Dopo le primarie per individuare il candidato sindaco, ora il centrosinistra è al lavoro per compilare le liste. I nomi in campo per uno scranno in aula Giulio Cesare, infatti, dovranno essere depositati un mese prima della elezioni amministrative del 26 e 27 maggio. Per strappare, con l’ex senatore Marino, il Campidoglio all’uscente Alemanno. Tra vecchia guardia, new entry ed ex in corsa per l’esame della base, qualche profilo, nelle sedi dei partiti c’è già.
IL NUOVO CONSIGLIO - Sulla giunta, in caso di vittoria, l’unica certezza è che “sarà fatta dal 50 per cento di donne”, dice Marino nella conferenza stampa di ieri, al teatro del enogastronomico Eatitaly. L’altra novità, prevista dal nuovo statuto di Roma Capitale - approvato il mese scorso dall’assemblea capitolina - , prevede 48 eletti a palazzo Senatorio. Con un taglio di 12 consiglieri.
I DEMOCRATICI - Il Pd riparte dagli uscenti. Il primo è Dario Nanni, che alle primarie a sindaco ha sostenuto l’europarlamentare Sassoli, ma che molti suoi colleghi di partito definiscono “un battitore libero tra le correnti romane”. Con lui tenta una riconferma Daniele Ozzimo, vicino all’area dalemiana del capogruppo capitolino Umberto Marroni. Che resta a Montecitorio e punta a far entrare in assemblea Pierpaolo Pedetti, componente della segreteria regionale del Pd. Dovrebbe restare fuori Giulio Pelonzi, che domenica scorsa appoggiava Sassoli e dopo la bocciatura alle regionali di febbraio. Vicino ad Areadem, la corrente del deputato Franceschini, e vicino alla riconferma Alfredo Ferrari.
I NUOVI NOMI – Si avvicina la candidatura anche per Gianluca Santilli, responsabile Comunicazione del Pd Roma, e Marco Tolli, che guida il settore Periferie del partito. Tra i papabili anche Francesco D’Ausilio, coordinatore della segreteria regionale. gli ultimi due sono vicini all’area del governatore Zingaretti, che ha portato alla vittoria di Marino alle primarie a sindaco. E, se l’ex senatore dovesse “vincere bene”, c’è chi è convinto che sarà "D’Ausilio il nuovo capogruppo" in Campidoglio.
LE DONNE PD – Le potenziali candidature rosa, per ora, sono 5. Dovrebbero entrare in lista Michela Di Biase, la giovane vice presidente dell’assemblea regionale vicina ad Areadem e al suo capo corrente Franceschini; Estella Marino, responsabile Ambiente del Pd Roma; Stefania Giusti, membro dell’esecutivo capitolino. Nella griglia di partenza potrebbero esserci anche due renziane: l’ex assessore provinciale e candidata alle primarie a sindaco, Patrizia Prestipino, e Valentina Grippo, vice segretario dei democratici capitolini.
SEL – Anche in Sinistra e libertà si inizia a fare qualche nome. Dopo la corsa per la candidatura a sindaco, dovrebbe tentare la riconferma la capogruppo uscente, Gemma Azuni. Nel toto-candidati Luigi Nieri, ex consigliere regionale che all’esame della base ha rinunciato per convergere su Marino: l’invito era arrivato dal leader Vendola e a cui la Azuni ha detto di “no”.
TRA BIS E NEW ENTRY – La riconferma la cerca anche Andrea Alzetta, che ha portato Action Casa in Sel e lasciato l’altra parte dei movimenti allineati su Medici, ex presidente del Municipio X. Gianluca Peciola, portavoce di Roma Futura, la sua candidatura l’ha già annunciata da tempo e sul suo sito ha lanciato il programma. Si parla anche di Marco Furfaro, tra i fondatori di Tilt (rete di associazioni contro il precariato) e candidato alle regionali di febbraio, e dell’ex ministro Paolo Cento. “Quel che è certo – dice il vicegovernatore Massimiliano Smeriglio – è che tutti profili del centrosinistra saranno di alto livello”.