etico”, che li obbliga a consegnare i bilanci.

Dimissioni Varvazzo, le realtà del sociale§chiedono incontro urgente a Zingaretti

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Le dimissioni dell'assessore regionale Paola Varvazzo possono trasformarsi in un'opportunità secondo le realtà del sociale che sin dall'inizio ne avevano contestato la nomina. Per questo hanno chiesto "un incontro di assoluta urgenza" al presidente Zingaretti esprimendo "la profonda preoccupazione per il futuro delle politiche sociali nella nostra Regione". "Riteniamo - scrivono in una lettera al governatore Social Pride, Democrazia Solidale, Fish, Cesv, Coordinamento provinciale Associazione Familiari Persone Autistiche, Agci Lazio, Fondazione prima del dopo Capodarco, Cnca Lazio e Forum Terzo Settore - che in una fase così delicata della vita sociale del nostro paese sia necessario e urgente nominare un  nuovo assessore competente, in grado di rappresentare la stagione di cambiamento indispensabile. C’è assolutamente bisogno di dare nuova credibilità alle istituzioni con  segnali forti di cambio di rotta. Auspichiamo la nomina di una persona che sappia esprimere l’evidente discontinuità con la giunta precedente e sappia  qualificare le politiche sociali come asse privilegiato di un nuovo e diverso sviluppo della nostra Regione".

Piazza Navona, imbratta il muro§della chiesa di Sant'Agnese: denunciato

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Un 49enne romano, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di danneggiamento. L’uomo, la scorsa notte, armato di una bomboletta spray è stato sorpreso da due militari del Comando Carabinieri Senato della Repubblica ad imbrattare il muro della Chiesa di Sant’Agnese, in Piazza Navona. Immediatamente è stato fermato dai Carabinieri che hanno poi chiamato il 112 per richiedere un’autoradio. Sul posto così sono arrivati i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina che hanno preso in consegna l’uomo e lo hanno denunciato.

Borgo, 'paghetta' in ritardo§29enne dà un morso al padre: arrestato

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Un lieve ritardo nel pagamento della somma concordata per far fronte alle sue esigenze ed al suo mantenimento. Sarebbe questo il motivo all’origine dell’ennesima aggressione di S.A.M., 29enne, che lo scorso 27 marzo si è presentato a casa del padre e, dopo averlo minacciato, gli avrebbe stretto il viso tra le mani mordendolo su una guancia. Già lo scorso febbraio i poliziotti del Commissariato Borgo, diretto dalla dr.ssa Laura Petroni, erano dovuti intervenire per un episodio di violenza e maltrattamenti. In quella circostanza gli agenti avevano ricostruito anni ed anni di tormentata vita familiare nel corso dei quali, a partire dal 2006 gli episodi di violenza e le minacce si erano ripetuti con sistematica regolarità, obbligando l’anziano genitore a vivere in uno stato di perenne soggezione.

Più volte il padre era dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, ma per timore di ulteriori violenze aveva rinunciato a sporgere denuncia alle forze dell’ordine. Soltanto successivamente, nel mese di febbraio, esortato dalla ex moglie, la vittima aveva deciso di denunciare le violenze, peraltro documentate anche da diversi referti medici. Sulla base di quanto emerso in sede di denuncia l’Autorità Giudiziaria aveva emesso nei confronti del giovane un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi frequentati dal genitore. Ma il 27 marzo una nuova aggressione e l’ennesima violenza nei confronti del padre che ha richiesto l’intervento della Polizia. Sono state quindi queste le motivazioni che hanno portato l’Autorità Giudiziaria, su segnalazione degli agenti del Commissariato Borgo, all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane.


Rifiuti, nuovo presidio a Colfelice per bloccare i camion§Da Albano alla Valle Galeria i cittadini tornano in piazza

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Anche oggi i cittadini si sono ritrovati in presidio davanti all'impianto di trattamento meccanico biologico (tmb) a Colfelice, dopo la protesta di ieri che aveva bloccato per sei ore i mezzi dell'Ama con i rifiuti di Roma. Diversi residenti si sono posizionati all'ingresso del sito per impedire l'eventuale arrivo di nuovi camion. La battaglia per una corretta gestione dei rifiuti torna quindi nel vivo. Sul piatto, “la salvaguardia dei nostri territori e la tutela della nostra salute”, come recita la nota del comitato che ha organizzato il corteo della Valle Galeria. Un diritto ritenuto irrinunciabile.

COLFELICE - A presidiare l'area sono intervenuti la polizia e i carabinieri. Per il momento la situazione è tranquilla e i camion da Roma non si sono ancora visti. ''Siamo qui per verificare che oggi non arrivino altri camion come è stato detto ieri - dice Rocco Renzi, presidente del Comitato San Cataldo, località vicina all'impianto -, ma se questo invece avverrà li bloccheremo di nuovo''. Ieri sono stati quattro in tutto i camion con i rifiuti di Roma giunti a Colfelice. In totale hanno portato circa cento tonnellate di spazzatura.

LA MANIFESTAZIONE - Intanto oggi pomeriggio torneranno a manifestare i cittadini della Valle Galeria contro le discariche e gli inceneritori. I residenti, fanno sapere che questa volta non saranno soli. Accanto a loro i cittadini laziali e campani. Mentre nelle stesse ore un lungo corteo attraverserà Albano, dove i residenti già da tempo combattono contro la costruzione dell'inceneritore. E su questo punto la nuova giunta regionale è chiamata ad affrontare il problema.

LA VALLE GALERIA – Si partirà alle 15:30 da largo Domus de Maria, a Ponte Galeria, fino alla cava di Monti dell'Ortaccio. Una giornata contro le biomasse, inceneritori e discariche organizzata dall'assemblea nazionale Rifiuti Zero, e che raccoglie tantissimi comitati in lotta ogni giorno sul proprio territorio. “Nella Valle Galeria in tanti, cittadini e cittadine, agricoltori, allevatori, singoli, singole e comitati ci siamo riuniti in un’assemblea popolare aperta a tutti e abbiamo deciso di partecipare a questa giornata - dice attraverso una nota il comitato Cittadini liberi della valle Galeria -. Siamo convinti che la battaglia per la chiusura della discarica di Malagrotta e per impedire l’apertura di un’altra discarica a Monti dell’Ortaccio si possa e si debba vincere”.

“CONTRO QUESTA GESTIONE” -“L’attuale gestione dei rifiuti favorisce il profitto di piccoli e grandi speculatori che seppelliscono rifiuti o li bruciano per vendere energia, senza preoccuparsi di quale sia l’impatto reale del loro guadagno - continuano dal Comitato - . Di fronte a questo tipo di gestione che distrugge i territori danneggiando irreversibilmente la salute di chi li abita, pensiamo che l’unica soluzione possibile sia quella dei rifiuti zero: riduzione, riuso e riciclo”. La strategia Rifiuti Zero. L'unica condivisa dai territori in lotta e che, secondo loro, “potrebbe in concreto risolvere la questione dei rifiuti e l'emergenza capitolina”. Dunque si torna in piazza, ma questa volta a livello nazionale, per rendere ancora più forte la propria voce.

ALBANO – In piazza anche i cittadini di Albano. Il ricorso presentato al Tar contro il nuovo crono programma della Regione, che scandisce i tempi di realizzazione dell’inceneritore dei Castelli romani è ancora pendente. La prima sezione del tribunale amministrativo ha infatti respinto esclusivamente la richiesta di sospensiva cautelare: “Questa è la vera notizia – sostiene il comitato No inc di Albano -. Nulla è ancora irrimediabilmente compromesso o perduto”. Per questo, il comitato chiede alla propria amministrazione “per l’ennesima volta, di conferire quanto prima l'incarico ad un ente pubblico per avviare la caratterizzazione geologica ed idrogeologica interna all’area della discarica di Albano”. Una richiesta non è stata ancora accolta, e che sarà oggetto del corteo previsto per domani.

LE REAZIONI - "Il punto sostanziale e' che entro l'11 aprile dobbiamo smettere di conferire rifiuti 'tal quali' nella discarica di Malagrotta, come vieta la legge in tutta Europa - ha detto il sindaco Alemanno - un nuovo impianto di tritovagliatura e' stato individuato ed e' in costruzione per conto della Colari che pero' il tre aprile ha annunciato di essere in ritardo rispetto ai lavori. Quindi c'e' un buco dal 10 al 20 aprile che dobbiamo coprire in qualche modo: l'Ama su sollecitazione del ministro sta studiando come affrontare questi dieci giorni con una soluzione tampone". Interviene anche Gianluca Peciola, candidato Sel al consiglio comunale: “Il Comitato e i cittadini stanno manifestando per chiedere alle Istituzioni locali e nazionali una nuova gestione del ciclo dei rifiuti, che superi il modello delle discariche e degli impianti di incenerimento. Se vogliamo salvaguardare i territori e la salute dei cittadini è necessario puntare sulla raccolta differenziata porta a porta, sulla diminuzione della produzione dei rifiuti, su riuso e riciclo”. 

Scoperto corriere della droga§Sequestrata una tonnellata di hashish

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Si è svolta nella nottata un’importante operazione per il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, che si è conclusa con il sequestro di una tonnellata di hashish. La mirata attività di controllo del territorio, che ha visto impegnati gli agenti della Squadra Mobile di Frosinone e Roma e i militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Napoli e Roma, ha portato all'ispezione di numerosi mezzi in transito sulle principali arterie della Capitale. Nel corso della citata attività gli operatori sono stati insospettiti dalla presenza di un mezzo - esattamente un tir con cella frigorifera destinato al trasporto di prodotti alimentari surgelati - nelle immediate adiacenze del parcheggio di un noto punto vendita di articoli sportivi ubicato alla periferia di Roma. L’autoarticolato, con targa straniera, è stato sottoposto ad un immediato controllo, che consentiva di verificare al suo interno, nell’immediatezza, la presenza di un ingente carico di patate surgelate destinate ad una catena di Discount con sede molto distante da quella in cui il mezzo è stato individuato.

Si è proceduto perciò ad una accurata ispezione dei beni trasportati, riuscendo così ad individuare, occultati dietro il “ carico di copertura”, diversi scatoloni risultati contenere hashish confezionato in panetti da circa cento grammi a loro volta racchiusi in buste di cellophane dal peso di circa sei chilogrammi l’una. Al termine delle operazioni di controllo e scarico del mezzo, protrattesi sino alle prime ore di questa mattina, il quantitativo di sostanza stupefacente è risultato complessivamente pari ad una tonnellata. Si è proceduto pertanto al sequestro dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, oltre che a quello dell’autoarticolato, nonché all’arresto del conducente del mezzo, un cittadino di nazionalità olandese, che dovrà rispondere di traffico di sostanze stupefacenti. Dalle prime risultanze investigative è emerso che la droga sequestrata era destinata alle piazze di spaccio della Capitale e che avrebbe fruttato agli organizzatori, qualora messa in commercio, un introito di circa quindici milioni di euro.

Primarie, rush fnale per Marino§In giro in bicicletta per la città

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Una giornata con i cittadini. L'obiettivo è convincerli a partecipare alle primarie di domani, con il centrosinistra alla ricerca del suo candidato sindaco. Sono le ultime ore di campagna elettorale per il senatore Ignazio Marino, che da stamane affronta il suo tour de force: in giro per le strade di Roma. Niente auto blu però: prima in IV Municipio, dove arriva con la sua Panda, poi in centro per una biciclettata. Il modo per ribadire la sua visione ambientalista.

IL CAFFÈ CON I CITTADINI - L'appuntamento per la colazione è in piazza Cercemaggiore (Case rosse), per un caffè con i cittadini del quartiere. Nessuna dichiarazione ufficiale, solo un momento di ascolto. Con i residenti che segnalano le criticità del quartiere: in primis la mancanza di illuminazione in alcune strade. Dove l'asfalto è stato bucato per l'installazione delle luci, che però si sono perse dai radar. "Così - dicono - il pericolo raddoppia". Solo mezz'ora, subito dopo di corsa nei mercati.

I MERCATI - Prima il volantinaggio con i flyer "Daje" in viale Kant (Casal de' Pazzi), poi a Colli Aniene. Con i cittadini si discute di come rilanciare strutture che un tempo erano luogo di scambio culinario, non solo commerciale, mentre oggi le serrande dei box sono quasi tutte abbassate. La soluzione si chiama agricoltura a chilometro zero, con l'obiettivo di far diventare i mercati luoghi in cui si incontrino direttamente i clienti e il produttore, scavalcando così la filiera della grande distribuzione. Anche se la maggior parte del tempo scorre via con il senatore che spiega l'importanza di partecipare alle primarie. La prima occasione per gli elettori di scegliere il proprio candidato sindaco.

LA BICICLETTATA - Neanche un'ora dopo è al bike square di piazza San Silvestro. L'evento si chiama "Roma in Bici", con l'invito ai romani "di pedalare". Dal Parlamento al Pantheon, passando per il Senato e Campo dei Fiori, fino ad arrivare alla Ciclofficina di via Baccina. Un modo per ribadire la sua visione ambientalista, sottolinenando che la bicicletta è un modo per contrastare l'emergenza traffico e l'inquinamento, in una città dove le centraline delle emissioni segnalano polveri sottili fuorilegge 45 giorni l'anno. Per questo uno dei primi interventi di Marino, se dovesse essere eletto sindaco, sarà "quello di dare più spazio alle piste ciclabili, rendendo accessibili quelle che già ci sono".

LA CHIUSURA E IL DERBY - Si chiude alle 18 in piazza dell'Immacolata (San Lorenzo). Poi relax e lunedì il derby Roma-Lazio, con il senatore ligure che ieri, dagli studi di sky, ammette di tifare per i giallorossi. Domani sera, poco dopo la chiusura dei seggi, al comitato elettorale di Torre Argentina per i risultati delle primarie. La speranza è che oggi si chiuda la prima parte della campagna elettorale. Da riprendere lunedì, ma stavolta da candidato sindaco del centrosinistra.

Emergenza casa, occupati 9 stabili§Martedì 'Tsunami tour' in Regione

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Lo Tsunami tour non si ferma. E oggi sono stati occupati altri 9 (e non 13 come scritto in precedenza) stabili in giro per la città. A Ponte di Nona occupate le case sfitte di Caltagirone e a Garbatella una ex Asl dismessa in piazza Attilio Percile. Due occupazioni sulla Tiburtina in proprietà dell'Atac. A San Basilio occupato uno stabile di proprietà del fondo immobiliare del Banca Popolare di Milano, mentre in XI municipio occupati i locali appartenenti prima dell'assessorato alla Casa della Regione Lazio, ora sul mercato con un fondo immobiliare con sede a Lussemburgo. Sull'Appia lo stabile invaso da famiglie in emergenza abitativa è di proprietà dei Cavalieri dell'Ordine di Malta. In via Antonio Musa è nato lo studentato occupato Degage. A CasalBertone gli studenti universitari di MushRoom Project hanno occupato simbolicamente uno studentato vuoto. L'iniziativa dei movimenti per il diritto all'abitare (Action, Bpm, Coordinamento lotta casa e Comitato obiettivo casa) è partita giorni fa con l'occupazione simbolica di terreni sui quali è previsto il raddoppio della cubatura della centralità di Romanina.

Tsunami tour, occupazione a Garbatella

IL CORTEO - Martedì 9 Aprile i manifestanti si muoveranno in corteo fin sotto le finestre della presidenza della Regione Lazio per chiedere a gran voce il blocco generalizzato degli sfratti e degli sgomberi e la realizzazione immediata di un Piano straordinario contro l'emergenza abitativa. "Speculatori immobiliari e costruttori - si legge sul volantino di Action - dopo aver smantellato il diritto alla casa per arricchirsi con la cementificazione di ettari ed ettari suolo, pretenderebbero che l'unico patrimonio abitativo esistente resti vuoto piuttosto che soddisfare il bisogno comunale di alloggi sociali. E' veramente troppo". L'idea è quella di recuperare il patrimonio che "il più delle volte è stato realizzato con finanziamenti pubblici".  Già il 6 dicembre i movimenti avevano attraversato la città occupando 9 stabili vuoti. "Ormai è evidente che da questa classe politica subalterna agli interessi finanziari, banche e grandi proprietà non possiamo aspettarci nulla - continuano i manifestanti - la svolta di governo di cui Roma ha bisogno avverrà solo se saremo noi a forzarla con la conquista dei nostri diritti".

A PONTE DI NONA ARRIVA L'AVVOCATO DI CALTAGIRONE - Prosegue l'occupazione di Ponte di Nona in via Valentino Cerruti 49, dove una palazzina di 4 piani, ultimata nel 2010 e mai abitata, è stata occupata dagli attivisti di Action al grido di "Riprendiamoci la città". Presente anche il consigliere comunale Andrea Alzetta. Sul posto ci sono diversi funzionari di polizia del commissariato Casilino e della Digos, oltre a due volanti della polizia municipale. Le 4 volanti di polizia giunte su chiamata dei residenti limitrofi al momento sono andate via. L' avvocato del costruttore Caltagirone, proprietario dell'immobile, ha provato una infruttuosa quanto maldestra mediazione avvicinandosi agli occupanti. " Vai via non parliamo con i servi dei servi dei servi. Parleremo martedì con Zingaretti, giorno di chiusura dello Tsunami tour".

LE REAZIONI - "Presenteremo un atto per il riutilizzo di scuole e immobili abbandonati attraverso l’autorecupero per farne case e spazi sociali e culturali. Roma ha già concesso troppo alla rendita e alla speculazione edilizia, bisogna recuperare il patrimonio immobiliare esistente e destinarlo alle famiglie che vivono il dramma dell’emergenza abitativa" dichiara Gianluca Peciola, candidato Sel al consiglio comunale. "Mentre si continuano a favorire nuove cementificazioni - dice Luigi Nieri (Sel) - sempre più famiglie perdono la casa, vengono sfrattate o non possono più permettersi un alloggio. A ciò si aggiungono episodi inaccettabili come gli aumenti incredibili, gli sfratti e le vendite scellerate delle case del patrimoio degli Enti pubblici. Alemanno in questi anni non ha fatto nulla per affrontare l'emergenza abitativa ma, al contrario, si è prodigato in ogni modo per favorire gli interessi dei costruttori e dei soliti noti. In questi mesi abbiamo più volte chiesto a tutti i livelli istituzionali di sostenere e promuovere una moratoria degli sfratti e degli aumenti degli affitti. Nulla è stato fatto. Siamo dunque al fianco dei movimenti per l'abitare e ritengo che il diritto alla casa deve essere ai primi posti nell'agenda della prossima consiliatura comunale". “Il centrosinistra che domani fa le primarie è l'unica speranza di ripresa per la città, ma deve saper ascoltare le sofferenze crescenti e metterle al centro del proprio progetto politico" dice Andrea Catarci, presidente dell'ex XI municipio. 

Il sindaco Alemanno, invece, parla di occupazioni "vergognose": "Oggi i movimenti hanno messo in scena le primarie dell’illegalità: un modo assolutamente sbagliato e intollerabile di attirare l’attenzione sull’emergenza casa. Ho chiamato il questore e la settimana prossima lo incontrerò insieme al prefetto per cercare una soluzione a questo problema, ma sempre e comunque nel rispetto delle regole. Bisogna mettere a disposizione tutte le case sfitte ai più bisognosi, ma senza uscire mai dal solco della legalità" dice il sindaco. Sono "episodi gravi" e squisitamente "elettorali" secondo i consiglieri Pdl di Roma Capitale Federico Guidi e Lavinia Mennuni. Occupazioni che la dicono "lunga sulla civiltà e sulla sensibilità di molti coloro che si rendono protagonisti di questi fatti. Ovviamente le valutazioni sullo sgombero di detti immobili è rimessa alle decisioni di Prefetto e Questore a cui Roma Capitale, come sempre, darà il massimo sostegno" dichiara il delegato del sindaco Alemanno alle Politiche della Sicurezza Urbana Giorgio Ciardi.

San Cesareo sfida Maceratese§Fidene a caccia di punti

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SERIE D- Nel girone F, scoglio insidioso nella corsa del San Cesareo verso la promozione: al “Pera” arriva la Maceratese, terza forza del raggruppamento che culla ancora ambizioni di secondo posto, al momento occupato dalla Sambenedettese. Il Fidene fa visita alla Sambenedettese: la formazione di Chiappara non vince da cinque giornate, e ha bisogno di fare punti, se non vuole farsi di nuovo risucchiare in zona play out. Il pronostico è però dalla parte dei marchigiani. Ormai senza problemi di classifica l'Astrea attende la visita della Jesina mentre il Città di Marino, si gioca le ultime speranze di agganciare la zona play out con la Recanatese.

Nel Girone G prima contro seconda, la sfida tra Sef Torres e Casertana è quanto di meglio possa offrire questo raggruppamento. Ne vuole approfittare la  Lupa Frascati, che riceve, da favorita, la vista dell'Arzachena. Può vantare ambizioni quantomeno di agganciare il secondo posto anche il San Basilio Palestrina, di scena a Sora in un derby tutto laziale. A quota quarantasei punti l'Ostiamare, che riceve la visita del Porto Torres.Nelle zone medio basse delle classifica il Cynthia riceve il Real SM Hyria, sfida da non fallire per mantenere le distanze dalla zona pericolo, mentre l'Isola Liri cerca punti sul campo del Progetto Calcio Sant'Elia, ultimo in classifica. In piena bagarre play out Anziolavinio e Civitavecchia, di fronte in un derby laziale che sa di salvezza.

ECCELLENZA- Nel girone A, esame Fonte Nuova per il S. Maria delle Mole obbligata alla vittoria per rimanere in testa. Avrà il suo bel da fare anche il Fregene nel domare il Montefiascone , mentre il Rieti ha l’incontro più agevole nella tana del Monterotondo.  L’Albalonga può rialzare la testa nella sfida con il Guidonia. In coda, spicca Cecchina – Montecelio.

Nel girone B, prosegue il duello tra Terracina e Monterotondo Lupa. I lidensi  ospitano un Valmontone precipitato in zona play out, mentre i secondi potranno passeggiare con il derelitto Anitrella. Il Pro Cisterna fa visita al Borgo Podgora, impegno esterno anche per il Morolo di scena a Formia. Nelle retrovie, occhi puntati su Tor Sapienza – Gaeta.  Il Lariano si gioca le ultime carte con la Nuova Circe.

PROMOZIONE- Nel girone A, il Città di Cerveteri affronta in trasferta il Palocco in una degli ultimi ostacoli alla vittoria finale. Non dovrebbe avere problemi  la Compagnia Aeroportuale che sfida il fanalino di coda Ciampino. Match agevole anche per il Montespaccato che con l’Olimpia cercherà il successo per rinsaldare il terzo posto. Da non perdere il derby di Ostia tra Pescatori e Ostiantica con i secondi, impelagati in zona retrocessione.

Nel girone B, trasferte insidiosa per la Castrense che affronta il Tor di Quinto, formazione in ripresa dopo il crollo verticale di metà campionato, mentre il Grifone Monteverde, scivolata a meno tre dalla capolista, se la vedrà con il Fiano Romano. Per il duello del terzo posto, turno favorevole alla Vigor Acquapendente che incontra il fanalino di coda, Cantalupo, mentre la Sorianese è attesa dal match con la Boreale. Nelle retrovie, riflettori puntati su La Sabina – Pianoscarano.

Primarie, l'ultimo tour: domani al voto§I sei candidati chiudono tra bar e piazze

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La campagna elettorale per le primarie del centrosinistra è arrivata agli sgoccioli. Oggi è l’ultima giornata ufficiale e domani si vota, dalle 8 alle 20, negli oltre 200 gazebo sparpagliati per Roma.

I sei candidati alle primarie del centrosinistra hanno iniziato questa mattina presto i loro ultimi giri per la Capitale. La speranza di ognuno di loro è di ritrovarsi lunedì pomeriggio con un’investitura davvero importante: essere il candidato per Roma Bene Comune. Una sfida affascinante ma anche difficile. Mai come nelle prossime comunali (il primo turno è previsto per fine maggio) infatti il risultato sembra essere in bilico tra diversi pretendenti al Campidoglio. Già perché se fino alle elezioni del 2008, quelle che decretarono la vittoria del disastroso Gianni Alemanno, la corsa allo scranno di primo cittadino era sempre stata a due, oggi la competizione si fa dura e incerta. Una corsa a quattro che aggiunge ai due naturali pretendenti di destra e sinistra gli outsider Marcello De Vito del Movimento 5 Stelle e l’indipendente Alfio Marchini.

MARINO - Prima della sfida Capitale però bisogna sottoporsi al giudizio del popolo di centrosinistra che domani deciderà il suo candidato migliore. Per questo sabato pre elettorale, che a differenza delle competizioni ufficiali non è contraddistinto dal silenzio ma cadensato da appuntamenti, Ignazio Marino ha scalettato la sua giornata tra caffè e la piazza. Il sabato del chirurgo genovese infatti si è aperto in mattinata con un caffè e i cittadini della Tiburtina, è rimasto in zona visitando poi i mercato rionali – con tanto di volantinaggio - di viale Kant, e di viale Sacco e Vanzetti  ha poi visitato il Parco Archeologico Tiburtino di Casal Bruciato e ha pedalato – insieme ai due ruotisti romani - a piazza San Silvestro. La sua campagna elettorale si è chiusa in piazza dell’Immacolata alle 18, come si usava una volta. 

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Il "Daje" che campeggia in piazza dell'Immacolata a San Lorenzo, band musicale e sostenitori con in mano il cartello con il nome del candidato. Si presenta cosi' la piazza del quartiere romano dove Ignazio Marino ha scelto di concludere la sua campagna elettorale. "Vinceremo e cambieremo questo governo che ha fatto vergognare la nostra citta' negli ultimi cinque anni - ha detto Marino nel suo intervento - La nostra e' una citta' bellissima ma e' ancora un insieme di tante città e realtà diverse. Quello che dobbiamo e possiamo fare e' restituire a questa citta la speranza e il senso di comunita' che faccia crescere la nostra citta' e ci dia la possibilita' di realizzare i nostri sogni". Tante le cose che secondo Marino devono essere cambiate "a cominciare dal rilanciare l'economia". "Qui abbiamo risorse straordinarie, potenzialita' straordinarie e dobbiamo tornare a puntare su ricerca e sviluppo. E poi, ancora, Roma e' il comune agricolo più importante d'Italia e prendo un impegno: non ci sara' più cemento nel nostro agroromano. Ci sono altri modi in una citta' che ha 150mila case libere, di far incontrare le tante case con le famiglie con le tante famiglie senza casa. Il cambiamento da realizzare subito secondo Marino riguarda "la trasparenza nei conti del Campidoglio". "Noi abbiamo fatto una campagna elettorale sobria, abbiamo usato pochissimi mezzi, non abbiamo stampato manifesti per non spendere soldi inutili, abbiamo percorso chilometri per vedere e ascoltare tante realta' diverse. - ha continuato Marino. Se dovessi dire cosa mi ha colpito di più: ci sono situazioni e problematiche molto differenti ma credo che ci sia un gruppo di persone consistente che a causa di tutto quello che e' successo nel nostro paease non crede più in niente, non vede un futuro, e invece c'e' un altro gruppo magari indignato che pero' ha voglia di cambiare le cose. Credo che il compito di chi si candida a fare il sindaco di Roma sia riunire le forze e metterle al servizio di tutti". "Se saro' eletto sindaco non posso pero' farlo da solo - ha concluso Marino - ma insieme ai cittadini attraverso referendum di indirizzo". Diversi i volti noti presenti, tra cui: Luigi Nieri, che ha scelto di ritirarsi dalle primarie proprio per appoggiare il candidato del centrosinistra, Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile, Cecilia D'Elia, ex assessore provinciale alla Cultura della giunta Zingaretti. Ma tra i sostenitori presenti anche la moglie e la sorella del candidato alle primarie.

GENTILONI - Paolo Gentiloni ha invece deciso di chiudere la sua campagna in tv rispondendo alle domande incrociate di Luca Telese e Nicola Porro a “In Onda” su La7. In mattinata invece ha incontrato la fondazione “Italiani Europei” e nel pomeriggio andrà prima ad Ostia (16.30) – roccaforte del centrodestra – per poi passare al Celio, al Teatro Colosseo un’ora dopo. "Ho deciso di candidarmi a sindaco perche' tra le esperienze politiche degli ultimi vent'anni la più appassionante e' stata senz'altro quella di assessore al Comune di Roma. Vista la condizione deplorevole della citta' ho pensato di mettere al servizio la mia esperienza di governo sia nazionale che locale" ha dichiarato Paolo Gentiloni nell'incontro con i cittadini del Municipio XIII che si e' svolto oggi pomeriggio ad Ostia presso la sede dell'Associazione culturale e di promozione sociale "Facciamo XIII". "Il candidato sindaco grillino - ha proseguito Gentiloni riferendosi alle prossime elezioni comunali - l'hanno scelto 533 persone, Alemanno ha il braccio destro inquisito e il braccio sinistro in galera, obiettivamente chi domani vince le primarie del centrosinistra e' in pole position in questa gara. Sopratutto se ci sara' una partecipazione importante di 100-120mila romani. Se tocchera' a me avrete almeno due garanzie: competenza e idee chiare sul governo della citta' e una persona che stabilisce un collegamento con i cittadini e si fara' trovare". Per Gentiloni i punti chiave che interessano il XIII municipio sono la Roma-Lido e il mare. "Ci sara' - ha spiegato - una ristrutturazione generale della Roma-Lido che verra' gestita più direttamente dal Comune. Un discorso che svilupperemo nei prossimi mesi con la Regione. La gestione attuale e' molto inefficiente nella frequenza e qualita' dei treni. Bisognera' intervenire ripristinando almeno nelle ore di punta il treno per Acilia". In merito al tema trasporti Gentiloni ha aggiunto: "Le nuove norme su Roma Capitale fanno si' che il fondo nazionale dei trasporti viene assegnato, nel caso del Lazio, non solo alla Regione, ma anche a Roma Capitale. Quindi mentre nel resto d'Italia il fondo e' una ripartizione solo regionale, nel Lazio viene assegnato in condominio. Siamo costretti a lavorare insieme, una costrizione per me molto felice. Perche' lavorare con Zingaretti sarà un'occasione positiva". Il secondo punto da affrontare per il XIII Municipio e' la valorizzazione del mare. "Roma - ha concluso Gentiloni - e' una citta' che affaccia sul mare e deve giocare molto di più questa carta. Non mi piace criticare il lavoro di chi c'e' stato prima, ma il progetto del Waterfront mi sembra che manchi di ambizione. Se vogliamo fare un paragone con Barcellona, l'operazione di risanamento e' stata fatta con un progetto molto più ambizioso".

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SASSOLI - Anche l’ex mezzo busto David Sassoli, che ha girato più degli altri la Capitale in questi mesi, ha incontrato la Fondazione “Italiani Europei”, prima però aveva parlato con i cittadini dell’Aurelio, nel pomeriggio invece gli ultimi tre incontri pubblici a viale Europa e nei Municipi periferici VI e VII. La sua giornata poi si chiuderà in serata (ore 20) nella chiesa di Santa Rita in via Acquaroni. Nel corso della manifestazione Sassoli ha voluto ribadire il suo impegno nel valorizzare le periferie romane come città nella città:”I cittadini del centro e quelli delle periferie hanno gli stessi diritti, per la sicurezza, la legalità, ma anche per i servizi e l’assistenza ai più deboli”, ha affermato. “Essere sindaco – ha concluso – significa essere al servizio dei più deboli”.

AZUNI - Più soft la giornata di Gemma Azuni che chiuderà la sua campagna elettorale con un solo appuntamento “fatto in casa”, al Circolo Sel Villa Gordiani in via Prenestina alle 19.

DI TOMMASO - Low cost la chiusura di Mattia Di Tommaso. Del resto lui ha puntualizzato che di soldi ne ha spesi davvero pochi in questa campagna elettorale. Lui, il più giovane dei sei candidati, infatti, ha deciso di chiudere la sua prima avventura politica – almeno per il momento – “in un bar. Un luogo simbolo della mia sfida alle primarie”. Il perché lo spiega proprio il candidato socialista: “La mia candidatura è nata tra la gente e in questi mesi ho girato tutti i bar, le piazze, i luoghi di aggregazione. Qui voglio concludere questa prima fase. Da Lunedì 8 Aprile si continua perché sono convinto che nel futuro molti altri coetanei seguiranno il mio esempio, e ci saranno delle belle novità nel solco del rinnovamento e dell’innovazione”. Poche spese davvero, tanto che un po’ per vanto un po’ per sfida verso gli altri candidati sottolinea l’intero budget speso per queste primarie “875 euro, lunedì presenteremo il bilancio alla coalizione Roma Bene Comune”. Il bar scelto da Di Tomasso per chiudere la sua campagna alle 17 è il SestioCafè in Via Lucio Sestio 5.

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PRESTIPINO - Una piazza storica, piena di politica passata e futura è stata la scelta della candidata Patrizia Prestipino che chiuderà la sua campagna elettorale con amici e simpattizanti questo pomeriggio a partire dalle 16. A piazza Santi Apostoli l’ex assessore provinciale ha dato appuntamento ai suoi fedelissimi, lei renziana della prima ora e paladina delle primarie, chiuderà le sue con l’intervento previsto per le 17.  Stivali, jeans, maglia bianca, giacca rossa e sul palco l'ormai nota scritta "4P" (Patrizia Prestipino Passione Popolare). Cosi' ha scelto di chiudere la sua campagna elettorale. Taglio della spesa, trasparenza, mobilita' sostenibile, citta' della cultura, dell'impresa e dei diritti. Sono questi i punti principali del programma della candidata. "La più bella testimonianza di questi mesi di campagna elettorale sono i volontari, i ragazzi che mi hanno accompagnata in questo percorso - ha detto Prestipino - e le loro parole a cui non ho nulla da aggiungere". Diverse, infatti, le testimonianze che si sono susseguite sul palco allestito per l'occasione dei volontari in casacca rossa, in cui ognuno di loro ha spiegato i motivi per i quali ha scelto Patrizia Prestipino: dal semplice "slogan 'L'uomo giusto per Roma'" alla "difesa per tutti i diritti senza distinzione di colore e orientamento sessuale", all'aver "fatto campagna elettorale tra la gente guardando negli occhi ogni singola persona". A portare il proprio sostegno alla candidata anche la Scuola italiana cani da salvataggio Tirreno (Sics) che ha aperto l'appuntamento con una esibizione, e Claudio Locuratolo dell'Enpa. "Questa avventura che mi ha vista sola contro l'apparato lascera' il segno", ha aggiunto Prestipino."Non ho endorsement di vip o di importanti politici. Mi sarebbe piaciuto Papa Francesco o Obama ma non si sono espressi" ha detto Prestipino. 

Domani intanto si vota. I favoriti dal pronostico sono David Sassoli e Ignazio Marino. Previsioni non se ne fanno anche se c’è chi dice che più romani andranno al voto più alte sono le possibilità di vittoria del medico genovese, se fosse il contrario a spuntarla potrebbe essere l’europarlamentare. 

Inchiesta filobus, Mancini resta in carcere§Ora l'accusa è di estorsione

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Riccardo Mancini resta in carcere. Il Tribunale del Riesame ha respinto un'istanza di scarcerazione presentata dai difensori dell'ex ad dell'ente Eur coinvolto nell'inchiesta della Procura di Roma su una presunta tangente legata alla fornitura di 45 bus a Roma Metropolitane.

Ora i reati sono di tentata estorsione ed estorsione al posto della concussione e della corruzione indicati nell' ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso mese dal gip Stefano Aprile, nei confronti di Mancini. La riqualificazione dei reati decisa dal tribunale del Riesame ha quindi fatto decadere la configurazione di pubblico ufficiale di Mancini così come prospettata nell'ordinanza di custodia cautelare. Il tribunale dei Riesame, in sostanza, ha quindi approvato le argomentazioni del pm Paolo Ielo, titolare dell'inchiesta, il quale nella richiesta di emissione della misura restrittiva aveva indicato proprio i reati di tentata estorsione ed estorsione. Gli avvocati Pierpaolo Dell'Anno e Luciano Moneta Caglio, difensori di Mancini, si erano rivolti al tribunale del Riesame sostenendo l'infondatezza dei pericoli di fuga e di inquinamento probatorio citati nell'ordinanza di custodia cautelare ed eccedendo proprio la qualifica di pubblico ufficiale che era stata attribuita al loro assistito dal gip Aprile.


Marchini e la sua 'rivoluzione' per Roma§"Tra i miei volontari anche grillini"

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Tutti gli occhi sono puntati sulle primarie a sindaco del centrosinistra, in programma per domani. Lui poteva esserci, ma ha deciso di correre per il Campidoglio, senza passare per l'esame della sfida interna. E oggi Alfio Marchini incontra i volontari e i cittadini, nel suo comitato sull'Ostiense, per spiegare "la sua rivoluzione" per Roma, fatta anche con militanti del Cinquestelle. Con lo sguardo al futuro per la sua squadra di governo, in cui vorrebbe Giuseppe Campos Venuti per l'urbanistica e Giovanni Maria Flick per un'authority sul paesaggio.
 
NO AL TICKET CON SASSOLI - L'imprenditore Marchini decide cosi' di tirarsi fuori dalla logica delle correnti di apparato del Pd e incontra i romani per "parlare del futuro della citta'". Nessuna volonta' di oscurare le primarie di domani, ma solo "una decisione presa sui tempi tecnici". Ribadisce la volonta' di un'alleanza civica e nessuna intenzione, per ora, di ticket con il vincitore della sfida interna al centrosinistra. Ne' tantomeno accordi con Silvio Berlusconi. "Chiedo il voto a tutti quelli che sono delusi dall'esperienza Alemanno". L'obiettivo e' strappare consensi anche al centrodestra, in vista del ballottaggio del 9 e 10 giugno. Certo e' che nella sua squadra di 1040 volontari "ci sono anche militanti del MoVimento 5 stelle", rivela Marchini. "Per questo li ho difesi- aggiunge - perche' li ho toccati con mano... mio figlio alle nazionali ha votato per loro". E poi spiega: "Ho sempre difeso i grillini perché rappresentano la rabbia, la protesta e la partecipazione... poi però hanno fatto primarie che io ho definito false". A decidere il candidato a cinque stelle, secondo Marchini, sono stati "Grillo e Casaleggio scegliendo chi fosse la persona idonea".Domani, comunque, non voterà alle primarie e non teme i candidati in campo.
 
LA ZIA SIMONA - La pioggia non ferma la partenza dello show musicale e il confronto sui problemi della citta'. Nei corridoi del comitato si intravedono la zia dell'imprenditore, Simona Marchini; Ettore Viola, figlio del presidente della Roma calcio; l'avvocato Gianluigi Pellegrino, la bestia nera dei ricorsi al Tar per il centrodestra. Tra le tante battaglie legali, anche quella dell'Acea, che per Marchini deve restare pubblica, "visto che c'e' un referendum". "Forse - prosegue - dovrebbe essere valorizzata, per venderla in un secondo momento, ma sempre lasciando la maggioranza delle azioni in mano pubblica". L'obiettivo e' quello di fermare "la lottizzazione delle municipalizzate".
 
LE 5 PRIORITA' DEI QUARTIERI - Intanto da ingegnere trasportista spiega il suo progetto per il trasporto pubblico: "Serve un'analisi origine destinazione da elaborare con i cittadini, mettendo su strada bus elettrici". Saranno cosi' i romani ad elencare le 5 priorita' di ogni singolo quartiere "per rilanciare la vita nelle comunita' dei Municipi", aggiunge. Il compito di risolvere l'emergenza Mobilita' vorrebbe affidarlo a Campos Venuti, a cui andrebbe anche la delega sull'Urbanistica, "perche' - continua - sono temi strettamente collegati". "Ma e' un po' in la' con gli anni - aggiunge - vedremo, magari ragioneremo insieme".
 
AMBIENTE, MAFIE E SPESE - Altro settore di intervento e' l'ambiente. Marchini pensa a una mega autorithy, da affidare a Flick, per tutelare il paesaggio. "Io - ribadisce - sono per lo stop al consumo di suolo". E promette una "moratoria della 'sola', per smetterla con l'abitudine di fregare gli altri". Ma anche di "rompere il velo d'ipocrisia sui costi della politica". Perche' per lui "il 99% delle spese sono false". Per l'ingegnere il problema non sono i costi alti, "ma le risorse non rendicontate che nascondono meccanismi ricattatori". L'altro obiettivo e' "mettere fine a quel clima mafioso per cui se non sei amico di non vai da nessuna parte". Da oggi parte il suo tour musicale, "perche' la musica ha un linguaggio universale". Ma non sara' uno tsunami, come quello dei Cinquestelle, "perche' in giro lascia solo macerie". Lui promette la "rivoluzione".

Comunali, Alemanno in periferia§tra discariche e pecore da salvare

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Prosegue il tour elettorale nelle periferie del sindaco di Roma Gianni Alemanno, che questa mattina, utilizzando il camper con lo slogan "Continuiamo insieme" si è recato in visita nel quartiere Giardinetti. Il sindaco ha incontrato i cittadini e i commercianti che gli hanno illustrato le diverse criticita' della zona. In primis, il Fosso Benzone, ormai divenuto una discarica a cielo aperto. Alemanno si è impegnato con i residenti ad avviare tutte le procedure per risolvere la situazione.

LA METRO C - "In questo incontro con gli abitanti della zona Giardinetti - ha detto Alemanno - ci sono tutte le contraddizioni della metro C: da un lato una grande opportunità perché finalmente questa zona sarà collegata progressivamente con il centro di Roma cambiando il livello sociale ed economico della stessa zona e il valore degli edifici. Dall'altro ci sono una serie di operazioni e di lavori complementari che devono essere risolti". Per quanto riguarda il Fosso, il primo cittadino ha spiegato che, "la responsabilità è del consorzio di bonifica Tevere agro romano. Noi abbiamo fatto degli interventi di emergenza per sbloccare la situazione e dobbiamo fare tre ulteriori interventi: continuare la manutenzione del fosso, e ci sta pensando il nostro Dipartimento Ambiente con il Servizio giardini, impegnare il consorzio Metro C Roma per capire se gli interventi fatti hanno provocato o meno l'ostruzione del fosso e impegnare il consorzio di bonifica per fare delle opere strutturali per evitare che si crei questo intaso perché altrimenti ogni inverno con le piogge si corre il rischio di esondazione". 

IL GREGGE DA SALVARE - Alemanno ha poi incontrato un pastore sardo, rimasto danneggiato nella sua attività a causa dell'espansione urbanistica attorno ai suoi terreni, Salvatore Cocco (come aveva raccontato Paese Sera). "Salvatore Cocco - ha affermato il sindaco - ha 800 pecore ed è rimasto bloccato nella zona di Ponte di Nona. Lui non vuole dismettere la propria attività e quindi adesso stiamo cercando di trasferirlo nelle nostre aziende agricole anche perché lui ha la certificazione biologica ed è quindi compatibile con le nostre imprese. In questo modo proveremo a salvare la sua storica attività nelle prossime settimane". 

Opg, Regione stanzia 21 mln§per i pazienti psichiatrici

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"Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in qualità di commissario straordinario alla Sanità ha firmato un decreto sul fabbisogno di strutture sanitarie residenziali terapeutiche alternative agli ospedali psichiatrici giudiziari". Lo comunica la Regione. “Con questo decreto – spiega Zingaretti – possiamo accedere ai fondi nazionali per 16 milioni di euro per il reperimento delle strutture ospitanti e di 5 milioni di euro per l’assunzione, in deroga al blocco del turnover, del personale necessario a prendersi cura dei degenti". "Attualmente - continua Zingaretti – i pazienti del Lazio sono ospitati in strutture fuori dal territorio regionale e una volta che le residenze nel Lazio saranno individuate e ristrutturate ad hoc, laddove necessario, dal 1/04/2014 i circa 100 pazienti saranno ospitati nelle cinque residenze, a diversa intensità di cura, una delle quali dedicata esclusivamente alle donne".

"L’atto a firma del presidente Zingaretti contiene anche un documento per la promozione di un progetto informativo/formativo e di aggiornamento professionale per la cura e la gestione dei pazienti psichiatrici, ed è stata posta particolare attenzione ai requisiti organizzativi a tutela dei pazienti stessi", conclude la nota della Regione. “Saranno infatti - conclude Zingaretti – 27 (per ogni struttura) le persone assunte tra infermieri, medici psichiatri e psicologi, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica e assistenti sociali. La nostra vuole essere una battaglia di civiltà e questa è la prima di una serie di azioni rivoluzionarie che metteremo in atto in tema di salute mentale. L’obiettivo della Regione in questo caso è il reinserimento delle persone che devono essere prese in carico dal territorio e dai Dsm (Distretti di salute mentale)".

LE REAZIONI - "Sono estremamente soddisfatto che la Regione Lazio sia la prima a presentare un decreto sul fabbisogno di strutture sanitarie residenziali terapeutiche alternative agli Ospedali psichiatrici giudiziari - dichiara in una nota Ignazio Marino, candidato alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra - significa assistere un centinaio di persone che hanno diritto a cure degne di questo nome. Finalmente un impegno vero da parte di un presidente di Regione: bisogna attuare in via definitiva questa riforma per consentire ai folli autori di reato privati della libertà di poter avere accesso al rispetto della loro dignità umana. Ricordo anche un fatto rilevante: nello scrivere l'articolo di legge sugli Opg, la Commissione d'inchiesta ha ritenuto fondamentale svincolare questi fondi dalle limitazioni che esistono nelle Regioni sottoposte a piano di rientro o a commissariamento. Una norma di cui Nicola Zingaretti può avvalersi pienamente".

(Foto di Ilaria Scarpa: http://goo.gl/Alzwx)

Detenute Rebibbia, "Docce inagibili"§"Ripristinare i fondi per il lavoro"

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Il sovraffollamento dei reparti, il servizio docce fatiscente, un taglio netto delle detenute occupate in lavori interni, la carenza del personale penitenziario conseguenza dei tagli operati nel settore. E' la fotografia del carcere di Rebibbia femminile, dove stamattina sono state in visita la deputata di Sel Celeste Costantino e la consigliera regionale del gruppo Per il Lazio Marta Bonafoni. "Siamo consapevoli di aver fatto un sopralluogo in una delle strutture detentive meno problematiche d'Italia – dicono Costantino e Bonafoni – e proprio per questo la nostra denuncia sullo stato delle carceri nazionali vuole essere alta e circostanziata”. 

La visita di oggi, collegata ad altre analoghe di parlamentari di Sel in tutta Italia, è servita anche per porre l'attenzione su un pacchetto di proposte di legge sulla giustizia depositate da Sinistra ecologia e libertà  in Parlamento: sull'introduzione del reato di tortura nel codice penale italiano, sull'abolizione del reato di immigrazione clandestina e sull'abrogazione della cd. “ex legge Cirielli” su recidiva e prescrizione dei reati.

DOCCE FATISCENTI E PERICOLOSE - "In un istituto con una capienza massima di 281 ristrette sono ad oggi detenute 380 donne, 17 delle quali con i loro bambini. Proprio la situazione che abbiamo trovato nel reparto nido - raccontano - ci ha colpito per il suo ordine e la sua efficienza, così come abbiamo riscontrato una buona condizione nel reparto di massima sicurezza. Molto diversa la situazione nei cosiddetti camerotti, dove in stanze per 3 ristrette convivono anche 5 donne". E insistono: "Soprattutto vogliamo denunciare la situazione di degrado e pericolo delle docce (agibili solo 4 su 16) : da almeno due mesi 250 detenute sono costrette a lavarsi nelle docce poste al piano terra dei reparti e all'interno di locali fatiscenti, pieni di infiltrazioni d'acqua, pericolosi anche dal punto di vista della sicurezza delle donne". 

RIPRISTINARE I FONDI PER IL LAVORO - Un ragionamento a parte merita il capitolo lavoro: "le occasioni di lavoro dentro il carcere, unica possibilità di recupero vero nonché di autonomia delle detenute – rimarcano Costantino e Bonafoni - sono state tagliate del 70% a causa dei mancati stanziamenti, e la stessa presenza di personale penitenziario risulta dai racconti degli stessi agenti del tutto insufficiente a un corretto rapporto detenuta/agente”. “Per questo – dichiarano la deputata Costantino e la consigliera regionale del Lazio Bonafoni – intendiamo innanzitutto sollecitare il provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria a ripristinare quanto prima un uso completo e sicuro delle docce del carcere e alla messa in sicurezza dei camerotti. Non solo: è indispensabile ripristinare i fondi per permettere alle detenute di partecipare a programmi di inserimento lavorativo".

"Le formiche della città morta"§Per le vie romane tra spaccio e rap

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“Dai problemi dell'università italiana al sottobosco di una Capitale spietata. La terza giornata del Rome Independent Film Festival parla anche di noi, delle nostre ferite e dei nostri luoghi, con il documentario Autobiografia dell'università italiana di Piero Balzoni, e il film in concorso a mezzanotte Le formiche della città morta, di Simone Bartolini.

università

Autobiografia dell'università italiana

FOTO DI GRUPPO DI STUDENTI UNIVERSITARI - Il film del reale firmato da Balzoni è "la prima foto di gruppo degli “abitanti” dei nostri atenei", come lo definisce lui stesso. Commentate dalle musiche del talentuoso Valerio Vigliar, scorrono le immagini delle contraddizioni, degli slanci e delle miserie dei luoghi della conoscenza tra il Nord e il Sud della Penisola, con le testimonianze di personaggi come Francesco Alberoni, Umberto Galimberti, Margherita Hack, Andrea Ichino, Francesco Sylos Labini e l'energia di identità isolate che puntualmente si ritrovano in piazza, unite, a lottare per gli stessi diritti negati. Tra problemi di fondi e indifferenza - se non ostilità - dei governi, il ritratto un organismo pulsante della nostra società che dovrebbe ritrovare la sua centralità.

CAPITALE SPIETATA - Si intitola Le formiche della città morta il film nostrano che il Riff propone a mezzanotte. Diretto dal 29enne esordiente romano Simone Bartolini, racconta una giornata come tante di un giovane aspirante rapper, eroinomane e spacciatore alla deriva, disperato, senza lavoro e con un ingente debito nei confronti del violento Alfio, sullo sfondo di una Capitale disperata. C'è la "robba", ci sono i ricordi del passato e di vecchi sentimenti, e tanti personaggi persi tra le vie della città.

SCOPRIRE SE STESSI IN IRAN E IN BRASILE - In giornata sono in programma anche I am Nasrine (alle 20.20 in Sala 1) di Tina Gharavi, romanzo di formazione di due fratelli in esilio, dal loro paese d'origine - l'Iran - all'Inghilterra. Un viaggio verso la scoperta di se stessi, ma anche di un Occidente vagheggiato e poi ferito dall'11 settembre. Quasi in contemporanea - alle 20.40 - in Sala 3 passa il brasiliano The Clown di Selton Mello, ricerca esistenziale che parte dalle tende di un circo sotto cui lavorano Valdemar e suo figlio Benjami.

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