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Rifiuti, "I vostri profitti ci avvelenano"§Da Albano alla Valle Galeria: no discariche

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Nuova giornata di mobilitazione per il popolo anti discarica e anti inceneritore. Dalla Valle Galeria ad Albano migliaia di cittadini hanno deciso di manifestare, oggi pomeriggio, la contrarietà all'attuale gestione dei rifiuti del Lazio. La prossima settimana invece, una piccola delegazione di residenti della Valle Galeria sarà ricevuta a Bruxelles: “Vogliamo che il Ministro Clini metta nero su bianco la cancellazione dell'Aia (autorizzazione impatto ambientale) che ancora insiste su Monti dell'Ortaccio – dice Rodolfo, residente e firmatario dell'ultima petizione inviata al parlamento Ue - voglio tornare ad una vita normale, senza la preoccupazione di una nuova discarica a pochi passi da casa mia. La lotta di questi ultimi mesi è stata dura, ma certo non ci arrendiamo”.

VALLE GALERIA - Comitati cittadini, studenti, agricoltori e allevatori. Tutti in marcia per un corteo lungo circa cinque chilometri che da largo Domus de Maria (Ponte Galeria) si è concluso alla cava di Monti dell'Ortaccio. Una marcia scandita da molti slogan contro le amministrazioni “che in questi anni hanno fallito”, ma anche contro Manlio Cerroni, patron di Malagrotta, definito “boia”. Una manifestazione priva di qualsiasi colore politico, malgrado la presenza di alcuni esponenti, e che vuole mettere in evidenza, ancora una volta, la necessità di avviare il prima possibile le politiche necessarie per una buona raccolta porta a porta, con riciclio e riuso dei materiali, e “che avvicinino sempre più Roma al traguardo dei rifiuti zero”, “Basta discariche e basta inceneritori”.

ALBANO – In piazza anche i residenti di Albano e dei territori limitrofi dei Castelli romani. Secondo gli organizzatori, sono state più di due mila le persone che oggi pomeriggio hanno sfilato in corteo da piazza Mazzini a piazza di Corte ad Arccia, sede estiva di palazzo Chigi. Come ricordano gli stessi residenti, “sono ormai sei anni che viene portata avanti questa dura battaglia contro la costruzione l'inceneritore”. Una lotta che, a colpi di ricorsi al Tar, non si è ancora conclusa. Il comitato No inc, attraverso questa giornata di mobilitazione, chiede alla propria amministrazione “di conferire quanto prima l'incarico ad un ente pubblico per avviare la caratterizzazione geologica ed idrogeologica interna all’area della discarica di Albano”. “Questi studi sono importanti, e necessari, per dimostrare come questo territorio a livello ambientale sia notevolmente peggiorato – spiega Daniele Castri, portavoce No inc -, la legge spiega bene che se si presenta questa condizione, l'Aia può essere ritirata, riaprendo a tutti gli effetti la discussione istituzionale sulla costruzione di questo impianto”. Oltre a questo, Castri ricorda che i cittadini di Albano chiedono che venga subito avviata la raccolta porta a porta “promessa” nel lontano 2010 dall'attuale Sindaco, “unica via d'uscita dal sistema delle discariche e degli inceneritori”. “Chiediamo a Zingaretti di rispondere pubblicamente all'ultima lettera di Cerroni – conclude Castri -, ennesima forzatura di un privato che pone i proprio interessi sopra quelli della collettività”. 

LA CHIUSURA DI MALAGROTTA – La prossima scadenza è fissata per l'11 aprile, quando l'invaso di Malagrotta non potrà più accogliere i rifiuti indifferenziati. E lo sa bene il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che proprio oggi ricorda: “Un nuovo impianto di tritovagliatura è stato individuato ed è in costruzione per conto della Colari, la quale però ha già riferito di un ritardo nei lavori”. “Quindi c'è un 'buco' dal 10 al 20 aprile che dobbiamo coprire in qualche modo – continua il Sindaco – l'Ama, su sollecitazione del Ministro sta studiando come affrontare questi dieci giorni con una soluzione tampone". Interviene anche Gianluca Peciola, candidato Sel al consiglio comunale: “Il Comitato e i cittadini stanno manifestando per chiedere alle Istituzioni locali e nazionali una nuova gestione del ciclo dei rifiuti, che superi il modello delle discariche e degli impianti di incenerimento. Se vogliamo salvaguardare i territori e la salute dei cittadini è necessario puntare sulla raccolta differenziata porta a porta, sulla diminuzione della produzione dei rifiuti, su riuso e riciclo”. L'occhio attento dell'Ue da tempo è puntato proprio sull'ottavo colle di Roma per verificare che, almeno in questo caso, non ci siano proroghe. A rischio? Migliaia di euro al giorno di sanzioni per l'Italia. 


Il Papa nella basilica di San Giovanni§E la piazza intitolata a Wojtyła

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Domenica pomeriggio alle 17.30 Papa Francesco prende ufficialmente l'incarico di vescovo di Roma. Entrerà quindi nella cattedra dell'arcibasilica di San Giovanni in Laterano. Una cerimonia particolarmente sentita, visto che lo stesso Bergoglio si è sempre definito, innanzitutto, proprio vescovo di Roma. Papa Francesco presidierà la solenne celebrazione domani alle 17.30, con lui il cardinale vicario Agostino Vallini e il vicario emerito Camillo Ruini, ma ci saranno anche parroci, religiosi, suore, famiglie e giovani. 

PIAZZA INTITOLATA A WOJTYLA, CERIMONIA CON IL PAPA  - Doman Papa Francesco parteciperà all'intitolazione a Giovanni Paolo II di una parte della storica piazza. Lo fa sapere in una nota il Campidoglio. Alla cerimonia, in programma alle 17 con lo svelamento della targa toponomastica nell'area dietro l'obelisco, sara' presente il sindaco di Roma Gianni Alemanno. La dedica della piazza al Beato Wojtyla - spiega la nota - nasce da un'idea di Roma Capitale che, dopo ''l'incontro e confronto con Sua Eminenza il cardinale Agostino Vallini sull'individuazione del luogo piu' consono per ricordare il Pontefice, ha individuato l'area prospiciente il Vicariato, attualmente parte di piazza San Giovanni in Laterano. Una scelta non casuale ma dettata dalla volonta' di ricordare Giovanni Paolo II Pontefice in quanto vescovo di Roma. E domani, la targa sara' svelata proprio prima della messa di insediamento di Papa Francesco sulla Cattedra di Vescovo di Roma''.

''Sono trascorsi quindici anni da quando il Pontefice venne in Campidoglio, ne sono passati otto dalla sua scomparsa e finalmente da domani Roma ricordera' Papa Giovanni Paolo II con una piazza" ha detto l'assessore alle Politiche Culturali e Centro storico Dino Gasperini, che domani sara' accanto ad Alemanno. ''Individuare il luogo - ha aggiunto - non e' stato semplice, erano molte le variabili da considerare. Alla fine abbiamo optato per una scelta concettuale e, per la citta', anche emotiva, puntando l'attenzione sul Papa in quanto vescovo di Roma a ribadire il forte legame che ha sempre unito Wojtyla e la citta'. La partecipazione di Papa Francesco alla cerimonia di inaugurazione e' un onore che attribuisce ancor piu' significato a questa decisione e una grandissima emozione per tutti noi''. L'intitolazione e' stata ratificata con delibera di Giunta n. 18 del 23 gennaio 2013. Su richiesta del Vicariato e del sindaco Alemanno, la targa riportera' la dicitura: ''Piazza Giovanni Paolo II: Pontefice dal 1978 al 2005''.

Primarie municipi, i candidati minisindaci§Polemiche nel XV municipio

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Elettori del centrosinistra chiamati al voto domani anche alle primarie per i presidenti dei Municipi. Nei Municipi VIII e IX, invece, non si voterà in quanto in entrambi c'è un unico candidato, rispettivamente Andrea Catarci e Andrea Santoro. Nel IX, comunque, è pendente il caso di Vincenzo Vecchio. Escluso in un primo momento, è stato riammesso dal tribunale di Roma, ma non è stato possibile organizzare in tempo la consultazione elettorale. A decidere se le primarie dovranno o meno tenersi potrebbe essere sempre il tribunale, presso il quale la coalizione Roma Bene Comune ha intenzione di impugnare il ricorso.

LE POLEMICHE NEL XV MUNICIPIO - Polemiche anche nel XV municipio. I tre candidati presidente, Fabio Fadda, Emanuela Mino e Marco Neri, contro il candidato Maurizio Veloccia: "Riteniamo che la violazione grave e reiterata del Codice Etico, del Regolamento e di quanto disposto dalla Circolare n.1 della Coalizione Roma Bene Comune da parte del candidato presidente Veloccia vizi insanabilmente il risultato delle Primarie nell’ attuale Municipio XV", e minacciano di non riconoscere il risultato delle primarie. Non c'è stata nessuna violazione secondo Daniele Palmisano, responsabile dei Municipi del PD di Roma. Così come per alcuni esponenti dello stesso municipio (Antonio Crea, presidente del Pd, Mimma Alfonzo Miani, capogruppo del Pd, Franco Moretti coordinatore di Sel ed Alfredo Toppi capogruppo di Sel): "Riteniamo che l’utilizzo continuo di polemiche strumentali per tentare di condizionare il voto di domani sia inopportuno e deleterio per il centrosinistra e per i partiti della coalizione Roma Bene Comune che ci sentiamo di tutelare e difendere. Ricordiamo che le primarie non sono proprietà dei candidati, ma dei cittadini che domani dovranno scegliere chi contrappore alla destra alle prossime elezioni amministrative a Roma e nel Municipio XV".

QUESTI I CANDIDATI:

Municipio I: Stefano Marin; Jacopo Maria Emiliani Pescetelli; Andrea Casu; Sabrina Alfonsi; Giuseppe Lobefaro.
Municipio II: Franco Mazzetto; Giuseppe Gerace; Andrea Alemanni; Francescfa Del Bello; Alessandro Ricci; Guido Capraro; Anna Marcon; Luciano Monticelli; Gian Paolo Giovannelli.
Municipio III: Riccardo Corbucci; Stefano Di Santo; Claudio Maria Ricozzi; Paolo Marchionne.
Municipio IV; Carlo Maltese; Marco Mauri; Emiliano Sciascia; Ivano Lovaglio; Dante Pomponi; Anna Maria Proietti Cesaretti.
Municipio V: Stefano Veglianti; Simone Zabeo; Franco Pacella; Fabrizio Ferretti; Giammarco Palmmieri; Mariangela Saliola; Fabrizio Flamini.
Municipio VI: Fabrizio Cremonesi; Roberto Mastrantonio; Loreto Policella; Marco Scipioni.
Municipio VII: Massimo De Simoni; Francesco Morgia; Pietro Tilia; Fabrizio Patriarca; Massimo Perifano; Daniele Lacagnina; Susanna Maria Fantino.
Municipio X: Gianfilippo Lange; Andrea Tassone; Patrizia Salis.
Municipio XI: Non si vota
Marco Neri; Maurizio Veloccia; Fabio Fadda; Emanuela Mino.
Municipio XII: Non si vota
Roberto Beldetti; Cristina Maltese.
Municipio XIII: Carmela Omero; Raffaele Troilo; Valentino Mancinelli.
Municipio XIV: Ilaria Ceccarelli; Nadia Tommasini; Valerio Barletta.
Municipio XV: Daniele Torquati; Simone Ombuen.

Lazio furiosa e sconfitta§Prato vince tra le proteste

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Una buona Mantovani Lazio esce senza punti dal Giulio Onesti. La formazione allenata da Alfredo De Angelis e Victor Jimenez, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 7 a 5, ha subito la rimonta dei Cavalieri, abili nel trovare anche il punto di bonus proprio allo scadere. La partita è stata sicuramente condizionata da un cartellino giallo molto dubbio, rifilato dall’arbitro Bertelli di Brescia alla terza ala biancoceleste Ventricelli per placcaggio pericoloso.

LA PARTITA- Mantovani Lazio e Prato sono scese quest’oggi in campo nella 18esima giornata del campionato Eccellenza. In una bella giornata di sole le due squadre hanno espresso un buon gioco per gran parte della partita, cedendo giusto nei minuti finali di ogni tempo a causa del gran caldo. Qui si è vista, forse, la reale differenza tra le due squadre: Prato ha saputo gestire meglio le energie riuscendo di fatto a pareggiare e vincere la partita, proprio allo scadere dei due tempi di gioco. Il primo tempo inizia con una Lazio molto vogliosa e determinata, ma i primi due tentativi dalla piazzola non hanno un buon esito. Le due squadre si affrontano in questa parte del match per lo più a centro campo, con ripetuti giochi al piede. Proprio da un calcio lungo dei Cavalieri nasce l’azione che porta alla prima marcatura di giornata. Il reparto arretrato della Lazio è ben schierato, recupera il calcio e parte in contropiede. Una bellissima azione che coinvolge tutti i trequarti biancocelesti e al termine di una serie di offloads ben riusciti è Carl Manu a volare in mezzo ai pali. Gerber trasforma e siamo 7 a 0 per la Lazio al 33’. Passano però solo 4 minuti e arriva la risposta dei Cavalieri, a schiacciare in meta è il trequarti ala tongano Lupeni Siale. L’apertura di Prato Ragusi manca la trasformazione.

LA SVOLTA- Prima dell’intervallo l’episodio che cambia la partita: la terza linea della Lazio Ventricelli frana sul mediano di mischia Ruffolo, già a terra al momento del contatto. Per l’arbitro Bertelli è placcaggio pericoloso, il secondo per la Lazio nel primo tempo e quindi decide di estrarre il giallo. Si va al riposo sul 7 a 5 per la Lazio, con qualche protesta. Nel secondo tempo Prato entra in campo più determinato, e al 48’ il terzo centro Bernini schiaccia in meta, dopo una bella azione con gli avanti. Ragusi non sbaglia e siamo 12 a 7 per Prato. La Lazio accusa il colpo ma non perde la testa, così al 54’ Gerber ha l’opportunità di accorciare le distanze con un calcio di punizione. Non sbaglia e si val sul 10 a 12. Partita a questo punto davvero equilibrata, con Prato che sente la pressione dei ragazzi di De Angelis e Jimenez e commette qualche errore, su tutti l’apertura Ragusi che sbaglia due piazzati davvero facili al 61' e al 64’. La Lazio prende fiducia, ma al 66’ arriva la doccia fredda, con Gerber che si fa banalmente intercettare un calcio sui 22 difensivi e consente a Majstorovic di depositare comodamente in meta. La trasformazione da in mezzo ai pali viene clamorosamente fallita da Ragusi, sostituito subito dopo. La Lazio si sente ancora in  partita, soprattutto Gerber che ha qualcosa da farsi perdonare.  Proprio il primo centro biancoceleste al 72’ intercetta un pallone sui 22 difensivi e vola per tutto il campo, prima di schiacciare esausto in meta. Siamo sul 15 a 17 e adesso la Lazio ci crede. Ma le energie sono poche e Prato sembra avere più birra in corpo. Così a tempo ormai scaduto arriva la meta del definitivo 15 a 24. A segnarla è McCann, quarta meta per il Prato che porta a casa i 5 punti come da programma. Una bella prova della Mantovani che ha molto da ridire sull’arbitraggio, specialmente per il giallo a Ventricelli: “Un’ammonizione inventata- le parole di Alfredo De Angelis a fine gara- sugli altri episodi si può discutere, ma quello non era giallo. Noi sapevamo che in rimessa laterale loro erano più organizzati e abbiamo sofferto più del previsto in mischia. Bravi loro ad approfittarne. Dispiace aver perso anche il punto bonus, bravo il calciatore”.

Primarie, Ignazio Marino è il candidato sindaco§E' festa per la vittoria, complimenti da Bersani e Vendola

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ORE 01.10 - Sono stati scrutinati quasi il 50% dei seggi: Marino mantiene il vantaggio del 51%. E' il risultato che si apprende dal Comitato Roma Bene Comune in via delle Sette Chiese.

ORE 00.52 - Irregolarità? “Dopo aver fatto alcune verifiche sui verbali abbiamo chiarito che non si trattava di irregolarità ma solo di un po' di disorganizzazione in alcuni seggi e quindi il risultato si conferma assolutamente positivo per Mariro". Così Giovanni Azzaro, coordinatore romano di Centro democratico, in merito ad alcune precedenti irregolarità denunciate. 

ORE 00.40 - "Grazie a tutti gli elettori del centro storico che in gran numero hanno scelto di votare per queste primarie ed in particolare a quelli che hanno scelto me ed il mio progetto. Da domani sarò già al lavoro per il Municipio. Ho già in mente cosa fare per la nostra città”,  ha detto Sabrina Alfonsi che, con poco meno di 3000 voti, pari al 36% dei votanti, ha vinto le primarie per la presidenza del Municipio I.

ORE 00.35 Scrutinati il 30% dei seggi: Ignazio Marino 50%, David Sassoli 27%, Paolo Gentiloni 15%, Gemma Azuni 4%, Patrizia Prestipino 2%, Mattia Di Tommaso 1%. 

ORE 00.20 - "Ancora una volta le primarie si dimostrano uno strumento indispensabile a scegliere democraticamente i nostri rappresentanti, in un confronto aperto tra candidati di grande spessore. Marino rappresenta una perfetta mediazione tra autorevolezza, esperienza politica, valori condivisi, progressismo e modernità, sui quali il popolo di centrosinistra è stato compatto nella scelta”, afferma il senatore di Sel Massimo Cervellini.

ORE 00.05 - "Il tema se lo deve porre Marchini. Chi vuole ricostruire questa città sarebbe opportuno che partecipasse al progetto di Marino e della coalizione Roma bene comune". Così il segretario Pd Enrico Gasbarra, interpellato sulla possibilità che Alfio Marchini sottragga voti al Pd. "Roma dopo 5 anni di destra ha bisogno delle braccia, dei cuori e delle menti di tutti, non di prove di identità - ha aggiunto - serve una grande squadra aperta al contributo di tutti, giocare da solo può essere velleitario".

ORE 23.47 - "E' stata una straripante vittoria di Marino, l'ennesima risposta di Roma e del popolo del centrosinistra. Con questa vittoria abbiamo fatto poker". Cosi' Enrico Gasbarra, presente al comitato Marino. Il segretario del Pd Lazio ha salutato con un abbraccio Nicola Zingaretti e il senatore vincitore delle primarie.

ORE 23.45 - "Sono venuto a fare complimenti, ora dobbiamo vincere il Campidoglio, c'e' bisogno di uno sforzo di tutti, di una grande partecipazione. Sono contento perche' siamo riusciti ad allargare il campo creando una ricchezza che puo' essere utile per le elezioni del 26 maggio". Così  David Sassoli, presente al comitato elettorale di Ignazio Marino. I due sfidanti si sono salutati con una stretta di mano e un abbraccio.

ORE 23.30 - I VINCITORI DEI MUNICIPI - A quanto si apprende dalla federazione romana del Pd questi i nomi dei vincitori delle primarie per la candidatura alla presidenza dei Municipi:
 
Municipio I, Sabrina Alfonsi

Municipio II, Giuseppe Geraci

Municipio III, Paolo Marchionne

Municipio IV, Emiliano Sciascia

Municipio V, Gianmarco Palmieri

Municipio VI, Marco Scipioni

Municipio VII Susanna Fantino

Municipio VIII, Andrea Catarci

Municipio IX, Andrea Santoro

Municipio X, Andrea Tassone

Municipio XI, Maurizio Veloccia

Municipio XII, Cristina Maltese

Municipio XIII, Valentino Mancinelli

Municipio XIV, Valerio Barletta

Municipio XV, Daniele Torquati

ORE 23.21 - Su 20% di seggi scrutinati: Ignazio Marino 51%, David Sassoli 28%, Paolo Gentiloni 14%, Gemma Azuni 4%, Patrizia Prestipino 2%, Mattia Di Tommaso 1%. E' il risultato che si apprende dal Comitato Roma Bene Comune in via delle Sette Chiese.

ORE 23.20 - Tra i politici presenti anche Esterino Montino, Michele Meta, Stefano Fassina, Enzo Foschi ed alcuni consiglieri comunali. Oltre a David Sassoli ed Enrico Gasbarra.

ORE 23.18 - Marino: "Con noi il Campidoglio sarà il simbolo della trasparenza, ogni cittadino potra' sapere come ogni singolo euro sara speso. Il Campidoglio sara' anche la casa del merito e della competenza".

ORE 23.14 - "In Campidoglio cambieremo tutto. Chiedo a tutti da domani di darmi una mano, io non potro' farlo da solo, lo faremo tutti insieme, a cominciare dalle persone che con lealta' hanno corso in queste primarie". Cosi Ignazio Marino.

ORE 23.12 - "Da stasera cominciamo a disegnare la strada che ci portera' al governo della capitale. Libereremo il Campidoglio da un periodo oscuro, dal malaffare. A fine maggio festeggeremo tutti insieme in Campidoglio". Cosi Ignazio Marino.

ORE 23.10 - Ignazio Marino il vincitore delle primarie per il candidato a sindaco del centrosinistra, arrivando al comitato elettorale, ha dichiarato: "Grazie, risultato straordinario, primo grazie a cittadini che hanno votato in oltre 100mila. Poi grazie a tutti i volontari".

ORE 23.07 - "Le primarie nel X Municipio (ex XIII) di Roma Capitale hanno scelto  Andrea Tassone del Partito democratico. E’ lui il candidato del centrosinistra per la corsa alla presidenza del Municipio di Ostia e dell’entroterra. Andrea Tassone ha ottenuto il 60% delle preferenze, Patrizia Salis (Centro democratico) il 23%, Filippo Lange (Sel) il 15%". Lo annuncia in una nota Andrea Tassone. “Ringrazio i candidati a queste primarie per aver fatto una battaglia seria, leale e corretta – prosegue la nota –. Insieme a loro, e a tutta la squadra del Partito democratico, iniziamo oggi il nostro cammino per cambiare Ostia e l’entroterra. Ringrazio inoltre il popolo del centrosinistra per aver dimostrato ancora una volta che la libertà è partecipazione”.

ORE 22.58 - Scrutinate il 10 per cento delle sezioni. Marino 51% Sassoli 28, Gentiloni 14 Azuni 4 Prestipino 2, di Tommaso 1%

ORE 22.50 - IV Municipio. Quando mancano i risultati di via Spinoza, alle primarie per la presidenza è in vantaggio Emiliano Sciascia con 1600 voti, seguito da Anna Maria P. Cesaretti con 1200 voti

ORE 22.49 - Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e' arrivato al comitato Marino, per complimentarsi di persona con il senatore democratico per la sua vittoria alle primarie a sindaco del centrosinistra. Ignazio Marino, che sfidera' l'uscente Gianni Alemanno, il Cinquestelle Marcello De Vito, l'imprenditore Alfio Marchini, dovrebbe arrivare a momenti nel suo quartier generale per spostarsi poi in piazza Immacolata, a San Lorenzo, per la festa e un brindisi con i sostenitori e i cittadini.

ORE 22.34 - @ignaziomarino sarà un grande sindaco di Roma. La città ha bisogno e ha voglia di cambiamento.
 Con Marino si apre una nuova stagione del centrosinistra nella Capitale: ora con lui tutte le energie preziose per la rinascita della città #primarieroma". Così Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta', su twitter saluta l'affermazione di Ignazio Marino alle primarie del centrosinistra della Capitale.

ORE 22.32 - "Complimenti al #Pd e al centro sinistra di Roma per la partecipazione. E complimenti a Ignazio Marino". Lo scrive su twitter il segretario del Pd Pierluigi Bersani.

ORE 22.32 - "Mi sono appena complimentata al telefono con Ignazio Marino per il risultato delle primarie. Da domani lavoreremo con tutto il centro sinistra per mandare a casa Alemanno. Le romane e i romani attendono da cinque lunghi anni di avere un’amministrazione con la A maiuscola". Lo dichiara, in una nota, Gemma Azuni candidata alle primarie del centro sinistra a sindaco di Roma Capitale

ORE 22.31 - Il deputato e segretario del Pd Roma Marco Miccoli ha lasciato la sede del partito in via delle Sette Chiese per andare in piazza dell'Immacolata (a San Lorenzo) per la festa che incorona, dopo le primarie del centrosinistra, il senatore Ignazio Marino candidato sindaco della coalizione Roma Bene Comune, formata da Pd, Sel e Psi.

ORE 22.30 - "Adesso andiamo dritti in Campidoglio, ci andiamo a riprendere Roma". Cosi' il segretario Pd Roma Marco Miccoli, arrivato al comitato elettorale di Ignazio Marino. 

ORE 22.28 - "La partecipazione alle primarie del centrosinistra dimostra la voglia di poter scegliere e la fame di democrazia che c'è in questo Paese. Faccio i miei più vivi complimenti a Ignazio Marino. Ora credo sia necessario che il centrosinistra si unisca per poter definitivamente eliminare chi in questi anni ha portato questa città al degrado. Credo fortemente che il mio contributo sia stato fondamentale per far si che potesse realmente parlare di primarie partecipate e per portare idee che vengono dal basso, dalla gente, grazie alle opinioni che in questi mesi abbiamo raccolto girando nei bar, nelle piazze, negli incontri tematici che abbiamo proposto. Spero che le idee ed il contributo apportato non rimarranno vane. Era giusto che si tentasse di limare quella disaffezione alla politica che c'è stata in questi anni. La mia candidatura ha rotto definitivamente il tabù dei giovani in politica. Uno dei motivi per cui mi sono candidato era proprio questo: fare in modo che in questo Paese mai più risulti strano che un giovane si interessi della cosa pubblica". Lo dichiara, in una nota, Mattia Di Tommaso che ha partecipato alle primarie per il candidato sindaco del centrosinistra.

ORE 22.25 - "Una bella vittoria di Roma bene comune. Oltre 100mila persone hanno creduto allo strumento delle primarie. Se i dati saranno confermati si tratta di una grande vittoria di Marino". Cosi' Luigi Nieri, membro della Presidenza nazionale Sel, arrivato nella sede del comitato Marino. Originariamente candidato, Nieri si era ritirato dalle primarie per sostenere il senatore Pd. "Sostenere Marino - ha aggiunto- e' stata una scelta giusta per avere un candidato autorevole in grado di battere Alemanno".

ORE 22.20 - Sarà Ignazio Marino il candidato del centrosinistra alle comunali di maggio. Lo ha deciso il popolo delle primarie chiamato oggi al voto. Quando è stato scrutinato circa il 10% dei seggi, il medico genovese risulta in vantaggio su David Sassoli. A Marino sono già arrivate le congratulazioni di Sassoli e del segretario del Pd Roma Marco Miccoli a cui si è unito su Twitter anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti.

ORE 22.12 - I primi commenti. "Se questi dati, che danno in vantaggio Marino, dovessero essere confermati parliamo di una vittoria che straripa le logiche dei partiti e del voto del blocco organizzato". Lo afferma Massimiliano Smeriglio, deputato di Sel e vicegovernatore del Lazio, commentando i primi dati sulle primarie a sindaco del centro sinistra, che arrivano nella federazione del Pd Roma e Lazio, in via delle Sette Chiese. "E' un candidato assolutamente competente con un profilo politico e programmatico netto che da' una boccata d'ossigeno alla città", aggiunge.

"E' l'unico che può competere con Alemanno e il candidato 5 stelle", continua. Se Marino dovesse vincere si chiudono le porte per un'alleanza con l'imprenditore Alfio Marchini? "Contiamo i voti dell'alleanza Italia Bene Comune, che per la Regione ha fatto vincere Zingaretti e questa e' l'alleanza per Roma".  Al ballottaggio, il vicegovernatore non teme "nessuno", dice lasciando la sede del Pd per andare a San Lorenzo, dove ci sara' la festa e il brindisi per una vittoria sempre più vicina.

ORE 22.00 - Sassoli e Gentiloni telefonano a Marino per fargli gli auguri. "Adesso dobbiamo vincere la battaglia per il Campidoglio", ha detto Sassoli a Marino. I due candidati si incontreranno intorno alle 23 al comitato Marino. Intanto, ci sono ritardi nell'arrivo dei dati. 

ORE 21.30 - Iniziano ad arrivare i primi dati sulle primarie a sindaco del centrosinistra. Nella sede del Pd Roma e Lazio, in via delle Sette Chiese, le cifre parlano di un'affluenza di poco superiore ai 100mila votanti. Sul 10 per cento dei seggi scrutinati (21 su 223) si conferma il trend degli exit poll che vede in testa il senatore democratico Ignazio Marino, secondo il suo collega di partito David Sassoli. Terzo Gentiloni.

ORE 21.28 - Al suo comitato elettorale David Sassoli ringrazia tutti e riconosce la sconfitta.

ORE 21.15 - Sono appena arrivate al Comitato Roma Bene Comune in via delle Sette Chiese le prime schede del XV Municipio, primo a consegnare i faldoni delle votazioni delle primarie del centrosinistra per il sindaco di Roma.

ORE 21.00 - Cristiana Alicata, membro direzione Pd Lazio, sul suo blog ha giustificato così la sua frase sui rom: "Una frase velocissima e di getto che raccontava cosa stava succedendo in un seggio. Se ero arrabbiata? Sì? Con i rom? Certo che no. Il mio sarcasmo era ed è rivolto a chi sfrutta la loro non integrazione, il loro essere ancora comunità non ospitata nel tessuto cittadino a meno che non sia utile ai voti. Questo non inficia il lavoro di quei tanti (anche del PD) che con la comunità Rom, come con altre comunità, lavorano per favorire quella che io chiamo convivenza felice. Il razzismo non c’entra nulla. C’entra la statistica. Qualcuno si vuole occupare di questi flussi elettorali? Così come di quelli di tanti italiani sotto la soglia di povertà che “seguono” le indicazioni del politico di turno? E’ normale chiedersi se “è tutto normale” in zone dove sai che alla fine in quelle zone si vota sempre come decide Tizio o Caio? E’ statisticamente normale che se Tizio appoggia Sempronio in quel seggio vada sempre in un certo modo? Secondo me, no". 

ORE 20.55 -  "Nome prego". "Mattia Di Tommaso". "Sei un giornalista?". "No, un candidato". E' lo strano siparietto che si e' creato in via delle Sette Chiese con il giovane candidato alle primarie del centrosinistra, Mattia Di Tommaso, che ha deciso di recarsi alla sede del Pd Roma e Lazio per attendere i dati delle primarie. "Forse sono stato poco dentro i palazzi...la prossima volta ci staro' di più cosi' almeno mi riconoscono", ha ironizzato Di Tommaso.

ORE 20.51-  Touadì su twuitter: il pregiudizio è esattamente questo: #rom in fila furto in agguato. Un messaggio devastante specie proveniente da sinistra.

ORE 20.45 - "Urne chiuse. Bene, ora ce la giochiamo. Sola contro tutti i pezzi di partito sarà stato comunque bello vincere o perdere #PrimarieRoma". Così Patrizia Prestipino su twitter.

ORE 20.20 - Secondo l'exit poll Tecnè, Gemma Azuni si piazza al quarto posto con una forbice tra il 3 e il 6 percento, segue Patrizia Prestipino 2-4 percento, infine Mattia Di Tommaso 1-3 percento.

Ore 20.10 - Marino 54-58%, Sassoli 24-28%, Gentiloni 8-12%. Questa la forbice per i tre principali candidati alle primarie del centrosinistra per gli exit poll Tecnè per Skytg24. 

ORE 20.00 - Chiusi i seggi, al via lo spoglio

La guerra di correnti è ancora piuttosto viva, ma oggi la parola passa agli elettori romani. Si vota fino alle 20 per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra e i presidenti di municipio in vista delle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio. Sei in corsa per tentare di riconquistare il Campidoglio dopo l'era Alemanno. Mentre per i municipi, ci sono 60 candidati minisindaci per 15 posti. Alle urne sottoscrizione di due euro e possono votare anche i sedicenni con il documento. Oltre 240 i seggi pronti e 100mila le schede distribuite. Alle 14, come comunica il Comitato per le Primarie per la scelta del candidato Sindaco "Roma Bene Comune", l'affluenza è stata di 47.000 votanti nei 240 seggi del Comune di Roma e "Le operazioni si svolgono regolarmente".

La partita per lo scranno più alto di palazzo Senatorio, dopo lo slittamento delle primarie di gennaio, serve anche per disinnescare l'onda grillina che candida De Vito, e Marchini che piace anche a sinistra e ha scelto di corre per il Campidoglio senza passare dalle primarie. Ma lo sguardo è sul nazionale. In corsa per la candidatura alle elezioni di primavera ci sono l'ex ministro Paolo Gentiloni, il senatore Ignazio Marino, l'ex assessore provinciale Patrizia Prestipino, l'eurodeputato David Sassoli, il socialista Mattia Di Tommaso e Gemma Azuni (Sel).

CANDIDATI E FAVORITI - Nei sondaggi interni ai democratici, in prima fila partono Gentiloni, Marino e Sassoli. Il primo sostenuto dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ieri sera ha fatto il suo endorsment ufficiale e si gioca la partita per la futura premiership con Bersani. Il secondo, che ha ricevuto il sostegno di Rodotà (che molti vorrebbero Presidente della Repubblica) ed è anche appoggiato dall'area Zingaretti, vicino al segretario del Pd, ieri ha chiuso la campagna a San Lorenzo con il leader di Azione Civile Ingroia e con i Verdi di Nando Bonessio. Il terzo, espressione di Areadem del deputato Franceschini, su cui convergono una parte dei dalemiani e veltroniani romani. Anche se l'ex sindaco Veltroni punta proprio sul candidato renziano, Gentiloni. Scelte e riposizionamenti che potrebbero cambiare gli equilibri sul nazionale.

ENSORSMENT E ULTIME BATTUTE - Di endorsment la Prestipino avrebbe preferito quelli di papa Francesco e del presidente Obama. Da Santi Apostoli, con la sigla 4P (Patrizia Prestipino Passione Popolare), si dice dispiaciuta dal fatto che "il partito si sia stretto attorno a tre uomini". E ringrazia i suoi volontari, quelli che l'hanno sostenuta dal giugno del scorso anno, quando fu la prima a scendere in campo per sfidare l'allora candidato unitario Zingaretti. Sassoli, invece, chiude in periferia, in una chiesa di Tor Bella Monaca. Per rilanciare l'idea delle "città nelle città". Di Tommaso incontra i sostenitori in un bar a Lucio Sestio e rende pubbliche le sue spese per la campagna elettorale: "875 euro", dichiara. La Azuni punta sulla sua esperienza di consigliera comunale e "5 anni di dura opposizione ad Alemanno”, soprattutto quelle sul Sociale. Gentiloni sottolinea che "nei programmi c'è convergenza sul 70 per cento delle proposte. Ma io darei più garanzie", ricordando la sua esperienza come assessore al Giubileo. E spiega l'idea del cineturismo, "visto che Roma è il più bel set a cielo aperto", per rilanciare l'economia. L'ex ministro spera in una partecipazione sopra i 100mila votanti. "Sotto quella soglia - dicono nel partito - sarebbe una sconfitta", perché alle primarie nazionali votarono in più di 200mila. Di numeri parla anche Marino. Che punta a vincere la partita con 100mila preferenze per cambiare la città.

OLTRE 100 MILA SCHEDE DISTRIBUITE DAL PD - Una cifra che torna anche nelle parole del deputato Marco Miccoli. Il segretario del Pd Roma dichiara che saranno "oltre 100mila le schede distribuite dal Partito democratico". Pronte come le urne e i verbali. Una scelta che dovrebbe mettere al riparo il comitato Roma Bene Comune (la coalizione Pd, Sel, Psi) "da eventuali disfunzioni in caso di affluenza molto alta". Fatta guardando il meteo (oggi sereno) e lo stadio Olimpico, che solo domani accenderà i fari per il derby Roma-Lazio. Una decisione che sembra un auspicio. Perché, sia per il segretario Miccoli che per il senatore Marino, quel numero (100mila) serve per cambiare la città. E non solo.

LA POLEMICA - Intanto monta la polemica sulla presunta partecipazione dei rom alle primarie. ''Le solite incredibili file di rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica'', scrive su Fb Cristiana Alicata, membro della direzione regionale del Pd Lazio. E aggiunge: ''Il razzismo non c'entra nulla. Sono voti comprati. Punto. Chi lo nega è complice dello sfruttamento della povertà che fa il clientelismo in politica''.

E sulle dichiarazioni ironiche di Storace e Augello sulla presenza di rom alle primarie, è intervenuta il comitato Roma bene comune. "Storace e Augello tentano  - si legge in una nota - di denigrare le primarie del centrosinistra utilizzando la loro cultura parafascista contro il voto degli immigrati, in particolare dei rom. La coalizione Roma Bene Comune fa votare gli immigrati, regolarmente residenti, perché li considera cittadini di Roma. Evidentemente, la rabbia per l’evidente successo di partecipazione alle nostre consultazioni, anche questa volta, dà fastidio a chi, da anni, le primarie le annuncia senza avere il coraggio e la capacità di organizzarle. A Roma le irregolarità e gli scandali sono quelli del sindaco Alemanno: il centro-destra si dedichi a questo".

San Lorenzo, Ri_pubblica occupa§stabile abbandonato, nasce Communia

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"Oggi 7 aprile, a Roma nasce Communia. Da un percorso costruito con Ri_Pubblica, rete di collettivi sociali nata sulla scia dell’esperienza dei comitati per l’acqua pubblica, abbiamo proseguito l’iniziativa cominciata con l’occupazione del Cinema America del Novembre scorso, occupando uno stabile  inutilizzato di proprietà del comune nel quartiere di San Lorenzo". Lo annunciano, appunto, gli attivisti con una nota, in cui dichiarano di volere “Ri_pubblicizzare” uno spazio, "sottrarlo alle speculazioni e al degrado in cui è immersa la nostra città, prendendo esempio da chi ha occupato i teatri dismessi; da chi, licenziato, prova ad autogestire la propria fabbrica; da chi ha impedito in prima persona la costruzione di nuovi nocivi inceneritori; da chi ha occupato la propria scuola o facoltà per renderla accessibile a tutti e tutte". L'occupazione, spiegano i ragazzi di Ri_pubblica, è stata realizzata in  solidarietà "con la lotta dei cittadini di via dei Corsi, adiacente allo spazio occupato, a cui l’Ater tenta di scippare la propria casa". 

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Ri_pubblica occupa stabile a San Lorenzo

CONTINUA LO "TSUNAMI TOUR" - "Ieri a Roma è stata una giornata di mobilitazione per la riappropriazione dei tanti, troppi spazi abbandonati di questa città, per rispondere all’emergenza abitativa e non solo. Questo 'tsunami tour' continua anche oggi", dicono, e poi invitano i cittadini del quartiere, i movimenti che hanno dato vita alla giornata di ieri, gli studenti, le lotte sociali e in difesa del territorio a un’assemblea pubblica nel nuovo spazio occupato alle 17 (Via dei Peligni, San Lorenzo). Il nome "Communia" deriva invece dal grido di battaglia del predicatore eretico Thomas Muntzer, che 500 anni fa urlava “Omnia sunt Communia”, tutte le cose sono comuni".

Primarie, eliminato gazebo al parco Kolbe§La denuncia di Maltese: "Consultazioni falsate"

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A qualche ora dall'inizio del voto dei cittadini romani di centrosinistra, che devono scegliere il loro candidato sindaco e i presidenti dei municipi, scoppia una polemica da parte di un candidato minisindaco. Si tratta di Carlo Maltese, che denuncia che questa mattina, all'improvviso, "Il Gazebo di Parco Kolbe, in via Casal dei Pazzi 94 (che doveva accogliere i votanti delle sezioni 0240, 0241, 0242, 0243, 0253, 0254, 0255, 0256, 0257, 0258, 0259, 0260), non esisteva più". Il candidato civico accusa senza mezzi termini gli stessi dirigenti di partito di aver "falsato" quest Primarie. Gli elettori, senza essere stati avvisati, si sono trovati a dover votare a 3 km di distanza, alla sede del Partito in via Spinoza.

"UN EPISODIO INCRESCIOSO" - “Si tratta di un episodio assolutamente grave e increscioso – ha commentato il candidato civico  – Spostare un Gazebo annunciato sul sito di Roma Bene Comune, su quello del Partito, inserito su locandine e manifesti, senza neanche avvisare i candidati è assolutamente scorretto. A rischiare di più sono ovviamente io, candidato civico che non appartiene alle logiche di Partito, che avevo puntato gran parte della mia campagna su questa zona e questo Gazebo”. Intanto, questa mattina presto - prosegue la nota - il nome del Gazebo di via Casal dei Pazzi è stato rimosso dal sito del Pd e di Roma Bene Comune. Ma non da articoli di giornale, siti internet dei candidati, manifesti e locandine. 

"UN PARTITO CHE CONTINUA A SCREDITARSI" - “Se ne assuma la responsabilità Micaela Campana, Deputata e responsabile organizzazione del PD Roma – continua Maltese – e con lei tutto un Partito che non sta facendo altro che screditarsi, giorno dopo giorno, a causa di giochetti come questo. Pensavo fosse possibile riuscire a cambiare qualcosa, ma con questo apparato così strutturato e scorretto non è possibile”.

Fiamme Oro da applausi§Presutti: "Siamo stati grandi"

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Le Fiamme Oro tornano a Roma con quattro punti in tasca e la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, di essere una squadra capace di vincere contro chiunque, su qualsiasi campo. Battere San Donà è di per sé una bella impresa, in casa poi serve una prova maiuscola. Esattamente quanto offerto dai ragazzi di coach Presutti: “Abbiamo giocato una gran partita e non ci siamo smarriti nei momenti chiave. Oggi i miei ragazzi sono stati davvero grandi”.

IL MATCH- La partita si è messa subito in discesa per i cremisi, abili a capitalizzare un avvio di gara non certo brillante dei padroni di casa. Dopo tre minuti arriva la prima meta dell’incontro, a segnarla è Gianmarco Duca, trasformata da Nicola Benetti, man of the match, che si ripete poco più tardi con un preciso piazzato. Al 30’ arriva anche la seconda meta, con Simone Andreucci, bravo a farsi trovare al posto giusto per ricevere il passaggio di Benetti. Prima del riposo si sveglia anche San Donà che trova una meta tecnica, dopo un insistita azione degli avanti a cinque metri dalla meta cremisi. Nella ripresa le Fiamme Oro tengono sotto la pressione dei padroni di casa e gazie alla precisione di Benetti allungano sul più 11 (23’). La partita si fa nervosa, già in precedenza era stato ammonito Duca, e arrivano anche due rossi, uno per parte: Barion delle Fiamme Oro e Iovu del San Donà.  La partita finirà con il punteggio di 12 a 21, complici una meta di Flynn, per San Donà e un piazzato di Benetti per le Fiamme Oro.

PROVA D’ORGOGLIO- Non nasconde il suo entusiasmo Pasquale Presutti, quella in terra veneta è sicuramente una vittoria di gran livello, ottenuta con il gioco e con i nervi, soprattutto perché ottenuta su un campo difficile per chiunque: “Vincere qui ha un sapore particolare. Abbiamo giocato una gran partita e anche nei momenti difficili non ci siamo smarriti, tenendo le redini dell’incontro dall’inizio alla fine. Faccio i complimenti a tutti i miei ragazzi, oggi sono stati davvero grandi”. 


Arrivano i Lupi nella tana della Virtus§Calvani: "Attenzione ai loro esterni"

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Test importante per la Acea Virtus Roma, che oggi al Palazzetto dello Sport proverà a rialzare la testa dopo lo stop di lunedì scorso a Varese. L’avversario non è di quelli facili: la Sidigas Avellino ha inanellato 6 vittorie nelle ultime 7 partite, ribaltando un avvio di stagione sottotono e battendo avversari di prestigio come Siena, Sassari e Cantù. Rispetto alla sfida di andata, terminata 79-94 in favore di Roma, i “lupi” hanno cambiato pelle: al timone della squadra è arrivato coach Cesare Pancotto e si sono aggiunti gli innesti di giocatori come Ivanov, Hunter, Lakovic, Brown e dello stesso Dean, già a disposizione nella gara del PalaDelMauro, ma con soli tre giorni di allenamento nelle gambe. Questa “rivoluzione” ha permesso alla Scandone di presentarsi alla sfida di oggi come una delle compagini più in forma del momento.

CALVANI- La Virtus, al lavoro da mercoledì mattina, si è allenata con regolarità e tutti gli effettivi saranno a disposizione.Queste le parole di coach Calvani alla vigilia: "Troveremo una squadra in grande salute, come testimoniato dalla serie di risultati estremamente positivi ottenuti da Avellino nelle ultime sette giornate. La Scandone è molto rinnovata rispetto a quella che abbiamo affrontato nel girone di andata, non solo nella guida tecnica ma anche nei giocatori. Come tutte le squadre, quando ci sono cambiamenti c’è la necessità di un periodo di adattamento, specie in un ruolo delicato come quello del playmaker, ma Avellino è riuscita ad accorciare di molto i tempi per metabolizzare l’inserimento di Lakovic, grazie alle sue grandi capacità e alla sua esperienza. Nella sua carriera ha dimostrato di essere un giocatore di livello assoluto, è una fortuna per il campionato italiano avere un giocatore così importante, così come lo è per Avellino, che in questo modo può raggiungere gli obiettivi prefissati in questo scorcio di stagione. Per quel che ci riguarda, dopo Varese, torniamo a casa dal nostro pubblico per una partita importante, dobbiamo consolidare il terzo posto ed essere pronti nell’ipotesi che qualche squadra possa zoppicare per poter cogliere queste incertezze.

LA CHIAVE- "Dovremo sfruttare di più la corsa e il contropiede, avere il controllo dei rimbalzi difensivi che è mancato a Varese. Dobbiamo tornare a essere più incisivi difensivamente per avere più occasioni per correre in attacco. Riguardo la squadra avversaria è il pacchetto degli esterni ad animare un po’ tutto il gioco di Avellino, quindi più riusciremo a controllarli più porteremo la partita dalla nostra parte".

Primarie, Marino e Sassoli al voto§tra file, partecipazione e speranze

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La lunga giornata delle primarie di centrosinistra é cominciata bene. File di elettori ai seggi, nelle sedi di partito e davanti ai gazebo. Da Centocelle a Prati, dal Centro Storico a Val Melaina la risposta del popolo di centrosinistra capitolino sembra essere positiva nonostante il clima nazionale non sia tra i migliori. Due dei candidati, Ignazio Marino e David Sassoli, probabilmente i favoriti, hanno votato in mattinata nelle loro sezioni.

MARINO: "UN'AMBIZIONE SUPERIORE" - Il primo a due passi da Campo de' Fiori, nella storica sede del partito di via dei Giubbonari intorno alle 10.20, il secondo, in un affollatissimo gazebo a piazza Mazzini, circa un'ora più tardi. Tra aspettative e desideri personali i due candidati si sono presentati al voto sorridenti, sereni, hanno presentato il documento e fatto la fila per votare. "La nostra è un'ambizione superiore - ha sottolineato Marino uscendo dal seggio - possiamo votare per la prima volta per cambiare il volto della Capitale. Il mio augurio è che almeno 200mila romane e romani vadano a votare, sarebbe la risposta migliore alle tante incertezze che ci sono oggi".

LO SPOGLIO INIZIA ALLE 20 - Una giornata importante per Roma, accompagnata dal primo sole caldo e che, una volta terminata - con le operazioni di spoglio che inizieranno immediatamente dopo la chiusura dei seggi prevista per le 20 - darà il via libera alla campagna elettorale vera e propria che porterà tra fine maggio e inizio giugno (se ci sarà il ballottaggio) alla scelta di un nuovo sindaco o alla riconferma di Gianni Alemanno. Una città (politica) che quindi scalda i motori come del resto chi ambisce a governarla "vorrei essere il candidato delle persone - ammette Marino che ribadisce anche di essere contario ad un accordo politico nazionale con il Pdl - Berlusconi è responsabile del degrado degli ultimi 20 anni" ma che poi torna a parlare di Roma "chiunque vincerà è importante la partecipazione. Da domani poi si ricomincia e se sarò eletto chiamerò i partecipanti a queste primarie per ascoltare le idee di tutti".

"CON I GRILLINI PUNTI IN COMUNE" - Idee comuni e condivisibili, non con Alemanno peró, con cui esiste la "contrapposizione più forte, mentre con i grillini ci sono punti in comune come affidare ai romani le decisioni più importanti, anche se di loro non condivido le mancate risposte e le decisioni prese sempre a porte chiuse". Marino passerà la giornata in bicicletta, fará il giro di qualche seggio e in serata dovrebbe andare al suo comitato, dove attenderà i primi risultati.

sassoli

Sassoli vota alle primarie

SASSOLI: "FAR CESSARE UN'EPOCA DI RANCORI" - Anche Sassoli andrà a visitare i seggi, passerà a casa a riposarsi "questi giorni sono stati faticosi, siamo stati nel frullatore" e finirà questa domenica nel suo "fortino" in attesa dello spoglio. "Fino ad ora - afferma l'europarlamentare - mi sembra una festa della partecipazione. In questo periodo abbiamo anche cercato di supplire a una carenza della comunicazione. Forse il comitato 'Roma Bene Comune' poteva impegnarsi un pochino di più". Chiusa la piccola parentesi polemica Sassoli, da favorito, ammette ''non mi voglio rassegnare all'idea che ci possa essere di nuovo Alemanno o addirittura Grillo. Se toccherà a me voglio costruire un fronte largo, civico solo cosí potremmo scrivere una pagina nuova. Oggi - sottolinea - la scena politica è inedita non c'è più centrosinistra contro centrodestra. Ma dobbiamo far finire un epoca di rancori''. Tutti preoccupati dell'onda grillina che a Roma, alle ultime politiche, ha raggiunto numeri da ballottaggio "molte delle ragioni dei grillini sono anche nella nostra rabbia nei confronti di una politica che ha dato il cattivo esempio''. Comunque vada, tra qualche ora, a spoglio terminato, il centrosinistra dovrà superare le contrapposizioni e compattarsi, per non rischiare di perdere ancora Roma.

A Villa Ada con le Cocorosie§La famiglia della musica Indie

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Primi giorni di primavera e primi spasimi da concerto all'aperto, che nella Capitale significano spesso e volentieri Laghetto di Villa Ada, grande calderone di musiche dal mondo capace di riservare un numero sempre maggiore di sorprese alternative, insieme alle sue solide certezze "world".

DIE ANTERWOOD, MUSICA ESTREMA DEL NUOVO MILLENNIO - I primi nomi interessanti della rassegna "Roma incontra il mondo" stanno iniziando ad arrivare e si tratta di realtà internazionali destinate al classico pubblico da "zoccolo duro". Il 25 giugno è infatti il giorno di Die Anterwood, audacissimo progetto sudafricano nato nel 2009, che si sta affermando - in maniera virale - in assetto da “rap-rave crew”, come amano definirsi. In grado di coinvolgere gli spettatori con uno sfrenato e abbacinante mix audio-video, la band suona esattamente come dovrebbe suonare la musica estrema del nuovo millennio: una serata da pista e d'avanguardia, e di pura contaminazione, da segnare senz'altro sul calendario.

LA FAMIGLIA DELLA MUSICA INDIE - Ugualmente singolare, ma più longeva e istituzionalizzata, la storia delle due ragazze in scena il 15 di giugno (il 14 a Milano e il 16 a Soliera le altre due date italiane): si chiamano Bianca e Sierra Cassidy, in arte CocoRosie, giunte alla ribalta ormai dieci anni fa come inventrici di un moderno e ipnotico giocattolo-folk, che ha dato sostanza all'allora emergente scena indie americana, fatta di sperimentazione elettronica, dream pop e art-rock. Praticamente due veterane, data la cascata di gruppi e cantautori di stessa scuola che si sono fatti largo nel corso di due lustri, le sorelle Cassidy hanno una vicenda personale curiosa come la loro proposta musicale: nate l'una (Sierra) nell'Iowa, e l'altra (Bianca) nelle Hawaii, vennero soprannominate dalla madre rispettivamente Rosie e Coco. Vissute a distanza per il divorzio dai genitori, si sono riincontrate solo nel 2003 a Parigi, nel piccolo appartamento a Montmartre di Sierra: da lì, l'inizio di un'altra storia e la base per la costruzione di una larga famiglia, qualla della musica indie.

IL NUOVO ALBUM "TALES OF A GRASSWIDOW" - Negli anni hanno cambiato stili, passando dai carillon all'hip-hop, dalla melodia arpeggiante e aulica al free jazz e all'improvvisazione, ma anche modulato le proprie frequentazioni, collaborando con tutti: da Antony and the Johnsons ai Tv on the Radio, dal produttore argentino Nicolas Kalwill all'mc francese Spleen, all'amico Patrick Wolf come voce e violino, e tanti altri. A Roma, le CocoRosie faranno tappa per il lungo tour europeo, che farà conoscere le invenzioni contenute nel nuovo album "Tales of a GrassWidow", in uscita a fine maggio su etichetta City Slang: un nuovo scrigno di sorprese da condividere dal vivo sulle sponde del famigerato laghetto.

Fiumicino, agguato in pieno giorno§ferito al volto un pregiudicato

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Fiumicino, agguato in pieno giorno, in cui è rimasto ferito al volto un pregiudicato romano. Gli spari hanno risuonato intorno a mezzogiorno davanti al supermercato Conad. Il killer è poi fuggito facendo perdere le proprie tracce. Sul posto la polizia di Fiumicino e la squadra mobile di Roma. La vittima, Fabio Minardi, 32 anni, con dei vecchi precedenti per ricettazione e furto, sarebbe stata raggiunta al viso da un proiettile che avrebbe colpito l’orecchio fuoriuscendo dall’orbita e rimanendo così ferito di striscio.

LE INDAGINI - Soccorso, il 32enne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma. Il terribile fatto di sangue è avvenuto nei pressi dell’abitato. La vittima avrebbe già fornito informazioni utili all’identificazione del sicario. Sulla sparatoria indaga la polizia del commissariato di via Portuense e gli uomini diretti dal dottor Renato Cortese. Indagini in corso. Ad avvisare il 113 un passante che avrebbe udito gli spari e assistito al fatto.

"Vai col liscio" con Mastandrea e Pif§Nel corto in gara al festival

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La dodicesima edizione del Riff, Roma Independent Film Festival, entra nel vivo, con una domenica fatta di proiezioni serali per tutti i gusti, da trascorrere tra le sale del Nuovo Cinema Aquila navigando tra le diverse sezioni della rassegna.

A TOKYO, CITTA' SILENTE - La "prima serata" (20:40, sala 3) si apre con uno dei lungometraggi in concorso tra le opere straniere: l'olandese Silent city girato dalla poliedrica Threes Anna, donna di teatro con oltre 50 pièce teatrali all'attivo e autrice del racconto originale da cui il film è tratto, narrazione di una personale trasferta in Giappone mentre lavorava come apprendista teatrale. A fare le sue veci sullo schermo è Rosa, ingenua ragazza olandese di casa a Tokyo per perfezionare l'arte della preparazione del pesce presso il celebre Chef Kon. Tra atmosfere oniriche, momenti di scoramento e lampi di ottimismo, quella della sperduta Rosa è una storia di formazione che ci parla del coraggio di cambiare strada e di lasciarsi il passato alle spalle, superando barriere sociali e culturali.

IL PUSHER, LA BADANTE E L'IMPRENDITRICE - In sostanza, un racconto di integrazione e umanità, al pari della biografia e dell'immaginario di Andrés Arce Maldonado, quarantenne di Bogotà, Colombia che, una volta lasciati gli studi musicali, si è trasferito a Roma per studiare cinema e approdare ora alla sua opera prima, Carta bianca, in programma stasera alle 22:20 in sala 1. Si tratta di un incontro-scontro tra tre personaggi alla vigilia di San Valentino: sono il pusher marocchino Kamal, la badante moldava Vania e l'imprenditrice rampante Lucrezia, italana. Sciagure e speranze di poveri diavoli di tutti i giorni che trovano l'uno nell'altro un motivo per dare senso alla propria esistenza e ridisegnare un destino in bilico.

I DIFFICILI ESORDI ITALIANI - Mentre l'esordio di Maldonado è in ballo per la competizione nazionale, sono gustosi "fuori concorso" i due cortometraggi "made in Italy" presentati al cinema Aquila questa sera: Il cinema lo faccio io e Vai col liscio. Il primo, previsto alle 22:30 (sala 3), è firmato Alessandro Valori, già assistente alla regia di Wertmuller, Corbucci e Taviani e autore dei due lunghi Radio West e Chi nasce tondo..., e offre un viaggio ironico (quanto attendibile) nella difficoltosa produzione cinematografica di casa nostra. La pellicola da girare è L’infanzia di Cicerone, opera prima di un talentuoso regista trentacinquenne e in fase di gestazione ormai da cinque anni: in attesa del produttore e delle risorse per partire, regista, sceneggiatore e attore, partono per i fatidici sopralluoghi. Con tutta la buona volontà e i tanti dubbi che serpeggiano su ogni - ipotetico - set.

VAI COL LISCIO, CON MASTANDREA E PIF - L'altro corto (stesse coordinate) è del bolognese Pier Paolo Pisanelli: un'immersione nel fascino e nella tradizione del liscio, romagnolissimo genere musicale che non cessa di essere in voga, soprattutto come antidoto ai mali della vita, magari proprio quando c'è una minaccia terribile che incombe là fuori. E' quello che accade alle due band protagoniste e ai musicisti d'eccezione presenti nella pellicola: da Valerio Mastandrea a Pif, da Andrea Mingardi al leggendario Raoul Casadei, tutti asserragliati in un locale a suonare e accomunati dalla parola d'ordine: "Vai col liscio".

Fiumicino, litiga con il compagno§e lo investe: arrestato 28enne romano

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Pazzo di gelosia prima litiga con il compagno e poi lo investe con l’auto. Arrestato durante la notte un parrucchiere a Fiumicino. L’episodio è accaduto poco dopo la mezzanotte quando la coppia, dopo aver già discusso per motivi sentimentali all’interno di un ristorante del comune traianeo, ha continuato anche all’esterno del locale a litigare. Al culmine del litigio V.M., 28 anni, italiano, di professione parrucchiere, furibondo, è salito sulla propria auto, una Smart, ed ha cercato di investire l’amante, che ha riportato la frattura di una gamba.

LA FUGA - A questo punto il 28enne,  dopo essersi assicurato che la vittima, F.G., 44 anni, un operaio romano, fosse soccorsa da un’ambulanza, è scappato. Il 44enne, che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Grassi di Ostia, se l’è cavata con la frattura scomposta della gamba destra guaribile in 40 giorni. E già stato sottoposto ad intervento chirurgico.

L’ARRESTO - L’episodio è accaduto in via Debeli, una traversa che collega via Passo Buole con via Francisco Busignani, a Isola sacra, Fiumicino, di fronte a un ristorante. Immediato l’intervento dei carabinieri della compagnia di Ostia che, dopo accurate ricerche, sono riusciti a rintracciare e arrestare l’investitore con l’accusa di lesioni aggravate. Per V.M.  si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.

Primarie, l'incognita affluenza§"Non tutti sanno che oggi si vota"

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La speranza è che partecipino in 200mila. Anche se, a sentire i militanti in fila nei seggi, “la comunicazione è stata sbagliata, non tutti sanno che oggi ci sono le primarie a sindaco del centrosinistra”. E in effetti, girando tra circoli e gazebo, qualcuno ancora chiede per cosa si voti o “dove è la lista dei candidati consiglieri al Campidoglio”, confondendola con quella dei presidenti di Municipio. L’importante, per il segretario regionale Enrico Gasbarra, “è che sia una giornata di democrazia, come hanno sempre assicurato i nostri militanti ed elettori”.

L'AFFLUENZA - Difficile quindi prevedere l’affluenza. Nel circolo di via de’ Giubbonari, alle 13, avevano “votato 274 persone – dice un militante – mentre il 25 novembre, per le primarie nazionali, si erano presentati in oltre mille in tutta la giornata. In proporzione, siamo lontani da quella cifra”. Ma non è questo quello che preoccupa. “L’importante – aggiunge Iside Castagnola, volontaria del Pd – è che le persone capiscano che per la prima volta hanno l’opportunità di scegliere: questa volta il sindaco non sarà cooptato”. E c’è parla anche di evento rivoluzionario. “Perché possiamo scegliere i mini-sindaci. I Municipi – spiega una ragazza – sono i nostri enti di prossimità, quelli a cui dobbiamo rivolgerci per far aggiustare una scuola, una strada o un parco”.

Code poche, tra gli altri, nello storico circolo democratico, si intravede il senatore Paolo Brutti. Subito dopo, il segretario Gasbarra. Il deputato non è preoccupato dalle polemiche degli ultimi giorni che hanno riguardato i candidati, soprattutto Marino, Gentiloni e Sassoli. “Il dibattito interno – spiega Gasbarra a Paese Sera – non è stata una guerra di correnti, ma un confronto fisiologico dentro un partito che si definisce democratico”. La consapevolezza è che oggi è il primo tempo di una partita che si gioca sul nazionale. Con gli occhi puntati sulle strategie, per il governo e il partito, del sindaco Renzi e sul segretario Bersani. “Roma – aggiunge Gasbarra – incide nella dialettica politica come Capitale d’Italia. Ma non credo che avrà delle conseguenze sul Pd”.

Il leit-motiv è “l’esercizio di democrazia”. Lo ripete anche una coppia di elettori, uscendo dal seggio. “Anche se in questo periodo – sottolineano marito e moglie – siamo un po’ in ebollizione”. “Sel non sta meglio, con Vendola che impone chi deve candidarsi. Però ha ragione quando suggerisce di rimescolarsi con i democratici”, spiega la signora. Suo marito preferisce guardare nella casa del suo partito, al duello Bersani-Renzi. “Sicuramente – afferma – le primarie saranno un buon test per entrambi”. Con il secondo schierato sull’ex ministro Gentiloni. Mentre loro hanno scelto il senatore Marino: “Al di là delle preferenze – dicono all’unisono i due – ha ragione quando, da medico, suggerisce che bisogna tagliare alcuni tumori. Per il bene di Roma”.


Latina, madre e figlia uccise in casa§Fermato l'ex marito

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Duplice omicidio a Cisterna di Latina. Francesca Di Grazia e Martina Incocciati madre e figlia di 55 e 18 anni sono state trovate cadaveri all'interno del loro appartamento in piazza dei Bonificatori a Borgo Flora frazione di Cisterna di Latina. Le donne erano in due stanze diverse e avevano profondi tagli alla gola e sono state uccise con coltellate alla gola. Al momento gli investigatori confermano solo che si tratta di un duplice omicidio avvenuto, probabilmente non ieri ma in una data ancora da stabilire.

Intanto, i carabinieri hanno fermato un uomo. Pare si tratti dell'ex marito della donna, un uomo con passaporto indiano, con cui la 55enne si era unita in matrimonio dopo la rottura del rapporto con il padre della ragazza uccisa. "Il duplice omicidio è avvenuto tra le 6 e le 10 di ieri mattina - ha detto il colonnello Giovanni De Chiara - abbiamo ritrovato anche l'arma del delitto". Francesca Di Grazia, la madre, viveva grazie a lavori saltuari e a prestazioni di chiromanzia. Aveva avuto la figlia in un rapporto con un italiano, poi aveva sposato il cittadino indiano oggi fermato per il loro omicidio. Anche il rapporto con lo straniero era naufragato e la donna si era legata sentimentalmente ad un nord africano.

Massacrati due clochard§è caccia agli aggressori

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Due italiani senza fissa dimora sono stati aggrediti la scorsa notte nella pineta di Castelfusano ad Ostia da 5 romeni. Secondo una prima ricostruzione i due italiani e gli aggressori avevano trascorso insieme la serata nella baracca dove vivono le vittime. Il diverbio sarebbe nato perché gli italiani hanno negato agli stranieri ospitalità per la notte. I due uomini sono stati perciò aggrediti anche con l'uso di una mazza. Le vittime sono state trovate questa mattina alle 8 circa. Il 40enne trovato in prossimità della baracca dagli agenti della polizia di Roma Capitale XIII Gruppo è stato trasportato all'ospedale grassi in codice rosso con fratture multiple su tutto il corpo. Sul posto è stata rinvenuta una mazza con evidenti tracce di sangue. L'altra vittima, di circa 60 anni, è stata avvistata dai carabinieri di Ostia sulla via Litoranea ed è stato portato al Grassi con codice giallo per fratture alle gambe. Si cercano gli aggressori.

San Giovanni, il Papa e Alemanno§intitolano la piazza a Wojtyła

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"Francesco, Francesco, Francesco". C'era una folla festante e urlante oggi pomeriggio, in occasione dell'insediamento alla Diocesi di Roma di Papa Bergoglio, quando si è tenuta anche la cerimonia di intitolazione della piazza alle spalle della basilica di San Giovanni a Papa Giovanni Paolo II. E' stato il Campidoglio a promuovere l'iniziativa con l'approvazione di un'apposita delibera, e nel momento in cui è stata svelata la targa con la nuova denominazione era presente anche Papa Francesco, oltre al sindaco con sua moglie Isabella Rauti, agli assessori capitolini alla Cultura e alla Famiglia, Dino Gasperini e Gianluigi De Palo e una folla colorata di fedeli che ha accolto il Papa con un caloroso applauso e tante grida di giubilo.

papa francesco tra la folla

Papa Francesco tra la folla nella Papa-mobile

ALEMANNO: "UN ATTO DI GRANDE SIGNIFICATO" - "Non c'era giorno migliore di quello in cui Papa Francesco viene a prendere possesso della Diocesi di Roma per intitolare una piazza a Giovanni Paolo II - ha detto Alemanno - Questa intitolazione è veramente un atto di grande significato: Giovanni Paolo II è molto importante per noi per quello che ha rappresentato nella liberazione dell'Europa da tutte quelle ideologie negative del '900. Speriamo - ha aggiunto - che Papa Francesco riesca ad aprire un nuovo spazio nei confronti di quelle che sono le grandi sfide della globalizzazione". Riguardo l'intitolazione della piazza a Giovanni Paolo II, Gasperini ha tenuto a dire che: "Abbiamo voluto fare una scelta concettuale: essendo il Papa anche Vescovo di Roma, ci è sembrato giusto intitolargli una piazza davanti alla sede del Vicariato, per sottolineare il rapporto straordinario che Giovanni Paolo II aveva e ha con la nostra città". Una volta scoperta la targa toponomastica, Papa Francesco ha fatto il segno della croce e ha salutato i fedeli montando sulla Papa mobile in direzione della basilica di San Giovanni dove ha poi celebrato la Messa solenne per l'insediamento sulla Cattedra di Vescovo di Roma. A concelebrare la funzione con il Santo Padre, il cardinale vicario Agostino Vallini e il cardinale Camillo Ruini, vicario emerito, il Consiglio episcopale della diocesi e il Consiglio dei parroci prefetti.

Primarie, Ignazio Marino stravince§nei quartieri popolari di Roma

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Ignazio Marino vince, dunque, le primarie per il candidato a sindaco del centrosinistra. Il medico-parlamentare ha visto affermare la sua candidatura soprattutto nei quartieri popolari. A Casalbertone ha ottenuto 266 voti, staccando così Sassoli che ne ha ricevuti 92 e Gentiloni appena 26.  A Torraccia 90 voti (circa il 19 per cento) Sassoli 66 (il 13,98 per cento) e Gentiloni appena 12 consensi (2,54 per cento). A Casal Monastero il candidato sindaco con 71 voti ha ottenuto addirittura quasi il 50 per cento dei suffragi, staccando il diretto concorrente Sassoli che ne ha ottenuti 53.  A Case Rosse il migliore risultato per Marino, che ha superato la soglia del 60 per cento con 79 voti. L’ex giornalista Rai si è fermato a 14 e Gentiloni a 15 voti. Ecco il risultato anche a Carlo Tranfo: Marino sbanca con 127 voti (il 60,4 per cento), Sassoli 33 (15,7 per cento) e Gentiloni staccato con 6 voti (il 2,8 per cento). Ottima performance anche a Colli Aniene: il senatore 630, l'europarlamentare 230 e infine Gentiloni 71. A Corinaldo Marino 216 voti, Sassoli 69, Gentiloni 101.  (a.b.)

Marino, medico che punta al Campidoglio§La promessa: "Trasparenza totale"

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Prima candidato a guidare il ministero della Sanità con Bersani premier. Poi candidato alle primarie a sindaco del centrosinistra, ma criticato dagli avversari perché “non è nato a Roma”. Alla fine candidato a guidare la coalizione nella corsa per il Campidoglio. E’ il senatore Ignazio Marino, nato 58 anni fa a Genova ma romano d’adozione, che vince la sfida interna tra Pd, Sel e Psi.

LA MEDICINA E LA POLITICA - Medico chirurgo, specializzato in trapianti d'organi, e con un lungo periodo di formazione-lavoro che lo ha portato fuori dall’Italia. Dove torna nel 2006 per scendere in politica. Prima candidatura con i Ds al Senato. A due anni dalla nascita del Pd, nel 2009 prova a prendere le redini del neopartito partecipando, alle primarie vinte da Bersani. Poi rieletto  a palazzo Madama, dove presiede la commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale.

CHIRURGO EMIGRANTE - A Roma è arrivato giovanissimo. Frequenta il liceo classico, poi la laurea all’università Cattolica. Arriva all’ospedale Gemelli, ma parte subito per specializzarsi prima a Cambrdige, poi negli Stati Uniti, alla University of Pittusburgh. Nel 1993 inizia la carriera dirigenziale nel settore sanitario. Diventa co-direttore del Centro Trapianti del 'Veterans Affairs Medical Center'; nel 1999 contribuisce a fondare e dirige l'Ismett, il centro trapianti multiorgano di Palermo; per un periodo dirige anche il Dipartimento del Jefferson Medical College di Philadelphia.

LE BATTAGLIE - Da sempre attento ai diritti civili, tra questi il testamento biologico, è il presidente della commissione Sanità che vive la realtà degli ospedali della Capitale nell’era dei tagli. Da candidato alle primarie punta sulla trasparenza nei bilanci del Comune, su piste ciclabili e uno slogan: “Daje”.

DOPO LE PRIMARIE, LE ELEZIONI VERE - Uno stile che piace alla sinistra del partito, i bersaniani vicini al governatore Zingaretti, e a Goffredo Bettini, kigmaker dei democratici capitolini. Ma anche alle formazioni alla sinistra dello stesso Pd: da Sel di Vendola ad Azione civile di Ingroia. Conquista l’endorsment del costituzionalista Stefano Rodota' e dell’attore Alessandro Gassmann. Il più importante però è quello degli elettori del centrosinistra, circa 50mila. Ora deve arrivare il via libera dal 51 per cento dei romani.

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